● La nuova nascita
La nuova nascita
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La nuova nascita: indispensabile per entrare nel Regno di Dio
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Il motivo per cui è necessaria
Gesù parlò della nuova nascita a Nicodemo, uno dei capi dei Giudei, il quale era venuto a lui di notte.
Gesù gli disse: “In verità, in verità io ti dico che se uno non è nato di nuovo, non può vedere il regno di Dio. Nicodemo gli disse: Come può un uomo nascere quand’è vecchio? Può egli entrare una seconda volta nel seno di sua madre e nascere? Gesù rispose: In verità, in verità io ti dico che se uno non è nato d’acqua e di Spirito, non può entrare nel regno di Dio. Quel che è nato dalla carne, è carne; e quel che è nato dallo Spirito, è spirito. Non ti maravigliare se t’ho detto: Bisogna che nasciate di nuovo. Il vento soffia dove vuole, e tu ne odi il rumore, ma non sai né donde viene né dove va; così è di chiunque è nato dallo Spirito” (Giov. 3:3-8).
Dalle parole di Gesù sulla nuova nascita si evince che per entrare e per vedere il Regno di Dio è indispensabile nascere di nuovo. Le seguenti espressioni: “…non può vedere il regno di Dio… non può entrare nel regno di Dio… Bisogna che nasciate di nuovo..” lo dimostrano.
Quindi tutti quelli che vogliono entrare nel Regno di Dio che è nei cieli devono nascere di nuovo, altrimenti ne rimarranno fuori.
Ma perché gli uomini devono nascere di nuovo per poter entrare nel Regno di Dio? Perché essi sono morti nei loro falli e nelle loro trasgressioni privi della vita di Dio (cfr. Ef. 2:1). La nuova nascita è infatti una risurrezione spirituale che permette a colui che è morto spiritualmente di risuscitare e diventare vivo dal punto di vista spirituale e quindi atto ad entrare nel Regno di Dio.
Come la si sperimenta
Ma come si fa a nascere di nuovo?
Dalla predicazione che Gesù Cristo rivolgeva ai Giudei, tenendo presente che le parole che lui disse a Nicodemo: “Bisogna che nasciate di nuovo” erano rivolte a tutti i Giudei (e non Giudei naturalmente), si evince che per nascere di nuovo bisogna ravvedersi e credere nel Vangelo secondo che diceva Gesù ai Giudei: “Ravvedetevi e credete all’evangelo” (Mar. 1:15).
Non è dunque necessario il battesimo in acqua per nascere di nuovo?
No; perché la nuova nascita la si sperimenta quando ci si ravvede e si crede nel Figliuolo di Dio, e non quando si viene immersi nelle acque battesimali o quando si esce fuori da esse. Il battesimo rappresenta ciò che il credente ha già sperimentato mediante la fede nel Cristo di Dio, cioè la nuova nascita; l’immersione è il seppellimento con Cristo, l’uscire dall’acqua la risurrezione con Cristo.
Qualcuno dirà: Ma non è forse scritto che si nasce di nuovo dall’acqua? Sì, ma essa non è l’acqua del battesimo, ma la Parola di Dio che nella Scrittura è simboleggiata dall’acqua secondo che è scritto agli Efesini: “Cristo ha amato la Chiesa e ha dato se stesso per lei, affin di santificarla, dopo averla purificata col lavacro dell’acqua mediante la Parola” (Ef. 5:25,26), ed anche in Isaia: “E come la pioggia e la neve scendon dal cielo e non vi ritornano senz’aver annaffiata la terra, senz’averla fecondata e fatta germogliare sì da dar seme al seminatore e pane da mangiare, così è della mia parola, uscita dalla mia bocca: essa non torna a me a vuoto, senz’aver compiuto quello ch’io voglio, e menato a buon fine ciò per cui l’ho mandata” (Is. 55:10-11).
Notate con quanta chiarezza la Parola di Dio è paragonata all’acqua che discende dal cielo per annaffiare la terra e farla germogliare.
Ora, Giovanni disse che “Colui che Dio ha mandato proferisce le parole di Dio” (Giov. 3:34), e difatti, Gesù, mandato da Dio, è disceso dal cielo e ci ha annunziato ciò che egli aveva udito dal Padre suo cioè la Buona Novella del Regno di Dio. E noi che eravamo morti nei nostri falli, siamo stati rigenerati proprio dalla Parola della Buona Novella annunziataci da Cristo, secondo che è scritto: “Siete stati rigenerati non da seme corruttibile, ma incorruttibile, mediante la Parola di Dio vivente e permanente… E questa è la Parola della Buona Novella che vi è stata annunziata” (1 Piet. 1:23,25) ed altrove: “Egli ci ha di sua volontà generati mediante la Parola di verità” (Giac. 1:18).
La Parola di Dio annunciataci da Cristo quindi è la potenza rigeneratrice. Ecco perché Gesù un giorno disse: “Le parole che vi ho dette sono spirito e vita” (Giov. 6:63).
E non è forse vero che l’Evangelo della grazia di Dio ci ha vivificati, comunicandoci quella vita di cui noi eravamo un tempo privi? Sì, è questa la verità; noi siamo nati di nuovo dalla Parola di Dio. Ma come disse Gesù, occorre nascere anche dallo Spirito di Dio. Vediamo dunque di parlare anche di quello che ha compiuto lo Spirito di Dio per farci rinascere.
Quando noi abbiamo udito la Parola della Grazia, lo Spirito ci ha convinto quanto al peccato, alla giustizia e al giudizio e difatti lo Spirito Santo è stato mandato dal cielo anche per compiere questa opera di convincimento, secondo quello che disse Gesù prima di essere glorificato:
“E quando sarà venuto, convincerà il mondo quanto al peccato, alla giustizia e al giudizio. Quanto al peccato perché non credono in me; quanto alla giustizia, perché me ne vo al Padre e non mi vedrete più; quanto al giudizio, perché il principe di questo mondo è stato giudicato” (Giov. 16:8-11).
Fratelli, è lo Spirito Santo che ci ha convinti di essere dei peccatori e degli increduli; noi, prima di nascere di nuovo, ritenevamo (appoggiandoci sul nostro falso discernimento) di non essere dei peccatori che meritavano di andare nel fuoco eterno, poiché anche noi eravamo schiavi del peccato; noi non parlavamo come avremmo dovuto perché eravamo pure noi figliuoli della ribellione; c’era chi diceva: ‘Ma che male ho fatto per meritare il giudizio di Dio?’, chi: ‘Non uccido, non rubo, non bestemmio, di cosa devo ravvedermi se non ho peccati?’, mentre la Parola di Dio diceva e dice tuttora:
“Tutti, Giudei e Greci sono sotto il peccato, siccome è scritto: Non v’è alcun giusto, neppure uno. Non v’è alcuno che abbia intendimento, non v’è alcuno che ricerchi Dio. Tutti si sono sviati, tutti quanti sono divenuti inutili. Non v’è alcuno che pratichi la bontà, no, neppure uno. La loro gola è un sepolcro aperto; con le loro lingue hanno usato frode; v’è un veleno d’aspidi sotto le loro labbra. La loro bocca è piena di maledizione e d’amarezza. I loro piedi sono veloci a spargere il sangue. Sulle loro vie è rovina e calamità, e non hanno conosciuto la via della pace. Non c’è timore di Dio dinanzi agli occhi loro” (Rom. 3:9-18; Sal. 14:1-3; 5:9; 140:3; 10:7; Is. 59:7,8; Sal. 36:1).
Ma Dio ha pazientato con noi ed ha aspettato che noi riconoscessimo davanti a Lui di essere dei peccatori, che ci pentissimo e che lo invocassimo affinché Egli avesse pietà di noi.
Quanti di noi prima di credere nel Signore, dicevano di credere? Molti; ma non eravamo dei credenti ma degli increduli, perché non avevamo ancora creduto con il nostro cuore nel Vangelo. In effetti noi, quando dicevamo: ‘Io credo’, volevamo dire: ‘Ne ho udito parlare pure io’; per noi avere sentito parlare del Vangelo e credere nel Vangelo era la stessa cosa, mentre c’è una grande differenza tra aver solamente udito parlare di Cristo (senza credere in lui), e avere udito parlare di lui e creduto in lui con tutto il cuore; nel primo caso si è ancora perduti, nel secondo si è salvati con la certezza di avere la vita eterna.
Noi tutti, prima di nascere di nuovo eravamo ribelli e malvagi, ma grazie siano rese a Dio che mediante il suo Spirito, prima ci ha convinti quanto al peccato, poi ci ha vivificati; “Lo Spirito è vita” (Rom. 8:10) ed Egli ci ha vivificati secondo che è scritto: “È lo Spirito quel che vivifica” (Giov. 6:63).
Molti sostengono che tutti gli uomini sono figliuoli di Dio, il che equivale a dire che tutti gli uomini sono nati da Dio, ma questa affermazione è falsa perché la Scrittura insegna che solo coloro che sono sulla via della salvazione sono figliuoli di Dio; tutti gli uomini sono stati creati da Dio ma non tutti gli uomini sono stati rigenerati da Dio.
Gesù disse: “Larga è la porta e spaziosa la via che mena alla perdizione, e molti sono quelli che entrano per essa. Stretta invece è la porta ed angusta la via che mena alla vita, e pochi sono quelli che la trovano” (Matt. 7:13,14); noi sappiamo che la porta è Cristo, perché Gesù disse: “Io sono la porta; se uno entra per me sarà salvato” (Giov. 10:9), e che la via che mena alla vita è pure Gesù Cristo, perché egli disse: “Io sono la via, la verità e la vita; nessuno viene al Padre se non per mezzo di me” (Giov. 14:6), ma sappiamo pure che sono pochi coloro che trovano la via che mena alla vita e che la seguono, il che significa che il numero di quelli che sono nati da Dio e che sono sulla via della salvezza è piccolo paragonato al numero degli increduli che camminano sulla via della perdizione.
La Scrittura insegna che solo coloro che hanno ricevuto Cristo Gesù sono figliuoli di Dio, infatti è scritto: “Ma a tutti quelli che l’hanno ricevuto egli ha dato il diritto di diventare figliuoli di Dio; a quelli cioè, che credono nel suo nome; i quali non sono nati da sangue, né da volontà di carne, né da volontà d’uomo ma sono nati da Dio” (Giov. 1:12,13), ed ancora: “Siete tutti figliuoli di Dio per la fede in Cristo Gesù” (Gal. 3:26).
È credendo in Gesù Cristo che si diventa figliuoli di Dio perciò gli increduli non sono figliuoli di Dio ma figliuoli del diavolo perché non credono nel nome del Figliuol di Dio e per confermarvi questo vi ricordo ciò che Gesù disse a quei Giudei che non credevano in lui e che volevano ucciderlo; egli disse loro: “Voi siete progenie del diavolo, che è vostro padre e volete fare i desideri del padre vostro” (Giov. 8:44).
L’apostolo Paolo, in Cipro, chiamò quel falso profeta giudeo di nome Bar-Gesù (che cercava di stornare il proconsole dalla fede) ‘figliuolo del diavolo’.
Noi sappiamo che i falsi profeti sono figliuoli del diavolo perché non credono nel Figliuolo di Dio e cercano di stornare dalla fede coloro che hanno creduto nel Signore. Gesù, quando spiegò la parabola delle zizzanie del campo, disse ai suoi discepoli: “Colui che semina la buona semenza è il Figliuol dell’uomo; il campo è il mondo, la buona semenza sono i figliuoli del Regno; le zizzanie sono i figliuoli del maligno; il nemico che le ha seminate è il diavolo” (Matt. 13:37-39); dalle parole del Signore si intende chiaramente che in questo mondo vi sono sia i figliuoli di Dio e sia i figliuoli del diavolo, perciò non possiamo dire che tutti gli uomini sono figliuoli di Dio.
