● Enrico Sangiovanni e l’account Facebook di Franco Zazzaro
Fratelli nel Signore, mi trovo costretto a ritornare sulla faccenda degli screenshot (di alcuni miei articoli e di un mio messaggio da me pubblicati sulla mia bacheca di Facebook) fatti da qualcuno dall’interno dell’account facebook di Franco Zazzaro, pastore di una Chiesa Pentecostale di Napoli (quella che si riunisce nel locale di culto in Via Arturo Toscanini a Casoria), e poi pubblicati da questo qualcuno come amministratore della famigerata e infame pagina ‘Tutela …’ sulla omonima pagina da cui da parecchi mesi partono offese, scherni e insulti contro me e altri fratelli da persone (riteniamo infatti che siano più di uno gli ‘amministratori’ di questa pagina) che si nascondono dietro l’anonimato.
Questa faccenda è importante, fratelli, se non altro perchè ora ci permette finalmente di avere un punto di riferimento certo a differenza di prima, in quanto adesso sappiamo con certezza che uno degli amministratori di questa infame pagina che si nasconde dietro l’anonimato, aveva accesso in modo legittimo all’account personale Facebook di Franco Zazzaro. Dico ‘aveva accesso’ perchè dall’8 Novembre l’account di Franco Zazzaro non c’è più, e questa sparizione si accorda con il fatto che il Zazzaro quando ha scoperto di essere stato messo in mezzo a questa faccenda ha espresso il desiderio che il suo account fosse chiuso.
Ora, proprio l’8 Novembre 2011, Franco Zazzaro ha chiamato al telefono il fratello Giuseppe Piredda e durante la conversazione (in cui il Zazzaro era giustamente arrabbiato contro coloro che lo hanno messo in mezzo a questa assurda e vergognosa faccenda) gli ha riferito che il suo account su Facebook era stato Enrico Sangiovanni a crearglielo a suo tempo. Chi è costui? Fino a non molto tempo fa era uno dei revisori dei conti del M.A.D. (Ministero Assemblee di Dio), come si può vedere da questa foto del primo verbale di questa associazione.
Come mai proprio Sangiovanni? Perchè i due si conoscono bene, infatti questo me lo ha confermato Sangiovanni stesso in un messaggio privato del 5 Novembre dicendomi: ‘…. Riguardo a quello che hai pubblicato su quello che avrebbe fatto nei tuoi confronti sono rimasto sconcertato, perchè conoscendolo bene non credo abbia fatto qualcosa del genere’.
Inoltre il Zazzaro nel suo post del 6 Novembre, quindi il giorno dopo che è scoppiato questo caso, ha chiamato Sangiovanni ‘fratello amico Enrico Sangiovanni’.
Dunque, i due si conoscono bene, e perciò il Zazzaro si fidava di Sangiovanni, e gli ha permesso di creargli il suo account personale di Facebook, cosa che faccio presente si delega solo a persone fidate che si conoscono e non a sconosciuti.
Noi naturalmente eravamo all’oscuro di questa amicizia tra i due fino a quando Sangiovanni non è entrato in scena mandando messaggi o scrivendo dei post pubblici in merito a questa faccenda, come anche bisogna dire che benchè abbiamo subito cominciato a supporre grazie ad alcuni indizi che lui potesse accedere all’account di Franco Zazzaro non ne avevamo l’assoluta certezza, che invece abbiamo adesso che Zazzaro ha dichiarato che è stato Sangiovanni a creargli l’account, infatti come voi sapete per poter creare un proprio account su un social network bisogna dare dei dati che chi crea l’account quindi conosce e conserva.
A questo punto, qualcuno potrebbe dire: ‘Ma non può essere che qualcun altro oltre Sangiovanni abbia potuto entrare nell’account di Franco Zazzaro e fare quegli screenshot?’
Potrebbe pure essere, ma fino a quando lo stesso Sangiovanni non ci dimostrerà con delle prove inconfutabili che non è stato lui a fare ciò gli indizi portano proprio a lui quantunque lui neghi.
Vediamo quali sono questi indizi:
1) Innanzi tutto il suo immediato messaggio che mi ha inviato la sera del 5 Novembre, dopo che avevo pubblicato sulla mia bacheca delle foto in merito a questa faccenda che naturalmente tiravano in ballo l’inconsapevole Franco Zazzaro.
