● Chiesa di Cristo o Organizzazione Mafiosa?
In questa immagine vediamo il Capo mafia Tony Soprano e alcuni dei suoi “esecutori” (o capitani).
Se siete membri di una mega Chiesa moderna, allora potremmo anche sostituire questi personaggi con le immagini del vostro pastore, anziani, ministri e diaconi. Anche loro assumono il ruolo di “esecutori” per aiutare il “boss” a mantenere “l’ordine”.
Per un’osservatore esterno è assurdo vedere un parallelo tra la vita di mafia e la vita dentro una mega chiesa odierna, ma purtroppo la realtà è questa: la leadership in molte chiese di oggi opera proprio come la mafia.
Date un’occhiata ad alcuni parallelismi:
● La Leadership
In questi giorni c’è una sola autorità nella chiesa e non è Gesù Cristo.
Il pastore è diventato il leader solitario, proprio come il boss mafioso, egli governa dall’alto in basso, non dal basso verso l’alto. Non gli piace il pensiero dipendente o di dissenso, non gli piace parlare direttamente con voi, sarà lui a mandare un’emissario per dirvi se è soddisfatto o insoddisfatto del vostro comportamento. Egli non vuole “lasciare le sue impronte digitali” su tutte le decisioni “controverse”, così assegna ai suoi “capitani” (anziani, ministri, diaconi), le risorse e la responsabilità degli affari generali e se i progetti falliscono fa ricadere la colpa al “capitano” di turno.
● Il Giuramento di fedeltà
Nella Mafia, si chiama Omertà, nella chiesa si chiama “Sottomissione ai conduttori”, in entrambi i casi è la stessa cosa, il silenzio fa parte della regola che governa i rapporti tra “capitani” e boss.
Nella mafia i capitani giurano fedeltà al capo e sono pronti a punire chi osa parlare di ciò che accade a porte chiuse. Nella chiesa membri, diaconi e pastori in formazione, giurano la stessa fedeltà.
Quando ero in formazione per essere ordinato pastore, mi è stato detto espressamente “non condividere nulla con tua moglie di ciò che discutiamo in privato, perchè si tratta di informazioni altamente riservate”.
Ai neo pastori veniva insegnato di incontrarsi confidenzialmente in privato, e di negare direttamente se qualcuno avesse domandato circa i programmi di formazione. Si potrebbe pensare che stavamo diventando massoni o qualcosa di simile.
Naturalmente questo va in contrasto con la Parola di Dio:
“Poiché niuno fa cosa alcuna in segreto, quando cerca d´esser riconosciuto pubblicamente.
Se tu fai codeste cose, palesati al mondo”. (Giovanni 7:4)
● Compenso
Nella Mafia i capitani sono tenuti a condividere una percentuale del loro “bottino”(denaro che viene raccolto dalle imprese tassate per essere ‘protette’) con il loro capo.
I dirigenti della Chiesa e soci intimidiscono i membri se ritardano nel pagamento delle decime e delle offerte, e li inducono a fare doni al pastore (o all’ uomo di Dio”) per dimostrare il proprio apprezzamento alla sua “opera nel Signore”.
● Promozione
I boss mafiosi premiano i loro capitani con la promozione dopo aver provato la loro capacità potenziale di “guadagnare” e risolvere problemi. I pastori premiano i loro fedelissimi per gli stessi motivi, se sei un donatore, allora sarai un buon diacono o ministro.
● “Tu per me sei morto”
Nella Mafia gli infedeli sono considerati nemici e alla parola del boss vengono giustiziati. Nella Chiesa, se osi contraddire il leader sei ufficialmente “morto” e alla tua famiglia viene detto di evitarti perchè “sei dominato da influenze diaboliche”.
● Stile di vita stravagante
I boss mafiosi mostrano la loro ricchezza al fine di incoraggiare i loro capitani a “guadagnare” (cioè estorcere) tanto, così anche loro possono vivere come i boss.
I capi della Chiesa mostrano la loro ricchezza per “vantarsi” dimostrando che i loro schemi funzionano e che Dio li benedice, usano la loro ricchezza come fa il boss della mafia, per incoraggiare la concupiscenza della carne, in modo che i membri cercano di raggiungere il loro stile di vita.
Questa è solo una breve lista di similitudini, ciò dimostra quanto è necessaria la preghiera per il popolo di Dio, per riconoscere i lupi e il loro inganno, in modo da evitarli a tutti i costi.
Paolo esortava gli anziani a predicare l’Evangelo con umiltà, raccomandava loro di ricordarsi dei poveri e di provvedere per le vedove e gli orfani.
“Io so che dopo la mia partenza entreranno fra voi de´ lupi rapaci, i quali non risparmieranno il gregge; e di fra voi stessi sorgeranno uomini che insegneranno cose perverse per trarre i discepoli dietro a sé.
Perciò vegliate, ricordandovi che per lo spazio di tre anni, notte e giorno, non ho cessato d´ammonire ciascuno con lacrime.
E ora, io vi raccomando a Dio e alla parola della sua grazia; a lui che può edificarvi e darvi l´eredità con tutti i santificati.
Io non ho bramato né l´argento, né l´oro, né il vestito d´alcuno.
Voi stessi sapete che queste mani hanno provveduto ai bisogni miei e di coloro che eran meco.
In ogni cosa vi ho mostrato ch´egli è con l´affaticarsi così, che bisogna venire in aiuto ai deboli, e ricordarsi delle parole del Signor Gesù, il quale disse egli stesso: Più felice cosa è il dare che il ricevere.” (Atti 20:29-35)
Fratelli, cercate Dio e la Sua giustizia, leggete la Bibbia, lo Spirito Santo vi guiderà in ogni Verità!
In Cristo
Joel Martyn Taylor
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La ‘mafia’ nella Chiesa
Esiste nella Chiesa qui in Italia una ‘mafia’ di cui purtroppo molti non si avvedono o fanno finta di non avvedersi, e questa mafia è pericolosa e dannosa per la Chiesa quanto lo è la mafia per lo Stato. Anche questa mafia ha i suoi ‘colletti bianchi’, i suoi ‘boss’, i suoi ‘picciotti’, i suoi ‘soldati’, che non sono altro che lupi rapaci travestiti da pecore, servi di Satana vestiti da servi di giustizia. Noi non daremo tregua a questa mafia in quanto la combatteremo in tutte le sue forme, e la combatteremo con le armi della giustizia che Dio ci ha provveduto fiduciosi che Dio ci condurrà in trionfo in Cristo, liberando tante anime dalle fauci di questi impostori-mafiosi che per poter soddisfare le loro brame stanno procacciando la distruzione morale e spirituale dei santi. Chi ha orecchi da udire, oda.
Giacinto Butindaro
Tratto da: http://giacintobutindaro.org/2012/05/23/la-mafia-nella-chiesa/
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