● Secondo Francesco Toppi, ex presidente delle ADI, i Cattolici Romani fanno bene a farsi le immagini di Gesù sulla croce
Risposte da dare ai Cattolici Romani sulle cosiddette statue e immagini sacre
(96 minuti – scarica mp3)
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Durante una predicazione dal titolo ‘L’imminenza del Suo ritorno’, che risale al XVII Convegno Pastorale tenutosi a Castelvolturno (NA) – (26 Aprile 2002) e che è visionabile integralmente su Youtube a questo indirizzo http://youtu.be/f84WFlOnbXY, Francesco Toppi, ex presidente delle ADI, ha affermato che i Cattolici Romani fanno bene a farsi le immagini di Gesù sulla croce, di Maria e dei loro santi.
Ecco cosa ha detto:
‘Il ritorno del Signore, però non è la sua presenza spirituale che è garantita nell’esperienza dei Suoi figli. Gesù è qui, Gesù è qui. Ma come? voi fate, mi dite, mi dite: mi porti in Chiesa, diceva uno a una sorella: mi porti in Chiesa. E che è una Chiesa questa? Non c’è un crocifisso, non c’è una statua di Gesù, non c’è una statua della Madonna, non c’è né San Francesco né Sant’Antonio, che Chiesa è?
E questa sorella mi disse: fratello m’hanno detto questo, io non so come rispondergli. Ma tu puoi rispondere facilmente.
Nel passato quando il nostro popolo era un popolo molto semplice voi andavate nelle case e trovavate la fotografia di nonno, la fotografia di nonno, la fotografia di papà, la fotografia di mamma, e sotto la luce, no? Adesso mi sembra che non lo fanno più perché non gliene importa niente, ecco. Perché erano morti e dovevano averci la fotografia per ricordarli.
Fanno bene quelli a mettere le immagini di Gesù sulla croce, di tutti gli altri, perché sono morti per loro e ce devono avere il ricordo davanti se no se lo dimenticano, ma tra noi Gesù è qui, è vivente! non c’è bisogno della fotografia! Egli è in mezzo a noi’.
Questa è la clip presa dal suddetto video in cui potete sentire da voi stessi le sue parole.
[youtube=http://www.youtube.com/watch?v=quZplkECEBc&feature=player_embedded&w=480&h=320]
Quello che ha detto Toppi è una MENZOGNA, perchè i Cattolici Romani nel farsi quelle immagini di Gesù, di Maria e così via, peccano in quanto violano questo comandamento di Dio:
“Non ti fare scultura alcuna né immagine alcuna delle cose che sono lassù ne’ cieli o quaggiù sulla terra o nelle acque sotto la terra; non ti prostrare dinanzi a tali cose e non servir loro, perché io, l’Eterno, l’Iddio tuo, sono un Dio geloso che punisco l’iniquità dei padri sui figliuoli fino alla terza e alla quarta generazione di quelli che mi odiano, e uso benignità, fino alla millesima generazione, verso quelli che m’amano e osservano i miei comandamenti” (Esodo 20:4-6).
E se peccano, vuol dire che essi fanno ciò che è male agli occhi di Dio.
Toppi dunque ha chiamato bene ciò che è male agli occhi di Dio, e per lui dunque – come anche per tutti quelli che la pensano come lui – sono queste parole del profeta Isaia:
“Guai a quelli che chiaman bene il male, e male il bene, che mutan le tenebre in luce e la luce in tenebre, che mutan l’amaro in dolce e il dolce in amaro!” (Isaia 5:20).
Ma perchè nelle ADI proferiscono queste stolte parole? Per compiacere ai Cattolici Romani, per non inimicarseli, per non essere perseguitati e vituperati da loro, perchè noi sappiamo che chiunque parla contro le immagini e le statue della Chiesa Cattolica Romana chiamandole idoli, va incontro a persecuzioni e vituperio.
Questa dunque è l’ennesima prova che Toppi non serve Cristo, perchè come dice Paolo: “Vado io forse cercando di conciliarmi il favore degli uomini, ovvero quello di Dio? O cerco io di piacere agli uomini? Se cercassi ancora di piacere agli uomini, non sarei servitore di Cristo” (Galati 1:10).
Paolo non disse e non fece mai capire che i pagani del suo tempo facevano bene a farsi immagini o statue dei loro dii, anzi riprovò con vigore quelle loro opere vane, e per questo fu perseguitato. Come neppure gli antichi profeti dissero che gli Israeliti facevano bene a farsi immagini e statue, perchè anche loro riprovarono questa pratica pagana e per questo furono odiati, perseguitati e vituperati dagli Ebrei che erano diventati idolatri.
Peraltro, parlando in quella maniera, Francesco Toppi ha fortificato le mani degli idolatri, e quindi ha creato un intoppo alla loro conversione, perchè se essi fanno bene nel farsi quelle immagini e statue non c’è ragione per cui dovrebbero abbandonarle e distruggerle.
Potrei proseguire e scrivere molto di più per confutare queste ennesime parole stolte di Francesco Toppi che si oppongono alla verità, ma credo che quanto ho appena detto sia sufficiente.
Termino con queste parole di Paolo affinché servano di ammonimento sia per Toppi che per quanti nelle ADI la pensano come lui:
“ … l’ira di Dio si rivela dal cielo contro ogni empietà ed ingiustizia degli uomini che soffocano la verità con l’ingiustizia” (Romani 1:18),
e dico loro: ‘Ravvedetevi e convertitevi dalle vostre vie storte’.
Chi ha orecchi da udire, oda
Giacinto Butindaro
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Commenti e risposta del fratello Giacinto Butindaro, tratti dal suo blog:
giacintobutindaro says:
Tu dici: “Ė chiaro e palese: il pastore Toppi ironizza proprio sull’idolatria cattolica, e lei invece vuole farne un pretesto per fargli dire il contrario isolando uno spezzone, che tra l’altro già chiaramente fa capire l’ironia.”
Io ti rispondo: a noi non è per niente palese e neppure chiaro che Toppi ironizza sull’idolatria cattolica, anzi non ironizza per niente, perchè il contesto in cui ha espresso le sue parole non fa proprio capire che si tratti di una ironia, infatti lui racconta poco prima il fatto di una sorella che non sapeva come rispondere ad un cattolico romano che domandava come mai nel locale di culto dove era stato invitato non c’erano nè statue e neppure immagini di Gesù, di Maria e così via, e lui le dice che invece la risposta che la sorella doveva dare era facile. E qual’è questa risposta semplice? Che praticamente quello cattolico è un popolo molto semplice che ha bisogno di statue e immagini di Gesù per ricordarsi di Gesù dato che per loro Gesù è morto, mentre dato che per noi Gesù è vivente noi non abbiamo bisogno di queste ‘fotografie’!!
Dunque, secondo Toppi, i Cattolici Romani hanno bisogno di quelle ‘fotografie’, mentre noi no, ecco perchè dice che ‘fanno bene quelli a mettere le immagini di Gesù sulla croce, di tutti gli altri …’: già fanno bene. Non ha detto che fanno male, ma il contrario! Il punto è proprio questo quindi, che per Toppi i Cattolici Romani fanno bene in quello che fanno!
Ora se fanno bene, non fanno male: non ti pare? Mentre la Parola di Dio dice che essi fanno male, perchè quello che essi fanno si chiama IDOLATRIA. Quindi i cattolici romani che sentono queste parole di Toppi, non si sentiranno ripresi o ammoniti, ma coccolati, compresi, tollerati. Fanno bene ….. Ti posso assicurare che non pensano che egli abbia ironizzato!
E che Toppi non ironizza per niente, è evidente dal fatto che non c’è miglior occasione per parlare ai Cattolici Romani contro gli idoli e l’idolatria a cui sono dati, se non quella quando chiedono come mai nei nostri locali di culto non abbiamo statue e immagini di Gesù e dei santi.
