● Contro la pratica di Carlos Annacondia del legare l’uomo forte e cacciare Satana da una città o una nazione, prima di mettersi a cacciare i demoni o per vedere un risveglio
Contro l’usanza di legare l’uomo forte e di cacciare satana da una città e da una nazione
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Carlos Annacondia, un evangelista argentino molto famoso nel mondo, che in questi anni è venuto anche in Italia a tenere delle campagne evangelistiche, in merito alla demonologia, insegna che prima di confrontarsi con i demoni di un particolare posto bisogna rivolgersi all’uomo forte dell’area, e una volta che noi abbiamo legato e cacciato fuori l’uomo forte da quell’area, assieme agli angeli malvagi che lo seguono, i demoni sono lasciati senza protezione e vulnerabili ai nostri attacchi e agli attacchi degli angeli di Dio che ci aiutano a combattere.
Ecco quello che Carlos Annacondia afferma nel suo libro Listen to ME Satan! (Ascoltami bene Satana!): ‘Non consiglio a nessuno di confrontarsi con i demoni in un particolare posto senza prima essersi rivolto all’uomo forte della zona. Lui è colui che coordina le operazioni strategiche e tattiche delle forze spirituali della malvagità. Una volta che abbiamo legato e cacciato l’uomo forte da quell’area, assieme agli angeli malvagi che lo seguono, i demoni sono lasciati senza protezione e vulnerabili al nostro attacco e all’attacco degli angeli di Dio che ci stanno aiutando a combattere. Questi angeli di luce sono nostri aiutatori, e partecipano alla conquista del regno di Dio. Quando i demoni perdono il loro capo e il loro aiuto nell’aria, essi fuggono impauriti e confusi’ (Listen to ME satan, Charisma House, 1998, pag. 144).
In un altro punto del libro Annacondia afferma inoltre che noi quando preghiamo per la salvezza delle persone dobbiamo rivolgerci direttamente a Satana ordinandogli di lasciare andare liberi le persone che sono schiave di lui. Prendendo infatti spunto da quell’episodio narrato nel libro di Daniele in cui il messaggero di Dio arrivò a Daniele dopo avere dovuto affrontare la resistenza del capo del regno di Persia per ventun giorni (cfr. Daniele 10:12-13), egli afferma: ‘Daniele stava pregando con intelligenza perché comprese chi era il suo nemico. Eppure la resistenza del principe di Persia durò ventun giorni a motivo dell’opposizione dei principati malvagi. Mi domando quali furono le parole di Daniele. Io lo posso vedere disteso sul pavimento e dire: ‘Ascoltami bene, Satana: vattene da questa città. Vattene da questa nazione’. Io immagino che lui ordinò al diavolo, nella potenza e nell’autorità dello Spirito Santo che era sopra lui, di lasciare andare tutti coloro che erano sotto il suo controllo’ … Se Satana ti ha portato via tuo figlio, ed ora egli è perduto nel mondo, dì a Satana questo: ‘Ascoltami bene, Satana; nel nome di Gesù, lascialo andare. Io ti comando di lasciarlo andare nel nome di Gesù’ (Carlos Annacondia, op. cit. pag. 137).
Questo insegnamento, che è accettato da parecchie Chiese Pentecostali, è falso. Da nessuna parte della Bibbia vengono dette o fatte capire simili cose.
Cominciamo con il legare l’uomo forte di una zona per poi mettersi a cacciare i demoni in quella zona.
Né Gesù prima e neppure gli apostoli dopo, quando arrivavano in un posto si mettevano a legare l’uomo forte di quel posto, prima di mettersi a cacciare i demoni, perché loro cacciavano i demoni e basta.
Di Gesù viene detto che “andò per tutta la Galilea, predicando nelle loro sinagoghe e cacciando i demonî” (Marco 1:39), e quando mandò i suoi apostoli a predicare disse loro: “Cacciate i demoni” (Matteo 10:8), ed essi “partiti, predicavano che la gente si ravvedesse; cacciavano molti demonî …. “ (Marco 6:12.13).
In una occasione, quando si trattò di quello spirito muto e sordo che i suoi discepoli non avevano potuto cacciare, disse loro che questa specie di spiriti non può essere fatta uscire se non con la preghiera e il digiuno (cfr. Marco 9:29 Diodati).
Ma Gesù non fece mai menzione di sessioni di preghiera per legare i principati e le potestà in una zona prima di mettersi a cacciare i demoni in quella zona. Simili pratiche non sono fondate sulla Scrittura.
Stessa cosa va detta a riguardo della pratica suggerita da Annacondia di mettersi a parlare a Satana per ordinargli di lasciare andare coloro che sono suoi schiavi. Anche qui ci troviamo davanti ad una pratica che non è biblica. Noi siamo chiamati a pregare Dio nel nome di Gesù affinché le persone siano salvate, infatti Paolo diceva a proposito dei Giudei: “Fratelli, il desiderio del mio cuore e la mia preghiera a Dio per loro è che siano salvati” (Romani 10:1). Eppure Paolo sapeva molto bene che gli uomini erano sotto la potestà di Satana.
