● Una nuova vita … fuori dalle ADI
Premetto che la presente, non ha lo scopo di attaccare o ledere in qualunque misura le persone che abbiamo conosciuto e/o frequentato: è soltanto una precisazione di una posizione dottrinale che abbiamo preso e che serve a chiarire i motivi che ci hanno portato ad “abbandonare la nostra comune adunanza” nel locale di culto della Chiesa ADI di Desenzano del Garda.
Inoltre, serve anche a chiarire ogni malinteso con tutti quei credenti della suddetta Chiesa che non hanno capito i veri motivi e si sono “sentiti offesi” da una nostra lettera che avevamo loro spedito tempo fa, perché ci siamo sentiti dire che siamo stati motivo di scandalo per le anime nuove che frequentavano la comunità e che quella lettera “non era farina del nostro sacco” ma di altri.
Senza bisogno di alcuna smentita, siamo sicuri che si è cercato di fare “terra bruciata” intorno al nostro volontario allontanamento dalla comunità, visto che poi nessun fratello o sorella si è più fatto vivo.
Si è detto che ci siamo “sviati” perché abbiamo dato retta a false dottrine predicate da falsi pastori, la cui moralità è discutibile, e sui quali non bisogna fare affidamento perché scarsamente attendibili.
Ci hanno accusato che con così poca esperienza di fede vissuta alle spalle, ci siamo elevati sopra tutti, considerandoci superiori a loro come grado di sapienza e conoscenza biblica.
Le cose stanno invece così: abbiamo riflettuto a lungo e compreso che c’era una decisione da prendere. Non potevamo infatti continuare a frequentare una comunità in cui alla Parola di Dio gli si dà il senso voluto dalla linea dottrinale di una denominazione. Non ne potevamo più di tapparci il naso e rigettare tutto quello che era provato dalla Bibbia e non andava contro la Parola di Dio, ed accettare invece le false dottrine che questa Chiesa insegnava e ci induceva a credere.
Francamente non ci importa nulla di tutto quello che si è detto o non si è detto riguardo al nostro modo di essere usciti dalla comunità. La certezza che abbiamo avuto e che abbiamo tutt’ora è che nelle ADI la Parola di Dio viene interpretata in modo arbitrario seguendo una linea “dottrinale” comune a molte altre denominazioni, per cui la dottrina delle ADI è molto diversa da quella che si riscontra nella Bibbia.
Questo nostro comune sentimento è andato sempre più crescendo nel corso del tempo che abbiamo frequentato la comunità, tant’è vero che si è consolidato sempre più fino a sfociare nella nostra uscita.
La prima parte del titolo che abbiamo dato a questa lettera “una nuova vita”, come il cantico cristiano da tutti voi conosciuto, esprime al meglio il nostro comune sentimento che viviamo adesso, e mai come prima possiamo affermare questo: “La tua parola è una lampada al mio piè ed una luce sul mio sentiero” (Salmi 119:105).
Ma ora veniamo ai fatti.
La nostra storia inizia all’incirca tre anni or sono, quando mia moglie insistette nel ricercare una chiesa evangelica pentecostale vicina a noi. Premetto che mia moglie è di origine romena, e sin da ragazza frequentava con i suoi genitori una delle tante chiese pentecostali a Cluj-Napoca in Romania. Era già nelle vie del Signore sin da ragazza, aveva già fatto un esperienza con il Signore e conosceva già la sana dottrina cristiana, ma non era stata ancora battezzata. Si era allontanata dal proprio paese e dalla famiglia per venire in Italia a cercare lavoro nell’ ormai lontano dicembre 1999.
La vita in Italia l’ha portata ad allontanarsi dalla comunità, e a ricongiungersi con la sorella in Italia, ma dentro di sè la fede nel Signore è rimasta sempre presente nonostante per un periodo, si sia affievolita in seguito alle sue umane vicissitudini.
Il suo desiderio nel cuore è sempre stato quello di trovare una comunità pentecostale anche qui in Italia e non appena fosse stato possibile scendere nelle acque battesimali in obbedienza al comandamento del Signore.
L’ho aiutata a soddisfare le sue richieste, e alla fine attraverso internet abbiamo trovato un numero di telefono, di una chiesa ADI a Desenzano del Garda(BS).
Abbiamo avuto il primo contatto telefonico con il pastore, e ci siamo recati al locale di culto. Abbiamo conosciuto i primi fratelli che c’erano allora, e iniziammo a frequentare le riunioni della Chiesa.
All’inizio, io personalmente frequentavo in maniera occasionale, mentre mia moglie era molto assidua. Lei già aveva il desiderio nel cuore di essere battezzata, ed infatti il suo desiderio veniva esaudito dopo un anno e mezzo dalla prima frequentazione dei culti e degli studi biblici.
Da un po’ di tempo il Signore la stava chiamando. Infatti in quel periodo mia moglie soffriva di attacchi di panico, assumeva tranquillanti e psicofarmaci ed era seguita da uno psicologo.
Un giorno dopo l’ennesimo rifiuto di assumere cibo per alimentarsi (era a rischio anoressia), decise di voler cercare una chiesa evangelica pentecostale e riprese timidamente a leggere la Bibbia ormai dimenticata in un cassetto.
Premetto che i genitori di mia moglie erano già convertiti all’Evangelo della Grazia da circa vent’anni, e la continuavano ad esortare nel ricercare una comunità per stare più vicina in preghiera al Signore.
All’inizio non frequentavo molto la chiesa, ero piuttosto scettico riguardo a questa nuova frequentazione religiosa di mia moglie. Ho sempre pensato che fosse una nuova filosofia religiosa come molte altre in giro, e che stava per prendere l’ennesima “fregatura”. Ma nonostante le mie idee, non le ho mai proibito di andare e nè tantomeno l’ho ostacolata nel suo cammino. Ho semplicemente “osservato” con un certo distacco la cosa, e sono stato a vedere cosa sarebbe accaduto.
Con il passare del tempo, vedendo che mia moglie era decisa e sempre più convinta della sua frequentazione, e subendo di riflesso le sue continue “pressioni” anch’io ho iniziato a frequentare di più i culti e gli studi biblici, ma rimanevo sempre distaccato e scettico di tale situazione. Sinceramente all’inizio, non capivo nulla, mi annoiavo e non vedevo l’ora di andare via dal locale di culto.
Questo perché il Signore non si era ancora voluto rivelare nella mia vita, e non ero ancora “nato di nuovo”. Avevo sentito sempre parlare della nuova nascita, ma non sapevo in che cosa consistesse realmente.
Infatti il mio “percorso spirituale”, se così si può dire è durato un po’ di tempo prima che Il Signore si rivelasse nella mia vita. Precisamente fu un sabato mattina il 25 febbraio 2012. Lo ricordo benissimo, perché ho disegnato sulla pagina iniziale della mia prima bibbia, il simbolo dei cristiani, ovvero il pesciolino stilizzato con la data.
Quella mattina ero davanti al computer, stavo cercando un sito e tra le voci che trovai, ne ho trovato uno con una video-testimonianza di Nicola Legrottaglie un famoso calciatore. La sua testimonianza mi colpì moltissimo, tant’è vero che il Signore si rivelò quel giorno nella mia vita, proprio come a Lidia, secondo che è scritto: “E una certa donna, di nome Lidia, negoziante di porpora, della città di Tiatiri, che temeva Dio, ci stava ad ascoltare; e il Signore le aprì il cuore, per renderla attenta alle cose dette da Paolo” (Atti 16:14).
Mia moglie rientrò a casa verso mezzogiorno e vide il mio cambiamento, gli chiesi se potevamo inginocchiarci a pregare il Signore insieme, ed ella acconsentì. Non appena mi inginocchiai ed appoggiai il viso tra le mani, iniziai a piangere a dirotto come un bambino, tant’è vero che non ricordavo più il tempo dall’ultima volta che avevo pianto.
Tra le lacrime e i singhiozzi ringraziavo il Signore ad alta voce, lo ringraziavo di avermi salvato e di aver perdonato i miei peccati, mi ritrovai completamente bagnato fradicio di lacrime. Dopo, ci rialzammo e iniziammo a parlare di Dio e delle sue opere. Mi ricordo benissimo del discorso che facemmo, e le dissi che sicuramente non era dipeso da me ciò che era appena accaduto, ma senz’altro dalla volontà di Dio. Avevo una scarsa conoscenza della Parola, avevo poca dimestichezza con la Bibbia, e non sapevo ancora nulla riguardo la predestinazione o elezione di Dio, ma dentro di me avevo questa certezza che se fosse stato per me, non avrei mai cercato nessun Dio. Stavo benissimo così com’ero, vivevo di sport, palestra e, non credevo a niente se non a quello che potevo vedere e toccare fisicamente.
La mia filosofia di vita era ‘Mens sana in corpore sano’, ovvero solo sport e vita sana, per me Dio non esisteva, come del resto per moltissime altre persone del mondo.
Ci sono molti versetti nella Bibbia che ci fanno comprendere che per il nostro libero arbitrio non avremmo mai scelto di andare a Dio, anzi la Scrittura ci insegna che la nostra carne è per natura avversa alle cose di Dio.
È stato Lui attraverso la sua infinita misericordia che ci ha preordinato a vita eterna per salvarci nel giorno da Lui stabilito.
E’ scritto:
“Nel numero dei quali noi tutti pure, immersi nelle nostre concupiscenze carnali, siamo vissuti altra volta ubbidendo alle voglie della carne e dei pensieri, ed eravamo per natura figliuoli d’ira, come gli altri” (Efesini 2:3),
ed anche:
“Non i figliuoli della carne sono figliuoli di Dio: ma i figliuoli della promessa son considerati come progenie. …. poiché, prima che fossero nati e che avessero fatto alcun che di bene o di male, affinché rimanesse fermo il proponimento dell’elezione di Dio, che dipende non dalle opere ma dalla volontà di colui che chiama ….. Il vasaio non ha egli potestà sull’argilla, da trarre dalla stessa massa un vaso per uso nobile, e un altro per uso ignobile? E che v’è mai da replicare se Dio, volendo mostrare la sua ira e far conoscere la sua potenza, ha sopportato con molta longanimità de’ vasi d’ira preparati per la perdizione, e se, per far conoscere le ricchezze della sua gloria verso de’ vasi di misericordia che avea già innanzi preparati per la gloria, li ha anche chiamati (parlo di noi) non soltanto di fra i Giudei ma anche di fra i Gentili?” (Romani 9:8, 11, 21-24).
Gesù salva quelli che il Padre Gli ha dato, ovvero quelli che Dio ha scelto per essere salvati (Salmi 5:5; 7:11; Giovanni 17:9-10, Atti 2:47; 13:48); Egli con la Sua Parola fa quello che il Padre vuole e dà la vita a quelli che il Padre Gli ha dato, ed essi non periranno (Isaia 55:11; Giovanni 5:21; 6:37-40; 10:25-30; 17:2).
E’ scritto:
“Ogni cosa m’è stata data in mano dal Padre mio; e niuno conosce appieno il Figliuolo, se non il Padre, e niuno conosce appieno il Padre, se non il Figliuolo e colui al quale il Figliuolo avrà voluto rivelarlo” (Matteo 11:27);
ed anche:
“Niuno può venire a me se non che il Padre, il quale mi ha mandato, lo attiri; e io lo risusciterò nell’ultimo giorno. È scritto nei profeti: E saranno tutti ammaestrati da Dio. Ogni uomo che ha udito il Padre ed ha imparato da lui, viene a me. ….E diceva: Per questo v’ho detto che niuno può venire a me, se non gli è dato dal Padre” (Giovanni 6:44-45,65)
Non è una decisione umana, ma è un attrazione divina.
Non ci si mette ad un certo punto della nostra vita a cercare Dio, come a cercare un luogo su una mappa, in cui non si è mai stati prima. È il processo opposto, ovvero è Dio che ci attira a sè, e ci mette nelle condizioni di credere. La nostra decisione di credere è solo la conseguenza a tutta una serie di eventi e circostanze operate da Lui al fine di prepararci.
Ma scusate, pensate solo per esempio alla conversione di Saulo da Tarso (Atti 9:1-19).
Non ha forse detto lui stesso:
“Ma quando Iddio, che m’aveva appartato fin dal seno di mia madre e m’ha chiamato mediante la sua grazia, si compiacque di rivelare in me il suo Figliuolo perch’io lo annunziassi fra i Gentili ….” (Galati 1:15-16)?
Egli quindi era stato eletto ad ubbidire a Gesù, come lo siamo stati noi, secondo che dice l’apostolo Pietro ai santi:
“Pietro, apostolo di Gesù Cristo, agli eletti che vivono come forestieri nella dispersione del Ponto, della Galazia, della Cappadocia, dell’Asia e della Bitinia, eletti secondo la prescienza di Dio Padre, mediante la santificazione dello Spirito, ad ubbidire e ad esser cosparsi del sangue di Gesù Cristo: grazia e pace vi siano moltiplicate” (1 Pietro 1:1).
Nelle Sacre Scritture è inconfutabile la potente opera del Signore nei confronti di quest’uomo. Dapprima feroce persecutore della chiesa e dei santi, e poi discepolo di Gesù, e che discepolo! E’ stato colui che ci ha lasciato la maggior testimonianza scritta di Gesù Cristo attraverso le sue Epistole.
Eppure c’è ancora qualcuno che sta pensando ed è ancora convinto che la sua conversione sia avvenuta per il suo libero arbitrio, come se fosse dipesa da lui!
Ma chiunque è ancora convinto di questo è un insensato che non ha capito che cosa ha letto sino ad ora.
Io sono fermamente convinto e certo, che ci sono in giro molti credenti che frequentano i locali di culto che la Bibbia non la leggono mai a casa. E se la leggono non la capiscono affatto. La aprono solo al culto per seguire la traccia di ciò che viene letto dal pastore durante la sua predicazione domenicale, e poi prendono tutto per oro colato quello che viene da dietro il pulpito. Ascoltano di più le parole del pastore piuttosto che la Parola di Dio
Quindi arrivati a casa la ripongono in un cassetto, e non vanno a vedere se ciò che gli è stato detto corrisponde a verità o no.
E’ scritto:
“E i Gentili, udendo queste cose, si rallegravano e glorificavano la parola di Dio; e tutti quelli che erano ordinati a vita eterna, credettero” (Atti 13:48),
ed anche:
“Or noi sappiamo che tutte le cose cooperano al bene di quelli che amano Dio, i quali son chiamati secondo il suo proponimento. Perché quelli che Egli ha preconosciuti, li ha pure predestinati ad esser conformi all’immagine del suo Figliuolo, ond’egli sia il primogenito fra molti fratelli; e quelli che ha predestinati, li ha pure chiamati; e quelli che ha chiamati, li ha pure giustificati; e quelli che ha giustificati, li ha pure glorificati” (Romani 8:28-30),
ed ancora:
“Poiché Dio è quel che opera in voi il volere e l’operare, per la sua benevolenza” (Filippesi 2:13).
Sappiamo molto bene che molti usano il “solito” versetto di Giovanni 3:16 assieme all’altro di 1 Timoteo 2:4 per dimostrare l’esatto opposto, e cioè che Dio vuole salvare tutti. Ma se è vero che Iddio ha tanto amato il mondo, che ha dato il suo unigenito Figliuolo affinchè chiunque creda in Lui, non perisca ma abbia vita eterna, e che è la sua volontà salvare proprio tutti, allora scusatemi è altrettanto vero affermare che anche l’Anticristo (chiamato ‘il figliuol della perdizione’) può anch’egli esser salvato perchè Dio vuole salvarlo!
Non vi sembra che questa affermazione possa starci? Ovviamente in un contesto di “libero arbitrio” potrebbe starci benissimo, se Dio vuole salvare proprio “tutti”!
Evidentemente però le cose non stanno così, proprio per le ragioni che anche Voi sapete bene.
Il significato unico che si può dare a queste parole è che per credere bisogna essere stati ordinati da Dio a vita eterna. Soltanto in virtù del Suo proponimento si è in grado di credere, difatti in questa circostanza è scritto che credettero solo coloro che erano stati ordinati a vita eterna o eletti a salvezza da Dio.
Perché, nonostante il proponimento dell’elezione di Dio che è nella Bibbia, non si sente mai dire dal pulpito, che noi credenti siamo stati eletti a salvezza da Dio fin dal principio e che in Cristo siamo stati eletti prima della fondazione del mondo? Provate a chiedervi il perché, provate a farvi questa domanda.
Non è forse scritto:
“Ma noi siamo in obbligo di render del continuo grazie di voi a Dio, fratelli amati dal Signore, perché Iddio fin dal principio vi ha eletti a salvezza mediante la santificazione nello Spirito e la fede nella verità” (2 Tessalonicesi 2:13),
e:
“Siccome in lui ci ha eletti, prima della fondazione del mondo, affinché fossimo santi ed irreprensibili dinanzi a lui nell’amore, avendoci predestinati ad essere adottati, per mezzo di Gesù Cristo, come suoi figliuoli, secondo il beneplacito della sua volontà: a lode della gloria della sua grazia, la quale Egli ci ha largita nell’amato suo. Poiché in lui noi abbiamo la redenzione mediante il suo sangue, la remissione de’ peccati, secondo le ricchezze della sua grazia; della quale Egli è stato abbondante in verso noi, dandoci ogni sorta di sapienza e di intelligenza, col farci conoscere il mistero della sua volontà, giusta il disegno benevolo ch’Egli avea già prima in se stesso formato ….” (Efesini 1:4-9),
ed anche:
“Poiché, prima che fossero nati e che avessero fatto alcun che di bene o di male, affinché rimanesse fermo il proponimento dell’elezione di Dio, che dipende non dalle opere ma dalla volontà di colui che chiama, le fu detto: Il maggiore servirà al minore; secondo che è scritto: Ho amato Giacobbe, ma ho odiato Esaù. Che diremo dunque? V’è forse ingiustizia in Dio? Così non sia. Poiché Egli dice a Mosè: Io avrò mercé di chi avrò mercé, e avrò compassione di chi avrò compassione. Non dipende dunque né da chi vuole né da chi corre, ma da Dio che fa misericordia” (Romani 9:11-16),
ed ancora:
“E tutti gli abitanti della terra i cui nomi non sono scritti fin dalla fondazione del mondo nel libro della vita dell’Agnello che è stato immolato, l’adoreranno. Se uno ha orecchio, ascolti” (Apocalisse 13:8-9) ?
E poi, Gesù non ha forse detto ai suoi discepoli:
“Non siete voi che avete scelto me, ma son io che ho scelto voi, e v’ho costituiti perché andiate, e portiate frutto, e il vostro frutto sia permanente; affinché tutto quel che chiederete al Padre nel mio nome, Egli ve lo dia” (Giovanni 15:16) ?
Capire questa parte della dottrina biblica comporta dei benefici essenziali, e ci fa comprendere il vero significato della parola “Grazia”, in quanto non abbiamo fatto nulla per averla, neanche l’esserci disposti a voler credere. Fa rendere tutta la “Gloria” solo al Signore che ci ha scelti e ci rende ubbidienti alla sua Parola.
Non crediamo che una volta salvati si è sempre salvati, la Bibbia insegna chiaramente che si può scadere dalla grazia. Rimane inteso che il credente è responsabile delle proprie azioni ed è chiamato a perseverare nella fede fino alla fine.
Non crediamo che il Signore Gesù è morto solo per gli eletti, in quanto la Bibbia afferma che Egli è morto per tutti, ma solo gli eletti beneficeranno del suo sacrificio in quanto ordinati a vita eterna e quindi loro riceveranno misericordia da Dio. Perchè come ben disse Giovanni Battista: “L’uomo non può ricever cosa alcuna, se non gli è data dal cielo” (Giovanni 3:27).
Proseguo ora a parlarvi di come Dio ha continuato ad operare in me e mia moglie.
Dentro me iniziava a crescere qualcosa di spirituale, che prima non c’era. Infatti se prima aprivo la Bibbia solo al locale di culto, da quel giorno ho iniziato a leggerla tutti i giorni quotidianamente. Ho iniziato da quel giorno a svegliarmi al mattino, con il desiderio nel cuore di pregare Dio appena sveglio e di mettermi a studiare seriamente la Bibbia.
Ma ciò non bastava.
Iniziai a meditare e confrontare quello che veniva detto da dietro il pulpito con quello che trovavo scritto, ma c’era sempre qualcosa che mi lasciava perplesso. Ne parlai con mia moglie e vidi che anch’essa aveva molte perplessità a riguardo di ciò che veniva “predicato”.
Secondo voi quando una persona è perplessa, e ha dei dubbi e quegli stessi dubbi vengono creati intenzionalmente da una falsa dottrina, cosa dovrebbe fare? Dovrebbe andare a chiedere spiegazioni a chi glieli ha intenzionalmente creati, e così glieli lascerebbe ancora come prima o addirittura anche peggio? Oppure dovrebbe chiedere a qualcun altro, che è nella fede da molti anni, scrive libri e vive in un altro luogo e contesto e che ne sa certamente di più di quella persona?
La risposta mi sembra ovvia, no?
Ringrazio Dio che ci ha messo nel cuore questo desiderio e ci ha fatto conoscere ‘casualmente’ il fratello Giacinto Butindaro attraverso il suo blog su internet.
Circa un mese dopo la mia conversione, era Marzo, cercando in rete musica cristiana e informazioni bibliche…, trovai il blog del fratello Giacinto http://www.giacintobutindaro.org/
che attraverso le sue predicazioni e i suoi scritti ci ha fatto conoscere la verità della Parola che non viene mai spiegata da nessuno in modo così esaustivo.
Lo dobbiamo ringraziare perché ci ha aperto gli occhi rivelandoci quante eresie e false dottrine circolano negli ambienti evangelici.
Non si è aperta una porta ma un portone!
Finalmente avevamo a disposizione una marea di risposte a tutte le nostre domande, a tutte le incertezze che si erano accumulate sino a quel giorno. Tutte le confutazioni, le predicazioni e i suoi libri scritti ci toglievano ogni perplessità.
Ringraziamo Dio ogni giorno che ci ha dato discernimento per la sua Sacra Parola, e ci ha messo nel cuore questo desiderio. Se la fede viene dall’udire ed è certezza di vita eterna, non può essere altrettanto per il dubbio e le perplessità.
Se dal pulpito invece di pane spirituale da mangiare vi danno pietre, e invece di acqua da bere vi danno il fiele, evidentemente ci si accorge che non si può avere crescita spirituale.
Se un servo di Dio, che è colui che dovrebbe portare la Parola, si diverte a fare battute spiritose da dietro il pulpito per ravvivare l’atmosfera della comunità, è evidente che una persona si pone delle domande sulla serietà di ciò che viene detto, o no?
Se dal pulpito viene detta una cosa e nella Bibbia si riscontra un ‘altra cosa, è evidente che si generi della confusione non vi pare?
Ma secondo voi, è possibile che se ad ogni intervento del pastore alcuni credenti non rispondono ‘Amen’, il pastore stesso deve fare ancora il suo spettacolo per “estorcere” l’approvazione di quei credenti?
Personalmente piuttosto di dire un Amen così forzato ho preferito dire (e non poche volte l’ho fatto), un “così non sia” di tutto cuore.
Ma perché questi pastori hanno l’interesse a farvi sapere solo certe cose e a dirvele al momento opportuno, ma non vogliono farvi sapere altre cose?
Perché se uno non dà la decima la domenica si scatenano con i loro sermoni a “doppio senso” che accusano i credenti di rubare a Dio?
Perché insistono così tanto sul dare soldi per l’opera di Dio? Perché insistono tanto nel destinare l’otto per mille alla loro organizzazione?
È abbastanza chiaro, lo capirebbe anche un bambino. Ovviamente perché questi pastori, vogliono “tenere le pecore” unite nel gregge. Perché se i credenti iniziano ad ascoltare la voce del Buon Pastore e si affidano alla Parola di Dio che li guida, e non quella del lupo rapace, ovviamente si allontaneranno dalla comunità, verranno meno le offerte e le decime, e “l’opera” di quella comunità si “sgonfierà”.
In effetti, sin dall’ inizio, quello della decima è stato sempre una nota dolente e un motivo di scontro e lite familiare, tra me e mia moglie.
Mi sono sempre sforzato prima da non credente e poi da convertito di accettare questa pratica, ma ho sempre avuto molte riserve e perplessità sulla legittimità biblica della cosa.
Ne parlai con mia moglie e lei mi disse che nè i suoi genitori e nè sua sorella in Romania avevano questa obbligatorietà del pagamento della decima, si perché si tratta di un obbligo e non di una libera offerta, sia ben chiaro! Anche se viene fatta passare per un “insegnamento biblico” che ti condiziona.
Lei stessa si è sempre sentita a disagio e fortemente condizionata da questa pratica, che qua in Italia è diffusissima nelle comunità evangeliche, mentre in Romania nelle comunità pentecostali che conoscevamo non è praticata.
Ne parlammo appunto con la sorella di mia moglie anch’essa convertita, che nel frattempo è ritornata a vivere in Romania con il marito e i figli. Anche lei ci confermava che non era tenuta a versare nessuna decima mensile alla comunità!
Ma scusate, se in tutto il Nuovo Testamento non esiste alcun riferimento, nessun insegnamento riguardante il pagamento della decima per la Chiesa dei santi, mi dite perché costoro la ordinano?
Ma se è vero che in Cristo è avvenuto un cambiamento della legge, e che non siamo più sotto la legge di Mosè ma sotto la legge di Gesù Cristo, ma dove la vedete voi la decima? Andiamo ora alle Sacre Scritture.
Agli Ebrei è scritto:
“Ora, se la perfezione fosse stata possibile per mezzo del sacerdozio levitico (perché su quello è basata la legge data al popolo), che bisogno c’era ancora che sorgesse un altro sacerdote secondo l’ordine di Melchisedec e non scelto secondo l’ordine d’Aronne? Poiché, mutato il sacerdozio, avviene per necessità anche un mutamento di legge. Difatti, colui a proposito del quale queste parole son dette, ha appartenuto a un’altra tribù, della quale nessuno s’è accostato all’altare; perché è ben noto che il nostro Signore è sorto dalla tribù di Giuda, circa la quale Mosè non disse nulla che concernesse il sacerdozio. E la cosa è ancora vie più evidente se sorge, a somiglianza di Melchisedec, un altro sacerdote che è stato fatto tale non a tenore di una legge dalle prescrizioni carnali, ma in virtù della potenza di una vita indissolubile; poiché gli è resa questa testimonianza: Tu sei sacerdote in eterno secondo l’ordine di Melchisedec. Giacché qui v’è bensì l’abrogazione del comandamento precedente a motivo della sua debolezza e inutilità (poiché la legge non ha condotto nulla a compimento), ma v’è altresì l’introduzione d’una migliore speranza, mediante la quale ci accostiamo a Dio. E in quanto ciò non è avvenuto senza giuramento (poiché quelli sono stati fatti sacerdoti senza giuramento, ma egli lo è con giuramento, per opera di Colui che ha detto: Il Signore l’ha giurato e non si pentirà: tu sei sacerdote in eterno), è di tanto più eccellente del primo il patto del quale Gesù è divenuto garante. Inoltre, quelli sono stati fatti sacerdoti in gran numero, perché per la morte erano impediti di durare; ma questi, perché dimora in eterno, ha un sacerdozio che non si trasmette; ond’è che può anche salvar appieno quelli che per mezzo di lui si accostano a Dio, vivendo egli sempre per intercedere per loro. E infatti a noi conveniva un sacerdote come quello, santo, innocente, immacolato, separato dai peccatori ed elevato al disopra de’ cieli; il quale non ha ogni giorno bisogno, come gli altri sommi sacerdoti, d’offrir de’ sacrificî prima per i proprî peccati e poi per quelli del popolo; perché questo egli ha fatto una volta per sempre, quando ha offerto se stesso. La legge infatti costituisce sommi sacerdoti uomini soggetti a infermità; ma la parola del giuramento fatto dopo la legge costituisce il Figliuolo, che è stato reso perfetto per sempre” (Ebrei 7:11-28).
La legge non ha portato nulla a compimento, vi era quindi bisogno di un altro sommo sacerdote (superiore) che non fosse secondo l’ordine di Aronne, che è stato suscitato da Dio e si chiama Gesù Cristo.
È avvenuto quindi un cambiamento del sacerdozio.
Gesù però non discendeva dalla tribù di Levi come Aronne, e quindi non faceva parte dei Leviti che secondo la legge di Mosè avevano l’ordine di riscuotere le decime.
Egli infatti discendeva dalla tribù di Giuda e fu stabilito sommo sacerdote secondo l’ordine di Melchisedec che è un ordine nettamente superiore a quello di Aaronne. E quindi siccome Gesù non faceva parte dei Leviti non poteva riscuotere le decime.
Ecco perchè Gesù non ordinò mai ai suoi discepoli di dargli le loro decime, e non visse quindi con le loro decime. Non è concepibile allora che persone che si dicono servitori di Gesù ora si mettano a ordinare ai discepoli del Signore di pagare la decima, quando questo non lo fece il Maestro stesso!
Nel Nuovo Testamento non abbiamo l’ordine di dare la decima, ma bensì l’ordine di contribuire con delle libere offerte all’opera del Signore, sia che si tratti si sostenere i ministri dell’Evangelo o i bisogni dei poveri tra i santi:
“Dia ciascuno secondo che ha deliberato in cuor suo; non di mala voglia, né per forza perché Iddio ama un donatore allegro. E Dio è potente da far abbondare su di voi ogni grazia, affinché, avendo sempre in ogni cosa tutto quel che vi è necessario, abbondiate in ogni opera buona; siccome è scritto: Egli ha sparso, egli ha dato ai poveri, la sua giustizia dimora in eterno” (2 Corinzi 9:7-9);
“E i discepoli determinarono di mandare, ciascuno secondo le sue facoltà, una sovvenzione ai fratelli che abitavano in Giudea, il che difatti fecero, mandandola agli anziani, per mano di Barnaba e di Saulo” (Atti 11:29-30)
Questi sono i versi presi dalla Bibbia che vengono usati per imporre la decima ai santi.
Questo scritto in Malachia: “L’uomo dev’egli derubare Iddio? Eppure voi mi derubate. Ma voi dite: ‘In che t’abbiam noi derubato?’ Nelle decime e nelle offerte. Voi siete colpiti di maledizione, perché mi derubate, voi, tutta quanta la nazione! Portate tutte le decime alla casa del tesoro, perché vi sia del cibo nella mia casa, e mettetemi alla prova in questo, dice l’Eterno degli eserciti; e vedrete s’io non v’apro le cateratte del cielo e non riverso su voi tanta benedizione, che non vi sia più dove riporla” (Malachia 3:8-10);
e questo scritto nel Vangelo secondo Matteo che fanno parte della riprensione che Gesù rivolse agli scribi e ai farisei: “Guai a voi, scribi e Farisei ipocriti, perché pagate la decima della menta e dell’aneto e del comino, e trascurate le cose più gravi della legge: il giudicio, e la misericordia, e la fede. Queste son le cose che bisognava fare, senza tralasciar le altre” (Matteo 23:23).
Questo versetto in Matteo viene usato in modo errato per dimostrare che Gesù stesso ha confermato che dobbiamo dare la decima, ma non è affatto così, infatti quel “senza tralasciare le altre” non indica solo la decima, ma tutti i precetti della legge.
È come dire che Gesù ha confermato che noi sotto la grazia dobbiamo non solo dare la decima, ma osservare anche il sabato, la circoncisione, la festa delle capanne, la festa degli azzimi, etc.
