● Gesù Cristo non è l’amico dei peccatori
Gesù Cristo non è amico dei peccatori
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Non è giusto chiamare Gesù ‘l’amico dei peccatori’, come purtroppo fanno tanti credenti nella loro ignoranza, perché chiamare Gesù Cristo in questa maniera equivale ad offenderlo.
Era in questa maniera infatti che ai giorni di Gesù molti lo offesero secondo che è scritto che disse Gesù:
“Ma a chi assomiglierò io questa generazione? Ella è simile ai fanciulli seduti nelle piazze che gridano ai loro compagni e dicono: Vi abbiam sonato il flauto, e voi non avete ballato; abbiam cantato de’ lamenti, e voi non avete fatto cordoglio. Difatti è venuto Giovanni non mangiando né bevendo, e dicono: Ha un demonio! È venuto il Figliuol dell’uomo mangiando e bevendo, e dicono: Ecco un mangiatore ed un beone, un amico dei pubblicani e de’ peccatori! Ma la sapienza è stata giustificata dalle opere sue” (Matt. 11:15-19).
Nota bene che Gesù nel dire che gli uomini dicevano del Figliuol dell’uomo che era un amico dei pubblicani e dei peccatori ha voluto dire che essi lo offesero e lo disonorarono dicendo quella cosa, perché oltre a questo essi dissero di lui che era un mangiatore e un beone, e poi questo si evince anche dal fatto che egli disse che la sapienza è stata giustificata dalle opere sue, o come altri traducono dai suoi figliuoli. E se la sapienza è stata giustificata vuol dire che qualcuno l’aveva calunniata o accusata ingiustamente. Non ti pare?
E poi nota bene come poco prima, nel caso di Giovanni Battista, Gesù ha detto che egli non mangiò pane e non bevve vino (cfr. Luca 7:33) ma gli uomini dicevano di lui che aveva un demonio, volendo far capire che nonostante Giovanni non mangiasse né pane e non bevesse vino, gli uomini lo calunniarono dicendo che aveva un demonio, e quindi lo disonorarono. La stessa cosa che Gesù disse gli uomini fecero nei suoi confronti, nonostante a differenza di Giovanni Egli mangiò pane e bevve vino, dicendo però che lui era un mangiatore e un ubriacone, e un amico dei pubblicani e dei peccatori.
Dunque, sia Giovanni Battista che il Figliuol dell’uomo furono offesi e calunniati dagli uomini.
Gesù semmai è l’amico di tutti coloro che temono Dio infatti è scritto:
“Io sono il compagno di tutti quelli che ti temono, e di quelli che osservano i tuoi precetti” (Sal. 119:63).
D’altronde lui stesso ebbe a dire ai suoi discepoli:
“Voi siete miei amici, se fate le cose che io vi comando” (Giov. 15:14),
se quindi per essere amici di Gesù Cristo occorreva ed occorre ubbidire alle sue parole, come può Gesù dichiararsi amico dei peccatori e quest’ultimi dichiarare di avere in Gesù un amico? Io sarei personalmente offeso se qualcuno mi definisse amico dei peccatori perché non apprezzo affatto né le parole e neppure le opere dei peccatori, ma le detesto e le riprovo. Come per esempio si sentirebbe offeso un giudice o un magistrato che fa il suo dovere indagando e ricercando i malfattori e smascherando le loro male azioni per poi portarli dinnanzi al giudice affinché siano puniti come meritano, se si sentisse chiamare ‘l’amico o amico dei malfattori’.
Per farti un esempio pratico, prova ad immaginare il magistrato Giovanni Falcone quando era vivo, come avrebbe reagito se qualcuno lo avesse definito ‘l’amico o un amico dei mafiosi’. Non pensi che si sarebbe sentito offeso?
Ma come si fa a dire che Gesù, il Giusto, era l’amico dei peccatori quando anche lui detestava sia le opere che le parole dei peccatori, smascherandole e riprovandole? Come poteva Lui che era la luce del mondo, essere l’amico delle tenebre? L’amicizia implica comunanza di interessi, di vedute, di propositi, fiducia reciproca, disponibilità ad aiutarsi nella difficoltà e così via; dove mai Gesù mostrò queste cose verso i peccatori? Non è forse vero che lui predicava loro il Vangelo affinché essi si convertissero dalle loro inique opere, e le abbandonassero? Non è forse vero che gli uomini lo odiavano perché lui testimoniava che le loro opere erano malvagie? Come poteva quindi Gesù essere l’amico dei peccatori? Semmai Gesù era ‘il nemico numero uno dei peccatori’, nel senso di colui che per prima rifiutava di partecipare alle loro inique opere e di approvarle, e di certo così era considerato dai peccatori del suo tempo.
E’ amico dei peccatori uno che si è sviato, uno che ha smesso di temere Dio, che si è gettato alle spalle le parole di Dio, quello sì che è un amico dei peccatori perché oramai prende piacere nel camminare come e con i peccatori. E’ amico dei peccatori un ipocrita che fa una doppia vita. Ma certamente non si può definire amico dei peccatori un uomo timorato di Dio, e tanto meno il Giusto.
Certo, il giusto ama annunciare la Parola di Dio ai peccatori, e quindi quando ne ha l’occasione gli annuncia la Parola della salvezza. Può pure trovarsi a tavola con loro per questa ragione, perché essi lo invitano a mangiare presso di loro o perché vengono da lui per sentirlo parlare. E per questa ragione può essere definito ‘amico dei peccatori’, ma da chi questo? Dai religiosi ipocriti moderni, da quelli che hanno l’apparenza della pietà ma ne hanno rinnegato la potenza, da quelli insomma che sono come gli antichi scribi e farisei che mormoravano contro Gesù quando lo vedevano seduto a tavola con i peccatori, o accogliere i peccatori per parlargli del Regno di Dio. Si legga attentamente la sua storia e si vedrà come Gesù fu chiamato in questa maniera dagli ipocriti della sua generazione.
Giacinto Butindaro
Tratto da: http://lanuovavia.org/giacintobutindaro/2010/05/14/gesu-cristo-non-e-l%E2%80%99amico-dei-peccatori/
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