● Alcuni motivi scritturali per guardarsi dalla Scuola Biblica CHARIS
Scuola Biblica?
(NdR. Messaggio audio non strettamente correlato col presente articolo)
(105 minuti – scarica mp3)
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Ecco alcuni motivi per guardarvi da questa Scuola Biblica presente su Internet al sito web: http://www.scuolabiblica.org/node/1
1° Motivo:
Denaro in cambio dell’insegnamento delle Sacre Scritture
Sul sito internet della scuola biblica leggiamo:
“La Scuola Biblica CHARIS on-line dura due anni ed è strutturata in n° 4 Moduli Didattici composti da nove materie ciascuno. Per il conseguimento del Diploma CHARIS è richiesto il completamento di ogni Modulo Didattico. Il costo di ogni Modulo Didattico è di € 200,00 da pagarsi in due rate di € 100,00 ciascuna.” (da: http://www.scuolabiblica.org/node/26)
(Perciò € 200,00 x 4 = € 800,00)
(Cliccate per ingrandire, e poi cliccate di nuovo per lo zoom)
Gesù invece ci ha comandato di dare gratuitamente le cose concernenti l’avanzamento del Suo Regno, e non in cambio di denaro, secondo che sta scritto:
“Gratuitamente avete ricevuto, gratuitamente date.” (Matteo 10:8)
“Ogni cosa è compiuta. Io sono l’alfa e l’omega, il principio e la fine. A chi ha sete io darò gratuitamente della fonte dell’acqua della vita.” (Apocalisse 21:6)
L’Apostolo Paolo infatti non chiese mai denaro in cambio degli insegnamenti della Parola di Dio contenuti nelle sue epistole, anzi esortava che fossero lette in tutte le Chiese affinchè fossero divulgate gratuitamente, secondo che sta scritto:
“Salutate i fratelli che sono in Laodicea, e Ninfa e la chiesa che è in casa sua. E quando questa epistola sarà stata letta fra voi, fate che sia letta anche nella chiesa dei Laodicesi, e che anche voi leggiate quella che vi sarà mandata da Laodicea.” (Colossesi 4:15,16)
Ma io dico, riuscireste ad immaginarvi l’Apostolo Paolo, o Pietro o Giovanni o Giuda, scrivere che sò:
“E quando questa epistola sarà stata letta fra voi, fate che sia letta anche nella chiesa dei Laodicesi, il costo delle mie entusiasmanti epistole è infatti di sole 5 didramme cadauna (sconto del 10% ai vescovi ed ai diaconi) …”
Ridicolo vero? Eppure ci sono proprio “pastori evangelici” che vendono i loro insegnamenti spudoratamente e senza vergogna alcuna usando proprio un linguaggio simile. Uno di questi è il già conosciuto Mario Gozzi di Radio Fede Italia (le seguenti immagini sono tratte dal suo profilo pubblico su facebook):
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Eppure nell’epistola di Giacomo sta scritto che anche la sapienza viene concessa gratuitamente da Dio, essendo un suo dono, secondo che sta scritto:
“… se alcuno di voi manca di sapienza, la chiegga a Dio che dona a tutti liberalmente senza rinfacciare, e gli sarà donata.” (Giacomo 1:5)
L’ idea poi che qualcuno potesse anche solo pensare che col denaro si potessero avere i doni di Dio ripugnava perfino l’apostolo Pietro, che rimproverò severamente colui (Simone) che ebbe tali pensieri malvagi, secondo che sta scritto:
“19 Or Simone, vedendo che per l´imposizione delle mani degli apostoli era dato lo Spirito Santo, offerse loro del danaro, dicendo: Date anche a me questa podestà, che colui al quale io imponga le mani riceva lo Spirito Santo.
20 Ma Pietro gli disse: Vada il tuo danaro teco in perdizione, poiché hai stimato che il dono di Dio si acquisti con danaro.
21 Tu, in questo, non hai parte né sorte alcuna; perché il tuo cuore non è retto dinanzi a Dio.
22 Ravvediti dunque di questa tua malvagità; e prega il Signore affinché, se è possibile, ti sia perdonato il pensiero del tuo cuore.
