● Consulenti Cristiani, ma anche Psichiatri, Psicologi e Sociologi. Consigliano gli altri ma spesso non sono in grado di consigliare loro stessi
Si fanno chiamare “Consulenti Cristiani” (http://www.acc-italia.org/), ma poi ci sono anche gli “psichiatri”, gli “psicologi”, e i “sociologi” cristiani.
In america ad esempio i “Christian counselors” sono decine di migliaia (Il sito dell’associazione dei consulenti cristiani d’america http://www.aacc.net/ recita infatti: “…quasi 50.000 iscritti e il loro numero cresce ogni giorno” ).
Persone che vorrebbero dare buoni consigli su basi cristiane agli altri ma che spesso non sono in grado di consigliare nemmeno loro stessi.
Ecco l’esempio di uno “Psichiatra”, una “Psicologa” ed un “Sociologo” che non sanno “consigliare” se stessi:
– Mauro Adragna, psichiatra e direttore del WCDN (World Christian Doctors Network) in Italia, oltre che pastore della comunità “Canto di Sion” di Palermo, è infatti in comunione con il falso dottore Jaerock Lee il quale insegna tra le altre cose queste eresie: 1) Lui ha un sangue puro come quello di Gesù, 2) la morte lo schiva, 3) il suo spirito è seduto alla sinistra del trono di Dio, 4) quando lui dorme, 5) il suo spirito assiste i credenti, 6) i profeti e i discepoli di Gesù gli appaiono quando lui li chiama, 7) lui e Dio sono uno, 8) lui ha adempiuto la parola di tutti i 66 libri della Bibbia, 9) il trono di Dio è sceso sulla Chiesa di cui è pastore Jaerock Lee, 10) Dio era luce con una voce, e poi si divise nella Trinità, 11) Dio un tempo si sentì solo, 12) Adamo costruì le piramidi di Giza, 13) in cielo si praticano sport come il bowling, il tennis e il basket, 14) Un feto non ha uno spirito fino a quando non raggiunge sei mesi di gravidanza, ecc… (vedi post al riguardo).
Discernimento cristiano? In lui non ne vedo. Come potrebbe alcuno ricever consigli o ammaestramenti cristiani da costui?
– Vittorio Fiorese, sociologo e responsabile della tenda “Cristo è la Risposta 2”, è in comunione con gli antitrinitariani, i quali non solo insegnano che esiste solo Gesù, che è il Padre, il Figlio e lo Spirito Santo, e quindi non esiste una Trinità di persone, ma anche che si nasce di nuovo in una maniera diversa da ciò che dice la Bibbia e che il battesimo in acqua non va ministrato nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo secondo l’ordine datoci da Gesù (Matteo 28:19,20) ma solo nel nome di Gesù (vedi post al riguardo)
Idem come sopra perciò, altro che consigli cristiani. Dov’è l’amore per la verita? Cosa si può imparare da chi non prende le distanze da promulgatori di menzogne?
– Laura Bellia, psicologa (menzionata tra i consulenti cristiani su questo sito web), mi scrive così sul blog a proposito dei pastori evangelici ecumenici, dimostrando in questo modo di approvarne sia i loro insegnamenti che la loro condotta iniqua:
“Grazie per avere elencato una serie di servi di Dio che hanno compreso che siamo uno in Cristo e non si identificano con le varie interpretazioni denominazionali del Cristo stesso!
Così per lo meno saprò fare una scelta oculata della comunità da frequentare, facendo attenzione a non capitare in una di quelle che hanno più paure che libertà e che confondono la radicalità del vangelo con la chiusura di mente, cuore e spirito alla differente angolazione da cui annunciarlo!
“Ci sarà un solo gregge ed un solo Pastore”, ci ha promesso il Maestro: io scelgo di seguire chi crede in questa Sua promessa e non chi cade nel razzismo spirituale arrogandosi un diritto al giudizio che Dio non gli ha mai conferito!
Grazie ancora per avermi aperto gli occhi sull’idolatria evangelica, più pericolosa di quella cattolica, in quanto insita nel profondo e coperta da una coltre di arroganza!
E soprattutto, grazie, Signore Gesù, per la pazienza con cui aspetti che finalmente ci decidiamo a lasciarci condurre dallo Spirito Santo, in modo da arrivare a comprendere i preziosi tesori contenuti nel Tuo cuore: “Dall’amore che avete gli uni per gli altri, ecc. ecc.”.