Chiunque di noi infatti a questa domanda risponde che noi non abbiamo immagini e statue nei nostri locali di culto perchè sono idoli in abominio a Dio, già idoli, perchè così li chiama la Sacra Scrittura, e il culto che i cattolici gli rendono è idolatria, e gli idolatri non erediteranno il regno di Dio. E poi una domanda del genere è una ottima occasione per spiegare ai Cattolici Romani che quelle statue e immagini che si fanno i Cattolici Romani sono la violazione del secondo comandamento che vieta appunto farsi queste cose, e che i preti hanno tolto dal catechismo.
Toppi che ha fatto invece? Ha dato a quella sorella una risposta in cui non sono condannati nè gli idoli e neppure l’idolatria della Chiesa Cattolica Romana, ed ha fatto un discorso che non c’entrava proprio niente, ossia il discorso della necessità di una fotografia per ricordarsi di un morto!! Ma ti pare questa una risposta sensata e giusta? Ma certo che non lo è, e lo abbiamo ben capito. Ma tu non lo hai capito, o forse fai finta di non capire, perchè sei uno di coloro che sono abituati a dire ‘amen’ anche alle cose insensate di Toppi.
Tu dici: “Toppi sta contrapponendo la versione di un Gesù morto che hanno i cattolici con la verità di un Cristo risorto. A quanto pare invece lei vuole tirare acqua al suo mulino circuendo le menti e i cuori semplici, creando scandali e divisioni inutili.”
Io ti rispondo: innanzi tutto ti voglio ricordare che i cattolici romani, anche se nella maggior parte delle loro rappresentazioni di Gesù si vede ‘Gesù morto o crocifisso’, sanno che Gesù è risorto e non è più appeso alla croce, e che anche le immagini e statue di Gesù in croce servono loro per ricordarsi di Gesù risorto e vivente. Basta che tu parli con quelli del movimento carismatico cattolico e ti accorgerai che giustificano le loro immagini e statue di Gesù in croce in questa maniera, o al massimo ti diranno che quelle immagini e statue servono loro a ricordarsi della crocifissione di Gesù, perchè Gesù è vivente in mezzo a loro o dentro loro. E poi, mettiamo anche che Toppi abbia voluto fare questa contrapposizione, rimane la menzogna che ha detto, in quanto lui ha affermato che comunque sia i Cattolici Romani ‘fanno bene’! Cosa voglio dire? che anche nel caso noi vogliamo contrapporre ‘il Gesù morto’ dei cattolici con ‘il Gesù vivente’ in mezzo a noi, sicuramente non possiamo giustificare il farsi immagini e statue e il loro culto come invece ha fatto Toppi che invece che condannare le immagini e statue che si fanno i cattolici romani le ha giustificate con l’esempio della fotografia dei morti!
E poi, bada bene, che Toppi non ha parlato solo delle immagini di Gesù ma anche di quelle dei santi della Chiesa Cattolica Romana!
Ma io dico, con tutti i passi biblici da citare contro gli idoli e l’idolatria presenti nella Bibbia, se ne esce in quella maniera mantenendo un assoluto silenzio contro gli idoli e l’idolatria che stanno menando i cattolici all’inferno? E’ evidente dunque la malafede, l’astuzia e la falsità presente in quella risposta.
Chi conosce bene Toppi, comunque non si è sorpreso più di tanto nel sentire queste sue ennesime parole stolte, perchè era piuttosto una sua abitudine dire simile cose! Anche perchè Toppi si studiava di stare in buoni rapporti con i cattolici romani, e temeva di offenderli! E questo infatti è l’atteggiamento di quelli che seguono le orme di Toppi, non condannano quello che dovrebbero condannare, non riprovano quello che dovrebbero riprovare, non riprendono come dovrebbero riprendere, perchè vogliono compiacere ai cattolici, e non essere perseguitati da loro!
Io dunque non sto tirando acqua al mio mulino, come neppure circuendo le menti e i cuori semplici, creando scandali e divisioni inutili, perchè se c’è qualcuno che agisce come mi hai accusato di fare sono tutti coloro che ragionano e parlano come Francesco Toppi.