Il suo messaggio è stato questo: ‘Carissimo Butindaro, in merito a quello che scrivi su Zazzaro vorrei fare due considerazioni: 1) Il Pastore Zazzaro non ha mai voluto fare parte del mad, io stesso ho fatto parte di questo organismo e più volte ho invitato lui ed i suoi collaboratori ma hanno sempre declinato l’invito. Riguardo a quello che hai pubblicato su quello che avrebbe fatto nei tuoi confronti sono rimasto sconcertato, perchè conoscendolo bene non credo abbia fatto qualcosa del genere. Comunque ho la possibilità di chiamarlo ed entro domani ti farò sapere. Nonostante che fra me e te non ci sia più amicizia come un tempo almeno, questo di sicuro per parte mia, ce amore per la verità. Ti farò sapere. Dio ti benedica. Enrico Sangiovanni’.
Perchè subito quella precisazione da parte del Sangiovanni? Evidentemente perchè sapeva che non era il Zazzaro ad avere fatto quello screenshot ma qualcun altro che poteva entrare nel suo account di Facebook. Da questo messaggio però non si evinceva che lui poteva accedere all’account di Franco Zazzaro.
2) Il messaggio di Franco Zazzaro apparso il giorno dopo (cioè il 6 Novembre 2011) sulla bacheca di ‘Tutela ….’ rivolto a ‘Tutela …’, che dice:
‘Non so chi sei e come sei entrato nel mio facebook realizzando quella specie di fotomontaggio dove accuso il fratello Giacinto Butindaro di non so cosa. Nella bacheca del fratello Butindaro si dichiara che faccio parte del MAD. Pertanto dichiaro che nè mai ho fatto parte di questa organizzazione nè mai mi sono permesso di fare o scrivere quello che mi si accusà nè contro il fratello Giacinto nè contro alcuno. Pertanto ho affidato al fratello amico Enrico Sangiovanni di aiutarmi a prendere le giuste contromisure contro qualsiasi attacco al mio facebook da parte di hacker di qualsiasi provenienza. Inoltre sto valutando provvedimenti per salvaguardare la mia reputazioni da queste azioni subdole. Dio ci benedica!’.
Ora, in questo messaggio compare per la prima volta un accenno ad un presunto hacker che avrebbe attaccato l’account Facebook di Franco Zazzaro. Questa storia dell’hacker non ha convinto nessuno sin dall’inizio, perchè c’è da domandarsi che senso ha che un hacker entri proprio nell’account di Franco Zazzaro e faccia uno screenshot della mia bacheca di Facebook e lo vada a mettere proprio con il nome di ‘Tutela …’ sulla pagina di ‘Tutela …’ per screditarmi per l’ennesima volta? A meno che questo cosiddetto hacker avesse intenzione di danneggiare l’immagine di Franco Zazzaro. Ma questa cosa è impossibile supporla. Troppe coincidenze fanno dire che non si è trattato di un hacker.
3) Il messaggio di Enrico Sangiovanni postato Lunedì 7 Novembre sulla bacheca di Tutela, che dice: ‘Scrivo con questo account [Senza Veli] per permettere a tutti di potermi leggere, ache a chi mi ha cancellato. Abbiamo trovato l’hacker che ha realizzato lo screen shot con la bacheca di Zazzaro, ha confessato e chiesto perdono e ci ha assicurato che non lo farà più ed è pronto a chiedere perdono anche al fratello Butindaro. In cambio Butindaro dovrà chiedere perdono a tutti i fratelli che ha offeso sulla sua bacheca solo per sentito dire. Lo potrà fare in due modi: in privato, chiamandoli uno alla volta oppure pubblicamente sulla sua bacheca. Inoltre, l’autore di questa pagina mi ha assicurato che svelerà la sua identità se questo accadrà. Penso che una soluzione più bela e cristiana di questa non ci sia. Dio ci benedica! Enrico Sangiovanni’.
Ora, innanzi tutto si noti con quanta rapidità è stato scoperto questo hacker. Le autorità ci mettono del tempo per risalire agli hacker, perchè occorrono delle indagini intense e molto complesse, ma Sangiovanni e i suoi amici lo hanno trovato quasi subito! Evidentemente questo presunto hacker ce lo avevano ‘in casa’, ed è bastato pochissimo per scoprirlo! Dunque, ecco che è saltato fuori lo sprovveduto ‘hacker’ napoletano, perchè è chiaro che si tratta di un ‘hacker’ di quelle zone.
Ma non finisce qua, Sangiovanni ci fa sapere pure che questo hacker ‘ha confessato e chiesto perdono e ci ha assicurato che non lo farà più ed è pronto a chiedere perdono anche al fratello Butindaro’.
Certo, se costui ha confessato il suo peccato a Dio e gli ha chiesto perdono ha fatto una cosa buona, come anche ha fatto bene se ha confessato il suo errore a Franco Zazzaro e gli ha chiesto perdono. Ma come mai costui ha assicurato proprio a Sangiovanni che non lo farà più ed è pronto a chiedere perdono anche al sottoscritto? Non dovrebbe semmai lui direttamente mettersi in contatto con me per chiedermi perdono per quello che ha fatto contro di me? Se ha confessato e chiesto perdono suppongo a Franco Zazzaro, perchè anche quest’ultimo è stato danneggiato dal suo atto, come mai non viene a chiedermi perdono subito anche a me che sono stato l’obbiettivo della sua stolta opera? Se si sente in colpa per quello che ha fatto contro di me, dovrebbe fare così, ma ecco che Sangiovanni mi fa sapere che lo farà a condizione che io chieda perdono ai fratelli che avrei offeso, infatti dice: ‘In cambio Butindaro dovrà chiedere perdono a tutti i fratelli che ha offeso sulla sua bacheca solo per sentito dire’. Evidentemente Sangiovanni non conosce l’insegnamento di Cristo, che non prevede affatto quello che dice lui. Perchè ammesso e non concesso che io abbia offeso dei fratelli, da nessuna parte nella Bibbia è scritto che chi commette un torto contro di me, mi dice che mi verrà a chiedere perdono a condizione che io chieda perdono a delle persone che ho offeso. Semplicemente assurdo. Pare di sentire parlare pagani che non conoscono Dio, anzi persone peggiori di molti pagani.
Qui le cose sono due: o questo tizio non si è affatto pentito di quello che ha fatto contro di me e non è quindi pronto a chiedermi perdono, o se si è pentito non vuole chiedermi perdono, perchè loro sanno perfettamente che non accetterò mai di fare quello che loro mi suggeriscono di fare (‘In cambio Butindaro dovrà chiedere perdono a tutti i fratelli che ha offeso sulla sua bacheca solo per sentito dire. Lo potrà fare in due modi: in privato, chiamandoli uno alla volta oppure pubblicamente sulla sua bacheca’) perchè è come se qualcuno avesse chiesto a Paolo di chiedere perdono ai Galati per averli chiamati insensati, o ai falsi apostoli che c’erano nella Chiesa di Corinto per averli chiamati operai fraudolenti. Io non ho offeso nessuno, ma ho solo confutato e ripreso severamente mediante le Scritture delle chiese e dei predicatori per le loro false dottrine e per i loro scandali, che ho provato con dei fatti. Semmai sono loro che mi devono chiedere perdono pubblicamente per tutti gli insulti che mi hanno lanciato e mi continuano a lanciare.
Inoltre, Sangiovanni ci fa sapere: ‘L’autore di questa pagina mi ha assicurato che svelerà la sua identità se questo accadrà’.
Questo conferma che lui è in contatto privato con l’autore di questa pagina, e se questo gli ha assicurato che svelerà la sua identità se io chiederò perdono ciò vuol dire che esiste una certa confidenza tra i due. Per ricevere una tale assicurazione da questo codardo e diffamatore, evidentemente si sono messi d’accordo. Dunque hanno parlato tra di loro, e sono arrivati a formulare questo piano diabolico, perchè di questo si tratta. Altro che soluzione bella e cristiana! Ma poi io dico: ‘Come ha potuto Sangiovanni mettersi d’accordo con questo anonimo oltraggiatore (che si dice Cristiano) che ha fondato la pagina di ‘Tutela …’, su una cosa del genere, quando invece la Bibbia dice che non ci dobbiamo mettere con alcuno che chiamandosi fratello sia un oltraggiatore (1 Corinzi 5:11)? Invece di prendere le distanze da questo essere malvagio, ed ammonirlo severamente per i suoi continui oltraggi e scherni contro tanti fratelli, va a concertarsi con lui per cercare di costringermi a fare quello che loro vogliono, che non è altro che il volere del diavolo che è padre della menzogna! E quindi, come si può vedere, questa sua proposta getta parecchie ombre oscure su lui stesso, perchè da essa emerge una astuta proposta di una sorta di baratto ben formulata – forse fatta a nome di alcuni di quelli che io ho confutato e dei quali pare che l’oltraggiatore fondatore di ‘Tutela …’ ne sia il portavoce. Mi è stato offerto che un mio offensore mi chiederà perdono e che l’oltraggiatore anonimo rivelerà la sua identità, in cambio del mio chiedere perdono a coloro che ho confutato!! Che agire da insensati! D’altronde qui abbiamo a che fare con persone che agiscono con l’astuzia e la malvagità del serpente antico e quindi ci si può aspettare di tutto.
