● “Perchè ve ne state qui tutto il giorno inoperosi?” (Matteo 20:6)
Nessuno è pronto ad accusare i ministri che promuovono dottrine eretiche, nessuno osa dichiarare l’errore di un falso pastore. I profeti del Vecchio Testamento, Gesù stesso e gli apostoli, hanno messo in chiaro che molti verranno nel Nome del Signore, professando di seguirlo, ma che in realtà presentano un’immagine di Dio diversa da quello che presenta la Scrittura.
Riguardo questi, Paolo diceva che “…molti camminano da nemici della croce di Cristo (ve l’ho detto spesso e ve lo dico anche ora piangendo)…” (Filippesi 3:18).
Falsi maestri, falsi apostoli, falsi fratelli ecc… hanno la capacità di danneggiare o addirittura distruggere la semplice fede in Cristo “trasmessa ai santi una volta per sempre” (Giuda v.3). Gesù disse che molti sarebbero stati ingannati da falsi cristi (Matteo 24:5-10,24).
Come pastore che ha inconsapevolmente promosso eresie per dodici anni, so bene il pericolo che incombe per la propria fede nell’aver manipolato la dottrina cristiana e nell’aver presentato un “falso Gesù”. L’eresia non è un giocattolo, ma una bugia che distrugge il rapporto tra il Salvatore e i salvati, e conduce le pecore in un deserto pieno di predatori violenti.
E’ necessario fare i nomi di chi promuove eresie o dottrine extrabibliche, un’azione scomoda, ma di assoluta necessità se vogliamo fare uscire allo scoperto la Verità.
Se un ladro, un vandalo, venisse ad abitare nel vostro quartiere, voi chiedereste il nome, il cognome e dove ha vissuto, per stare in guardia voi e le vostre famiglie da costui. Quanto più, dunque, nelle questioni spirituali, abbiamo bisogno di stare in guardia sia per le nostre anime e sia per le anime dei nostri fratelli? Il pericolo di convivere con l’eresia non può essere sottovalutato. Errori dottrinali corrodono il Corpo di Cristo, la Chiesa (2 Timoteo 2:17-18).
Ricordiamo la storia dell’antico Israele, quando la corruzione del popolo,condotto dai falsi profeti, stancava Dio ed Egli non esitava a correggere duramente. Abbiamo dimenticato il monito:“Poichè tutto ciò che fu scritto nel passato, fu scritto per nostra istruzione, affinchè mediante la pazienza e la consolazione che ci provengono dalle Scritture, conserviamo la speranza.” ( Romani 15:4).
La chiesa di oggi è sopraffatta da false dottrine, da nuovi emozioni e rivelazioni che la Scrittura infallibile condanna. Uomini come Kenneth Copeland, che nega che Gesù ha espiato i peccati, Benny Hinn, la cui presenza sul palco induce molti a credere che egli è un vero messaggero di Dio e di essere sotto l’unzione, che chiede pubblicamente le maledizioni contro i suoi avversari. Ma questi sono solo alcuni esempi di ministri corrotti che con le loro dottrine, i loro falsi segni e miracoli hanno prodotto uno sciame di imitatori, falsi pastori che emulano fedelmente i loro idoli per attirare pecore smarrite, proclamando un “vangelo” in contrasto con il Cristo della Bibbia.
Il tempo del lungo silenzio è passato, se il prezzo del dire la Verità è la condanna da parte della comunità religiosa, così sia. La voce di Cristo come nei secoli passati grida ancora oggi:
“Perchè ve ne state qui tutto il giorno inoperosi?” (Matteo 20:6).
Conoscere la Verità e non denunciare la menzogna è peccato!
“Non partecipate alla opere infruttuose delle tenebre; piuttosto denunciatele.” (Efesini 5:11).
Non è un suggerimento o una sfida, ma un COMANDAMENTO!
Salvato per grazia
Kevin M. Reeves
Tratto da: “THE OTHER SIDE OF THE RIVER”
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Ed io aggiungerei le parole dell’apostolo Giacomo:
“Colui dunque che sa fare il bene, e non lo fa, commette peccato.” (Giacomo 4:17)
Nicola Iannazzo
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