Con Te ce la faremo, Signore, solo, ti prego: dacci ancora tempo, misericordia e grazia, perché siamo ancora troppo lontani dall’unità che aprirà la via al Tuo glorioso ritorno…”
Ora, alla psicologa Laura Bellia, che anche sul suo profilo su facebook mostra chiaramente di apprezzare particolarmente papa Benedetto XVI…
… ho già risposto nell’area commenti del post sui pastori ecumenici; quello che mi sento di dire invece è questo. Ben vengano i consiglieri cristiani, poichè la stessa parola di Dio elogia coloro che avvedutamente cercano consiglio prima di intraprendere delle decisioni su aree cruciali della propria vita.
E’ infatti scritto:“L´uomo savio è pien di forza, e chi ha conoscimento accresce la sua potenza; infatti, con savie direzioni potrai condur bene la guerra, e la vittoria sta nel gran numero de´ consiglieri.” (Proverbi 24:5,6).
E ancora: “Quando manca una savia direzione il popolo cade; nel gran numero de´ consiglieri sta la salvezza.” (Proverbi 11:14) e: “I disegni falliscono, dove mancano i consigli; ma riescono, dove son molti i consiglieri.” (Proverbi 15:22).
Ben vengano però a condizione che i loro consigli siano fondati sulla Parola di Dio e non su pensieri vani, e inoltre coerenti poi nel loro operato, facendo una chiara distinzione da quelli che sono i consigli contenuti nella Bibbia a quelli che consigli non sono affatto, ma bensì comandamenti del Signore!
Guardate perciò che non avvenga di voi quel che sta scritto nel libro dei Proverbi:
“Poiché hanno odiato la scienza e non hanno scelto il timor dell´Eterno e non hanno voluto sapere dei miei consigli e hanno disdegnato ogni mia riprensione, si pasceranno del frutto della loro condotta, e saranno saziati dei loro propri consigli.” (Proverbi 1:29,31)
“Alla legge! alla testimonianza! Se il popolo non parla così, non vi sarà per lui alcuna aurora!” (Isaia 8:20)
Guardatevi anche da tutti coloro che vorrebbero elargirvi i loro preziosi “consigli cristiani” facendosi pagare ogni loro consulenza sia nei loro studi privati che in altro modo (conferenze, seminari, studi biblici…). Questo è il segno caratteristico dei servi di Mammona, “…i quali stimano la pietà esser fonte di guadagno” (1° Timoteo 6:5).
Un vero servitore di Dio non specula sulle necessità altrui (compreso il dare buoni consigli cristiani), poichè Gesù ha comandato: “Gratuitamente avete ricevuto, gratuitamente date” (Matteo 10:8). I veri figliuoli di Dio mostrano il loro altruismo ed amore verso il prossimo per il solo piacere di dare e di fare del bene: “L´olio e il profumo rallegrano il cuore; così fa la dolcezza d´un amico coi suoi consigli cordiali.” (Proverbi 10:9).
Secondo l’esempio e le parole anche dell’apostolo Paolo:
“Io vi raccomando a Dio e alla parola della sua grazia; a lui che può edificarvi e darvi l´eredità con tutti i santificati. Io non ho bramato né l´argento, né l´oro, né il vestito d´alcuno. In ogni cosa vi ho mostrato ch´egli è con l´affaticarsi così, che bisogna venire in aiuto ai deboli, e ricordarsi delle parole del Signor Gesù, il quale disse egli stesso: Più felice cosa è il dare che il ricevere.” (Atti 20:32,35).
Fratelli e sorelle, sappiate infine che Dio ha promesso di ammestrarci, guidarci e consigliarci Personalmente, secondo che è scritto:
“Io t´ammaestrerò e t´insegnerò la via per la quale devi camminare; io ti consiglierò e avrò gli occhi su te. Non siate come il cavallo e come il mulo che non hanno intelletto, la cui bocca bisogna frenare con morso e con briglia, altrimenti non ti s´accostano! “ (Salmo 32:8,9)
Anche per mezzo dello Spirito Santo:
“… quando sia venuto lui, lo Spirito della verità, egli vi guiderà in tutta la verità“ (Giovanni 16:13)
Infine è meraviglioso sapere che in Gesù abbiamo più che un consigliere, in Lui abbiamo un Consigliere Ammirabile!
