Egli è altresì scritto…

Blog di Nicola Iannazzo

● Le ADI danno il diaconato pure ai fornicatori

 

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Aprile 30th, 2012 Posted by | ADI (Assemblee di Dio in Italia), Comportamenti sconvenienti, Fornicazione | 5 comments

5 Responses to “● Le ADI danno il diaconato pure ai fornicatori”

  1. Non esiste alcuna proibizione biblica di divorzio o di nuovo matrimonio per un responsabile di chiesa. La descrizione che viene fatta di un responsabile di chiesa come “marito di una sola moglie” o “moglie di un solo marito” (1 Timoteo 3:2; 5:9) è talvolta considerata come proibizione di un nuovo matrimonio. In realtà vuol dire soltanto che questi debba avere allo stato attuale un solo partner ed essergli fedele. Nel mondo antico questo era indicazione di un alto senso morale perché avveniva normalmente il contrario. I peccati che riguardano la sfera sessuale spesso ricevono, nell’ambito delle chiese, un’indebita attenzione come se fossero la cosa più grave ed imperdonabile esistente.

    E’ l’eredità di una certa cultura cattolico-romana che sacralizza ed esagera il significato del matrimonio facendolo indebitamente assurgere a “sacramento”, come pure del coltivare un atteggiamento sessuofobico estraneo alla concezione biblica del mondo. E’ così che alcuni si vantano magari di avere come pastore un criminale pentito che abbia lasciato definitivamente alle spalle la sua vita passata, ma ci si sente imbarazzati ad avere come pastore una persona divorziata come se fosse la più grave delle colpe, persino quando di un divorzio ne è la vittima.

    Si giunge persino a negare che tale persona possa rifarsi una famiglia ed impostare la sua vita su basi diverse da prima. L’infrazione dei voti nuziali scaturita in un divorzio, però, dovrebbe essere trattato come qualunque altro peccato del passato, confessato e perdonato. Di un peccato confessato e perdonato, la Scrittura dice: “Egli tornerà ad avere pietà di noi, metterà sotto i suoi piedi le nostre colpe e getterà in fondo al mare tutti i nostri peccati” (Michea 7:9).

    Una volta che vi è stato un sincero ravvedimento e ricevutone il perdono da Dio, può e deve essere dimenticato. Bisogna inoltre pure rammentarsi che il divorzio in sé stesso non è peccato, ma lo è l’infrangere i voti matrimoniali. La pretesa, inoltre, che un ministro di culto debba “dare l’esempio” di una vita integerrima a tutti i livelli, anche per quanto riguarda il suo passato, come tale è insostenibile. Se questo fosse vero, chi mai avrebbe assunto come pastore l’apostolo Paolo, che disse: “Prima ero un bestemmiatore, un persecutore e un violento; ma misericordia mi è stata usata” (1 Timoteo 1:13).

  2. “Non esiste alcuna proibizione biblica di divorzio o di nuovo matrimonio per un responsabile di chiesa…” ?!?

    Ascolta Eugenio, Gesù invece ha detto: CHIUNQUE manda via sua moglie e ne sposa un’altra, commette adulterio verso di lei; e se la moglie, ripudiato il marito, ne sposa un altro, commette adulterio” (Marco 10:11-12).

    Coi tuoi falsi ragionamenti dimostri perciò il tuo chiaro disprezzo per le sane parole del Signor Gesù, quindi senza dilungarmi oltre con te non posso che citarti queste parole dell’apostolo Paolo che di conseguenza ti riguardano:

    “Se qualcuno insegna una dottrina diversa e non s´attiene alle sane parole del Signor nostro Gesù Cristo … esso è gonfio e non sa nulla” (1° Timoteo 6:3,4)

  3. …QUANTI SANTISSIMI ANDRANNO DRITTI ALL’INFERNO…….e giudici..e farisei..

  4. Ecco chi sono REALMENTE i “Farisei” di cui parli ipocritamente…
    Leggi Nuccia:

    ● Annullano la Parola di Dio come i Farisei

  5. Nuccia, (insieme a quelli delle ADI) non dovete riprendere quelli che giudicano lo scandalo e il peccato ma dovete piutosto giudicare voi le opere infruttuose delle tenebre invece di venire a dirci ‘giudici e farisei’. E poi, devi dimostrare che siamo farisei; non basta buttare li due parole e chiudere il discorso. Comunque sia, avete così tante TRAVI nei vostri occhi che io vi cosiglio di non perdere tempo per guardare le nostre pagliuzze.
    Badate a voi stessi.

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