Avete perso il lavoro; sentite il desiderio di sposarvi; siete caduti ammalati; avete ricevuto la lettera di sfratto; non potete avere dei figli; ecco alcune situazioni in cui qualcuno di voi si può trovare. Che fare?
Come si deve comportare un credente dopo che gli muore qualcuno e lo ha fatto seppellire a riguardo delle fotografie del morto e della tomba?
Per quanto riguarda le fotografie non deve esporle in casa, e per quanto riguarda la tomba non deve andare a visitarla periodicamente come fanno i cattolici romani pensando di fare un opera buona.
Il morto è o con il Signore o all’inferno; egli non sa nulla, egli non può ricevere più alcun bene da noi, come noi non possiamo ricevere alcun bene dal guardare la sua foto (anzi ne riceviamo del male perché guardando la foto il dolore aumenta).
Se quindi avete ancora esposte in casa vostra delle fotografie di persone decedute magari con dei fiori davanti o peggio ancora con dei lumi davanti, vi esorto a togliere di mezzo questa sorta di nicchia domestica che contrista lo Spirito Santo e attira i demoni.
E se avete l’abitudine di andare a visitare la tomba al cimitero smettete di farlo essendo una cosa inutile che turba, e fa perdere tempo.
Fate del bene ai vivi, visitate i vivi.
Tratto da: http://www.lanuovavia.org/sant_081_fotografie_morti.html
Non volere figli o cercare di non farne molti è peccato perché la Scrittura dice: “Crescete e moltiplicate..” (Gen. 1:28) ed altrove che la donna “sarà salvata partorendo figliuoli, se persevererà nella fede, nell’amore e nella santificazione con modestia” (1 Tim. 2:15).
Quindi fratelli, non impedite il concepimento, perché in questo caso vi opporreste alla volontà di Dio. Sappiate che la Scrittura parla bene dei figli ed anche di coloro che ne hanno molti infatti nei Salmi è scritto:
“Ecco, i figliuoli sono un’eredità che viene dall’Eterno; il frutto del seno materno è un premio. Quali le frecce in man d’un prode, tali sono i figliuoli della giovinezza. Beati coloro che ne hanno il turcasso pieno! Non saranno confusi quando parleranno coi loro nemici alla porta” (Sal. 127:3-5).
Dato che siamo in tema di concepimento e so che in mezzo alla fratellanza ci sono coloro che si fanno sterilizzare, sia uomini che donne, per non avere figli o per non averne altri, voglio cogliere l’occasione per dire che tale pratica è in abominio a Dio.
Chi si sottopone a tali interventi sul suo corpo porterà la pena della sua iniquità. Chi ha orecchi da udire oda.
Tratto da: http://www.lanuovavia.org/sant_058_impedire_concepimento.html
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In quasi tutte le comunità o poco dopo che è iniziato il culto o prima che termini viene fatto passare il cestino o in alcune il piatto delle offerte.
Questo modo di raccogliere le offerte dei santi non è confermato da nessun passo della Scrittura, né dell’Antico Testamento e neppure del Nuovo e perciò io vi esorto a non utilizzare questo metodo che assomiglia più ad un accattonaggio che ad un raccogliere le offerte dei santi, e che va detto ha scandalizzato non poche persone del mondo che si sono recate al locale di culto per ascoltare la predicazione del Vangelo.
‘Chiedono anche loro soldi come i preti!’, dicono taluni; altri dicono invece:
‘Sì l’ingresso è gratuito solo a parole perché dopo ti mettono il cestino delle offerte davanti affinché tu li paghi’.
Ma vediamo ora qual è la maniera giusta per raccogliere le offerte dalle mani dei credenti, secondo la Scrittura.
“Come si fa in tutte le chiese dei santi, tacciansi le donne nelle assemblee, perché non è loro permesso di parlare, ma debbon star soggette, come dice anche la legge. E se vogliono imparar qualcosa, interroghino i loro mariti a casa; perché è cosa indecorosa per una donna parlare in assemblea. La parola di Dio è forse proceduta da voi? O è dessa forse pervenuta a voi soli? Se qualcuno si stima esser profeta o spirituale, riconosca che le cose che io vi scrivo son comandamenti del Signore.” (1° Corinzi 14:34,36)
“Voi, mogli, siate soggette ai vostri mariti, affinché se anche ve ne sono che non ubbidiscono alla Parola, siano guadagnati senza parola dalla condotta delle loro mogli, quand´avranno considerato la vostra condotta casta e rispettosa.