Gesù con queste parole si rivolse agli Ebrei di nascita che erano sotto la legge che pagavano la decima ai sacerdoti Leviti. Ma noi Gentili non siamo sotto la legge di Mosè, e non abbiamo l’obbligo di mantenere i Leviti per il loro servizio.
Quello che la Bibbia insegna in modo chiaro e facilmente comprensibile a tutti è che l’offerta deve venire dal nostro cuore e non può essere imposta ai credenti una percentuale stabilita da versare mensilmente. Infatti biblicamente parlando la decima non rappresenta soltanto il 10% dello stipendio, ma bensì di tutte le proprie entrate: si dovrebbe stare sempre a calcolare la decima parte di tutto ciò che abbiamo ricevuto materialmente in entrata nella nostra vita. Che si tratti di una rendita finanziaria, un lascito, un eredità, la tredicesima, e un affitto, solo per fare degli esempi concreti.
Quindi un credente che dà la decima del suo stipendio, ma non il resto delle sue entrate, è un trasgressore e non un praticante del precetto stesso.
La decima è un vero e proprio giogo per il credente ed è in netto contrasto con il Vangelo, che ci insegna che Gesù è venuto a liberarci dalla schiavitù della legge. E’ chiaro però che di questa libertà non possiamo farne occasione per la carne amando il denaro.
Chi predica il Vangelo ha il diritto di vivere del Vangelo, ma non quello di vivere della legge di Mosè ordinando la decima.
Comunque se un credente per sua libera e spontanea iniziativa personale decide di fare voto di dare la decima come Giacobbe (Genesi 28:17-22) è libero di farlo.
Attenzione però a fare voti a Dio e poi non mantenere il voto fatto! Perché è vero che Dio è un Dio d’amore, ma è anche un Dio vendicatore e tremendo che castiga coloro che non mantengono i voti fattiGli!
Dice la Scrittura infatti:
“Quando avrai fatto un voto all’Eterno, al tuo Dio, non tarderai ad adempirlo; poiché l’Eterno, il tuo Dio, te ne domanderebbe certamente conto, e tu saresti colpevole; ma se ti astieni dal far voti, non commetti peccato. Mantieni e compi la parola uscita dalle tue labbra; fa’ secondo il voto che avrai fatto volontariamente all’Eterno, al tuo Dio, e che la tua bocca avrà pronunziato” (Deuteronomio 23:21-23).
E che dirò del rapimento segreto della chiesa?
Ci avevano fatto credere anche questa falsa dottrina, che il Signore poteva tornare in qualsiasi momento. Ma questo alla luce delle Sacre Scritture è totalmente falso. Ma nella Bibbia questo ritorno in due fasi non esiste, è un’invenzione.
Mi ricordo che una sera a casa di fratelli, nell’uscire dalla porta di casa, vidi attaccato sullo stipite della porta un foglio con scritte queste parole: E se il Signore tornasse domani, tu saresti tra quelli che andranno in cielo con lui o rimarrai sulla terra?
Devo dire che un simile messaggio, mi infastidì parecchio. Si perché era l’ennesima conferma di quanto avevamo sentito predicare nel corso dei mesi precedenti. Infatti in molte occasioni abbiamo potuto ascoltare, più di una volta di questo “rapimento segreto della chiesa dei santi”.
L’ ultima “ciliegina sulla torta” abbiamo avuto modo di leggerla nell’ultima pagina del primo numero del giornalino “Gocce di Rugiada”, pubblicato dalla nostra ormai ex-comunità.
Il titolo era “Ancora 5 minuti” in cui si parla in modo “edulcorato” ma molto chiaro, del rapimento segreto della chiesa e del ritorno del Signore.
Vi cito quanto riportato:
‘È vero che quando Gesù ritornerà tutti i credenti verranno rapiti? Che cosa succederà dopo il rapimento? Tutte le persone si preoccupano del giorno di domani, ma cosa faranno quando si ritroveranno da sole? Quando tutti i credenti saranno scomparsi da ogni angolo della Terra e nessuno saprà dove siano andati a finire? Immaginiamo cosa scriveranno i giornali in quei giorni.
Scoop mondiale! Migliaia di persone scomparse in tutto il mondo: che succede? Scopriamolo.
04/02/2012- Oggi sono sparite moltissime persone. I loro parenti sono disperati, non sanno cosa sia successo, si cercano informazioni in tutto il mondo. Molti posizionano le foto degli scomparsi agli angoli delle strade, ma nessuno sa nulla. Dove saranno andate tutte queste persone? Se qualcuno ha qualche indizio ci informi.
05/02/2012- Oggi vi proponiamo l’intervista fatta a Luisa I.: ”Io so che cosa è successo, il mio amico Giovanni mi parlava sempre di questa scomparsa: è il rapimento della chiesa e dei credenti…Dio esiste davvero!. Dopo l’intervista tutti si misero a ridere, ma nei nostri archivi abbiamo trovato l’intervista fatta un anno fa ad una persona di nome Elisabetta H. che parlava del ritorno di Gesù e di un rapimento: disse che è tutto scritto nella Bibbia, ma non seppe dire quando sarebbe accaduto! Alla fine dell’intervista tutti i presenti rimasero sbalorditi, non sapendo se la notizia fosse vera o no. Eppure tutte le testate dei giornali in ogni nazione parlano della venuta di Gesù, si dice che le persone scomparse fossero credenti…ma che cosa ha causato questa scomparsa?
07/02/2012- Intervista al nostro capo “TG Scoop” Simone P.: “Abbiamo fatto ricerche sulle persone scomparse ed abbiamo scoperto che credevano in Gesù, anche se non siamo sicuri al 100% di questa informazione. Vi informeremo di nuovi aggiornamenti non appena possibile”.
08//02/2012- Ed eccoci ogni giorno sempre più preoccupati, anche perché alcuni parlano di un periodo di grandi sofferenze che durerà 7 anni…che stia già iniziando?’
Questa ennesima falsa dottrina insegna che il Signore tornerà nella prima fase solo per i credenti, i salvati, solo per i santi, la sua chiesa insomma. E tutto ciò avverrà in maniera invisibile per il mondo, ma visibile solo per i salvati. Può avvenire in qualunque momento dicono ad esempio: che chi verrà trovato alla guida dell’auto verrà rapito, chi sta andando al lavoro non si presenterà etc.etc.
Vi sarà la risurrezione dei morti in Cristo e il mutamento dei santi viventi. Gli eletti verranno rapiti sulle nuvole ad incontrare il Signore nell’aria. E tutto ciò avverrà in un batter d’occhio senza che il mondo si accorga di nulla.
Il Signore li rapirà e li porterà con sé a festeggiare le sue nozze, mentre sulla terra rimarranno tutti quelli non salvati. Durante questo periodo di tempo, ci sarà la manifestazione dell’Anticristo, dell’uomo del peccato, e ci saranno i terribili giudizi di Dio sul mondo degli empi descritti nell’Apocalisse. Ci sarà un dura persecuzione da parte dell’Anticristo nei confronti in modo particolare degli Ebrei di nascita che si convertiranno a Cristo in questo periodo. Ci sarà una conversione di massa degli Ebrei che diventeranno dei potenti missionari di Cristo, e che evangelizzeranno il mondo e molte anime si convertiranno a Cristo.
E per loro inizierà il periodo della grande tribolazione che durerà appunto sette anni. Poi alla fine di questo periodo, nella seconda fase appunto il Signore tornerà per la seconda volta con i suoi santi ovvero la sua chiesa e farà giustizia, giudicherà l’Anticristo, punirà gli empi ed inizierà il regno millenario di Cristo sulla terra.
I pastori che sostengono questa dottrina, dicono dal pulpito che la chiesa non sarà perseguitata e non passerà la grande tribolazione ma sarà rapita prima che l’Anticristo sia manifestato.
I segni hanno ha che fare ‘ soltanto’ con la ‘seconda fase del suo ritorno’ dicono i sostenitori di questa falsa dottrina, che Cyrus Ingerson Scofield con la sua famosa Bibbia annotata ha contribuito molto a diffondere per tutte le Chiese.