La nuova nascita è un esperienza reale che si è perfettamente consci di sperimentare quando essa avviene e si è perfettamente sicuri di averla vissuta dopo che la si è sperimentata; e questo quantunque noi non riusciamo a spiegare come essa abbia potuto compiersi nella nostra vita perché opera imperscrutabile operata da Dio mediante la sua Parola e il suo Santo Spirito. Possiamo paragonarla all’uscita di un morto dalla tomba dove era stato seppellito; all’uscita di un prigioniero da una prigione, all’uscita alla luce del sole di una persona rinchiusa per anni in una stanza buia; al ricupero della vista di un cieco nato; all’essere liberato da forti e pesanti catene; insomma vogliamo dire che chi l’ha sperimentata sa che cosa ha provato quando è nato di nuovo perché è stata una esperienza che ha segnato la sua esistenza in maniera radicale.
Ciò che si sperimenta quando si nasce di nuovo è la salvezza, il perdono di tutti i vecchi peccati; la sparizione quindi di quel senso di colpa che travaglia l’uomo senza Dio; per questo chi nasce di nuovo è sicuro all’istante di essere stato salvato, di essere stato purificato da tutti i suoi peccati e di non avere più la coscienza che lo accusa. E questo produce subito in lui una grande gioia, una gioia profonda che sgorga da Cristo che viene a dimorare nel suo cuore; e assieme alla gioia una pace profonda, vera, che viene sempre da Cristo.
Egli diventa così un figliuolo di Dio; come? Lo abbiamo visto; mediante il ravvedimento e la fede in Cristo. Ma è sicuro di essere un figliuolo di Dio? Certo. In ragione di cosa può dire di essere un figliuolo di Dio? in virtù di quello che dice la Parola di Dio; “Ma a tutti quelli che l’hanno ricevuto egli ha dato il potere di diventar figliuoli di Dio” (Giov. 1:12), ed anche: “Vedete di quale amore ci è stato largo il Padre, dandoci d’esser chiamati figliuoli di Dio! E tali siamo” (1 Giov. 3:1); ed in virtù della testimonianza dello Spirito Santo che è venuto a dimorare nel suo cuore infatti è scritto: “Avete ricevuto lo Spirito d’adozione, per il quale gridiamo: Abba! Padre! Lo Spirito stesso attesta insieme col nostro spirito, che siamo figliuoli di Dio” (Rom. 8:15-16).
E quindi egli è sicuro di essere un erede di Dio e un coerede di Cristo; egli è sicuro di avere la vita eterna perché ha nel cuore colui che è la vita eterna; e perciò sa che quando morirà andrà ad abitare in cielo con Cristo e con gli altri santi in attesa della risurrezione.
Inoltre, diciamo che tutti coloro che credono, essendo che sono nati di nuovo, sono anche sacerdoti di Dio; infatti Pietro dopo avere detto all’inizio della sua prima epistola: “Benedetto sia l’Iddio e Padre del Signor nostro Gesù Cristo, il quale nella sua gran misericordia ci ha fatti rinascere, mediante la risurrezione di Gesù Cristo dai morti, ad una speranza viva…” (1 Piet. 1:3-4), afferma: “Ma voi siete… un real sacerdozio..” (1 Piet. 2:9).
Vedete? Tutti coloro che sono rinati sono sacerdoti di Dio. E quindi tutti coloro che hanno creduto nel Figliuolo di Dio sono sacerdoti. E, sempre secondo la Scrittura, tutti coloro che hanno creduto sono stati fatti anche un regno e regneranno con Cristo sulla terra infatti Giovanni dice che Cristo “ci ha fatti essere un regno e sacerdoti all’Iddio e Padre suo” (Ap. 1:6), e che sentì le creature viventi e i ventiquattro anziani affermare: “..Hai comprato a Dio, col tuo sangue, gente d’ogni tribù e lingua e popolo e nazione, e ne hai fatto per il nostro Dio un regno e de’ sacerdoti; e regneranno sulla terra” (Ap. 5:9-10).
Quanti possono nascere di nuovo
A questo punto è lecito domandarsi: ‘Ma quanti possono nascere di nuovo? Tutti coloro che lo vogliono.
