Egli è altresì scritto…

Blog di Nicola Iannazzo

● Lettera aperta al Pastore Evangelico Edoardo Piacentini


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Gennaio 10th, 2011 Posted by | Ecumenismo | 5 comments

5 Responses to “● Lettera aperta al Pastore Evangelico Edoardo Piacentini”

  1. Rispondo alla lettera aperta, che non mi è pervenuta personalmente, ma ho saputo della sua esistenza da mio figlio, anch’egli pastore evangelico in Barile (PZ).

    Innanzi tutto, io non ho avuto nessun invito a fornire il testo del messaggio predicato in Sant’Angelo dei Lombardi (AV) da questo Pierluigi, che non so in che rapporti è con il Butindaro, evidentemente è un suo collaboratore che spende anch’egli il suo tempo a visitare i siti evangelici, per trovare qualche argomento di critica, a lui caro… Ebbene, se me lo avesse chiesto, avrei risposto tranquillamente, perchè non ero l’unico credente evangelico presente, ed il brano che ho commentato è stato quello tratto da Luca 24:13-35 riguardante l’apparizione di Cristo ai due discepoli sulla via di Emmaus.
    Tale brano è stato commentato, oltre che da me, anche da tutti e tre i vescovi cattolici e dall’abate ortodosso. In particolare, io ho spiegato ai presenti, in maniera estemporanea, il significato della morte di Gesù, il quale si è caricato sulla croce di tutti i nostri peccati ed ha pagato la nostra pena, oltre alle nostre colpe, per cui chiunque si ravvede dei suoi peccati e crede nella Sua morte vicaria ottiene il dono della vita eterna. Ho sottolineato che il Suo sacrificio è perfetto e completa è la salvezza che Egli ci ha donato. Infine ho parlato dell’inerranza delle Scritture e del dovere dei cristiani di leggere quotidianamente la Bibbia, commentando la frase dei due discepoli: “Non ardeva il nostro cuore dentro di noi, mentre Egli ci parlava per la via e ci apriva le Scritture?” (v. 32).

    I gesti di unità di cui parla l’articolo di Irpinia news sono stati la lettura della preghiera del Padre nostro e del Credo niceno-costantinopolitano ed i canti eseguiti dalla corale sono gli stessi che si cantano nelle comunità evangeliche.

    Sono d’accordo che non vi può essere unità tra chi predica la salvezza per la sola fede e chi predica la salvezza mediante la fede e le opere, non vi può essere unità tra chi adora solo Iddio ed a Lui solo rende il culto con chi venera anche santi ed immagini, ma questo non mi impedisce di aderire ad un invito che per me è un’occasione per far conoscere a tante persone chi siamo e cosa crediamo. Poi ognuno può pensarla come crede, io rispondo ai miei detrattori con le parole di un cantico antico: “Dove Ei mi guida io andrò”…

    Per quanto riguarda la mia nota su face book riguardante il Butindaro, faccio presente che non l’ho calunniato dicendo che non frequenta nemmeno una comunità, perchè anche tu lo hai confermato, si riunisce in casa con alcuni collaboratori che spendono il loro tempo a criticare la fratellanza, e questo non edifica nessuno, tranne l’accusatore dei fratelli…

    Non è stata nemmeno una risposta al suo articolo contro di me, perchè non l’avevo ancora letto, ma è stata una mia considerazione dopo aver letto un suo commento, tra l’altro brevissimo, su quel canto molto edificante cantato dai giovani di Barile nella chiesa cattolica locale, che incoraggiava i presenti a credere nella potenza guaritrice del nostro amato Signore Gesù, e che io ho pubblicato con gioia sul mio profilo in face book. Queste sono occasioni che capitano raramente, attraverso le quali abbiamo la possibilità di testimoniare e di evangelizzare in contesti religiosi diversi dal nostro, mentre l’alternativa è rinunciare.

    L’apostolo Paolo non si scandalizzò nel vedere tanti altari dedicati agli idoli nell’Areopago, ma colse l’occasione per predicare quivi l’Evangelo, prendendo spunto da un altare dedicato all’Iddio sconosciuto, anche se la maggior parte degli Ateniesi non aprirono il cuore al suo messaggio. Per tale motivo alcuni di noi non rinunciano a predicare la Parola dell’Iddio vivente e vero anche in luoghi dedicati agli idoli, in trincea, mentre chi non se la sente o chi non ha questa vocazione fa bene a restare nelle retrovie…

    Dio ci benedica
    Edoardo Piacentini

  2. Dalla tua risposta vedo che L’eloquenza non ti manca, però l’ambiguità nemmeno perch’essa contiene delle omissioni che non posso altresì non evidenziare.