“Alla legge! alla testimonianza. Se il popolo non parla così, non vi sarà per lui alcuna aurora!” (Isaia 8:20)
Esiste solo UN SOLO ritorno del Signore ed avverrà in maniera visibile a tutto il mondo.
E ci sono dei chiari segni che precederanno il ritorno del Signore! Ma adesso veniamo ai passi delle Sacre Scritture per precisare e chiarire come stanno le cose, tenendo davanti a noi le parole di Gesù: “Nella legge che sta scritto? Come leggi?” (Luca 10:26)
Vediamo se queste chiare parole riescono ad essere di ulteriore aiuto a chi non ha ancora capito quanto sopra scritto:
“E come Gesù usciva dal tempio e se n’andava, i suoi discepoli gli s’accostarono per fargli osservare gli edifizî del tempio. Ma egli rispose loro: Le vedete tutte queste cose? Io vi dico in verità: Non sarà lasciata qui pietra sopra pietra che non sia diroccata. E stando egli seduto sul monte degli Ulivi, i discepoli gli s’accostarono in disparte, dicendo: Dicci: Quando avverranno queste cose, e quale sarà il segno della tua venuta e della fine dell’età presente? E Gesù, rispondendo, disse loro: Guardate che nessuno vi seduca. Poiché molti verranno sotto il mio nome, dicendo: Io sono il Cristo, e ne sedurranno molti. Or voi udirete parlar di guerre e di rumori di guerre; guardate di non turbarvi, perché bisogna che questo avvenga, ma non sarà ancora la fine. Poiché si leverà nazione contro nazione e regno contro regno; ci saranno carestie e terremoti in varî luoghi; ma tutto questo non sarà che principio di dolori. Allora vi getteranno in tribolazione e v’uccideranno, e sarete odiati da tutte le genti a cagion del mio nome. E allora molti si scandalizzeranno, e si tradiranno e si odieranno a vicenda. E molti falsi profeti sorgeranno e sedurranno molti. E perché l’iniquità sarà moltiplicata, la carità dei più si raffredderà. Ma chi avrà perseverato sino alla fine sarà salvato. E questo evangelo del Regno sarà predicato per tutto il mondo, onde ne sia resa testimonianza a tutte le genti; e allora verrà la fine. Quando dunque avrete veduta l’abominazione della desolazione, della quale ha parlato il profeta Daniele, posta in luogo santo (chi legge pongavi mente), allora quelli che saranno nella Giudea, fuggano ai monti; chi sarà sulla terrazza non scenda per toglier quello che è in casa sua; e chi sarà nel campo non torni indietro a prender la sua veste. Or guai alle donne che saranno incinte, ed a quelle che allatteranno in que’ giorni! E pregate che la vostra fuga non avvenga d’inverno né di sabato; perché allora vi sarà una grande afflizione; tale, che non v’è stata l’uguale dal principio del mondo fino ad ora, né mai più vi sarà. E se quei giorni non fossero stati abbreviati, nessuno scamperebbe; ma, a cagion degli eletti, que’ giorni saranno abbreviati. Allora, se alcuno vi dice: ‘Il Cristo eccolo qui, eccolo là’, non lo credete; perché sorgeranno falsi cristi e falsi profeti, e faranno gran segni e prodigî da sedurre, se fosse possibile, anche gli eletti. Ecco, ve l’ho predetto. Se dunque vi dicono: Eccolo, è nel deserto, non v’andate; eccolo è nelle stanze interne, non lo credete; perché, come il lampo esce da levante e si vede fino a ponente, così sarà la venuta del Figliuol dell’uomo. Dovunque sarà il carname, quivi si raduneranno le aquile. Or subito dopo l’afflizione di que’ giorni, il sole si oscurerà, e la luna non darà il suo splendore, e le stelle cadranno dal cielo, e le potenze de’ cieli saranno scrollate. E allora apparirà nel cielo il segno del Figliuol dell’uomo; ed allora tutte le tribù della terra faranno cordoglio, e vedranno il Figliuol dell’uomo venir sulle nuvole del cielo con gran potenza e gloria. E manderà i suoi angeli con gran suono di tromba a radunare i suoi eletti dai quattro venti, dall’un capo all’altro de’ cieli” (Matteo 24:1-31).
Quindi il ritorno del Signore non avverrà fintanto che l’Evangelo non sarà stato predicato in tutto il mondo e non l’avranno udito tutti gli abitanti della Terra, e nemmeno prima che si sia verificata l’apostasia (abbandono della fede da parte di molti) e si sia manifestato l’uomo del peccato ovvero l’Anticristo, il Figliuol della Perdizione.
Il Signore ritornerà in maniera visibile a tutto il mondo e non solo agli eletti: lo vedranno tutti.
Gli eletti verranno radunati dagli angeli e verranno rapiti sulle nuvole ad incontrare il Signore nell’aria, secondo che è scritto:
“Poiché questo vi diciamo per parola del Signore: che noi viventi, i quali saremo rimasti fino alla venuta del Signore, non precederemo quelli che si sono addormentati; perché il Signore stesso, con potente grido, con voce d’arcangelo e con la tromba di Dio, scenderà dal cielo, e i morti in Cristo risusciteranno i primi; poi noi viventi, che saremo rimasti, verremo insieme con loro rapiti sulle nuvole, a incontrare il Signore nell’aria; e così saremo sempre col Signore. Consolatevi dunque gli uni gli altri con queste parole” (1Tessalonicesi 4:15-18).
Un evento così unico nella storia dell’umanità perché non dovrebbe essere visibile a tutto il mondo?
E perché spezzare il ritorno del Signore in due fasi?
Non è forse scritto:
“E dette queste cose, mentr’essi guardavano, fu elevato; e una nuvola, accogliendolo, lo tolse d’innanzi agli occhi loro. E come essi aveano gli occhi fissi in cielo, mentr’egli se ne andava, ecco che due uomini in vesti bianche si presentarono loro e dissero: Uomini Galilei, perché state a guardare verso il cielo? Questo Gesù che è stato tolto da voi ed assunto dal cielo, verrà nella medesima maniera che l’avete veduto andare in cielo” (Atti 1:9-11) ?
Qui l’apostolo Paolo parla del “Giorno del Signore”, cioè del ritorno di Gesù e il nostro adunamento con Lui, che lui afferma non verrà se prima non siano accaduti due eventi ben precisi:
“Or, fratelli, circa la venuta del Signor nostro Gesù Cristo e il nostro adunamento con lui, vi preghiamo di non lasciarvi così presto travolgere la mente, né turbare sia da ispirazioni, sia da discorsi, sia da qualche epistola data come nostra, quasi che il giorno del Signore fosse imminente. Nessuno vi tragga in errore in alcuna maniera; poiché quel giorno non verrà se prima non sia venuta l’apostasia e non sia stato manifestato l’uomo del peccato, il figliuolo della perdizione, l’avversario, colui che s’innalza sopra tutto quello che è chiamato Dio od oggetto di culto; fino al punto da porsi a sedere nel tempio di Dio, mostrando se stesso e dicendo ch’egli è Dio. Non vi ricordate che quand’ero ancora presso di voi io vi dicevo queste cose? E ora voi sapete quel che lo ritiene ond’egli sia manifestato a suo tempo. Poiché il mistero dell’empietà è già all’opra: soltanto v’è chi ora lo ritiene e lo riterrà finché sia tolto di mezzo. E allora sarà manifestato l’empio, che il Signor Gesù distruggerà col soffio della sua bocca, e annienterà con l’apparizione della sua venuta. La venuta di quell’empio avrà luogo, per l’azione efficace di Satana, con ogni sorta di opere potenti, di segni e di prodigî bugiardi; e con ogni sorta d’inganno d’iniquità a danno di quelli che periscono perché non hanno aperto il cuore all’amor della verità per esser salvati. E perciò Iddio manda loro efficacia d’errore onde credano alla menzogna; affinché tutti quelli che non han creduto alla verità, ma si son compiaciuti nell’iniquità, siano giudicati” (2Tessalonicesi 2:1-11).