Precisiamo però che con questa espressione non intendiamo dire che coloro che nascono di nuovo sperimentano la nuova nascita perché lo vogliono loro perché essi la sperimentano perché lo vuole Dio infatti è scritto che essi “non son nati da sangue, né da volontà di carne, né da volontà d’uomo, ma son nati da Dio” (Giov. 1:13), ed anche: “Egli ci ha di sua volontà generati mediante la parola di verità, affinché siamo in certo modo le primizie delle sue creature” (Giac. 1:18).
Con la suddetta espressione vogliamo dire solamente che noi non conosciamo il numero esatto di coloro che Dio ha decretato di generare mediante la sua Parola e perciò diciamo a tutti gli uomini che essi devono nascere di nuovo per entrare nel regno di Dio.
Come si riconoscono i nati di nuovo
Ora, ma come si riconoscono i figliuoli di Dio in questo mondo? Come si fa a capire se uno è nato da Dio?
- Coloro che sono nati da Dio sono delle nuove creature, nella cui vita le cose vecchie (cioè le vecchie e malvagie abitudini) sono passate e sono diventate nuove infatti è scritto ai Corinzi: “Se dunque uno è in Cristo, egli è una nuova creatura; le cose vecchie sono passate; ecco, sono diventate nuove” (2 Cor. 5:17); quindi se uno dice di essere un cristiano ma non è una nuova creatura, egli non è nato da Dio. Alcuni dicono di essere cristiani ma non sono affatto delle nuove creature perché la loro condotta dissoluta e malvagia mostra che ancora essi sono figliuoli della disubbidienza e schiavi di ogni sorta di concupiscenza; Giovanni dice: “Chi commette il peccato è dal diavolo perché il diavolo pecca dal principio” (1 Giov. 3:8) ed anche: “Da questo sono manifesti i figliuoli di Dio e i figliuoli del diavolo: chiunque non opera la giustizia non è da Dio…” (1 Giov. 3:10). Anche in questi tempi v’è una razza di gente che si definisce cristiana ma adora gli idoli e va in delirio per essi, ma la Scrittura dice che “chi dice: Io l’ho conosciuto e non osserva i suoi comandamenti è bugiardo e la verità non è in lui” (1 Giov. 2:4), quindi tutti coloro che rifiutano di ubbidire al Vangelo del nostro Signore Gesù Cristo non sono nati da Dio e non sono figliuoli di Dio.
- Coloro che sono nati da Dio credono che Gesù è il Cristo, infatti è scritto: “Chiunque crede che Gesù è il Cristo [dal greco christos che significa ‘Unto’] è nato da Dio” (1 Giov. 5:1), perciò tutti coloro che non credono che Gesù è il Messia (parola che deriva da un termine ebraico che significa ‘Unto’) non sono nati da Dio e non sono figliuoli di Dio.
- Coloro che sono nati da Dio amano Dio e la fratellanza perché è scritto: “Chiunque ama è nato da Dio e conosce Dio” (1 Giov. 4:7); coloro che amano a fatti e in verità i fratelli sono nati da Dio e conoscono Dio perché Dio è amore, ma “chi non ama rimane nella morte… e non ha conosciuto Iddio; perché Dio è amore” (1 Giov. 3:14; 4:8), ciò significa che coloro che ci odiano, anche se dicono di essere cristiani, non sono nati da Dio. Giovanni dice: “Noi sappiamo che siamo passati dalla morte alla vita perché amiamo i fratelli” (1 Giov. 3:14). Noi, prima di conoscere Dio non amavamo i fratelli, essi non erano persone da noi gradite, con le quali amavamo stare e parlare, noi non gradivamo visitare ed aiutare i fratelli, perché eravamo nella morte; noi che eravamo morti bramavamo stare e parlare con quelli che erano morti come noi, noi eravamo fieri di essere gli amici e i compagni dei peccatori e amavamo il loro perverso modo di vivere e di parlare, ma grazie siano rese a Dio che ci ha fatti rinascere; il giorno che siamo nati di nuovo la nostra mente è stata rinnovata dallo Spirito Santo e noi abbiamo cominciato ad amare i santi, per l’amore di Dio sparso nei nostri cuori mediante lo Spirito. Ma allora, come mai anche in questa nazione molti dicono di essere cristiani e ci odiano, ci disprezzano, ci guardano male, non amano stare con noi, né parlare con noi, e ci definiscono una ‘setta’ come se fossimo i seguaci di qualche impostore? La ragione è che costoro sono nelle tenebre anche se dicono di essere nella luce; essi sono del mondo e ci odiano perché noi non siamo del mondo, infatti Gesù disse: “Se foste del mondo il mondo amerebbe quel che è suo; ma perché non siete del mondo ma io v’ho scelti di mezzo al mondo perciò vi odia il mondo” (Giov. 15:19). Fratelli, Cristo ci ha riscattati dal presente secolo malvagio, per questa ragione coloro che sono di questo mondo di tenebre ci odiano; essi dicono di essere cristiani come noi e dicono di avere lo stesso nostro Padre, ma non sono da Dio ma dal diavolo.