    Infatti termini il tuo discorso volendo far credere a chi legge che ti sei comportato come l’Apostolo Paolo ad Atene dicendoci che lui “…non si scandalizzò nel vedere tanti altari dedicati agli idoli nell’Areopago, ma colse l’occasione per predicare quivi l’Evangelo, prendendo spunto da un altare dedicato all’Iddio sconosciuto, anche se la maggior parte degli Ateniesi non aprirono il cuore al suo messaggio.”.

    Ebbene proprio qui sta la tua ambiguità, infatti ti guardi bene dal dire quale messaggio Paolo predicò agli ateniesi nell’Aeropago, cosa che non hai fatto tu nella Cattedrale di Sant’Angelo dei Lombardi.

    Ecco cosa predicò l’Apostolo Paolo:

    “E Paolo, stando in piè in mezzo all´Areopàgo, disse: Ateniesi, io veggo che siete in ogni cosa quasi troppo religiosi.
    Poiché, passando, e considerando gli oggetti del vostro culto, ho trovato anche un altare sul quale era scritto: Al dio sconosciuto.
    Ciò dunque che voi adorate senza conoscerlo, io ve l´annunzio.
    L´Iddio che ha fatto il mondo e tutte le cose che sono in esso, essendo Signore del cielo e della terra, non abita in templi fatti d´opera di mano; e non è servito da mani d´uomini; come se avesse bisogno di alcuna cosa;
    Egli, che dà a tutti la vita, il fiato ed ogni cosa.
    Egli ha tratto da un solo tutte le nazioni degli uomini perché abitino su tutta la faccia della terra, a
    vendo determinato le epoche loro assegnate, e i confini della loro abitazione, affinché cerchino Dio, se mai giungano a trovarlo, come a tastoni, benché Egli non sia lungi da ciascun di noi.
    Difatti, in lui viviamo, ci moviamo, e siamo, come anche alcuni de´ vostri poeti han detto: “Poiché siamo anche sua progenie”.
    Essendo dunque progenie di Dio, non dobbiam credere che la Divinità sia simile ad oro, ad argento, o a pietra scolpiti dall´arte e dall´immaginazione umana.
    Iddio dunque, passando sopra ai tempi dell´ignoranza, fa ora annunziare agli uomini che tutti, per ogni dove, abbiano a ravvedersi,
    perché ha fissato un giorno, nei quale giudicherà il mondo con giustizia, per mezzo dell´uomo ch´Egli ha stabilito; del che ha fatto fede a tutti, avendolo risuscitato dai morti. “

    (Atti 17: 22,31)

    Perciò l’oggetto della predicazione di Paolo è stato proprio l’abbandono dell’idolatria e l’invito al ravvedimento. Cosa che invece non hai fatto tu!

    E vorresti farci credere che noi saremo gli “scandalizzati” in retrovia e tu il soldato in trincea ?

    Solo persone ignoranti delle Scritture potrebbero credere ai tuoi giochi di parole!

    Quel giorno avevi l’occasione per ribadire proprio le medesime parole di Paolo e non l’hai fatto!
    Hai invece portato loro un messaggio “diplomatico” che non urtasse l’uditorio!
    Ed hai anche il coraggio di chiamare questo “evangelizzare”! Ma tu in questo modo li hai illusi!
    Tu hai fortificato le mani degli empi, evitando di enfatizzare che Iddio non abita in templi fatti d’opera di mano
    e che perciò non dobbiam credere che la Divinità sia simile ad oro, ad argento, o a pietra scolpiti dall´arte e dall´immaginazione umana.

    Altro che: “…non si scandalizzò nel vedere tanti altari dedicati agli idoli nell’Areopago, ma colse l’occasione per predicare quivi l’Evangelo, prendendo spunto da un altare dedicato all’Iddio sconosciuto, anche se la maggior parte degli Ateniesi non aprirono il cuore al suo messaggio.”.

    Ma la cosa altresì grave è che non prendendo chiaramente le distanze con questi peccati commessi dalla Chiesa Cattolica molte anime deboli saranno indotte a credere che alla fine non c’è nulla di male nell’avere rapporti coi “fratelli” cattolici, mentre la Bibbia dice chiaramente di “di non mischiarvi con alcuno che, chiamandosi fratello, sia un fornicatore, … o un idolatra… “.(1° Corinzi 5:11)

    Perciò era proprio il tema dell’idolatrìa quello che avresti dovuto portare il 18 Gennaio 2010 in quel tempio d’idoli, proprio come fece l’Apostolo Paolo ad Atene, ma ti sei guardato bene dal farlo.