23 Poiché io ti veggo in fiele amaro e in legami di iniquità.” (Atti 8:18,23)
Paolo infine ci ammonisce di vegliare e guardarsi da taluni che pensano di arricchirsi stimando la pietà esser fonte di guadagno:
“Se qualcuno insegna una dottrina diversa e non s´attiene alle sane parole del Signor nostro Gesù Cristo e alla dottrina che è secondo pietà, esso è gonfio e non sa nulla; ma langue intorno a questioni e dispute di parole, dalle quali nascono invidia, contenzione, maldicenza, cattivi sospetti, acerbe discussioni d´uomini corrotti di mente e privati della verità, i quali stimano la pietà esser fonte di guadagno.” (1° Timoteo 6:3,5)
Per un approfondimento vi rimando al link:
● Contro il mettere in vendita le cose relative al regno di Dio
Ascolta anche il messaggio audio:
Contro il mettere in vendita le cose relative al regno di Dio
(105 minuti – mp3)
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2° Motivo:
Pastori ecumenici tra i suoi insegnanti
All’indirizzo: http://www.scuolabiblica.org/node/6 c’è la lista degli insegnanti di questa scuola biblica:
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Lista tra cui figura Giovanni Traettino (N.d.R. attualmente -giugno 2016-, non figura più tra gli insegnanti della scuola) che, per chi non lo sapesse, è il precursore dell’ecumenismo con i Carismatici Cattolici in Italia (vedi link).
Ora l’avanzamento dell’ecumenismo tra i Pentecostali in Italia è contrario al sentimento dello Spirito di Dio, in quanto va contro le parole dell’apostolo Paolo:
“Non vi mettete con gl’infedeli sotto un giogo che non è per voi; perché qual comunanza v’è egli fra la giustizia e l’iniquità? O qual comunione fra la luce e le tenebre? E quale armonia fra Cristo e Beliar? O che v’è di comune tra il fedele e l’infedele? E quale accordo fra il tempio di Dio e gl’idoli? Poiché noi siamo il tempio dell’Iddio vivente, come disse Iddio: Io abiterò in mezzo a loro e camminerò fra loro; e sarò loro Dio, ed essi saranno mio popolo. Perciò Uscite di mezzo a loro e separatevene, dice il Signore, e non toccate nulla d’immondo; ed io v’accoglierò, e vi sarò per Padre e voi mi sarete per figliuoli e per figliuole, dice il Signore onnipotente” (2 Corinzi 6:14-18).
Guardatevi perciò e ritiratevi da tutti coloro che sono animati da questo spirito ecumenico, in quanto sono d’intoppo sia ai credenti che agli increduli danneggiando così la causa del Vangelo.
Leggi la confutazione approfondita dell’ecumenismo a questa pagina.
Riguardo Giovanni Traettino vi consiglio la lettura del seguente link:
● Ecumenismo tra Pentecostali e Cattolici Romani in Italia: Giovanni Traettino a Bari nel 1992
Ascolta anche il messaggio audio:
Perchè l’ecumenismo è una macchinazione del diavolo
(106 minuti – mp3)
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3° Motivo:
Donne tra i suoi insegnanti
Nella lista degli insegnanti di questa scuola biblica, ci sono anche tre donne. Per la precisione Diana Aliotti, Roselen Boerner Faccio e Rosanna Lilli (N.d.R. attualmente -giugno 2016-, tra gli insegnanti donna figura solo Rosanna Lilli).
Ma è vero che la donna può insegnare? No, affatto perché è scritto nella prima epistola di Paolo a Timoteo:
“La donna impari in silenzio con ogni sottomissione. Poiché non permetto alla donna d’insegnare, nè d’usare autorità sul marito, ma stia in silenzio. Perché Adamo fu formato il primo, e poi Eva; e Adamo non fu sedotto; ma la donna, essendo stata sedotta, cadde in trasgressione; nondimeno sarà salvata partorendo figliuoli, se persevererà nella fede, nell’amore e nella santificazione con modestia” (1 Timoteo 2:11-15),
e ai Corinzi:
“Come si fa in tutte le chiese dei santi, tacciansi le donne nelle assemblee, perché non è loro permesso di parlare, ma debbono star soggette, come dice anche la legge” (1 Corinzi 14:34).
Vorrei perciò fare alcune considerazioni su queste parole dell’apostolo Paolo, che sono queste:
- L’apostolo dice che la donna deve imparare, quindi il fatto che dice che ella deve imparare ci fa comprendere che deve starsene al posto di chi deve imparare e non al posto di chi deve insegnare. Inoltre dicendo “in silenzio con ogni sottomissione” specifica pure in che maniera ella deve imparare, in altre parole dice che ella non deve mettersi a parlare mentre la parola viene insegnata alla Chiesa radunata e neppure può mettersi a fare delle domande tanto è vero che ai Corinzi dice: “E se vogliono imparare qualcosa interroghino i loro mariti a casa; perché è cosa indecorosa per una donna parlare in assemblea” (1 Corinzi 14:35).