Come si può dunque affermare che il ritorno di Gesù può accadere in qualsiasi momento, anche questa notte?
Diranno i contenziosi:
‘Ma è scritto: “Or quanto ai tempi ed ai momenti, fratelli, non avete bisogno che vi se ne scriva; perché voi stessi sapete molto bene che il giorno del Signore verrà come viene un ladro nella notte. Quando diranno: Pace e sicurezza, allora di subito una improvvisa ruina verrà loro addosso, come le doglie alla donna incinta; e non scamperanno affatto. Ma voi, fratelli, non siete nelle tenebre, sì che quel giorno abbia a cogliervi a guisa di ladro; poiché voi tutti siete figliuoli di luce e figliuoli del giorno; noi non siamo della notte né delle tenebre; non dormiamo dunque come gli altri; ma vegliamo e siamo sobrî” (1Tessalonicesi 5:1-6).’
Certo, rispondo io, ma questo non annulla le suddette parole di Paolo. E poi, badate che qui Paolo dice che il giorno del Signore coglierà a guisa di ladro non i santi o i figli della luce, ma coloro che sono nelle tenebre e questo perchè mentre i santi aspettano il ritorno di Gesù, i peccatori non lo aspettano.
Per cui queste parole di Paolo non significano che Gesù può tornare in maniera invisibile per i suoi in qualsiasi momento!
Ed ecco che questa falsa dottrina ha anche introdotto la seconda opportunità o possibilità di conversione per i cristiani diventati tiepidi che saranno lasciati sulla terra, che avranno così la possibilità di convertirsi durante il Regno dell’Anticristo.
Invece la Scrittura dice che quando Gesù tornerà, chi sarà trovato preparato andrà con lui, chi non sarà trovato pronto sarà castigato.
Ma la parabola delle dieci vergini cosa pensate che significhi? Ascoltate cosa dice questa parabola:
“Allora il regno de’ cieli sarà simile a dieci vergini le quali, prese le loro lampade, uscirono a incontrar lo sposo. Or cinque d’esse erano stolte e cinque avvedute; le stolte, nel prendere le loro lampade, non avean preso seco dell’olio; mentre le avvedute, insieme con le loro lampade, avean preso dell’olio ne’ vasi. Or tardando lo sposo, tutte divennero sonnacchiose e si addormentarono. E sulla mezzanotte si levò un grido: Ecco lo sposo, uscitegli incontro! Allora tutte quelle vergini si destarono e acconciaron le loro lampade. E le stolte dissero alle avvedute: Dateci del vostro olio, perché le nostre lampade si spengono. Ma le avvedute risposero: No, che talora non basti per noi e per voi; andate piuttosto da’ venditori e compratevene! Ma, mentre quelle andavano a comprarne, arrivò lo sposo; e quelle che eran pronte, entraron con lui nella sala delle nozze, e l’uscio fu chiuso. All’ultimo vennero anche le altre vergini, dicendo: Signore, Signore, aprici! Ma egli, rispondendo, disse: Io vi dico in verità: Non vi conosco. Vegliate dunque, perché non sapete né il giorno né l’ora” (Matteo 25:1-13).
Ma voi la vedete una seconda opportunità per quelle vergini che non avevano preso seco dell’olio? Io sinceramente no.
E poi se i tiepidi avessero una seconda opportunità dopo il ritorno di Gesù, che senso avrebbero queste parole di Gesù rivolte all’angelo della Chiesa di Laodicea:
“Perchè sei tiepido … io ti vomiterò dalla mia bocca” (Apocalisse 3:16) ?
Dunque, non illudetevi, non rimarrà nessuna porta socchiusa per i tiepidi!
Infatti Gesù ha anche detto:
“Qual è mai il servitore fedele e prudente che il padrone abbia costituito sui domestici per dar loro il vitto a suo tempo? Beato quel servitore che il padrone, arrivando, troverà così occupato! Io vi dico in verità che lo costituirà su tutti i suoi beni. Ma, s’egli è un malvagio servitore che dica in cuor suo: Il mio padrone tarda a venire; e comincia a battere i suoi conservi, e a mangiare e bere con gli ubriaconi, il padrone di quel servitore verrà nel giorno che non se l’aspetta, e nell’ora che non sa; e lo farà lacerare a colpi di flagello, e gli assegnerà la sorte degl’ipocriti. Ivi sarà il pianto e lo stridor de’ denti” (Matteo24:45-51) .
Queste parole di Gesù servono a mettere in guardia i credenti, a vigilare circa il suo ritorno.
E questa falsa dottrina ha introdotto anche l’illusione che la chiesa non sarà perseguitata dall’Anticristo, ma la Bibbia dice bensì un’altra cosa:
“E le fu dato di far guerra ai santi e di vincerli; e le fu data potestà sopra ogni tribù e popolo e lingua e nazione” (Apocalisse 13 :7),
ed anche:
“Poiché quelli saranno giorni di tale tribolazione, che non v’è stata l’uguale dal principio del mondo che Dio ha creato, fino ad ora, né mai più vi sarà. E se il Signore non avesse abbreviato que’ giorni, nessuno scamperebbe; ma a cagion dei suoi propri eletti, egli ha abbreviato que’ giorni” (Marco 13:19).
È molto più comodo certamente parlare del rapimento segreto, “rende di più” alla comunità: niente Anticristo, niente persecuzione, nessuna tribolazione, e quindi divertiamoci anche con le battutine dal pulpito e le risate.
Alcuni non si rendono conto di tutto ciò, perché vogliono sentire parlare solo delle cose piacevoli della Bibbia.
E i loro pastori li accontentano, perchè sanno che parlare di cose spiacevoli creerebbe turbamento negli uditori e poi li indurrebbe ad allontanarsi dalla loro organizzazione.
Nessuno vi inganni con parole seducenti, fratelli: non siate più dei bambini “sballottati e portati qua e là da ogni vento di dottrina, per la frode degli uomini, per l’astuzia loro nelle arti seduttrici dell’errore” (Efesini 4:14), ma seguitando verità in carità, crescete in ogni cosa verso colui che è il capo, cioè Cristo.
E come dice sempre Paolo,
“guardate che non vi sia alcuno che faccia di voi sua preda con la filosofia e con vanità ingannatrice secondo la tradizione degli uomini, gli elementi del mondo, e non secondo Cristo” (Colossesi 2:8).
Ma di cose da dire e soprattutto da scrivere ce ne sarebbero ancora tante: per esempio sul passaggio del cestino delle offerte.
Ma secondo voi quando Gesù predicava, mandava i discepoli con un cestino o una borsa a passare tra le persone che lo stavano ad ascoltare per raccogliere offerte? Secondo voi anche l’apostolo Paolo faceva passare il cestino delle offerte prima o dopo gli ammaestramenti o le predicazioni?
No, perchè nella Bibbia questa usanza del passaggio del cestino delle offerte durante le riunioni dei santi per raccogliere le offerte dei santi non è per nulla menzionata.
E ci sarebbe da dire pure sulla santificazione, visto che nelle ADI ci avevano sempre detto che un credente non deve rinunciare a nulla della sua vecchia vita!
E che dire poi dell’elevare preghiere o cantici allo Spirito Santo, che è una cosa che la Bibbia non ci insegna a fare, ma che nelle ADI ti fanno fare?
E poi dovrei parlare della falsa dottrina che quando un credente muore non va in cielo con Gesù Cristo, ma rimane in una sorta di “anticamera” in attesa di incontrare il Signore, come anche dell’altra falsa dottrina secondo cui il parlare in lingue e l’interpretazione fanno una profezia.
E perché poi nelle ADI non parlano mai del tormento eterno nel fuoco eterno a cui sono destinati gli empi?
E poi dovrei passare a parlare della vendita nel locale di culto del materiale concernente il Regno di Dio, che ha fatto diventare i locali di culto dei mercati.
Per non parlare poi delle barzellette da cabaret che vengono dal pulpito, in cui prendono un enorme piacere sia i pastori che le pecore.
Ci sarebbero dunque veramente ancora tante cose da dire, ma riteniamo sufficienti quelle fin qua elencate.