    Ma dimmi, come vi siete lasciati alla fine di quell’incontro con quei Vescovi e con L’Abate Ortodosso? Vi siete dati appuntamento ad una nuova occasione d’incontro e di dialogo?
    Ma sei proprio sicuro che possa esservi ancora un dialogo con chi permane nell’idolatrìa?
    Credi che sia questo il modo di guadagnare anime a Cristo? Non invitandole a ravvedersi?
    No ti dico, se scendi a compromessi con loro sarai sempre più imbrigliato in una rete come un pesce, da cui potrai uscirne solamente facendo un discorso chiaro ai Cattolici Romani, e cioè che non accetti di aver con loro alcuna comunione se prima non si ravvedono dai loro peccati d’idolatrìa (Culto a Maria compreso…), uscendo immediatamente dalla Chiesa Cattolica.

    Solo queste possono essere le condizioni per un dialogo con loro!

    Poi mi hai scritto: “Sono d’accordo che non vi può essere unità tra chi predica la salvezza per la sola fede e chi predica la salvezza mediante la fede e le opere, non vi può essere unità tra chi adora solo Iddio ed a Lui solo rende il culto con chi venera anche santi ed immagini, ma questo non mi impedisce di aderire ad un invito che per me è un’occasione per far conoscere a tante persone chi siamo e cosa crediamo. Poi ognuno può pensarla come crede, io rispondo ai miei detrattori con le parole di un cantico antico: “Dove Ei mi guida io andrò”… “.

    Mi hai perciò confermato che sei tu ad esser stato “invitato” dai Cattolici a quell’incontro ecumenico, quindi non è stato Iddio ha “guidarti” lì come le parole da te citate di quel “cantico antico”!
    Temo purtroppo che tu non abbia ancora compreso quale sia il fine che si propone il Cattolicesimo Romano invitando i Pastori Evangelici a questi incontri…
    Loro sono astuti, ambigui, camminano nella falsità, portando avanti un progetto pianificato nei minimi particolari per unire tutti i “figli dispersi” (che loro chiamano i “fratelli separati”), affinché vi sia un solo gregge (la chiesa del “mondo”) ed un solo pastore (il Papa).

    Altro che “dialogo”…

    Per quel che riguarda le tue frasi ingiuriose ai fratelli Butindaro e ai suoi collaboratori mi dici che: “…è stata una mia considerazione dopo aver letto un suo commento, tra l’altro brevissimo, su quel canto molto edificante cantato dai giovani di Barile nella chiesa cattolica locale, che incoraggiava i presenti a credere nella potenza guaritrice del nostro amato Signore Gesù, e che io ho pubblicato con gioia sul mio profilo in face book.”.

    No Piacentini, tu hai usato termini come “falso dottore”. E ancora: “…è lui il vero cancro che si sta diffondendo anche in altri soggetti, a cominciare dal fratello minore Illuminato, che sta diventando peggio di lui… ”. e ancora:“Non lasciatevi influenzare da questo emissario di satana… “!
    Queste non sono semplici “considerazioni”, questi sono insulti! Queste sono offese! Ed anche gravi…
    Mentre nella tua nota avresti dovuto solo limitarti a giustificare i motivi per cui trovavi corretto portare i giovani della comunità a cantare in un tempio d’idoli cattolico romano.

    Infine, non mi hai risposto se per te sia peccato svolgere un culto al Signore in casa, come faceva la chiesa primitiva, essendo vera “chiesa” come lo erano Prisca ed Aquila (Romani 16:3,5) dato che hai disprezzato Butindaro dicendo che: “…non ha nemmeno una comunità…”

    Ma non hai risposto neppure alla domanda che reputo più importante, che è proprio inerente al fatto che hai portato dei giovani credenti a cantare con i cattolici in una una chiesa cattolica:

    Ci vorresti spiegare dove sta scritto nella Bibbia che la predicazione del vangelo consista anche nel “cantare” insieme agl’idolatri? Puoi citarmi un solo esempio tratto dalle Sacre Scritture a tal proposito?
    Posso capire “cantare” con EX idolatri solo DOPO che loro si siano ravveduti ed abbiano mostrato dei frutti degni del ravvedimento, ma non PRIMA… come invece hai fatto tu!