Quindi, per ricapitolare, questo insensato messaggio di Enrico Sangiovanni ha il preciso obbiettivo di mantenere nascosta l’identità sia del presunto hacker che ha fatto gli screenshot e mi ha pubblicamente deriso e che ha danneggiato l’immagine di Franco Zazzaro, che di quella del diffamatore mascherato che ha creato la pagina ‘Tutela …’. Questo è un esempio di persone disoneste e sleali. Nemmeno tanti pagani si comportano così.
Se costoro, cioè Sangiovanni e i suoi compagni, veramente fossero sinceri, e operassero secondo giustizia e verità, avrebbero subito esortato il presunto hacker a chiedermi perdono senza pormi quelle condizioni irricevibili perchè assurde. Peraltro, agendo in questa maniera, il presunto hacker dimostra di volersi privare del mio perdono (e magari è stato istigato da altri a privarsene). Ma loro evidentemente sono abituati ad agire così. Ma porteranno la pena della loro stoltezza.
4) Negli screenshot della mia pagina fatti con l’account di Franco Zazzaro, c’è un particolare di non poco conto che è questo, e cioè che in uno si vede una pagina aperta nel suo browser in cui si legge ASUS, che è una nota marca di una azienda che produce computer e materiale informatico; e nell’altro si legge ASUS nelle ricerche.
(cliccare sull’immagine per ingrandirla)
E a Sangiovanni piace proprio anche questa marca di computer, come si può vedere da questo screenshot.
Conclusione
E’ evidente che in questa faccenda, Enrico Sangiovanni sia implicato, e che fino a prova contraria, chi ha fatto quegli screenshot è proprio lui.
Perchè dico ‘fino a prova contraria’? Perchè noi saremmo pure disposti a credere che non è stato lui a entrare nell’account di Franco Zazzaro e a fare quegli screenshot, ma solo dinnanzi a delle prove inconfutabili e inequivocabili (tra cui ci sono l’identità del presunto hacker, la possibilità per me di parlarci personalmente, e il resoconto dettagliato di come sono riusciti a scoprirlo).
Dinnanzi a tale prove, e solo allora, Sangiovanni sarebbe scagionato, ma fino a quando non ci saranno date queste prove, l’indiziato numero uno rimane proprio lui, perchè abbiamo dimostrato che comunque lui aveva i dati di accesso all’account di Franco Zazzaro, e quindi abbiamo buone ragioni di credere che sia proprio lui ad avere scattato quegli screenshot e averli pubblicati da amministratore sulla pagina di Tutela.
E a tale proposito, vi ricordo che per essere amministratori di una pagina come quella di ‘Tutela ….’, se non si è il fondatore della Pagina, bisogna avere l’approvazione del fondatore, e quindi una volta entrati come amici della Pagina Tutela bisogna fare richiesta al fondatore di entrare a far parte degli amministratori, il che significa che si è d’accordo con il contenuto di quella pagina e si vuole contribuire a portarne avanti l’opera. Ora considerando che la pagina di ‘Tutela …’ è stata creata da un codardo diffamatore, che si fa beffe di una parte della fratellanza, e questo lo possono vedere tutti, si può capire che tipo di persona può essere chi chiede di essere fatto amministratore di essa. In altre parole, chi richiede di entrare a far parte di ‘Tutela ….’ dimostra di essere esattamente malvagio come il fondatore di ‘Tutela …’. Non si può dire altrimenti, perchè le cose stanno così.
Un’ultima parola rivolta all’unico indiziato, cioè a Sangiovanni: se hai veramente interesse a chiarire questa faccenda perchè sei innocente e non colpevole di niente, non avrai problemi a scagionarti fornendoci le prove che ti scagionano, e non solo per scagionare te, ma anche per scagionare Franco Zazzaro che comunque è rimasto invischiato in questa brutta faccenda. Ma se non lo farai, noi prenderemo questo tuo rifiuto come l’ennesima prova che dimostra che in effetti sei tu quello che è entrato nell’account di Franco Zazzaro ed ha fatto quegli screenshot che poi ha pubblicato su ‘Tutela …’ da amministratore di ‘Tutela …’.
