Contro la posizione favorevole di alcune Chiese Evangeliche in merito all’aborto e quella ambigua delle Assemblee di Dio in Italia
Introduzione
In un comunicato stampa dell’Agenzia di stampa NEV del 3 Gennaio 2008, la signora Letizia Tomassone, vicepresidente della Federazione delle chiese evangeliche in Italia (FCEI), ha affermato quanto segue:
‘L’autonomia riproduttiva delle donne è uno dei diritti umani fondamentali. Non si possono obbligare le donne ad avere figli o a portare avanti gravidanze indesiderate … Un figlio, una figlia sono iscritti nel desiderio della madre che disegna con la creatura concepita una relazione densa di significato e di vita.
Quando questo non avviene, perché il concepimento è frutto di violenza o di frettolosa superficialità ed errore, la donna deve essere messa in grado di interrompere la gravidanza.
Fino a quel momento sono infatti in gioco la responsabilità e la libertà che lei ha sviluppato nella sua vita. Per questo il senso di libertà individuale, che è riconosciuto e considerato oggi in Occidente come il fondamento del diritto civile, fa parte della costruzione della dignità femminile. La donna non è un puro contenitore di vita concepita altrove. E’ un soggetto libero che crea relazione con questa vita.
Negare che l’interruzione di gravidanza si inserisca in questo processo relazionale significa riportare le donne a un obbligo biologico che non ci appartiene più.’Leggi tutto… “● Contro l’aborto”
In molte Chiese Evangeliche in Italia alla donna è permesso di insegnare. Questo avviene per esempio in seno alle Chiese Battiste, a quelle Valdesi, ed anche a molte Chiese Pentecostali (comprese le ADI).
Contro i perversi e vani ragionamenti fatti da alcune Chiese Evangeliche a favore dell’omosessualità…
(118 minuti – mp3)
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” Non v’illudete; né i fornicatori, né gl’idolatri, né gli adulteri, né gli effeminati, né i sodomiti, né i ladri, né gli avari, né gli ubriachi, né gli oltraggiatori, né i rapaci EREDERANNO IL REGNO DI DIO.” (1 Corinzi 6:9,10)
Ditemi voi, fratelli, se noi e tutti quelli che amano la verità e la Parola di Dio non devono sollevarsi e mostrare il proprio dissenso contro tali scandali.
I santi devono guardarsi e stare lontani dai valdesi, e non fare patti con loro e scambiarsi i pastori, come invece hanno fatto le AD (Assemblee di Dio) che si sono separati dalle ADI e hanno fatto un patto con i valdesi, mostrando in tal modo la mancanza di amore verso la verità, verso la santità e la Parola di Dio.
Vergognatevi se vi rimane ancora qualcosa di spirituale dentro di voi, vergognatevi!
E voi pastori delle AD, vedete dove state portando i santi che vi sono toccati in sorte? Voi li portate ad essere ammaestrati da gente pervertita, come possono avere l’autorità di Dio costoro se ammettono l’omosessualità in mezzo a loro?
In Italia ci sono pastori, teologi, e chiese evangeliche che approvano l’omosessualità, in quanto affermano che l’omosessualità non è peccato.
Quindi, secondo loro, gli omosessuali che professano la loro fede in Cristo devono essere accettati a tutti gli effetti come membri di Chiesa. Non devono essere ripresi per il loro comportamento e neppure esortati a ravvedersi, ma piuttosto devono essere incoraggiati a rimanere omosessuali, perché non c’è alcun male nell’essere omosessuali. Un uomo può essere un gay mentre una donna può essere una lesbica, perché Dio non detesta l’omosessualità. Non solo, costoro esortano a schierarsi apertamente a favore delle coppie omosessuali, e quindi a favore dei loro diritti, tra cui spicca il ‘diritto di sposarsi’.
Ecco quanto dissero a chiare lettere alcuni pastori e teologi protestanti diversi anni fa a riguardo delle unioni civili tra omosessuali: