● Testimonianza della mia conversione e di come il Signore ha guidato i miei passi nel non entrare “nell’organizzazione ADI”
Infatti il Signore mi preservò dal cadere nelle grinfie di quella che ormai è a tutti gli effetti un’organizzazione soggetta a regole e insegnamenti umani anziché biblici, sin dall’inizio della mia conversione che avvenne in seguito alla venuta in Italia di un mio cugino di nome LeoLuca Schifano, che risiede nello stato di New York, più precisamente a Lakeview, vicino a Buffalo, venuto appositamente in Italia per parlarci di Gesù.
Ricordo infatti che quel pomeriggio di Luglio del 1985, mio cugino LeoLuca Schifano organizzò una riunione in un locale sotto un Bar nel paese dove risiedo (Venaria Reale, provincia di Torino) in cui invitò la sua parentela tra cui la mia famiglia composta dai miei genitori e i miei due fratelli (io allora avevo 21 anni, mio fratello maggiore 26 e il mio fratello più piccolo, ora col Signore, ne aveva 7) all’ascolto della Parola di Dio e della testimonianza della sua conversione, tra cui la guarigione dall’epilessìa, reputata dalla scienza medica malattia inguaribile, di uno dei suoi figli da parte del Signore!
Dovendo tornare in America quindi, pensò di invitare a quella riunione anche alcuni Pastori evangelici conosciuti da lui in quei giorni che sarebbero potuti essere un punto di riferimento a cui affidare coloro di noi che eventualmente avessimo voluto approfondire la conoscenza del Vangelo.
Sarebbero perciò dovuti venire un Pastore di una chiesa nascente non ADI che si riuniva in un locale sotto un condominio dall’altra parte della città di Torino, precisamente a Nichelino, di nome Giancaspero Elia, la cui comunità si trasferì poi in Via Cuneo 9a, sempre a Nichelino; ed un anziano di nome Rendina, inviato dall’allora Pastore delle ADI di via Issiglio di Torino, Antonio Santoro, che era in contatto e collaborava con la comunità ADI del paese di Venaria che si trovava a poca distanza da casa mia.
Ebbene quel giorno ci fu un forte temporale e a quella riunione sotto a quel Bar si presentò solo il primo pastore non ADI che divenne poi il mio pastore e che pochi mesi dopo (ad ottobre del 1985) mi battezzò in acqua in un fiume vicino Torino.
L’altro fratello, poiché non aveva la macchina, a causa del forte temporale non venne.
Non reputo affatto un caso perciò quel forte temporale che impedì a quell’anziano inviato dal pastore delle ADI d’esser anche lui presente in quella riunione in cui fui evangelizzato, ma fu piuttosto l’opera di Dio che impedì così che potessi scegliere di contattare l’anziano della comunità ADI più vicina a casa (meno di un chilometro) anziché quello la cui comunità distava circa 25 chilometri, ma che invece poi frequentai quattro volte la settimana per diversi anni.
E tutto questo a motivo del fatto che Dio avrebbe compiuto opere gloriose nella nostra vita manifestandosi potentemente in quei mesi successivi…
Infatti alla fine di quella riunione chiesi il numero di telefono di quel Pastore e ci accomiatammo. Era la fine di luglio, quindi partimmo con la mia famiglia per le ferie estive che trascorsi con un chiodo fisso che il Signore mise nella mia mente e nel mio cuore… telefonare a quel pastore una volta tornati a Torino a settembre, cosa che feci, per saperne di più su questa “nuova religione” deciso a lasciarlo se avessi visto che si trattava di un ciarlatano o un impostore una volta conosciutolo. Ma così non fu…
Infatti nel mese di settembre a casa sua lui ci parlava come un fiume in piena dell’opera di Dio e il Signore, dopo che pregammo tutti insieme cominciò da quel giorno subito a manifestarsi glorioso visitandoci con svariati sogni notturni che mi lasciavano meravigliato e stupefatto tanto che decisi di voler subito esser battezzato in acqua in ubbidienza al comandamento del Signore, cosa che avvenne il 20 Ottobre 1985 nel fiume Ceronda.
Ma prima d’esser battezzato in acqua il Signore volle anche liberarmi, tramite l’imposizione delle mani del mio pastore nel Nome di Gesù, da un disturbo che oggi si definirebbe “psicosomatico” che mi affliggeva sin dalla mia adolescenza, ma che la Bibbia attribuisce invece a spiriti malefici (vedi Matteo 17:14,18 – Marco 9:14,29 – Luca 9:37,43), che mi tormentavano da quando avevo 11-12 anni, in quanto avveniva che ovunque mi trovassi, in strada oppure a casa o sul lavoro, avevo dei sintomi inspiegabili e difficili da descrivere in quanto sudavo freddo ed era come se mi “sdoppiassi” e “perdessi il controllo” del mio corpo, pur rimanendo lucido nella mia mente. Era terribile e temevo sempre quelle crisi improvvise!
Naturalmente lo raccontavo ai miei genitori che mi fecero fare delle visite mediche, ma nessuno mi sapeva aiutare. Gli encefalogrammi non riscontravano nulla di anomalo ed i medici mi diagnosticavano tutto ciò solamente come facente parte di carenza vitaminica e bisogno di ricostituenti essendo io nella fase dello sviluppo, lasciandomi nello sconforto più assoluto. Quando avvenivano quei sintomi però erano tremendi, avevo paura, temendo di non poter più ritornare a riprender il controllo di me rimanendo in quello stato di “distacco” e “sdoppiamento” tra la mia mente ed il mio corpo…
Tutto questo fino alla testimonianza della mia guarigione da parte del Signore che racconto così come trascrissi su un diario i giorni seguenti la liberazione, che riporto di seguito:
“…Eravamo riuniti ad uno studio sul buon comportamento a casa del fratello Donato Petruccelli, e il fratello Elia ci stava spiegando le nostre regole sul matrimonio, quando improvvisamente comincio a sudare freddo e sentire in me qualcosa, quel qualcosa che mi portavo dentro da molti anni… mi sento male, e mentre stavo soffrendo capì che cos’era… uno spirito malefico! Si ribellava perché sapeva che io volevo cambiare padrone, volevo Cristo Gesù nel mio cuore, nella mia vita e che volevo battezzarmi.
Allora ho interrotto il fratello Elia e ho rivelato a tutti quel che mi stava accadendo in quel momento, e il fratello Elia con tutti i fratelli e sorelle hanno pregato per me. Il fratello mi disse di inginocchiarmi e di pregare il Signore. Mi sono inginocchiato al Signore ed ho chiesto perdono nel Nome di Gesù anche di peccati di divinazione da me commessi nel passato, e dopo che il fratello mi ebbe imposto le mani, sgridò lo spirito immondo nel Nome di Gesù e quello spirito è andato via!!! Gloria al Signore, quale leggerezza mi son sentito nel cuore dopo tutti quegli anni nel quale non sapevo neppure dare un nome a quella “presunta” malattia! Ecco, grido “benedetto sia il Nome del Signore!”. Lui mi ha guarito e io lo amo! E poi piansi di gioia che non riesco a descrivere. Grazie Signore Gesù!”.
Questo è quanto trascrissi su carta per la gioia, una volta giunto a casa dopo quella riunione serale di preghiera in cui mi furono imposte le mani e sgridato quello spirito maligno. Ma la vera liberazione doveva ancora avvenire ed avvenne da li a poco quando mi coricai per dormire. Questo è il resoconto di ciò che mi avvenne una volta giunto a casa, come lo trascrissi nel mio diario:
“Si, proprio la fede d’esser guarito, mi ha guarito. Infatti alla sera giunto a casa, dopo essermi inginocchiato ho pregato il Signore e l’ho ringraziato per avermi liberato, piangendo, e mentre dicevo il Padre Nostro (Nota: erano solamente due mesi circa che venivo ammaestrato nella Parola di Dio e non sapevo ancora pregare), ecco… sento un suono acuto nella mente tipo acufene, ma non badandoci troppo terminai di pregare e mi coricai ancora piangendo, mentre i miei familiari erano già a letto.