Sappi che noi desideriamo che la verità emerga, e quindi non vogliamo agire con slealtà partendo dal presupposto che tu sei il colpevole o che devi essere per forza di cose il colpevole, perchè vogliamo pure ammettere l’eventualità che pur essendo stato tu il creatore dell’account di Zazzaro, per svariati motivi non sei tu l’autore di quegli screenshot. Ma se sei innocente, devi dimostrarlo pubblicamente raccontando le cose come sono esattamente andate sin dal principio e facendo il nome del responsabile di ciò.
Ho visto peraltro che il vostro cosiddetto hacker ha tolto dalla pagina di ‘Tutela …’ solo uno degli screenshot fatti con l’account di Zazzaro, perchè l’altro lo ha lasciato, come puoi vedere da te stesso.
Ma non avevi scritto: ‘Abbiamo trovato l’hacker che ha realizzato lo screen shot con la bacheca di Zazzaro, ha confessato e chiesto perdono e ci ha assicurato che non lo farà più …’?
Che strano pentimento! Sembra un pentimento a metà, perchè ha tolto solo uno degli screenshot fatti con l’account di Zazzaro! Questo prova che non ci si può proprio fidare di queste assicurazioni che ci fai sapere!
Ed infine una parola anche per Franco Zazzaro. Nel mio precedente articolo ti avevo detto – facendo mie le parole del fratello Nicola Iannazzo – quanto segue: ‘ ‘Hai detto (parole tue) che vuoi: “prendere le giuste contromisure contro qualsiasi attacco al mio facebook da parte di hacker di qualsiasi provenienza. Inoltre sto valutando provvedimenti per salvaguardare la mia reputazioni da queste azioni subdole.”
Sono perfettamente d’accordo con te, voglio credere alla tua buona fede e perciò fai benissimo ad agire così.
Allora se proprio vuoi “salvaguardare la tua reputazione da azioni subdole”, non devi perdere tempo ed agire IMMEDIATAMENTE.
A questo punto devi inoltrare a Facebook un messaggio in cui dichiari che il tuo account è stato manomesso da ignoti e che degli screenshot siano stati fatti tramite il tuo pc e pubblicati dall’amministratore di questo profilo facebook: https://www.facebook.com/pages/Tutela-sulla-diffamazione-verso-i-ministri-di-Dio/106107679449327.
In questo modo facebook chiuderà questa pagina che, pubblicando due schermate prese dal tuo pc, sta infangando la tua immagine!
Questo lo puoi fare, è un tuo preciso diritto.
Ricordo infatti che tempo addietro alcuni fratelli, tra cui il sottoscritto, fummo vittime da parte di un profilo che si chiamava: “Butindaro Circus Group Spettacoli virtuali”. Il quale pubblicava foto dalle nostre bacheche senza il nostro consenso.
Ognuno dei fratelli e sorelle vittime di questo abuso inviarono dei messaggi a facebook allegando i vari link delle foto prese indebitamente dai nostri profili (con tanto di commenti pieni di insulti) e pubblicate su quel profilo contro la nostra volontà.
In pochi giorni quel profilo fu chiuso.
Lo stesso puoi fare tu, e questa sarà la prova che non hai nulla a che fare col profilo di “Tutela” ma bensì ne sei vittima.
Una volta fatto ciò, pubblica sulla tua bacheca la schermata della lettera che hai inviato a facebook, affinchè tutti sappiano che prendi PUBBLICAMENTE le distanze da chi ha infangato la tua reputazione . Così che anche noi possiamo vedere che dici il vero.
Questo è l’indirizzo email a cui scrivere per la violazione della tua privacy: privacy@facebook.com
Questo è l’indirizzo email a cui scrivere per avvertire su comportamenti offensivi nei tuoi confronti: abuse@facebook.com’.
Vedo però che invece che cercar di far chiudere l’infame pagina di ‘Tutela …’, hai fatto chiudere il tuo account.
Rimango meravigliato per ciò, perchè essendo tu stato danneggiato pesantemente da uno degli amministratori di quella infame pagina, avevi tutto il diritto di far sapere la cosa a Facebook. E poi, in questa maniera avresti preso le difese di coloro che da questa pagina vengono continuamente insultati e derisi senza ragione. Ma evidentemente a te non fa nè caldo nè freddo se altri fratelli si prendono tutti quegli insulti e scherni. E poi suppongo che questo presunto hacker sia un tuo amico, e quindi si capisce tutto. Sei dunque anche tu da biasimare: sappilo.
Chi ha orecchi da udire oda
Giacinto Butindaro
Roma, l’11 Novembre 2011
Tratto da: http://giacintobutindaro.org/2011/11/11/enrico-sangiovanni-e-laccount-facebook-di-franco-zazzaro/
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