- Coloro che sono nati da Dio sono sicuri di essere stati perdonati da tutti i loro peccati e di avere la vita eterna, perché hanno creduto nel Figliuol di Dio; è scritto: “Poiché in lui noi abbiamo la redenzione mediante il suo sangue, la remissione dei peccati secondo le ricchezze della sua grazia…” (Ef. 1:7), perciò noi che siamo da Dio siamo stati purificati dai nostri peccati perché essi ci sono stati rimessi mediante la fede in Cristo. Tutti coloro che dicono che quando moriranno andranno nel purgatorio per essere purgati dai loro peccati non sono nati da Dio e non sono dei nostri perché la Scrittura dice: “Se camminiamo nella luce come Egli è nella luce abbiamo comunione l’uno con l’altro e il sangue di Gesù suo Figliuolo ci purifica da ogni peccato” (1 Giov. 1:7); il purgatorio non esiste e coloro che credono alla sua esistenza ingannano loro stessi. Coloro che dicono che vanno a confessare i loro peccati ai preti e che facendo così i loro peccati gli vengono rimessi non sono nati da Dio e ingannano loro stessi, perché il prete non ha il potere di rimettere ad un uomo i peccati che egli ha commesso contro Dio. La Scrittura insegna che solo Dio può rimettere i peccati al peccatore, secondo che è scritto: “Egli è quel che ti perdona tutte le tue iniquità” (Sal. 103:3). Coloro che vanno a confessarsi dai preti non vengono affatto purificati dai loro peccati, infatti continuano ad avere coscienza di peccati, perché la confessione dei peccati, il peccatore la deve fare a Dio per essere perdonato e per rinascere, secondo che è scritto: “Io ho detto: Confesserò le mie trasgressioni all’Eterno; e tu hai perdonato l’iniquità del mio peccato” (Sal. 32:5). Noi che siamo nati da Dio abbiamo la vita eterna perché abbiamo creduto nel Figliuol di Dio; Gesù disse: “Chi crede ha vita eterna” (Giov. 6:48) e Giovanni ci ha scritto: “Io v’ho scritto queste cose affinché sappiate che avete la vita eterna, voi che credete nel nome del Figliuolo di Dio” (1 Giov. 5:13). Se uno dice di essere un Cristiano, ma dice di non avere la vita eterna non è nato da Dio; molti ci considerano presuntuosi perché diciamo di avere la vita eterna, ma ciò che diciamo è la verità, perché è scritto: “Iddio ci ha dato la vita eterna e questa vita è nel suo Figliuolo” (1 Giov. 5:11). Coloro che dicono di essere dei Cristiani ma nello stesso tempo dicono che non hanno la vita eterna perché stanno ancora facendo del loro meglio per guadagnarsela non sono nati da Dio; la vita eterna non la si può guadagnare compiendo opere buone perché essa non è in vendita; la vita eterna non è la mercede che Dio dona al peccatore che si sforza di guadagnarsela, ma il suo dono che Egli da gratuitamente a tutti coloro che si ravvedono e credono in Gesù Cristo, secondo che è scritto: “Il dono di Dio è la vita eterna in Cristo Gesù, nostro Signore” (Rom. 6:23).
Tratto da: http://www.lanuovavia.org/insegnamenti_lanuovanascita.html
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Chi sono i cristiani e come si riconoscono
(46 minuti – mp3)
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