Prendere poi l’esempio di Daniele a supporto di una simile pratica, vuol dire voler far dire alla Bibbia quello che si vuole, perché non solo non è scritto quello che dice Annacondia ma siamo certi che Daniele non fece neppure una simile cosa, perché Daniele era un uomo che pregava Dio e non un uomo che parlava al diavolo. Queste affermazioni di Annacondia sono solo il frutto della sua immaginazione che è piuttosto feconda, devo dire.
Qualcuno a questo punto dirà: ‘Ma allora che dire delle parole di Gesù: “Ovvero, come può uno entrar nella casa dell’uomo forte e rapirgli le sue masserizie, se prima non abbia legato l’uomo forte? Allora soltanto gli prederà la casa” (Matteo 12:29)?’ Bene, queste parole sono innanzi tutto una parabola che Gesù disse per spiegare a coloro che lo accusavano di cacciare i demoni per l’aiuto di Satana, che lui era in grado di cacciare i demoni perché era più forte di Satana, e quindi poteva strappargli le anime dalla sua mano. E difatti in Luca queste parole sono riportate in questa maniera: “Quando l’uomo forte, ben armato, guarda l’ingresso della sua dimora, quel ch’e’ possiede è al sicuro; ma quando uno più forte di lui sopraggiunge e lo vince, gli toglie tutta l’armatura nella quale si confidava, e ne spartisce le spoglie” (Luca 11:21-22).
E poi, se fosse così come dice Annacondia, se noi possiamo cacciare Satana dalla nostra città o dalla nostra nazione, come è possibile che egli sia chiamato il principe della potestà dell’aria, quello spirito che opera al presente negli uomini ribelli (Efesini 2:2)? Evidentemente perché egli è libero, naturalmente nei limiti postigli da Dio, di agire nell’aria e quindi di sedurre le anime.
E poi se ogni Cristiano nel mondo potesse fare quello che dice di fare Annacondia, allora Satana verrebbe confinato dove? Dove se ne andrebbe? Fuori da questo mondo? E’ chiaro che Annacondia in questo dice qualcosa di sbagliato.
Fratelli, nessuno vi seduca con vani ragionamenti.
Giacinto Butindaro
Tratto da: http://lanuovavia.org/giacintobutindaro/tag/ascoltami-bene-satana-listen-to-me-satana/
[youtube=http://www.youtube.com/watch?v=-MbmXMLgXVE&feature=related]
Ecco la trascrizione dell’intervista rilasciata da Carlos Annacondia riguardante il libro “Ascoltami bene satana!”:
(Inizio Trascrizione): “…Quando io mi fermavo e dicevo: “ascoltami bene satana, nel nome di Gesù, io ti comando… che tu lasci queste città! …e che tu lasci queste città!”
E molti pastori mi dicevano: “Adesso ci siamo resi conto, che satana ha delle orecchie e ascolta…”. E qualcuno mi ha detto: “perché non lo chiami proprio “Ascoltami bene satana”? Perché questo richiamava l’attenzione il fatto che io potessi parlare col diavolo… E da questa cosa ne è scaturita… è scaturito il libro “ascoltami bene satana”.
Io credo che in questo momento è scritto e tradotto in quasi tutte le lingue del mondo… Non riesco neppure io a ricordare quante lingue, in quante lingue sia stato tradotto. Lo teniamo in cinese, coreano, giapponese, in malese, indonesiano, … teniamo in paesi oltre… e l’ex unione sovietica… in russo, lituano, repubblica céca, in arabo, è stato tradotto in arabo, la cosa più… è strano per esempio proprio tradotto nel cinese, nella lingua cinese, dove in realtà è difficile trovare lì delle tracce. Mi hanno parlato alcuni dalla Giordania e alcuni dall’Egitto che loro avevano il mio libro. Non so neppure chi lo avesse mai tradotto. Quando sono andato in Russia ho visto che la gente mi conosceva grazie al libro, così il libro è andato molto oltre quello che io potessi immaginare… In Francese, adesso in Italiano…
Dio ha benedetto il libro… il libro parla soltanto di Lui e delle cose che Egli fa. E le cose che noi possiamo fare con Gesù. Io credo che questa è la cosa più importante. E ci sono due, tre libri in cantiere. E fino a quando Dio non mi da il “ché” e il “perché” per poterli editare, portare a termine…
… Perché io non scrivo né più e né meno di quello che Dio mi ha fatto vivere, di quello che Dio mi ha insegnato…
… E non scriverò neanche una parola che non possa essere comprovata con la Bibbia. Non parlo di rivelazione che non ha niente a che fare con la Bibbia. Tutto ciò di cui possiamo parlare di Dio deve essere comprovato, approvato dalla Bibbia… perché in altro modo non è possibile…
E nel modo nel quale è stato così ricevuto in tanti paesi del mondo, non ricordo di aver ricevuto neanche un obiezione circa quello che ho scritto. Così credo che sia un libro di ispirazione…
Io ricordo che poco tempo fa un dottore, un medico in Argentina era in una conferenza, credo che era in Bosnia probabilmente, e c’era un uomo che predicava in una piazza e lui è rimasto li ad ascoltarlo… non capiva però l’idioma, ma quello che lo ha attratto è il modo così fervente con il quale il predicatore parlava… Dopo che il predicatore aveva finito lui si è avvicinato è parlandogli in inglese gli ha detto che veniva dall’argentina e che era molto emozionato nel vederlo predicare l’evangelo, e lui aveva nella mano un libro… dice: “io predico quello che è scritto in questo libro”. Dice: “Guarda il libro è proprio di un argentino… “…
Io so che il libro è di ispirazione, perché qualsiasi uomo qualsiasi donna sulla terra che veramente comprenda che Dio può usarlo non deve fare altro che fermarsi e mettersi a parlare di Gesù. Così questa è l’esperienza che io cerco di condividere.