- L’apostolo dice di non permettere alla donna nè d’insegnare e nè d’usare autorità sul marito; quindi lui reputava cosa indecorosa sia che una donna insegnasse e sia che ella usasse autorità sul marito (che lo comandasse). Le domande che pongo allora a coloro che sono contenziosi su questo punto sono queste: ‘Se Paolo non permetteva nè l’una e nè l’altra cosa come mai voi dite che la donna può insegnare ma non può usare autorità sul marito ma gli deve stare sottomessa?’, ‘Come mai avete annullato il primo divieto ma non avete annullato il secondo?’, ‘Non vi pare che sia giusto vietare alla donna sia l’una che l’altra cosa?’.
- L’apostolo ha specificato i motivi per cui non permetteva alla donna né d’insegnare e nè d’usare autorità sul marito. Il primo motivo è perché chi fu formato il primo fu Adamo e non Eva, cioè perché Eva venne dopo; il secondo è perché chi si lasciò sedurre dal serpente fu la donna e non Adamo. Quindi l’apostolo non ha detto che non permetteva alla donna di insegnare e d’usare autorità sul marito per dei suoi pregiudizi personali, o in virtù di qualche sua opinione, ma perché la Scrittura insegna che il capo della donna è l’uomo e non viceversa perchè “l’uomo non fu creato a motivo della donna, ma la donna a motivo dell’uomo” (1 Corinzi 11:9), e poi perché fu Eva che si lasciò sedurre dal serpente antico nel giardino dell’Eden e non Adamo. Certo, Adamo pure cadde in trasgressione, ma dopo che ci cadde Eva. Qualcuno potrebbe dire: ‘Capisco la prima ragione ma che c’entra il fatto che è stata Eva a lasciarsi sedurre dal serpente e non l’uomo?’ C’entra, e non è per nulla qualcosa da sottovalutare. Domandiamoci: ‘Perchè il serpente andò dalla donna?’ Perchè di certo la donna era già a quel tempo diversa dall’uomo in tante cose: si può dire anche in questi termini: che il serpente si accorse che la donna era più debole dell’uomo in tante cose perciò preferì andare da lei e parlarle per sedurla. Debolezza femminile che nel racconto genesiaco della caduta dell’uomo si evince già dalla risposta che la donna diede al serpente antico quando quest’ultimo le disse: “Come! Iddio v’ha detto: Non mangiate del frutto di tutti gli alberi del giardino?” (Genesi 3:1); Eva infatti rispose al serpente: “Del frutto dell’albero che è in mezzo al giardino Iddio ha detto: Non ne mangiate e non lo toccate, che non abbiate a morire” (Genesi 3:3). Notate l’aggiunta che fece “e non lo toccate”, e le parole “che non abbiate a morire” che fu la sua versione addolcita delle parole di Dio: “Nel giorno che tu ne mangerai, per certo morrai” (Genesi 2:17).
Ora, pensate voi che la donna sia cambiata in tutti questi secoli fino al punto che ella adesso può mettersi ad insegnare la dottrina di Dio? Affatto. Non illudetevi ogni donna in Cristo Gesù rimane sempre il vaso più debole; e quantunque si santifichi continua ad avere quegli stessi lati deboli che aveva Eva, perciò non le è permesso insegnare la dottrina di Dio. Che siano gli uomini preposti dal Signore ad insegnare la dottrina di Dio; ma la donna impari in silenzio.
Dopo avere fatto queste considerazioni, voglio ricordarvi che sia nell’Antico Testamento che nel Nuovo Testamento non ci sono menzionate donne che insegnavano. Sarebbe meglio dire però che c’era una donna che insegnava in una Chiesa, ed era Iezabel che si diceva profetessa; ma che insegnava? Insegnava a commettere fornicazione e a mangiare cose sacrificate agli idoli!!! (cfr. Apocalisse 2:20).
Per quanto riguarda il Vecchio Testamento vi ricordo che Dio aveva scelto i Leviti per insegnare le sue leggi ad Israele infatti è scritto: “Essi insegnano i tuoi statuti a Giacobbe e la tua legge a Israele” (Deuteronomio 33:10).
