La nuova legge dello Stato di New York approvata il 22 gennaio 2019 (che non è affatto una “bufala”) prevede la possibilità di abortire in questo modo fino al nono mese; il bambino infatti, finchè è nella pancia, fino a un secondo prima della nascita, si reputa da essa che NON SIA una persona! Quindi basta lasciare dentro all’utero la testina e poi “con grande civiltà e amore” la si buca con una forbice, successivamente, sempre “con grande progresso per la dignità della donna”, si aspira il cervello. Il piccolino si dimena disperatamente, ma tanto, “per decreto” non è una persona, cosa importa!!! (vedere anche a questo link l’abominevole tecnica dell’aborto a nascita parziale)
Sappiano però tutti che Dio condanna l’aborto e la sua faccia è contro coloro che lo approvano e lo praticano!
Di seguito uno dei tanti articoli contro questo abominio tratto dal web (vedi anche qui):
Nicola Iannazzo
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La nuova cattedrale è stata illuminata per adorare Moloch, il dio che divora i bambini
di Sabino Paciolla
24 Gennaio 2019
Dopo duri sforzi e lunghe battaglie, durate un decennio, condotte dal fronte pro-vita, alla fine le forze progressiste dello Stato di New York hanno approvato martedì una legge radicale a favore dell’aborto che permetterebbe ai bambini non ancora nati di essere abortiti per qualsiasi motivo fino alla nascita. Ironia della sorte, iI nome della legge è: Reproductive Health Act (RHA).
Le forze progressiste avevano fatto approvare più volte dall’Assemblea il loro disegno di legge, ma questo era stato sempre bloccato al Senato, che era a maggioranza repubblicana. La vittoria per le forze a favore dell’aborto è arrivata quando le forze progressiste hanno guadagnato anche il controllo del Senato. Il voto finale al Senato è stato: 38 a favore e 24 contrari.
Non volere figli o cercare di non farne molti è peccato perché la Scrittura dice: “Crescete e moltiplicate..” (Gen. 1:28) ed altrove che la donna “sarà salvata partorendo figliuoli, se persevererà nella fede, nell’amore e nella santificazione con modestia” (1 Tim. 2:15).
Quindi fratelli, non impedite il concepimento, perché in questo caso vi opporreste alla volontà di Dio. Sappiate che la Scrittura parla bene dei figli ed anche di coloro che ne hanno molti infatti nei Salmi è scritto:
“Ecco, i figliuoli sono un’eredità che viene dall’Eterno; il frutto del seno materno è un premio. Quali le frecce in man d’un prode, tali sono i figliuoli della giovinezza. Beati coloro che ne hanno il turcasso pieno! Non saranno confusi quando parleranno coi loro nemici alla porta” (Sal. 127:3-5).
Dato che siamo in tema di concepimento e so che in mezzo alla fratellanza ci sono coloro che si fanno sterilizzare, sia uomini che donne, per non avere figli o per non averne altri, voglio cogliere l’occasione per dire che tale pratica è in abominio a Dio.
Chi si sottopone a tali interventi sul suo corpo porterà la pena della sua iniquità. Chi ha orecchi da udire oda.
Tratto da: http://www.lanuovavia.org/sant_058_impedire_concepimento.html
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L’uomo di oggi, che nella linea della storia percorre il tratto del XXI secolo, si trova a dover dibattere temi molto scottanti come quello dell’aborto, dell’eutanasia e dell’abrogazione in tutto il Mondo della pena di morte; i quali scuotono fortemente le coscienze e fanno meditare su quale posizione sia giusto collocarsi.
In questo breve scritto intendo analizzare l’argomento dell’aborto dal punto di vista biblico, cioè dal punto di vista di Dio.
A tal proposito è bene cominciare con l’analisi del passo in Esodo (20:13) che riporta uno dei dieci “Comandamenti di Dio”, cioè il comandamento di “Non uccidere”. Occorre evidenziare il fatto che i dieci Comandamenti sono stati scritti personalmente da Dio con il suo Dito, questo per dare loro l’importanza più assoluta.
“Nessuno ebbe sguardi di pietà per te; per farti una sola di queste cose, avendo compassione di te, ma fosti gettata nell´aperta campagna il giorno che nascesti, pel disprezzo che si aveva di te. E io ti passai accanto, vidi che ti dibattevi nel sangue, e ti dissi: – Vivi, tu che sei nel sangue! – E ti ripetei: – Vivi, tu che sei nel sangue!” (Ezechiele 16:5,6)
Contro la posizione favorevole di alcune Chiese Evangeliche in merito all’aborto e quella ambigua delle Assemblee di Dio in Italia
Introduzione
In un comunicato stampa dell’Agenzia di stampa NEV del 3 Gennaio 2008, la signora Letizia Tomassone, vicepresidente della Federazione delle chiese evangeliche in Italia (FCEI), ha affermato quanto segue:
‘L’autonomia riproduttiva delle donne è uno dei diritti umani fondamentali. Non si possono obbligare le donne ad avere figli o a portare avanti gravidanze indesiderate … Un figlio, una figlia sono iscritti nel desiderio della madre che disegna con la creatura concepita una relazione densa di significato e di vita.
Quando questo non avviene, perché il concepimento è frutto di violenza o di frettolosa superficialità ed errore, la donna deve essere messa in grado di interrompere la gravidanza.
Fino a quel momento sono infatti in gioco la responsabilità e la libertà che lei ha sviluppato nella sua vita. Per questo il senso di libertà individuale, che è riconosciuto e considerato oggi in Occidente come il fondamento del diritto civile, fa parte della costruzione della dignità femminile. La donna non è un puro contenitore di vita concepita altrove. E’ un soggetto libero che crea relazione con questa vita.
Negare che l’interruzione di gravidanza si inserisca in questo processo relazionale significa riportare le donne a un obbligo biologico che non ci appartiene più.’Leggi tutto… “● Contro l’aborto”