Ecco io spero che quelli che lo leggano, perché voglio dire che il libro “è” approvato da Dio…
Perché io dicevo: “Signore io non voglio scriverlo per occupare un posto in una biblioteca, non ho questo tipo di interesse… non voglio farlo… non ho questo tipo di interesse…”. Iddio insisteva, le case editrici insistevano… “…Signore…” – gli dicevo… – “…se questa cosa viene da te dammi una prova, dimostrami qualcosa”. Avevo già cinque capitoli compiuti… l’hanno portato alla casa editrice, per cercare di trascriverli e poi elaborarli… la casa editrice “Betania” di Tomas Nelson degli Stati Uniti, poi “Stream Comunication” l’ha tradotto all’inglese… e dice che mentre stavano trascrivendo i primi capitoli sono accadute delle cose a coloro i quali trascrivevano. Dice che erano toccati da Dio, piangevano e non riuscivano ad andare avanti nel lavoro…
Questa cosa è stata la conferma che bisognava portare a termine… se no il libro non sarebbe stato… non mi interessava apparire in un libro… non volevo fosse un libro in più nella biblioteca…
Così questa è la storia del libro… così è accaduto e io so che sarà di grande benedizione per colui… per coloro che lo leggeranno con un cuore aperto. Dio potrà ispirarli a fare cose grandi per Lui… E io non ho alcuna storia religiosa… io lavoravo nella mia azienda, non avevo problemi né preoccupazioni di livello importante… avevo i timori e soprattutto le preoccupazioni per il futuro… Dio è arrivato alla mia vita e ho cominciato a predicare solamente perché Dio ha messo questo desiderio di parlare ad altri di Gesù… Questa è la storia… E qualsiasi persona che semplicemente ami Gesù può fare la stessa cosa… Questo è quello che dice il libro…”. (Fine Trascrizione).
Perciò adesso Carlos Annacondia dopo aver detto:
“… E non scriverò neanche una parola che non possa essere comprovata con la Bibbia. Non parlo di rivelazione che non ha niente a che fare con la Bibbia. Tutto ciò di cui possiamo parlare di Dio deve essere comprovato, approvato dalla Bibbia… perché in altro modo non è possibile…”.
E avergli dimostrato con la Bibbia che le cose non stanno così, non potrà perciò più dire di non:
“…aver ricevuto neanche un obiezione circa quello che ho scritto. Così credo che sia un libro di ispirazione…”.
Nicola Iannazzo
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Ecco l’esempio di una persona che applica l’eresia insegnata da Annacondia:
Si chiama Maurizio Sabidussi ed in questo video ci fa vedere come libera una montagna da ogni spirito maligno, da ogni demone.
[youtube=http://www.youtube.com/watch?v=mk-vGgW4K6w&feature=player_embedded&w=500&h=400]
Eccolo nuovamente insieme a una donna di nome Melanny mentre pregano sul monte sopra Tarcento (nord Italia). In particolare nella seconda parte del video notate Maurizio Sabidussi come si mette a ‘legare’ lo spirito di Jezabel, lo spirito di idolatria (min. 7):
‘ ….spirito di Jezabel in questa città noi ti leghiamo nel nome di Gesù … noi leghiamo l’idolatria e la magia in questa città … noi liberiamo nel nome di Gesù …. noi siamo qui per togliere le catene …. noi chiediamo al diavolo ‘restituisci, nel nome di Gesù … perchè tu sei un ladro, .. e questa città non ti appartiene …’
Ecco dunque come viene messo in pratica il falso insegnamento del legare l’uomo forte, confutato in questo post
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Che tristezza vedere e sentire queste cose.
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