Cominciai però a sentirmi strano, inquieto, non riuscivo ad addormentarmi, quando tutto ad un tratto… Cominciai a sussultare e tremare violentemente, un freddo improvviso m’avvolse, senso di nausea, cominciai a tossire come a voler rimettere e tutto girava vorticosamente intorno a me. Qualcosa di soprannaturale mi stava accadendo poiché fu tutto così improvviso e non capivo che il Signore stava proprio costringendo quello spirito immondo ad andarsene da me (vedi l’esempio del fanciullo di Marco 9:26 in cui quello spirito uscì “…straziandolo forte” , e lasciandolo “…come morto”). Allora cominciai a pregare e ordinavo a quello (o quei… chi poteva saperlo?) spirito ad andarsene nel Nome di Gesù. Stavo sempre molto male ma ero cosciente e non mi abbattei nello spirito. Cercai di sollevarmi dal letto mentre tremavo forte per recarmi in bagno ma tutto girava intorno a me e caddi per terra vicino al letto. Non riuscivo nemmeno più ad orientarmi, alla porta non riuscivo ad arrivare, il letto non lo trovavo più e nemmeno il tavolino al centro della stanza. Brancolavo, mi agitavo ma non serviva allora mentre ero a terra mi inginocchiai nuovamente e ricominciai a pregare. Allora dissi nuovamente il Padre Nostro ed avvertendo un leggero miglioramento riuscii a solevarmi e recarmi in bagno ancora tutto tremante. Accesi la luce ma vedevo sempre buio, ci volle un po perché ritornassi a vedere; avevo la pelle d’oca (m’impressionò) e gli occhi tutti venati e rossi, facevo paura a vedermi. Nessuno in casa si accorse di nulla di ciò che m’avvenne poiché stavan tutti dormendo, allora mi ricoricai e pur con tre coperte ebbi freddo tutta la notte. Il giorno dopo mi sentii a pezzi, ero uno straccio, ma confidai nel Signore che la vera liberazione era avvenuta proprio in quei momenti anziché a casa di quei fratelli la sera prima, ed alla sera successiva stavo già meglio.”
Dalla sera prima in cui stetti male a casa di quel fratello e che fu pregato per me a tutt’oggi, non ebbi mai più quegli strani ed inspiegabili sintomi che più di venticinque anni dopo sono solo dei brutti ricordi!
Dio fu misericordioso con me guarendomi e liberandomi da ciò che mi opprimeva sin dalla mia adolescenza. Il 20 Ottobre del 1985 scendevo nelle acque battesimali con la conferma che Dio era reale, vivente, potente, meraviglioso, ed ancora pronto a guarire e liberare proprio come è scritto nei Vangeli ai tempi in cui camminava fra gli uomini, 2000 anni fà! Gloria a Dio!
Nessuno poteva convincermi del contrario!
Eppure nei mesi seguenti cominciarono le lotte da parte di chi non mi sarei mai immaginato… Ricordo infatti che sapendo che con la mia famiglia ci eravamo convertiti al Signore, alcuni membri ADI ed anche altri non ADI di altre comunità evangeliche vicine, venivano a farci visita a casa dicendoci: “Ma perché andate così lontano al culto? Perché non venite da noi? Perché non andate a Venaria?”. Ed ancora: “State attenti al pastore dove andate… è un falso profeta! Vi spilla i soldi…”. E quando testimoniavo loro della mia guarigione c’era chi diceva: “State attenti fratelli… anche il diavolo opera!”.
Ma come se non bastasse la liberazione da parte di Dio successiva all’imposizione delle mani del fratello Elia Giancaspero, che veniva reputato da costoro un falso profeta, il Signore mi confermava continuamente in sogno (sia a me che a mia madre) che invece era un suo fedele servitore ed anche di non andare non solo nelle ADI, ma neppure in nessuna delle altre comunità vicine non ADI!
