“E facciamo attenzione gli uni agli altri per incitarci a carità e a buone opere, non abbandonando la nostra comune adunanza come alcuni son usi di fare, ma esortandoci a vicenda…” (Ebrei 10:24,25)
Premessa
Diletti nel Signore, purtroppo ci sono dei fratelli che si sono trovati costretti ad abbandonare la comunità che frequentavano e, in seguito a ciò, vengono perseguitati con questo passo in ebrei sopra riportato.
Vero è che tale passo esorta i santi a non abbandonare la comunità, ma è altrettanto vero che i santi devono anche considerare se in quella comunità il pastore insegna oppure no le verità di Dio. Se il pastore non sta insegnando ciò che sta scritto nella Parola di Dio, allora sta insegnando delle menzogne e la conseguenza spirituale per chi rimane in quella comunità è devastante, in quanto ci sono eresie che devastano e sviano i credenti dalla fede in Dio e li fanno percorrere le vie laterali, facendoli così Leggi tutto… “● Ma la Bibbia dice di “non abbandonare la comune adunanza”…”
“E facciamo attenzione gli uni agli altri per incitarci a carità e a buone opere, non abbandonando la nostra comune adunanza come alcuni son usi di fare, ma esortandoci a vicenda…” (Ebrei 10:24,25)
_____________________
Anche i preti cattolici romani potrebbero ammonire in questo modo i loro fedeli citandogli dalla Bibbia sia il versetto di Proverbi 18:1:
“Chi si separa dagli altri cerca la propria soddisfazione e s´arrabbia contro tutto ciò ch´è profittevole…” !
che una parte di Ebrei 10:24:
“…non abbandonando la nostra comune adunanza come alcuni son usi di fare.” !!!
Ma quando nel culto del Signore viene a mancare quella libertà nello Spirito descritta in 1° Corinzi 14:26 secondo che è scritto:
“…Che dunque, fratelli? Quando vi radunate, avendo CIASCUN DI VOI un salmo, o un insegnamento, o una rivelazione, o un parlare in altra lingua, o una interpretazione, facciasi ogni cosa per l´edificazione.”(1° Corinzi 14:26),
…che permetta al Signore di edificare ed ammaestrare la Sua Chiesa come a Lui piace, attraverso i doni che Lui ha dato agli uomini (e questi doni sono i fratelli a cui Gesù dona svariati ministeri – vedi Efesini 4:8,14 e Atti 13:1), a motivo di statuti o regolamenti umani, allora la comune adunanza diviene solo un mero atto “liturgico” a cui assistere, dove fa tutto unicamente una persona sola, il pastore!
Il pastore infatti apre il culto, il pastore chiama i canti, il pastore decide chi può testimoniare o chi dovrà innalzare a Dio una preghiera comune, il pastore porta il messaggio di predicazione o decide chi dovrà farlo per lui…
…e infine il pastore chiude il culto.
Così da “comune adunanza”, diviene un’altra messa, con un altro prete…
In questo modo la Chiesa non puo crescere né esser edificata, essendo lo Spirito Santo impedito d’operare nel mezzo d’essa!
Ascoltate fratelli in Cristo:
Nella vostra “comune adunanza”, c’è la libertà nello Spirito di 1° Corinzi 14:26? Oppure fa tutto unicamente il pastore?
Nella vostra “comune adunanza”, avete la libertà di esortarvi, ammaestrarvi ed edificarvi a vicenda secondo Ebrei 10:25? Oppure è solo il vostro pastore colui che esorta, ammaestra ed “edifica” voi?
“…E suscitai tra i vostri figliuoli de´ profeti, e fra i vostri giovani dei nazirei.
Non è egli così, o figliuoli d´Israele? Dice l´Eterno.
Ma voi avete dato a bere del vino ai nazirei, e avete ordinato ai profeti di non profetare!” (Amos 2:11,12)
“Parlino due o tre profeti, e gli altri giudichino; e se una rivelazione è data a uno di quelli che stanno seduti, il precedente si taccia.
Poiché tutti, uno ad uno, potete profetare; affinché tutti imparino e tutti sian consolati ” (1° Corinzi 14:29,31)
Non soffocate dunque la libertà nello Spirito nelle vostre adunanze, affinchè Iddio susciti tra voi dei Suoi servitori o comunque possiate esortarvi vicendevolmente per la vostra edificazione e consolazione.