Tu dici: “Sign. Butindaro, sono sicuro che toglierà questo mio intervento e non mi risponderà, forse perché ha sbagliato … ma non pare tipo da accettare una qualsivoglia critica.”
Io rispondo: Signor Reanzi, lei si è sbagliato anche nel dire e pensare questo, perchè invece il suo commento l’ho voluto far passare affinchè la mia risposta serva a tutti coloro che ragionano come lei.
costantino says:Pace fratelli, ho sentito le parole di Toppi e sono rimasto scandalizzato da come ha incoraggiato i fedeli cattolici a credere agli idoli, anche se ha fatto credere ai fedeli “evangelici”, che gli evangelici hanno un Cristo vivo e i cattolici un Cristo morto, (apparentemente sembra vero). Questo modo di esprimersi è tendenzioso: da una parte fa credere che gli idoli sono importanti (per i cattolici) dall’ altra parte (evangelici) hanno un Cristo vivo, così non si tirano le strigliate dei cattolici e non vengono ripresi dagli “evangelici in letargo”. Questo comportamento è falso davanti a Dio e verso coloro che amano la verità!
Vi racconto una mia breve testimonianza di qualche tempo fa a riguardo delle ADI, che nutrono simpatia per i cattolici.
Anni fa appartenevo alle ADI. Un giorno il pastore decise di organizzare una evangelizzazione in un paese. Ci esorto’ di portare il vangelo senza dispute, ma di presentare un Dio che ama! Una sorella gli fece una domanda al pastore: se un fedele cattolico dovesse fare delle domande relative agli idoli, come dovremmo comportarci? Egli rispose con sicurezza di non entrare in polemiche con i cattolici, altrimenti rischiamo di perdere un anima, ma di presentare l’ amore di Gesu’ Cristo anche ai cattolici. Solo con l’ amore di Dio (così disse il pastore) che possiamo salvare le anime dei cattolici romani, senza dispute e liti. Questa è la risposta del pastore. Questa testimoniamza è verace!!!
Questo scritto mi ha ricordato quanto ci tengono (le ADI) per i cattolici romani. E ne ho le prove!!!
Incoraggio il fratello Giacinto di confutare sempre coloro che contraddicono e torcono le Sacre Scritture! Noi fratelli in Cristo, siamo uniti in preghiera per difendere, in questo caso il fratello Giacinto e tutti coloro che amano la verità! Il Signore lo benedica per l’ impegno che mette ogni giorno per salvaguardare le Scritture. In questi tempi malvagi abbiamo bisogno di uomini fatti e ONESTI!!!
Che Dio vi benedica,
il fratello Costantino.Mario Prospero says:L’affermazione è gravissima e non lascia adito a dubbi. anche io prima di leggere avevo pensato ad una qualche forma di ironia ma in realtà si tratta di ipocrisia “politically correct”. ma avete notato che radio evangelo anche nelle testimonianze di conversione non nomina le parole “chiesa cattolica”, “cattolicesimo”, “cattolici”? le sostituisce con locuzioni artificiose e ridicole del tipo: “la religione che praticavo prima”, o “la denominazione cristiana di cui facevo parte”.
Il linguaggio è importante, quando diventa paludato e ambiguo vuol dire che la franchezza è venuta meno e si fanno calcoli prima di dire le cose per motivi “politici”. Considerando che Loria sembra voler far rimpiangere Toppi viene da dire: ma dove finiranno le adi?
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Ė chiaro e palese: il pastore Toppi ironizza proprio sull’idolatria cattolica, e lei invece vuole farne un pretesto per fargli dire il contrario isolando uno spezzone, che tra l’altro già chiaramente fa capire l’ironia.
Toppi sta contrapponendo la versione di un Gesù morto che hanno i cattolici con la verità di un Cristo risorto. A quanto pare invece lei vuole tirare acqua al suo mulino circuendo le menti e i cuori semplici, creando scandali e divisioni inutili.
Sign. Butindaro, sono sicuro che toglierà questo mio intervento e non mi risponderà, forse perché ha sbagliato … ma non pare tipo da accettare una qualsivoglia critica.