Qualcuno dirà: ‘Ma allora che dire di quelle donne come Miriam, Debora, Hulda che parlarono da parte di Dio?’ Esse erano profetesse, cioè avevano ricevuto il ministerio di profeta; ma il profeta non veniva costituito per insegnare la legge al popolo, ma per riferire al popolo o a chi lo andava a consultare la parola che Dio gli rivelava in visione o in sogno.
Ad insegnare la legge erano preposti i sacerdoti Leviti e non i profeti; i loro uffici erano diversi. Leggendo i profeti ci si accorge di come i profeti avevano un incarico diverso da quello dei sacerdoti infatti vengono sempre menzionati separatamente: In Michea per esempio è scritto: “I suoi sacerdoti insegnano per un salario, i suoi profeti fanno predizioni per danaro” (Michea 3:11); in Geremia: “I sacerdoti non hanno detto: Dov’è l’Eterno? … i profeti hanno profetato nel nome di Baal” (Geremia 2:8), ed ancora: “Profeti e sacerdoti sono empi” (Geremia 23:11), e: “I profeti profetano bugiardamente; i sacerdoti governano agli ordini dei profeti” (Geremia 5:31); in Ezechiele: “V’è una cospirazione dei suoi profeti in mezzo a lei … I suoi sacerdoti violano la mia legge” (Ezechiele 22:25, 26).
Nel Nuovo Testamento già mentre Gesù adempiva il suo ministerio non vi erano donne che insegnavano la Parola di Dio, ma solo uomini. Gesù scelse dodici discepoli uomini e poi altri settanta sempre uomini per mandarli a predicare l’Evangelo.
Le donne che erano con lui e lo seguivano, assistevano lui e i suoi discepoli infatti è scritto: “E con lui erano i dodici e certe donne che erano state guarite da spiriti maligni e da infermità: Maria, detta Maddalena, dalla quale erano usciti sette demoni, e Giovanna, moglie di Cuza, amministratore d’Erode, e Susanna ed altre molte che assistevano Gesù ed i suoi con i loro beni” (Luca 8:2-3).
Anche dopo che Gesù fu assunto in cielo non vi erano donne che insegnavano la Parola di Dio nella chiesa, ma solo uomini. Ecco alcuni di questi passi che lo confermano:
– “Ed erano perseveranti nell’attendere all’insegnamento degli apostoli…” (Atti 2:42);
– “E avvenne che per lo spazio d’un anno intero [Saulo e Barnaba] parteciparono alle raunanze della chiesa, ed ammaestrarono un gran popolo…” (Atti 11:26).
Qualcuno dirà: ‘Ma che dire allora di Febe che era diaconessa della chiesa di Cencrea; e di Evodia e Sintiche che avevano lottato per l’Evangelo con Paolo, e delle quattro figlie di Filippo l’evangelista che profetizzavano?’ Rispondiamo; il diacono sia esso uomo o donna non è costituito in questo ufficio per insegnare la Parola di Dio ma per adempiere dei servizi d’assistenza in seno alla Chiesa. Infatti tra i requisiti che deve avere non c’è quello di atto ad insegnare (cfr. 1 Timoteo 3:8-13). Quindi Febe, quale diaconessa di quella Chiesa, assisteva, ma non insegnava; che assisteva è confermato dallo stesso Paolo che raccomandandola ai santi di Roma dice loro: “Vi raccomando Febe, nostra sorella, che è diaconessa della chiesa di Cencrea, perché la riceviate nel Signore, in modo degno dei santi, e le prestiate assistenza, in qualunque cosa ella possa avere bisogno di voi; poiché ella pure ha prestato assistenza a molti e anche a me stesso” (Romani 16:1-2).
Per quanto riguarda Evodia e Sintiche, di cui Paolo dice ai Filippesi che avevano lottato assieme a lui per l’Evangelo (cfr. Filippesi 4:2-3), non è scritto che esse avevano insegnato la Parola ai santi con lui. Sarebbe stato un controsenso perché Paolo non permetteva alla donna d’insegnare. Vi ricordo che si lotta per l’Evangelo in molte maniere e non solo predicando ed insegnando la Parola; si lotta assistendo i ministri del Vangelo, si lotta pregando, si lotta digiunando, e in altre maniere. L’errore che fanno alcuni è quello di pensare che tutti coloro che collaboravano con Paolo erano atti ad insegnare e a predicare e quindi anche le donne che collaboravano con lui. Questo è un errore.