In quel periodo infatti sognavamo spesso che schiacciavamo serpenti e scorpioni che volevano morderci, e i sogni erano di un’intensità e realismo unici! Spesso alla notte sognavamo questi combattimenti e il giorno dopo ricevevamo le visite di “sorelle” che cercavano di dissuaderci dal frequentare la comunità di Nichelino e di andare in quella delle ADI.
Ma una notte di quei primissimi mesi che frequentavo la comunità di Nichelino, dopo aver chiesto a Dio in preghiera conferma se era proprio li che dovevamo andare, udii una voce in sogno (il Signore successivamente si è compiaciuto di parlarmi altre volte in sogno, solo a Lui la Gloria!) che mi disse perentorio: “Sono Io che ho mandato voi o siete voi che avete mandato Me?”. Naturalmente il Signore mi fece poi comprendere anche il perché di questa Sua volontà.
Ad esempio se avessi frequentato sin dall’inizio una di queste comunità evangeliche delle Assemblee di Dio, non avrei mai realizzato quella potente liberazione raccontata innanzi e nemmeno altre guarigioni non solo mie ma anche dei miei familiari perché questo (seppi poi), non era applicato in tutte le ADI, dato che ufficialmente per loro il Signore “guidava” anche la mano dei medici e “benediceva” le medicine. Quindi in seno alle ADI non c’è alcun bisogno di unzione dell’olio, imposizione delle mani e confessione dei peccati per esser guariti! Basta ricordare che Francesco Toppi (ex presidente delle ADI) insegna (vedi Link) addirittura che Luca somministrava certamente qualche calmante a Paolo quando la scheggia nella sua carne diventava più dolorosa (cfr. Francesco Toppi, A Domanda Risponde, Vol. I, pag. 139)!!!
Si la mia fede nelle ADI sarebbe stata indebolita anziché fortificata e dubito fortemente che qualcuno mi avrebbe ammaestrato, imposto le mani e scacciato i demoni “nell’organizzazione”!
Non parliamo poi delle altre dottrine errate insegnate nel loro mezzo, di cui potete leggerne alcune in questo Link.
Ricordo poi un’altro dei sogni che feci molti anni fa e che reputai da parte di Dio per il suo contenuto. Il sogno era questo che riporto come lo trascrissi sul mio diario:
“Mi vedevo che parlavo a dei responsabili di diverse denominazioni, e io li rimproveravo ricordandogli che noi non dobbiamo insistere ad enfatizzare il nome delle denominazioni, perché l’unico nome che noi troviamo nella Sacra Scrittura riguardo ai credenti è quello di “Cristiani”, citando Atti 11:26 “Ad Antiochia, per la prima volta, i discepoli furono chiamati cristiani.” Citandogli anche gli scritti di Pietro in 1° Pietro 4:16. Gli dicevo anche: “Gli statuti e i nomi delle denominazioni li richiedono gli uomini del mondo ma noi non dobbiamo dichiararci secondo l’etichetta di questa o quella denominazione! Noi siamo “Cristiani”! Noi siamo “Cristiani!”.”
Successivamente a questo sogno reputato da me da parte di Dio quindi, e poi vedendo com’è strutturata l’organizzazione ADI, frutto del loro Statuto, fui spinto quindi nel 1988 a scrivere indignato a Francesco Toppi in seguito ad un articolo letto su “Cristiani Oggi” anno VII – N.9 – 1/15 Maggio 1988, facendogli notare che il loro linguaggio ripetuto continuamente con orgoglio: “…noi delle ADI, noi delle ADI” era per me (e lo è tuttora) un modo d’esprimersi che poteva diventare settario ed esclusivista. Toppi però ne fece poi un articolo nel libro “A domanda risponde” Vol. III Pag.81 estrapolando pochissime righe della lettera che gl’inviai (a pag.82) intitolandolo: “Qualcuno afferma che c’è settarismo nelle nostre chiese, è vero?”.