Voglio dunque rivolgere ai fratelli che sono ancora nelle ADI la seguente esortazione scritta nell’Apocalisse:
“Uscite da essa, o popolo mio, affinché non siate partecipi de’ suoi peccati e non abbiate parte alle sue piaghe; poiché i suoi peccati si sono accumulati fino al cielo e Dio si è ricordato delle iniquità di lei” (Apocalisse 18:4).
Ci dispiace per coloro che credono che ci siamo sviati, e che siamo “morti” biblicamente parlando. Anzi noi continuiamo ad essere fedeli alla Parola del nostro Signore, “non abbiamo mai abbandonato lo studio della Parola e ne tanto meno la nostra comune adunanza” come certamente qualcuno pensa o va dicendo.
Tutt’altro, noi vogliamo continuare a camminare nella luce della Parola del Signore e non nelle tenebre come gli altri del mondo. Siamo fermi e saldi nella Sua Parola più di prima, e continuiamo a camminare nella “Via Maestra” .
Siamo in comunione con altri fratelli e sorelle che credono come noi nella Parola dell’Iddio Vivente e Vero e di Gesù Cristo Nostro Signore
Ci incontriamo, ci frequentiamo, ci esortiamo ci riuniamo nelle nostre case in preghiera, eleviamo cantici al Signore, godiamo di una comunione con Dio e con i fratelli che prima non avevamo mai avuto.
E certamente continueremo sino alla fine dei nostri giorni dell’età presente fino a che il Signore ci darà un alito di vita, lo seguiremo e lo serviremo sempre con amore e fedeltà.
Casaloldo li 24/08/2012
Damiano Buzzago
Ana Maria Sandor
Per contattarci: damyb@hotmail.com
Tratto da: http://giacintobutindaro.org/2012/08/25/una-nuova-vita-fuori-dalle-adi/
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Commento by Fabrizio C. | Agosto 29th, 2012
Mi chiamo Fabrizio e da poco sono uscito, o per meglio dire, sono stato fatto uscire dalle ADI per ragioni che ora ometto solo per non dilungarmi troppo. Ho accettato il Signore 6 anni or sono ed il mio percorso di fede è stato messo a dura prova da diversi avvenimenti di quella che era la mia chiesa con una escalation che ha visto come culmine la mia decisione di lasciare la chiesa. Un percorso che certamente avranno fatto in tanti prima di me e dopo questa amara esperienza mi sono messo alla ricerca sul web di esperienze di altre persone che come me avevano subito questa sorta di espulsione. In questa ricerca mi sono imbattuto in diversi blog come il Suo che riportano alcune di queste esperienze. Caro fratello, da questa esperienza ho maturato un pensiero che potrà sembrare banale, ovvero, una chiesa che difende se stessa o che edifica se stessa o che promuove se stessa è una chiesa del peccato poiche dice il Signore che ogni servizio ed ogni culto deve essere dedicato a Lui solo e solo al Signore deve tornare la gloria e che a nulla valgono i pensieri di coloro che dicono grazie a me , grazie alle mie forze se si è fatto questo o quello. A parte queste considerazioni sarebbe bello avere a conoscenza di esperienze di fratelli che hanno trovato nuova vita nel Signore in una chiesa (intesa come adunanza di fratelli ) che non sia ADI o di altre confessioni, insomma, è cosa buona e giusta far sapere le pecche delle varie confessioni che presto vengono insabbiate da mani farisee avvezze al peccato ma ancora meglio sarebbe poter mostrare delle vie affinchè i fratelli come me non si sentano persi nel perseguire la comunione con il Signore.
Pace
Commento by nicola iannazzo | Agosto 30th, 2012
Fabrizio pace, termini consigliando: “…ancora meglio sarebbe poter mostrare delle vie affinchè i fratelli come me non si sentano persi nel perseguire la comunione con il Signore”.
Ebbene, hai mai riflettuto all’episodio dell’evangelizzazione di Filippo a quell’eunuco etiopo di Atti 8:26,39?
Dopo avergli esposto la Parola di Dio Filippo lo battezza in acqua per immersione e subito dopo (al verso 39) leggiamo che “…l’eunuco non lo vide più”, dato che lo Spirito del Signore rapisce Filippo.
In poche parole Filippo non ebbe nemmeno il tempo di consigliare a quel neo credente un gruppo di altri credenti come lui a cui unirsi per non correre il rischio di “perdersi” successivamente, che dovette lasciare solo quell’uomo appena battezzato. Come avrà fatto dunque questo fresco credente, una volta tornato in etiopia, senza altri riferimenti che il Signore e la Sua Parola?
Questo passo di Romani 8:26,39 ci insegna quindi che:
1) Anche nel caso dell’eunuco è unicamente Dio il promotore della salvezza (verso 26).
2) Da questo episodio vediamo quindi che non è a tutti i costi obbligatorio indirizzare un neo convertito a questo o a quel gruppo, in quanto che (come l’evangelizzato etiopo), quella stessa persona che è stata messa in grado di credere sarà Iddio stesso a guidarla nelle Sue vie affinchè non si perda, donando così pace anche a colui che evangelizza.
In quanto a noi continuiamo a ripetere che i tempi sono e saranno sempre più difficili a causa della corruzione dilagante e dell’apostasìa avanzante nelle chiese.
Occorre quindi ritornare a riunirsi nelle case, anche se in pochi o finanche “due o tre” (Matteo 18:20), come hanno fatto i credenti sin dall’inizio della storia e della nascita della chiesa, cosa che è perfettamente biblica.
Vedi infatti:
Commento by Fabrizio C. | Settembre 3rd, 2012
Pace fratello Nicola e pace a tutti i fratelli,
ti ringrazio tanto della tua risposta che condivido ma il Signore mi ha risposto ancor prima che lo facessi tu. E’ verissimo, una volta cresciuti nella fede giunge il momento di servire il Signore e basta che noi si agisca nel giusto che il Signore guiderà i nostri passi. Anche per le considerazioni sulla chiesa intesa come struttura gerarchica e non come adunanza di fratelli, è innegabile che più o meno tutte le denominazioni finiscono per promuovere loro stesse cadendo così nel peccato. Proprio nei giorni scorsi ho assistito ad una evangelizzazione che haimè è stata fatta e pensata per i membri di chiesa senza alcun riguardo per i non convertiti. Questa per me è stata una ulteriore riprova della fallacità di tante denominazioni, non dico tutte perchè sarei disonesto includere anche quelle che non conosco. Ritengo però che la vera e sana chiesa è quella della riunione spontanea di fratelli in qualsivoglia luogo idoneo anche se occorre sempre, in questi casi, la guida di un pastore o di una persona di grande fede che faccia crescere coloro che da poco hanno accettato il Signore.
Concludo dicendo che a mio avviso il frequentare una chiesa evangelica puo comunque costituire una buona scuola ed una buona base fatto salvo che crescendo bisogna aprire gli occhi e distingure ciò che è biblico da cio che non lo è. L’esperienza mi ha insegnato che una volta lasciata la chiesa x per qualsiasi ragione si subisce una specie di espulsione ingiustificata ma non amareggiatevi per questo, fratelli cari, perchè vi sarà messo in conto di giustiza nel momento del giudizio, anzi, ringraziate costoro per i buoni insegnamenti che avete potuto trarre. Apprezzo lo scopo di questi blog che si trovano in rete e che mi sembrano collegati in quanto tutti più o meno riportano gli stessi articoli, i quali, se ho ben capito, servono proprio a mostrare strade alternative alle varie deniminazioni per quanti come me si sono trovati davanti ad un bivio nello scegliere tra seguire la Parola o sviare manipolando a proprio favore le sacre scritture. Concludo dicendo, a conferma di quanto detto da Nicola circa il nostro dovere di servire il Signore. Ricordate la parabola delle mine ? Quale servitore fu ripreso dal suo padrone ? Abbiamo ricevuto la salvezza gratuitamente e gratuitamente dobbiamo servire il Signore per essere strumento nelle Sue mani perchè sempre al Signore torni la gloria.
Pace a tutti