“Poiché un fanciullo ci è nato, un fanciullo ci è stato dato, e l´imperio riposerà sulle sue spalle; sarà chiamato Consigliere ammirabile, Dio potente, Padre Eterno, Principe della Pace” (Isaia 9:5)
Nicola Iannazzo
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Commento by Sharon D’Anzi | Novembre 29th, 2021
Buonasera Nicola,
Ho letto l’articolo che si chiama “Consulenti cristiani, ma anche psichiatri…” e desidero condividerle qualche riflessione, ammettendo di non conoscere i soggetti e le associazioni specifiche che ha menzionato (infatti farò una riflessione generale).
In Italia il lavoro di uno psicologo non può essere abbinato a quello di un sociologo o di un consulente, poiché regolamentato da un codice deontologico rigoroso, a cui aderiscono dei professionisti iscritti ad un albo (iscrizione che può essere verificata anche online, e che in caso di mancata osservazione delle norme viene messa in discussione rigidamente dall’Ordine). Pertanto, non può rientrare nel calderone di tutte quelle qualifiche non altrettanto certificate, nelle quali può rientrare pressoché chiunque. Posso immaginare che non sia documentato a riguardo, come purtroppo molti credenti, ma fortunatamente si può rimediare in maniera molto semplice: con un po’ di informazione. Il lavoro di uno psicologo non è quello di consigliare; per quello ci sono i pastori, gli amici, i nostri nonni con tanta esperienza. Lo psicologo si occupa di salute mentale, avvalendosi di procedure scientificamente fondate che ha studiato per tanti anni, e non interviene nella maniera più assoluta sul sistema di valori del singolo individuo. Infatti, non può mettere bocca sulle credenze dei suoi pazienti, cristiane o non.
Immagino che la necessità di definirsi “psicologi cristiani” sia nata proprio dalla consapevolezza che, nel mondo evangelico, molti di noi hanno il pregiudizio che lo psicologo è una figura che vuole ficcare il naso negli affari delle persone, vuole fare loro il lavaggio del cervello con elucubrazioni superflue, si vuole sostituire alla potenza liberatoria di Dio. Forse da qui è nata la necessità di mettere le mani avanti, se si ha il desiderio di lavorare con i credenti in ambito di salute mentale, come se abbinando l’aggettivo “cristiano” si comunicasse alle persone “tranquillo, la penso come te, non voglio farti il lavaggio del cervello”. La verità è che il lavaggio del cervello non te lo farebbe comunque; è un espediente lessicale per affrontare un pregiudizio molto radicato e poter lavorare con i credenti, se è quello che Dio mette in cuore al professionista.
Personalmente, ritengo di estrema urgenza che nel mondo evangelico si inizi a diffondere una cultura base di salute mentale, poiché se non si sa distinguere quello che si vive, non si ha nemmeno modo di pregare affinché si venga liberati. Se non riconosco di avere un disturbo d’ansia, o continuo a negarlo perché mi è stato insegnato che se sei credente sei invincibile, e i disturbi mentali sono per chi è mancante nella fede… come posso pregare che Dio mi guarisca? Come posso cercare aiuto specialistico? Sono tantissimi i credenti attanagliati da mille difficoltà che non possono esprimere perché verrebbero giudicati, dagli altri o da loro stessi. In queste condizioni Dio non può operare, né direttamente, né tramite uno psicologo. Eppure gli esempi biblici di persone con disturbi psichici sono tanti (Giobbe e Geremia avevano la depressione, e nessuno si sognerebbe di mettere in dubbio la loro spiritualità).
Senza dubbio, quello che fa lo psicologo è ampiamente sorpassato dalla perfezione con cui Dio può intervenire nella vita delle persone! È però strano che questo non lo si tenga presente quando si va in pronto soccorso per un osso rotto, dal dentista per una carie, o da un muratore per costruire una casa. Non può forse Dio aggiustare l’osso, curare la carie, costruire la casa? Certo che può, ma è estremamente improbabile trovare uomini con così tanta fede da non dover soffrire o sforzarsi neanche un secondo. Inoltre, se tutti avessimo così tanta fede, il mondo sarebbe perfetto ma paralizzato. Sono invece le nostre vite vissute e le nostre battaglie vinte a dare gloria a Dio: come potrei meravigliarmi di una guarigione se nella mia vita fosse scontata? Sarà piuttosto di testimonianza una guarigione sofferta, piena di significato e di lezioni importanti.