Per ciò che riguarda le quattro figlie non maritate di Filippo che profetizzavano, vi ricordo che il dono di profezia è differente da quello d’insegnamento perché Paolo ai Romani li menziona separatamente dicendo: “E siccome abbiamo dei doni differenti secondo la grazia che ci è stata data, se abbiamo dono di profezia, profetizziamo secondo la proporzione della nostra fede … se d’insegnamento, all’insegnare” (Romani 12:6,7) , ed anche ai Corinzi l’insegnamento e la profezia sono menzionati separatamente: “Infatti, fratelli, s’io venissi a voi parlando in altre lingue, che vi gioverei se la mia parola non vi recasse qualche rivelazione, o qualche conoscenza, o qualche profezia, o qualche insegnamento?” (1 Corinzi 14:6).
Quello di confondere il profetizzare con l’insegnare è un errore abbastanza diffuso; non cadete in esso. Paolo non ha detto: ‘Non permetto alla donna di profetizzare’, perché questo sarebbe andato contro le parole di Gioele: “Le vostre figliuole profetizzeranno” (Gioele 2:28), ma ha detto una cosa differente, e cioè: “Non permetto alla donna d’insegnare”.
(Tratto da: http://www.lanuovavia.org/confutazioni-donna-insegnare.html )
Per un approfondimento di questo falso insegnamento vi rimando al link:
● Perchè è sbagliato permettere alla donna di insegnare
Ascolta anche il messaggio audio:
Perchè è sbagliato permettere alla donna di insegnare
(74 minuti – mp3)
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4° Motivo:
Insegnano il messaggio della prosperità dai libri di Kennet Hagin
Nella lista delle materie insegnate da questa scuola biblica, visionabile all’indirizzo: http://www.scuolabiblica.org/node/5 , cliccando alla voce “L’economia di Dio”, leggiamo:
“Prospetto dello studio… 2. La Prosperità è nella Volontà di Dio“.
I testi di riferimento sono due libri di Kennet Hagin:
- Kenneth E Hagin Biblical Keys to Financial Prosperity, Faith Library Publications Tulsa, Ok Noel Whittaker, Magnus Heystek, Ralf Metz 1990 Nedbank’s Making Money Simple Struik Publishers Cape Town
- Kenneth E Hagin 2000 The Midas Touch – A Balanced Approach to Biblical Prosperity, Faith Library Publications Tulsa, Oklahoma
(Cliccate per ingrandire, e poi cliccate di nuovo per lo zoom)
Ora il messaggio della prosperità non è affatto un’insegnamento biblico, poichè in esso vi sono molte falsità ed eresie. Per un approfondimento di questo falso insegnamento vi rimando al link: ● Guardatevi da quelli che predicano il messaggio della prosperità…
Ascolta anche il messaggio audio:
Confutazione del messaggio della prosperità
(206 minuti – mp3)
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5° Motivo:
Insegnano che Dio non manda nessuna malattia nè usa le malattie per correggere alcuno
Nella lista delle materie insegnate da questa scuola biblica, visionabile all’indirizzo: http://www.scuolabiblica.org/node/5 , cliccando alla voce “Guarigione Divina”, leggiamo:
“Lo scopo di questo corso è di rendere stabile lo studente nelle solide verità riguardanti la guarigione che sono evidenziate nella Bibbia. Questa conoscenza è vitale per il loro successo continuativo nel ministerio, e per la loro vita personale.
L’obiettivo primario è che lo studente sia insegnato non solo nella teoria, ma anche nella pratica delle verità scritturali riguardanti la guarigione. Dovrebbe…
- Sapere che Dio non è l’autore delle malattie o delle infermità e neppure le usa come mezzo per istruirci, insegnarci, istruirci o correggerci.” (http://www.scuolabiblica.org/node/57)
I testi di riferimento sono tre libri tra cui nuovamente uno di Kennet Hagin:
- Christ the Healer – F.F. Bosworth
- Biblical Ways to Receive Healing – Kenneth E Hagin
- Bodily Healing and The Atonement – Dr T.J. McCrossan
(Cliccate per ingrandire, e poi cliccate di nuovo per lo zoom)
Anche in questo caso ci troviamo di fronte a delle menzogne, infatti è falso affermare che “Dio non è l’autore delle malattie o delle infermità e neppure le usa come mezzo per istruirci, insegnarci, istruirci o correggerci”, in quanto il tempo verrebbe meno se citassimo tutti gli esempi biblici in cui proprio Dio è l’autore di precise malattie mandate sugli uomini come giudizi sopra il peccato.