Intanto però il linguaggio “esclusivista”, enfatizzando l’appartenenza ad una denominazione lo fa diventare settario, eccome! Inoltre lo Statuto di cui si vantano ha di fatto poi creato una vera e propria separazione tra loro e quelli di fuori… con tutti gli altri danni ch’esso ha recato (vedi Link al riguardo)!
Ho spesso riflettuto sul come mai con tutti gli evangelici che c’erano intorno a me il Signore mi ha fatto pervenire il Vangelo da qualcuno addirittura dall’america e di come poi Lui ha guidato tutti gli eventi (meteorologici compresi) successivi.
Oggi naturalmente capisco il perché e dò Gloria a Dio!
Negli anni successivi ho avuto dei giorni felici nel servizio per il Signore dove collaboravo col fratello Elia Giancaspero nella predicazione e nella presidenza dei culti quando lui era impossibilitato a farlo facendo i turni come operaio alla Fiat, e pur con le difficoltà incontrate a motivo della distanza da casa mia al locale di culto (venticinque chilometri circa all’andata e venticinque al ritorno, quattro volte la settimana) e spesso dopo una pesante giornata di lavoro in una piccola tipografia vicino casa, Iddio mi sosteneva e incoraggiava col Suo Santo Spirito. Ricordo che a volte aprivo il culto così stanco che presiedevo sostenuto unicamente dallo Spirito del Signore. Spesso non avevo nemmeno idea di cosa avrei dovuto predicare, ma il Signore mi aiutava a portare ugualmente poi dei messaggi di predicazione per l’utilità e l’edificazione dei santi.
Ho perciò dei bei ricordi di comunione fraterna dove era forte il desiderio di servire il Signore e far conoscere a tutti la Sua Parola, la Sua Grandezza, i Suoi Insegnamenti e l’annuncio del ravvedimento al mondo, misti a momenti di difficoltà causati dagli impegni e i doveri che la vita ci impone. Mentre il Signore mi rivelava continuamente di stare sereno.
Ricordo per esempio, quando ebbi in cuore di far stampare (allora lavoravo in una piccola tipografia in cui iniziai a lavorare a 16 anni) degli adesivi gialli fosforescenti di evangelizzazione 11 x7,5 cm da attaccare ovunque (ne feci stampare 15.000 circa a mie spese che regalai a credenti di diverse denominazioni) e perciò chiesi a Dio di darmi dei versi da includervi dalla Sua Parola.
Una notte in sogno sentii però questa voce: “Farò grazia a chi vorrò far grazia e avrò pietà di chi vorrò aver pietà!”.
Il Signore mi fece capire quindi che non erano i miei sforzi che avrebbero potuto convincere alcuno di peccato. Nonostante ciò il Signore mi accontentò, infatti sempre in sogno un’altra notte sentì un’altra voce che mi citava dei versi biblici: “Salmo 115:4,8” e “Atti 4:12”.
Quando li lessi detti gloria a Dio, infatti il primo parlava contro l’idolatrìa mentre il secondo verso diceva: “e in nessun altro (Gesù) è la salvezza, poiché non c’è alcun altro nome sotto il cielo che sia dato agli uomini, affinché siano salvati” (Atti 4:12). Così reputai che Dio volle esaudire quella mia richiesta ed inserii quei passi biblici su quegli adesivi.
Qualche tempo dopo ebbi in cuore di acquistare alcuni macchinari per stampare materiale evangelistico da diffondere per la divulgazione della Parola di Dio. E la comunità Evangelica di Nichelino contribuì anche economicamente all’acquisto di quei macchinari che misi in un locale di casa. Così acquistai una Pedalina Tipografica, una PianoCilindrica, un Tagliacarte a volano manuale e dei banconi con i caratteri tipografici da alcune tipografie di Torino che avevano chiuso, pensando di comporre con i caratteri tipografici i testi piccoli e facendo fare le matrici in linotype per i testi più lunghi. Naturalmente i Personal Computer in quegli anni erano agli albori e molto costosi ed il Desktop Publishing era solo agli inizi.
L’iniziativa però, si concluse poi in un vero e proprio fallimento!