In quest’ottica si inserisce qualsiasi professione di aiuto: per supportare l’essere umano in modo pratico.
Infatti, non abbiamo forse tutti bisogno di aiuto pratico? Di un dermatologo, di un meccanico, di un diacono all’interno di una chiesa? La risposta è si! Allora, perché spiritualizzare una professione di aiuto “pratico” come quella di uno psicologo, e non quella di un meccanico, o il lavoro di chi fa le pulizie in chiesa? Le pulizie sono pulizie, la salute mentale è la salute mentale, lo spirito è lo spirito. Di certo ogni credente può avere una rivelazione spirituale per cambiare la vita di un fratello, ma in questo uno psicologo è alla pari di qualsiasi altra persona, perché è Dio che spande il suo spirito e decide cosa rivelare e a chi, non servono anni di studio.
È chiaro che, se Dio ti guida innanzitutto come credente e successivamente come psicologo, il bene che puoi fare è tantissimo, poiché è un bene sia spirituale che umano; ma sono aree separate, e non è l’autorità spirituale che definisce la competenza di uno psicologo, bensì i suoi anni di studio ed esperienza.
Il venire pagati, infatti, è regolamentato dall’Ordine, che pone una tariffa minima obbligatoria. Lo si può esercitare come volontariato, certo, nella stessa misura in cui un magazziniere può decidere di movimentare carichi di merce in maniera volontaria tutti i santi giorni senza ricevere compenso: sarà bene, però, che in qualche modo porti il pane a casa.
Per concludere, ritengo che la salute mentale sia un argomento troppo delicato per parlarne per sentito dire. Un articolo scritto con semplicità può anche avere conseguenze davvero deleterie sulle persone più fragili, che in preda all’ansia cercano direttive: rischiano di trovarsi costretti a dover ingoiare una sofferenza enorme, poiché il messaggio che passa è che se ammettono di avere queste problematiche devono necessariamente mettere in dubbio la loro maturità spirituale. Lo stesso messaggio passa anche se si screditano a man bassa i pochi psicologi che operano in ambito cristiano: non saranno mai uguali a noi, perfetti, incorreggibili, ma perlomeno cercano di accogliere e prendersi cura di una sofferenza che c’è sempre stata, ma continua ad essere condannata e discriminata dai più. Per me è un compito lodevole. Le chiedo quindi, con il cuore in mano, di rivalutare l’articolo per cui le ho scritto: posso capirla se vuole parlare dei professionisti che ha menzionato (anche se, francamente, non so se si tratti di diffamazione o meno), ma le chiedo quantomeno di non generalizzare a tutti gli psicologi, psichiatri, consulenti (anche perché immagino che non ne conosca in prima persona l’operato tale da poterli giudicare).
Un saluto
Per errore non mi sono firmata nel commento precedente. Mi chiamo Sharon D’Anzi, e sono una psicologa.
Commento by nicola iannazzo | Novembre 29th, 2021
Innanzitutto grazie per esserti firmata, cosa che non tutti fanno e mi costringono a non pubblicare moltissimi commenti.
Non vedo perchè dovrei rivalutare un articolo scritto cinque anni fa che non diffama nessuno, ma mette solo in luce le contraddizioni delle persone da me citate.
Piuttosto, se volessi rimarcare uno dei danni maggiori del settore, parlerei dell’uso spropositato di farmaci pericolosissimi come gli antidepressivi o peggio gli inibitori selettivi del reuptake di serotonina, prescritti dagli psichiatri (anche con la collaborazione di molti psicologi) come fossero acqua fresca e che conducono spesso le persone con problemi in una spirale di dipendenza da cui non ne escono più, se non devastati nella mente ed anche nel corpo per le conseguenze dell’uso massiccio di queste sostanze.
Il cristianesimo autentico crede nella potenza liberatoria del Dio vivente e potente, non certo in soluzioni farmacologiche pericolosissime di cui non si parlerebbe mai abbastanza. Non so se sia il tuo caso, ma sussiste una incompatibilità intrinseca tra fede e scienza che rende distanti e diametralmente opposte le due soluzioni proposte per la guarigione fisica e spirituale dell’individuo. Saluti.
