● Diversamente Cattolici…
Evangelici italiani e di tutto il mondo, guardate al cattolicesimo e vedrete il punto di arrivo dello stesso processo che sta avvenendo nelle vostre denominazioni.
In origine abbiamo un potente risveglio portato da ebrei che avevano visto Gesù ed erano stati testimoni della sua resurrezione, questi israeliti si trasferiscono a Roma già nei primi decenni dopo la morte di Cristo e vi fondano una comunità che viene da subito perseguitata ai tempi dell’imperatore Claudio e nel 48 d.c vengono espulsi da quella città o comunque dispersi. Finita la prima persecuzione si riorganizzano ed eccoli nel 59 d.c destinatari della epistola ai romani da parte dell’apostolo Paolo.
Per tutto il primo secolo e buona parte del secondo la comunità di Roma è il punto di riferimento del cristianesimo tanto che Ireneo scrive che tutte le comunità nel mondo devono rapportarsi ad essa per quanto concerne la dottrina.
Ma poi… l’impero crolla, Costantino per motivi politici proclama il cristianesimo “religione di stato” e il tardo impero inizia a perseguitare i non cattolici (ovvero cristianesimo dominante). Il vescovo di Roma diventa presto la massima autorità della città, lotte sanguinose come quella tra Damaso e Ursino si scatenano per ottenere la carica vescovile e i primi papi iniziano a stipulare accordi con i vari regni romano-barbarici che venivano costituendosi al posto del decaduto impero romano. Ben presto a causa di questa sete di potere la dottrina si paganizza, il culto degli uomini (santi) e della donna (o madonna…) si sostituisce a quello in Spirito e verità dell’unico vero Dio ed ecco che una religione nata per liberare l’uomo diventa essa stessa un mostro che schiaccia chiunque le si oppone.
Cosa c’entra tutto questo con le chiese evangeliche di oggi?
Le denominazioni a diversa velocità e in modo diversi ripetono tutte la curva del cattolicesimo romano. Il pastorato diventa un incarico prestigioso da raggiungere a tutti i costi, i vescovi iniziano a trasmettere ai loro figli il loro mestiere/carica, i credenti praticano un culto degli “uomini unti” che si sostituisce a quello di Dio, l’organizzazione viene prima di ogni altra cosa e di Dio stesso ed in suo nome si può anche mentire o rubare (a quando uccidere?…). L’autorità ultima è il pastore e non la bibbia. Le denominazioni cercano accordi con lo stato, accumulano ricchezze, impongono tasse occulte (decime) con annesse minacce di maledizione (il cattolicesimo li chiama anatemi..).
Vogliamo aggiungere anche l’osservanza di giorni speciali (presi in prestito dalla sorella maggiore chiesa cattolica romana) come natale e pasqua o anche pentecoste o festa delle capanne per i filo-ebrei.
Insomma considerando che il movimento pentecostale è sorto in italia da meno di un secolo ed è già ridotto così posso affermare matematicamente che la velocità di corruzione del pentecostalismo è addirittura maggiore di quella del cattolicesmo.
Lasciateli fare per un altro secolo questi pastori e dove arriveremo?…
Mario Prospero
Tratto da: https://www.facebook.com/groups/nontollerojezabel/permalink/404348412975175/
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