● Il Consiglio Generale delle ADI apre il ‘diaconato’ ai divorziati e risposati
Contro i rapporti prematrimoniali, i matrimoni con i non convertiti e le seconde nozze mentre ambedue i coniugi sono ancora in vita
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“Dio giudicherà i fornicatori e gli adulteri”
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Il 2 dicembre 2011, nei locali dell’Istituto Evangelico Betania – Emmaus, Via Monte Amiata, 21/23, Fonte Nuova (Roma), nel corso di una Riunione Plenaria del Consiglio Generale e dei Comitati di Zona delle Chiese Cristiane Evangeliche delle Assemblee di Dio in Italia (presenti tra gli altri il presidente delle ADI Felice Antonio Loria, il segretario Davide Di Iorio, il vicepresidente Vincenzo Specchi, e il tesoriere Giuseppe Tilenni), si è preso atto delle correzioni apportate al documento ‘Matrimonio e Divorzio’ alcuni giorni prima dal Consiglio Generale delle Chiese.
Nel verbale che è stato redatto viene detto a proposito del documento su Matrimonio e Divorzio:
‘Documento su Matrimonio e Divorzio Si prende atto del documento approvato dalla XXVI Assemblea Generale 1981 su “Matrimonio e Divorzio” emendato e approvato dal CGC nella sua riunione del 28 novembre all’1 dicembre 2011, come riportato in grassetto e corsivo di seguito per presentarlo al prossimo Convegno Pastorale 2012:
“4. Il divorzio: caso di eccezione …l’immoralità sessuale avveniva prima dell’unione matrimoniale in quanto in Israele il fidanzamento era ritenuto come una promessa irrevocabile del matrimonio che generalmente avveniva molto tempo prima che gli sposi fossero venuti a convivere.
8. Posizione dei divorziati e risposati nella comunità b. Divorziati e risposati non possono esercitare il ministero cristiano “… Fermo restando che i credenti divorziati e risposati non possono esercitare il ministero cristiano (Pastore – Anziano) e l’insegnamento in generale, nulla nella Parola di Dio, proibisce a questi credenti che sono pervenuti all’Evangelo già in questa condizione, di poter concorrere agli altri servizi e compiti che risulterebbero utili al buon andamento della comunità locale di cui fanno parte.
– Per quanto riguarda i credenti che, dopo aver dato pubblica testimonianza di fede attraverso il battesimo in acqua, si trovano a dover affrontare una separazione o un divorzio, appare saggio, indipendentemente dall’attribuzione delle colpe, che entrambi rimangano per un periodo a riflettere dinanzi al Signore e a cercare la Sua faccia, senza che ricoprano all’interno della Comunità alcun incarico. Il Pastore e il Consiglio di Chiesa valuteranno gli eventuali provvedimenti disciplinari da prendere, come anche il tempo e il modo in cui sarà possibile avvalersi di nuovo della loro collaborazione.
– In caso di seconde nozze, sarà precluso loro il ministero e l’insegnamento e il Pastore e il Consiglio di Chiesa valuterà se, come e quando avvalersi della loro collaborazione per gli altri servizi che concorrano all’edificazione della comunità locale, sempre tenendo conto dei principi stabiliti nella Parola di Dio e in questo documento’.
Nella foto vedete le aggiunte al punto 8 così come appaiono nel suddetto verbale.
Avete notato? Per coloro che hanno divorziato e si sono risposati prima della loro conversione, viene detto che ‘fermo restando che i credenti divorziati e risposati non possono esercitare il ministero cristiano (Pastore – Anziano) e l’insegnamento in generale, nulla nella Parola di Dio, proibisce a questi credenti che sono pervenuti all’Evangelo già in questa condizione, di poter concorrere agli altri servizi e compiti che risulterebbero utili al buon andamento della comunità locale di cui fanno parte’, il che significa che un divorziato e risposato può diventare un diacono o svolgere le mansioni diaconali che sono assistenziali.
La cosa dunque è grave perchè adesso nelle ADI i divorziati e risposati potranno ambire all’ufficio di diacono, il che la Bibbia non permette loro perchè appunto anche il diacono deve essere marito di una sola moglie (cfr. 1 Timoteo 3:12).
Ora, siccome questo è un punto facente parte della sana dottrina che Paolo esortò Timoteo a rappresentare ai fratelli (cfr. 1 Timoteo 4:6), e siccome gli dice verso la fine della sua epistola che “se qualcuno insegna una dottrina diversa e non s’attiene alle sane parole del Signor nostro Gesù Cristo e alla dottrina che è secondo pietà, esso è gonfio e non sa nulla; ma langue intorno a questioni e dispute di parole, dalle quali nascono invidia, contenzione, maldicenza, cattivi sospetti, acerbe discussioni d’uomini corrotti di mente e privati della verità, i quali stimano la pietà esser fonte di guadagno” (1 Timoteo 6:3-5), noi non abbiamo nessun problema ad applicare queste dure parole anche a tutti quei pastori delle ADI che hanno deciso di non attenersi alla dottrina di Dio ma si sono messi ad insegnare un’altra dottrina.
E badate che l’aver aperto la porta del diaconato a coloro che hanno due mogli, da prima della conversione, significa che più in avanti le ADI apriranno loro anche la porta del pastorato. Siatene sicuri di questo, stanno semplicemente preparando la strada a piccoli passi. D’altronde le Assemblee di Dio USA permettono già ai divorziati e risposati, prima della loro conversione, di diventare pastori.
Peraltro, vorrei farvi notare che in questo nuovo testo a coloro che divorziano e passano a seconde nozze dopo la loro conversione, non viene negato un eventuale servizio di collaborazione nella Chiesa come quello del diaconato, infatti viene detto ‘In caso di seconde nozze, sarà precluso loro il ministero e l’insegnamento e il Pastore e il Consiglio di Chiesa valuterà se, come e quando avvalersi della loro collaborazione per gli altri servizi che concorrano all’edificazione della comunità locale, sempre tenendo conto dei principi stabiliti nella Parola di Dio e in questo documento’.
L’espressione ‘altri servizi che concorrano all’edificazione della comunità locale’ assomiglia a quest’altra ‘agli altri servizi e compiti che risulterebbero utili al buon andamento della comunità locale di cui fanno parte’ che abbiamo visto prima, per cui lascia intendere che la porta al diaconato nella Chiesa non viene per nulla chiusa a credenti che decidono di divorziare e poi si risposano.
Ed anche qui voglio dire la stessa cosa di prima: badate che in questa maniera le ADI stanno preparando la strada per permettere in futuro il pastorato anche ai divorziati e risposati dopo la loro conversione, cosa anche questa permessa già da alcuni anni dalle Assemblee di Dio USA, che ammettono pastori divorziati e risposati dopo la loro conversione se il divorzio è avvenuto per infedeltà della moglie o perchè la moglie incredula ha abbandonato il marito.
E’ evidente dunque alla luce di tutto ciò, che nelle ADI è in atto un ulteriore sovvertimento delle vie sante di Dio, e dovete sapere fratelli che tutti coloro che si stanno rendendo colpevoli di questo atto di ribellione contro la Parola di Dio saranno puniti da Dio come si meritano.
Fratelli che frequentate Chiese ADI, ve lo dico di nuovo, uscite e separatevi da queste Chiese ribelli che stanno andando di male in peggio, calpestando a più non posso la dottrina di Dio.
Chi ha orecchie da udire, oda.
Giacinto Butindaro
Tratto da: http://giacintobutindaro.org/2012/04/27/il-consiglio-generale-delle-adi-apre-il-diaconato-ai-divorziati-e-risposati/
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