● Così da “comune adunanza” diviene un’altra messa, con un altro prete…
Cosa significa “non abbandonando la nostra comune adunanza …”
(99 minuti – ascolta mp3)
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“E facciamo attenzione gli uni agli altri per incitarci a carità e a buone opere, non abbandonando la nostra comune adunanza come alcuni son usi di fare, ma esortandoci a vicenda…” (Ebrei 10:24,25)
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Anche i preti cattolici romani potrebbero ammonire in questo modo i loro fedeli, citando dalla Bibbia sia il versetto di Proverbi 18:1 che dice:
“Chi si separa dagli altri cerca la propria soddisfazione e s´arrabbia contro tutto ciò ch´è profittevole…”
…che questa parte isolata di Ebrei 10:24:
“…non abbandonando la nostra comune adunanza come alcuni son usi di fare.”
Ma quando nel culto del Signore viene a mancare quella libertà nello Spirito che permetta al Signore di edificare ed ammaestrare la Sua Chiesa come a Lui piace, attraverso i doni che Lui ha dato agli uomini (e questi doni sono i fratelli a cui Gesù dona svariati ministeri – vedi Efesini 4:8,14 e Atti 13:1); libertà nello Spirito così descritta in 1° Corinzi 14:26:
“Che dunque, fratelli? Quando vi radunate, avendo CIASCUN DI VOI un salmo, o un insegnamento, o una rivelazione, o un parlare in altra lingua, o una interpretazione, facciasi ogni cosa per l´edificazione.” (1° Corinzi 14:26),
Ma invece viene soffocata o del tutto impedita a motivo di statuti o regolamenti umani, ecco allora che la comune adunanza diviene solo un mero atto “liturgico” a cui dover assistere dove fa tutto unicamente lui, una sola persona, cioè il vostro “pastore”!
- Il pastore infatti apre il culto;
- il pastore chiama i canti;
- il pastore decide chi potrà testimoniare o chi dovrà innalzare a Dio una preghiera comune;
- il pastore porta il messaggio di predicazione o decide chi quel giorno dovrà farlo per lui…
- …e infine il pastore chiude il culto.
Così da “comune adunanza”, diviene un’altra messa, con un altro “prete”…
In questo modo la Chiesa non potrà né crescere, né esser edificata, essendo lo Spirito Santo impedito d’operare nel mezzo d’essa!
Ascoltate fratelli in Cristo:
Nella vostra “comune adunanza” c’è la libertà nello Spirito di 1° Corinzi 14:26? Oppure fa tutto unicamente il vostro pastore?
Nella vostra “comune adunanza” avete la libertà di esortarvi, ammaestrarvi ed edificarvi a vicenda secondo Ebrei 10:25? Oppure è solo il vostro pastore colui che esorta, ammaestra ed “edifica” VOI?
“…E suscitai tra i vostri figliuoli de´ profeti, e fra i vostri giovani dei nazirei. Non è egli così, o figliuoli d´Israele? Dice l’Eterno. Ma voi avete dato a bere del vino ai nazirei, e avete ordinato ai profeti di non profetare!” (Amos 2:11,12)
“Parlino due o tre profeti, e gli altri giudichino; e se una rivelazione è data a uno di quelli che stanno seduti, il precedente si taccia. Poiché TUTTI, UNO AD UNO potete profetare; affinché tutti imparino e tutti sian consolati ” (1° Corinzi 14:29,31)
Non soffocate dunque la libertà nello Spirito nelle vostre adunanze, affinché possiate esortarvi, consolarvi ed ammaestrarvi RECIPROCAMENTE; nessuno escluso!
Infine ricordate che nella Bibbia non c’è solo scritto: “Ubbidite ai vostri conduttori e sottomettetevi a loro…” (Ebrei 13:17), ma c’è anche scritto: “siate ripieni dello Spirito, … sottoponendovi gli uni agli altri nel timore di Cristo.” (Efesini 5:18,21).
Con l’ordine di Efesini 5:21: “SOTTOPONENDOVI GLI UNI AGLI ALTRI”, è chiaro che la sottomissione nel timore del Signore dev’essere dunque reciproca, e non esclusivamente a senso unico verso i vostri conduttori!
Perciò anche il più onorato e stimato dei conduttori deve dunque sottoporsi anche lui agli altri fratelli e sorelle facenti parte del corpo di Cristo, poiché così ordina il Signore nella Sua Parola.
Nicola Iannazzo
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