Il vostro ornamento non sia l´esteriore che consiste nell´intrecciatura dei capelli, nel mettersi attorno dei gioielli d´oro, nell´indossar vesti sontuose ma l´essere occulto del cuore fregiato dell´ornamento incorruttibile dello spirito benigno e pacifico, che agli occhi di Dio è di gran prezzo. E così infatti si adornavano una volta le sante donne speranti in Dio, stando soggette ai loro mariti, come Sara che ubbidiva ad Abramo, chiamandolo signore; della quale voi siete ora figliuole, se fate il bene e non vi lasciate turbare da spavento alcuno.” (1° Pietro 3:1,6)
” Io voglio … che le donne si adornino d´abito convenevole, con verecondia e modestia: non di trecce d´oro o di perle o di vesti sontuose, ma d´opere buone, come s´addice a donne che fanno professione di pietà. La donna impari in silenzio con ogni sottomissione.
Poiché non permetto alla donna d´insegnare, né d´usare autorità sul marito, ma stia in silenzio.
Perché Adamo fu formato il primo, e poi Eva; e Adamo non fu sedotto; ma la donna, essendo stata sedotta, cadde in trasgressione nondimeno sarà salvata partorendo figliuoli, se persevererà nella fede, nell´amore e nella santificazione con modestia.” (1° Timoteo 2:8,13)
“I diaconi debbono esser dignitosi, non doppi in parole, non proclivi a troppo vino, non avidi di illeciti guadagni; uomini che ritengano il mistero della fede in pura coscienza. E anche questi siano prima provati; poi assumano l´ufficio di diaconi se sono irreprensibili. Parimente siano le donne dignitose, non maldicenti, sobrie, fedeli in ogni cosa. I diaconi siano mariti di una sola moglie, e governino bene i loro figliuoli e le loro famiglie. Perché quelli che hanno ben fatto l´ufficio di diaconi, si acquistano un buon grado e una gran franchezza nella fede che è in Cristo Gesù.” (1° Timoteo 3:8,13)
“Ma tu esponi le cose che si convengono alla sana dottrina: Che i vecchi siano sobri, gravi, assennati, sani nella fede, nell´amore, nella pazienza: che le donne attempate abbiano parimente un portamento convenevole a santità, non siano maldicenti né dedite a molto vino, siano maestre di ciò che è buono; onde insegnino alle giovani ad amare i mariti, ad amare i figliuoli, ad esser assennate, caste, date ai lavori domestici, buone, soggette ai loro mariti, affinché la Parola di Dio non sia bestemmiata.” (Tito 2:1,5)
“Siate miei imitatori, come anch´io lo sono di Cristo. Or io vi lodo perché vi ricordate di me in ogni cosa, e ritenete i miei insegnamenti quali ve li ho trasmessi. Ma io voglio che sappiate che il capo d´ogni uomo è Cristo, che il capo della donna è l´uomo, e che il capo di Cristo è Dio.
Ogni uomo che prega o profetizza a capo coperto, fa disonore al suo capo; ma ogni donna che prega o profetizza senz´avere il capo coperto da un velo, fa disonore al suo capo, perché è lo stesso che se fosse rasa. Perché se la donna non si mette il velo, si faccia anche tagliare i capelli!Ma se è cosa vergognosa per una donna il farsi tagliare i capelli o radere il capo, si metta un velo. Poiché, quanto all´uomo, egli non deve velarsi il capo, essendo immagine e gloria di Dio; ma la donna è la gloria dell´uomo; perché l´uomo non viene dalla donna, ma la donna dall´uomo; e l´uomo non fu creato a motivo della donna, ma la donna a motivo dell´uomo.
Perciò la donna deve, a motivo degli angeli, aver sul capo un segno dell´autorità da cui dipende.
D´altronde, nel Signore, né la donna è senza l´uomo, né l´uomo senza la donna. Poiché, siccome la donna viene dall´uomo, così anche l´uomo esiste per mezzo della donna, e ogni cosa è da Dio. Giudicatene voi stessi: E´ egli conveniente che una donna preghi Iddio senz´esser velata? La natura stessa non v´insegna ella che se l´uomo porta la chioma, ciò è per lui un disonore? Mentre se una donna porta la chioma, ciò è per lei un onore; perché la chioma le è data a guisa di velo. Se poi ad alcuno piace d´esser contenzioso, noi non abbiamo tale usanza; e neppur le chiese di Dio.” (1° Corinzi 11:3,16)
“Io ti scrivo queste cose … affinché tu sappia come bisogna comportarsi nella casa di Dio, che è la Chiesa dell´Iddio vivente, colonna e base della verità.”