Ecco comunque alcuni esempi:
Dio colpì di lebbra Maria la sorella di Mosè per avere parlato contro Mosè secondo che è scritto:
“Maria ed Aaronne parlarono contro Mosè a cagione della moglie Cuscita che avea preso; poiché avea preso una moglie Cuscita. E dissero: ‘L’Eterno ha egli parlato soltanto per mezzo di Mosè? non ha egli parlato anche per mezzo nostro?’ E l’Eterno l’udì. Or Mosè era un uomo molto mansueto, più d’ogni altro uomo sulla faccia della terra. E l’Eterno disse a un tratto a Mosè, ad Aaronne e a Maria: ‘Uscite voi tre, e andate alla tenda di convegno’. E uscirono tutti e tre. E l’Eterno scese in una colonna di nuvola, si fermò all’ingresso della tenda, e chiamò Aaronne e Maria; ambedue si fecero avanti. E l’Eterno disse: ‘Ascoltate ora le mie parole; se v’è tra voi alcun profeta, io, l’Eterno, mi faccio conoscere a lui in visione, parlo con lui in sogno. Non così col mio servitore Mosè, che è fedele in tutta la mia casa. Con lui io parlo a tu per tu, facendomi vedere, e non per via d’enimmi; ed egli contempla la sembianza dell’Eterno. Perché dunque non avete temuto di parlar contro il mio servo, contro Mosè?’ E l’ira dell’Eterno s’accese contro loro, ed egli se ne andò, e la nuvola si ritirò di sopra alla tenda; ed ecco che Maria era lebbrosa, bianca come neve; Aaronne guardò Maria, ed ecco era lebbrosa. E Aaronne disse a Mosè: ‘Deh, signor mio, non ci far portare la pena di un peccato che abbiamo stoltamente commesso, e di cui siamo colpevoli. Deh, ch’ella non sia come il bimbo nato morto, la cui carne è già mezzo consumata quand’esce dal seno materno!’ E Mosè gridò all’Eterno, dicendo: ‘Guariscila, o Dio, te ne prego!’ E l’Eterno rispose a Mosè: ‘Se suo padre le avesse sputato in viso, non ne porterebbe ella la vergogna per sette giorni? Stia dunque rinchiusa fuori del campo sette giorni; poi, vi sarà di nuovo ammessa’. Maria dunque fu rinchiusa fuori del campo sette giorni; e il popolo non si mise in cammino finché Maria non fu riammessa al campo” (Numeri 12:1-15).
Che fu Dio a colpire Maria con la lebbra lo disse Dio in questi termini:
“Ricordati di quello che l’Eterno, il tuo Dio, fece a Maria, durante il viaggio, dopo che foste usciti dall’Egitto” (Deuteronomio 24:9).
Dio colpì di lebbra il re Uzzia per essersi inorgoglito in cuore suo e avere commesso una infedeltà contro Dio:
“Ma quando fu divenuto potente, il suo cuore, insuperbitosi, si pervertì, ed egli commise una infedeltà contro l’Eterno, il suo Dio, entrando nel tempio dell’Eterno per bruciare dell’incenso sull’altare dei profumi. Ma il sacerdote Azaria entrò dopo di lui con ottanta sacerdoti dell’Eterno, uomini coraggiosi, i quali si opposero al re Uzzia, e gli dissero: ‘Non spetta a te, o Uzzia, di offrir de’ profumi all’Eterno; ma ai sacerdoti, figliuoli d’Aaronne, che son consacrati per offrire i profumi! Esci dal santuario, poiché tu hai commesso una infedeltà! E questo non ti tornerà a gloria dinanzi a Dio, all’Eterno’. Allora Uzzia, che teneva in mano un turibolo per offrire il profumo, si adirò; e mentre s’adirava contro i sacerdoti, la lebbra gli scoppiò sulla fronte, in presenza dei sacerdoti, nella casa dell’Eterno, presso l’altare dei profumi.
Il sommo sacerdote Azaria e tutti gli altri sacerdoti lo guardarono, ed ecco che avea la lebbra sulla fronte; lo fecero uscire precipitosamente, ed egli stesso s’affrettò ad andarsene fuori, perché l’Eterno l’avea colpito.
Il re Uzzia fu lebbroso fino al giorno della sua morte e stette nell’infermeria come lebbroso, perché era escluso dalla casa dell’Eterno; e Jotham, suo figliuolo, era a capo della casa reale e rendea giustizia al popolo del paese” (2 Cronache 26:16-21).