Ricordo che in quei giorni il Signore mi diede questo sogno: Io mi vedevo nella tipografia dove lavoravo ed ero insieme ai miei due titolari che guardavano alcuni opuscoli evangelici da me stampati, e dopo averli guardati mi chiesero se intendessi stampare lavori commerciali, ma io gli dicevo: “Iddio me ne liberi! io voglio stampare solo messaggi evangelici e non a scopo di lucro”.
Naturalmente poi sul lavoro volli raccontare il sogno ad uno dei miei titolari che senza dirmi nulla sorrise. Chissà se il Signore volle così dissipare qualche cattivo pensiero da parte dei miei ex datori di lavoro…
Devo ammettere però che quell’esperienza fu un vero e proprio disastro! Infatti stampai pochissimi volantini a motivo del tempo ridotto che avevo a disposizione, essendo impegnato otto/nove ore al giorno col lavoro secolare e a motivo del compito di predicare in comunità, con la responsabilità che ciò richiedeva. Scoprii che non riuscivo a produrre nulla e che per stampare un volantino occorreva molto tempo già solo per la composizione tipografica, tanto che ero perplesso e sconcertato e mi chiedevo se non avessi fatto meglio ad acquistare una macchina offset, con una spesa leggermente superiore. Ma ero preoccupato, tanto che in comunità pregai per questo mio desiderio che vedevo non produrre alcun risultato sentendo il peso dell’aver fatto spendere dei soldi inutilmente ai miei fratelli che probabilmente si chiedevano come mai stampavo poco o nulla.
Così, durante una riunione di preghiera levai a Dio la mia preghiera ed il mio peso per questa piccola tipografia, e un giovane della comunità disse di aver avuto una visione quando facevo la mia richiesta. Questo è ciò che disse d’aver visto:
“Un uomo bianco con una tromba d’argento su una lunga strada bianca, con in fondo una bandiera rossa, bianca e verde”.
Era il 1989, cioè 22 anni fa. Qualche anno dopo avevo venduto tutti i macchinari e dimenticato quella profezia.
Attraversai dei momenti terribili, ero stanco e deluso. E pur rimanendo in buoni rapporti dissi al fratello Giancaspero Elia che non ce la facevo più a frequentare quella comunità, così ne uscii, senza sapere dove il Signore mi avrebbe condotto.
Non sapevo il perché ma avevo sempre un verso nella mia mente: “Io percoterò il pastore e le pecore saranno disperse” (Marco 14:27). Difatti i miei genitori col mio fratellino minore che venivano con me nella comunità evangelica di Nichelino decisero così di andare proprio nella comunità ADI vicino casa la quale il Signore non permise che fosse la comunità in cui iniziare il nostro percorso di fede. Ed io non me la sentii di impedirglielo lasciandoli liberi e indipendenti nelle loro decisioni.
Nel 1994 perdetti mio fratello minore in un incidente stradale con la sua prima uscita in motorino con gli amici. Aveva 17 anni e l’avevo visto crescere come un figlio essendoci 14 anni di differenza tra noi. Non ero riuscito a impedire che andasse a quella gita e mi sono sempre rimproverato di non essermi imposto con lui e con mio padre (che mio fratello con insistenza persuase a lasciarlo andare) proibendogli di andare. Ma Dio aveva deciso di prenderlo a se per motivi a me ignoti. L’anno successivo mi licenziai dalla tipografia dove lavoravo a causa della mia delusione per un rimprovero che reputai ingiusto da parte di uno dei miei titolari, per andare in un altra tipografia dove stetti anche peggio. Infine nel 1997 trovai lavoro in una grande industria Litografica dove attualmente sono addetto piega di una rotativa da 80 pagine, con orari misti che includono anche la notte.
Spiritualmente, pur non abbandonando mai la fede in Dio, ho però attraversato degli anni in cui mi sono letteralmente assopito, vivendo la fede senza più quell’entusiasmo e quello zelo iniziale in cui vedevo Dio operare e manifestarsi glorioso nella mia vita. E pur visitando alcune denominazioni ADI e non ADI per non isolarmi dagli altri fratelli in Cristo non sono mai riuscito a trovarmi a mio agio a motivo delle dottrine antiscritturali in esse insegnate finendo anch’io per rassegnarmi a questo stato di fatto.