    Perciò in base a queste cose non posso che invitarti a ravvederti non soltanto per le offese rivolte a dei servitori di Dio a cui avresti dovuto rispondere non con gl’insulti e le calunnie ma dimostrando ciò che credi con la Parola di Dio! Ma anche per non aver portato un vero messaggio di ravvedimento dagli idoli all’Iddio vivente e vero ai Cattolici Romani come fece invece l’Apostolo Paolo da te menzionato agl’idolatri di Atene, essendo così d’intoppo per quante anime deboli saranno così indotte a credere che possano esserci elementi d’unione tra noi e gl’idolatri.

    Nicola Iannazzo

  3. Pace a voi tutti, chiedo scusa se non entrerò in merito al tema dell’ecumenismo (che disapprovo TOTALMENTE), ma mi limiterò a ciò che Piacentini scrive su di me, questo è quanto ci scrivemmo nei commenti di questo post in cui potete leggere voi stessi il mio consiglio di pubblicare il testo della sua predicazione al posto di quelle foto di quell’incontro ecumenico che a nulla servono se non per mettersi in mostra.

    Edoardo Piacentini 23 settembre 2010 alle ore 0.09
    Caro Pierluigi, questa è la tua interpretazione del mio pensiero. Poichè il migliore interprete del mio pensiero è il sottoscritto, ribadisco che Dio ha istituito il matrimonio indissolubile, ma avendo previsto delle eccezioni “per la durezza dei nostri cuori”, non si può parlare di indissolubilità assoluta, vale a dire senza alcuna eccezione, ma di indissolubilità relativa, ossia il matrimonio è istituito da Dio “finchè morte non ci separi” tranne che in alcuni casi, quali ad esempio l’abbandono totale e definitivo del coniuge cristiano da parte della comparte inconvertita, che a causa delle fede decide di risposarsi con un altra persona, diventando “una sola carne” con quest’ultima e rompendo il patto matrimoniale e sciogliendo il credente da tale vincolo. Sono casi, grazie a Dio, rari, ma avvengono e la Scrittura lo ha previsto. Se poi nel tuo cuore ci sono ancora radici cattoliche che ti impediscono di leggere ciò che è chiaro, io non posso certamente convincerti, ma lo farà lo Spirito Santo, quando e se avrai un ministero pastorale e ti troverai ad affrontare tali situazioni e dovrai mettere da parte le tue convinzioni personali e lasciarti guidare dalla Scrittura. Dio ti benedica

    Pierluigi Prozzo 23 settembre 2010 alle ore 1.15
    lo so che prendere letteralmente la scrittura è impopolare, e non credo proprio che questo derivi dalle mie radici cattoliche da cui non riesco a sciogliermi secondo il tuo giudizio, piuttosto tu, se caso mai non ne hai avute, le stai cercando e condividendo, e questa foto, detto sinceramente e schiettamente, mi fa semplicemente ribrezzo: http://www.facebook.com/photo.php?pid=243568&id=100000230356374&ref=fbx_album&fbid=124678227549855#!/photo.php?pid=243575&id=100000230356374&ref=fbx_album
    Anche a questo che stai facendo te lì sarà una delle cose che lo SPIRITO SANTO MI CONVINCERà per cui dovrò mettere da parte convinzioni personali per lasciarmi guidare dalla Scrittura?

    Edoardo Piacentini 23 settembre 2010 alle ore 1.58
    Il fatto è che tu non sai cosa ho predicato in quella occasione, alla presenza di tre arcivesvovi cattolici, ma i numerosi evangelici che erano con me lo sanno bene, e ti assicuro che ci vuole coraggio e potenza dall’Alto a predicare l’Evangelo della Grazia in certi ambienti religiosi. Io, a differenza di tanti che rifiutano le occasioni, non mi tiro mai indietro, perchè “non mi vergogno dell’evangelo di Cristo, perché esso è la potenza di Dio per la salvezza di chiunque crede” (Romani 1.16). Credo che se invitassero te, anche tu non ti tireresti indietro, o almeno lo spero…

    Pierluigi Prozzo 23 settembre 2010 alle ore 2.17
    allora io avrei pubblicizzato su facebook il tuo messaggio, anzichè le foto con quei paporaletti, mi fermo qui perchè andrei molto oltre all’argomento che Gandolfi ha avviato, ma ne avrei tante da dire di cose a partire dal titolo “ecumenico” che hai messo all’album… lascio perdere per adesso solo per rispetto di chi ospita la discussione.