Dio colpì il re Jehoram con una malattia incurabile a motivo della sua malvagità:
“Dopo tutto questo l’Eterno lo colpì con una malattia incurabile d’intestini. E, con l’andar del tempo, verso la fine del secondo anno, gl’intestini gli venner fuori, in sèguito alla malattia; e morì, in mezzo ad atroci sofferenze; e il suo popolo non bruciò profumi in onore di lui, come avea fatto per i suoi padri” (2 Cronache 21:18-19).
Per un approfondimento di questo falso insegnamento vi rimando perciò al link:
● Contro la falsa dottrina ‘Dio non manda le malattie in nessun caso’
Ascolta anche il messaggio audio:
Contro la falsa dottrina “Dio non manda le malattie in nessun caso”
(77 minuti – mp3)
Puoi scaricare gratuitamente il presente libro anche nei formati PDF oppure EPUB:
Dio castiga, eccome se castiga (PDF)
Dio castiga, eccome se castiga (EPUB)
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6° Motivo:
Sogni e visioni…
Nella lista delle materie insegnate da questa scuola biblica, visionabile all’indirizzo: http://www.scuolabiblica.org/node/5 , cliccando alla voce “Sogni e visioni”, leggiamo:
“Obiettivi Formativi
Alla fine di questo corso lo studente dovrebbe aver acquisito una buona conoscenza sul concetto biblico di sogni e visioni partendo dalle verità e dagli esempi biblici per arrivare a farne la giusta applicazione nella vita personale e di chiesa.
Prospetto dello Studio
Come si può limitare la crescita nella visione di Dio
Come far sì che la visione continui a bruciare dentro di noi ed incrementiTesti di Riferimento
Bibliografia non reperibile. Studio del pastore Plamen Tzolov – Bulgaria”
(Cliccate per ingrandire, e poi cliccate di nuovo per lo zoom)
Ma cosa centrano le affermazioni: “Come si può limitare la crescita nella visione di Dio” e: “Come far sì che la visione continui a bruciare dentro di noi ed incrementi”, con le visioni di cui parla la Bibbia? Proprio nulla! In quanto le Sacre Scritture parlano di sogni e visioni come di un’esperienza soprannaturale che non dipendono affatto dall’uomo ma unicamente da Dio come artefice e promotore.
Ad esempio vediamo la visione che ebbe l’apostolo Paolo descritta negli Atti degli Apostoli:
“6 Poi traversarono la Frigia e il paese della Galazia, avendo lo Spirito Santo vietato loro d´annunziar la Parola in Asia; 7 e giunti sui confini della Misia, tentavano d´andare in Bitinia; ma lo Spirito di Gesù non lo permise loro; 8 e passata la Misia, discesero in Troas.
9 E Paolo ebbe di notte una visione: Un uomo macedone gli stava dinanzi, e lo pregava dicendo: Passa in Macedonia e soccorrici.
10 E com´egli ebbe avuta quella visione, cercammo subito di partire per la Macedonia, tenendo per certo che Dio ci avea chiamati là, ad annunziar loro l´Evangelo.“(Atti 16:6,10)
Quindi fu Dio a visitare Paolo di notte attraverso la manifestazione soprannaturale della visione di un uomo macedone che parlò lui in maniera udibile e non Paolo che ebbe “un’idea”, oppure una “sua percezione” di quell’evento.
In poche parole non esiste alcun studio biblico che faccia si che una visione “continui a bruciare dentro noi ed incrementi”, poichè non è in potere dell’uomo avere le visioni di cui parla Dio nella Bibbia essendo esse di natura spirituale e soprannaturale procedenti dallo Spirito Santo (vedi Atti 2:16,18) e non dall’uomo.
Per un’approfondimento del soggetto biblico dei sogni e delle visioni leggi:
● “Iddio parla… una volta ed anche due, ma l’uomo non ci bada…”(Giobbe 33:14)
Ascolta anche il messaggio audio:
Come Dio ci guida – Sogni, visioni e rivelazioni
(166 minuti – mp3)
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Conclusione
Altre foto qui
Ci sarebbero ancora tante cose da dire ma mi fermo qua.
Siate savi, fratelli, e non fatevi sedurre da coloro che attraverso queste cosiddette “Scuole Bibliche” sventolano i loro titoli, i loro tesserini, per vantarsi di una superiorità carnale, perché non è il tesserino che fa di un credente un ministro dell’evangelo, ma lo deve dimostrare con ciò che insegna, e ciò che insegna deve essere conforme a quanto hanno insegnato i dottori e gli apostoli nelle sacre Scritture, e non devono parlare in modo da annullare ciò che è scritto nella Bibbia con i loro vani ragionamenti e i loro sofismi.