Nonostante ciò, non ricevevo mai la conferma da parte di Dio di inserirmi definitivamente in qualcuna di queste comunità. E gli anni passavano un po qua e un po là, chiese dei Fratelli, chiese Apostoliche, chiese libere pentecostali, e saltuariamente anche chiese ADI… sempre spento e demotivato. In una parola mi ero addormentato spiritualmente!
Nel 1998 mi sposai ed il Signore mi diede un figlio a cui detti il nome Andrea, con cui Iddio mi consolò parzialmente della perdita del mio fratellino.
Qualche anno dopo, le mie delusioni con alcuni membri delle ADI proseguirono, come ho raccontato in un’altra testimonianza.
E così arriviamo a pochi anni fa, in cui trovai un sito cristiano su Internet. Era il sito: “http://www.lanuovavia.org/” dei fratelli Giacinto e Illuminato Butindaro, che riaccese in me la gioia nel vedere finalmente dei fratelli in Cristo insegnare la sana dottrina e denunciare apertamente gli errori dottrinali del mondo evangelico pentecostale e non pentecostale senza riguardi personali e senza timore degli uomini, attraverso questo nuovo strumento, il web, che entrava in tutte le case senza imporsi ma lasciando nella libertà gli individui di poter esaminare se le cose dette erano veramente comprovate dalle Sacre Scritture oppure no. Attraverso quel sito e gl’insegnamenti del fratello Giacinto ho potuto apprendere e approfondire anche cose che non avevo compreso appieno, come la dottrina del proponimento dell’elezione di Dio, sebbene Iddio mi avesse personalmente parlato in sogno, come ho già raccontato, dicendomi che avrebbe fatto grazia e avuto pietà a chi avrebbe voluto Lui!
Ed è nel luglio del 2010 che senza che me ne accorgessi, il Signore si stava accingendo ad adempiere quella profezia di 22 anni prima, in quanto entrando in contatto col fratello Giacinto e senza che lui sapesse nulla di tutto ciò, mi invitò ad aprirmi un blog su Internet di modo che potessi diffondere anch’io i temi della Parola di Dio su più vasta scala, anziché solo via facebook. E questo senza mai una volta dirmi cosa dovessi o non dovessi inserire negli articoli. Posso infatti testimoniare che sebbene l’incoraggiamento ad aprire questo sito come ho già scritto, sia venuto dal lui, mai una volta egli ha esercitato pressioni su di me sul contenuto da inserirvi in esso! E’ solamente perché condivido in pieno i suoi ammaestramenti avendone predicati anch’io, che li diffondo con pienezza di convinzione!
Una cosa però è certa. Mai avrei potuto immaginare che la profezia in cui per me fu vista quella lunga strada bianca (avanti nel tempo) con la tromba d’argento (simbolo di proclamazione dell’evangelo) e con in fondo una bandiera rossa, bianca e verde (la nazione italiana), sarebbe avvenuta 22 anni dopo nonostante me ne fossi perfino dimenticato, attraverso un Computer ed un sito Internet, anziché attraverso una Pedalina o una PianoCilindrica Tipografica!
A Dio soltanto sia tutta la Gloria e l’Onore poiché Egli ne è Degno!
Nicola Iannazzo
____________________________________________________________________________________
“Io ho annunziato, salvato, predetto, e non è stato un dio straniero che fosse tra voi; e voi me ne siete testimoni, dice l´Eterno: Io sono Iddio. Lo sono da che fu il giorno, e nessuno può liberare dalla mia mano; io opererò; chi potrà impedire l´opera mia?” (Isaia 43:12,13)
“Ci sono molti disegni nel cuor dell´uomo, ma il piano dell´Eterno è quello che sussiste.” (Proverbi 19:21)
____________________________________________________________________________________