    Edoardo Piacentini 23 settembre 2010 alle ore 3.04
    Se io ho ritenuto di partecipare ad una celebrazione ecumenica a seguito di un invito rivoltomi dall’arcivescovo di Sant’Angelo dei Lombardi, non potevo intitolare diversamente un album fotografico dell’evento, che ho scaricato dal sito della diocesi di Sant’Angelo dei Lombardi. Questo non vuol dire, però, che io creda nell’ecumenismo, perchè come ho affermato in più occasioni ritengo che la dottrina della salvezza per sola fede e la dottrina della salvezza per fede e per opere sono inconciliabili, per cui non ci può essere causa comune tra una chiesa che insegna che Cristo è ricevuto per fede, per mezzo di un diretto avvicinamento del peccatore al Salvatore, e una chiesa che insegna che Cristo si può riceverlo solo indirettamente attraverso la chiesa e i Sacramenti.
    Questo, però, non mi impedisce di avere rapporti di amicizia con i cattolici, ai quali quando posso predico le verità bibliche.
    Gli attacchi personali, mentre si discute pacificamente di argomenti anche di difficile comprensione, esprimendo giudizi che la Scrittura definisce temerari, perchè tu non mi conosci ed io servo Dio forse da quando tu non eri nemmeno nato, è il metodo che usano i politici della peggiore specie, nonchè i credenti che vogliono a tutti i costi avere ragione, anche quando non ne hanno.
    Tra l’altro dici che prendi la Scrittura letteralmente, e non riesci nemmeno a capire quello che leggi. A questo punto sono io che lascio perdere, perchè a lavare la testa all’asino, si perde l’acqua e il sapone

    Pierluigi Prozzo 23 settembre 2010 alle ore 8.39
    Pastore Edoardo, come nella stessa maniera dell’altra volta quando ci scambiammo le nostre vedute sulla giusta interpretazione del segno/dono delle “lingue”, anche stavolta hai voluto rimarcare la tua LUNGA ESPERIENZA e PRETESA CONOSCENZA delle cose di Dio rimarcando la mia giovane età rispetto alla tua ed additandomi con attacchi PERSONALI quando tu stesso hai iniziato per primo col farmi passare per uno che ha ancora radici cattoliche nel cuore, quando TU stesso NON mi conosci affatto.
    Io non ti ho offeso PERSONALMENTE, ma piuttosto ho espresso il mio giudizio verso ciò che tu stesso hai mostrato al mondo, foto di una concelebrazione ecumenica, ti ho detto che io al tuo posto avrei fatto a meno di mettere le foto dei tuoi “colleghi” dai nomi, titoli e cariche altisonanti, e avrei messo invece il contenuto del messaggio che tu dici di aver portato così che, perchè no, anche i pischellini come me ne possano trarre esempio e beneficio, visto la mia tendenza ad apparire ancora mezzo cattolico…

    Potete verificare nei commenti qui:
    http://www.facebook.com/note.php?note_id=425520341827
    ed un post in cui intervenivo unicamente perchè mi incuriosì il titolo che è uguale ad un forum da me lanciato mesi prima:
    http://vocechegrida.ning.com/forum/topics/secondo-gesu-e-possibile dico questo perchè è parzialmente vero che spendo il mio tempo nel web, ma solo in tale network (da me avviato due anni fa) e solo nei post dei contatti che ho su facebook.
    Dio benedica tutti coloro che Lo amano con cuore sincero.

  4. Sono una sorella in Cristo, facevo parte del rinnovamento nello spirito.Ero leader del gruppo lode. Voglio solo dire due parole : non lasciatevi ingannare dal fatto di volere evangelizzare gli “idolatri”…. credetemi come lo pensavo io e lo pensano loro, usano e cercano di imitare tutto quello che i fratelli in Cristo fanno per un torna conto, specialmente quelli del Rinnovamento nello Spirito… dicendo ai fedeli che non occorre cambiare religione perchè anche nel movimento si fanno le stesse cose!!! vi prego non andate a dare il pane della vita in bocca a satana…
    Lo dico e lo grido col cuore, perchè in quella associazione religiosa cattolica velano la Verità.
    Pace a tutti in Cristo Gesù nostra vita:-))

  5. Grazie per la tua testimonianza loredana. Hai fatto bene a spiegare come la pensano nell’ambito del Rinnovamento nello Spirito.
    Che possa servire di monito a quanti pensano di poter collaborare in qualche modo con i Cattolici Romani “travestiti” da Pentecostali…

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