P.S. Solitamente non consiglio mai l’acquisto di libri, ma avendo menzionato il pericolo degli psicofarmaci, vorrei raccomandare caldamente a tutti la lettura del libro: “ASSASSINI IN PILLOLE:LA PSICHIATRIA MODERNA VISTA CON GLI OCCHI DI UN CARABINIERE“, di Pietro Bisanti, acquistabile online a questo indirizzo web: https://pietrobisanti.it/libri/
Leggi anche qui la recensione da parte dell’autore:
http://pietrobisanti.blogspot.com/2014/09/assassini-in-pillole-la-psichiatria.html
Qui invece, uno dei commenti al libro da parte di una vittima della moderna psichiatria:
“Ciao a tutti. Purtroppo pietro ci hai visto lungo. Io solo durante trattamenti ho avuto istinto suicidario. E sono viva per miracolo. E un ragazzo che conoscevo è arrivato ad impiccarsi. Ma la gente dà colpa a tutto tranne che vedere la realtà di queste sostanze demoniache. Tante vite si potrebbero salvare e nessuno paga per queste morti. Ma davvero gli psichiatri non vedono la correlazione tra suicidi e antidepressivi o altre pillole che prescrivono? Mi guardo intorno e mi sembra che il medioevo sia la nostra epoca. Grazie per il tuo impegno. Grazie per dimostrare che si può aprire gli occhi. Purtroppo quello che soffro di più è il fatto che sono considerata pericolosa e non credibile. Queste etichette sono un formato standard appiccicato a chi passa per la psichiatria. Non solo. Sono obbligata per legge a prendere queste porcherie vita natural durante. Ti tolgono i figli se non lo fai. È una maglia criminosa che ti controlla come un polipo. Come vorrei che tutto fosse solo un incubo e risvegliarmi.
Domanda: possono leggere tutti questo forum? Io ho paura di ripercussioni. Se un giorno ce la farò a guarire sarà fatto tutto di nascosto e dovrò continuare a fingere di prendere queste sostanze e andare a rapporto dagli psichiatri ma se riesco nel mio intento scriverò un libro. Ma per ora tremo ancora all’idea di stare male e di finire sotto sequestro da questi criminali. L’ultima volta hanno provato a farmi fare le iniezioni. Una vita spesa tra abusi psichiatrici e solitudine estrema. Spero di farcela. Una contro tutti.” (https://alimentazioneesalute.forumfree.it/?t=70707844)
Commento by Anonimo | Dicembre 7th, 2022
Che sia cristiana o meno, che si ammanti di cristianesimo (o di qualsiasi altra religione o idea) la psichiatria ha nella sua storia, fin dalle origini, una storia di coercizione, repressione e brutalità.
Basta leggere “I manipolatori della pazzia” di Szasz, che analizza i metodi “di cura” (lobotomia, cioè asportazione del cervello, elettroshock, mutilazioni ai genitali femminili)
Non a caso, gli ex manicomi, a vederli di notte, anche solo da fuori, fanno venire i brividi, si percepisce ancora a fior di pelle il dolore delle persone segregate lì dentro, persone innocue lasciate a marcire nei loro stessi escrementi, torturati con docce gelide, legati al letto…
Oggigiorno non usano più cose come la mutilazione dei genitali (ma l’elettroshock è ancora praticato) ma come giustamente avete detto, gli psicofarmaci possono causare danni gravissimi, tra allucinazioni e idee di suicidio e di violenza (come le stragi in stile Columbine high school, commesse da teen agers) e vengono imposti a forza durante i “TSO”, legali tra l’altro (una cosa davvero insopportabile e contraria ai diritti umani, ma questo è)
Non a caso vi è stata la coercizione (di tutti e per tutti, nessuno escluso) per i “sieri” durante la pandemia, stessi meccanismi intimidatori tipici della psichiatria delle origini ottocentesche…
Consiglio di vedere “Psichiatria un’industria di morte” su youtube, con le interviste alle vittime (inclusi i genitori dei teen agers che sono morti col prozac o altro). In tutta la prima parte del filmato viene raccontata nei dettagli tutta l’origine storica di questa “dottrina”