Badate a voi stessi, e attenetevi soltanto alla Parola di Dio
Nicola Iannazzo
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Commento by Franco | Febbraio 20th, 2012
Lei dice un cumulo di sciocchezze, compreso il fatto che la Charis predichi l’ecumenismo, al quale é totalmente contraria.
Vero che Traettino insegna lì ma non insegna l’ecumenismo che la CHaris anzi combatte e se provasse a farlo, la Charis non glielo permetterebbe.
Non esiste infatti una sola dispensa dedicata all’ecumenismo e quando é citato, indicato come sincretismo, viene combattuto come dottrina diabolica, al pari di quella darwinista.
Questo dimostra quanto lei sia malinformato e dedito alla calunnia facile.
Secondo me dovrebbero denunciarla, sempre che abbiano voglia di perdere del tempo, dato che sta diffondendo informazioni false e il fatto che la scuola Charis predichi l’ecumenismo é solo uno degli esempi.
Mi sento di incoraggiarla in ciò che fa, dato che non c’é niente di meglio di vedere voi, falsi profeti e callunniatori scavar vi la fossa da soli.
Commento by nicola iannazzo | Febbraio 20th, 2012
Commento by Aldo Prendi | Febbraio 20th, 2012
@Franco,la prossima volta non attaccare le persone senza trovare le prove di quello che dici, ho visto che giudichi secondo apparenza (Giovanni 7:24) e ti invito a pensare bene prima di parlare.
E visto che non hai ragione, DEVI stare attento prima di mettere la colpa alla “colomba” quando la colpa è solo del “serpente velenoso” o meglio, visto che sono tanti direi i “serpenti velenosi”.
Ravvediti, e ringrazia Dio per quelli che ti dicono la verità.
Commento by Martina Gianneramo | Luglio 30th, 2013
Vorrei avvisarti che tra le insegnanti della Scuola Biblica Charis, ci son anch’io. Mi fregio di farne parte.
Dovresti assistere ai nostri insegnamenti ed esporti alla Parola senza preconcetti,Dio ti parlerebbe nuovamente, liberando la tua mente e il tuo cuore dalla misoginia e da altri legami.
Servire Dio è una vocazione impegnativa quanto entusiasmante, tanto più se si è femmine. Le nostre caratteristiche, che sono nel disegno di Dio dalla nostra creazione, sono un apporto arricchente per tutto il corpo ministeriale.
Una domanda … ma allora, secondo la tua interpretazione biblica noi non dovremo insegnare nemmeno nelle scuole domenicali? Oppure i bambini sono persone di serie b e allora anche le donne vanno bene per loro?
Dio ti benedica fratello
Martina Gianneramo
Commento by nicola iannazzo | Settembre 8th, 2013
Tu definisci i miei dei “preconcetti” sulla Parola di Dio da cui dovrei essere liberato, io nella Bibbia leggo invece che sono “comandamenti del Signore” a cui occorre fermamente attenersi, in quanto l’apostolo Paolo dopo aver scritto riguardo le donne:
… aggiunge subito dopo:
Evidentemente sei anche tu tra coloro che non vogliono riconoscere che anche l’ordine di tacere (e perciò di insegnare) dato dall’apostolo Paolo alle donne nelle assemblee e in tutte le chiese dei santi, sono COMANDAMENTI DEL SIGNORE! Comandamenti che abbiam ricevuto non solo perchè li osservassimo ma anche perchè dimostrino con la nostra ubbidienza il nostro amore per Lui. Ricordati infatti che Gesù ha detto: “Chi ha i miei comandamenti e li osserva, QUELLO mi ama;” (Giovanni 14:21,24)
Infine la tua accusa che io avversi le donne (misoginia) è totalmente falsa. Su questo blog puoi leggere diverse testimonianze che ho inserito che vanno a onore di donne e perfino ragazzine, per la loro fede. Come qui oppure qui.
Guarda, se c’è dell’avversione è quella che vedo nutri tu verso i comandamenti del Signore, ostinandoti a difendere un’inesistente ministerio al “pastorato” femminile, di cui non c’è traccia alcuna nella Parola di Dio. Ravvediti dunque, cambia modo di pensare, imparando soprattutto “…a praticare il non oltre quel che è scritto” (1 Corinzi 4:6)