● La Massoneria smascherata (3) – Dio
La Massoneria smascherata (3) – Dio
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DIO
Dottrina massonica
Per diventare membro della massoneria è richiesto al candidato di credere in Dio, ma al candidato non viene mai chiesto in quale dio egli creda: ‘La Massoneria … richiede semplicemente che tu creda in qualche deità, dagli il nome che vuoi … qualsiasi dio tu voglia, così egli è il tuo dio’ (Little Masonic Library, Macoy Publishing, 1977, 4:32).
In una Guida Massonica si legge:
‘Il Monoteismo è il solo dogma della Massoneria. La credenza in un Dio è richiesta ad ogni iniziato, ma la sua concezione dell’Essere Supremo è lasciata alla sua propria interpretazione. La Massoneria non si occupa di distinzioni teologiche. Questa è la base della nostra universalità’ (Grande Loggia dell’Indiana, Indiana Monitor & Freemason’s Guide, Edizione 1993, pag. 41).
I massoni generalmente chiamano la loro deità come il ‘Grande Architetto dell’Universo’ o ‘l’Essere Supremo’. L’abbreviazione G.A.D.U. sta appunto per Grande Architetto dell’Universo, e come dice uno scrittore massone: ‘Ogni massone ha diritto alla sua visione del G.A.D.U., dato che il concetto non è mai stato codificato’ (Lino Sacchi, Massoneria per principianti, pag. 30). Dio quindi viene chiamato il Grande Artefice, il Grande Maestro della Grande Loggia dell’aldilà, Yahweh, Allah, Buddha, Brahma, Vishnu, Shiva, o il Grande Geometra. Va bene qualsiasi nome, in quanto secondo i massoni il nome reale di Dio è stato perso.
Per loro Dio è conosciuto come ‘il senza nome di un centinaio di nomi’ (Henry Wilson Coil, “A Comprehensive View of Freemasonry,” Richmond: Macoy Publishing, 1973, pag 192), e difatti Albert Pike ha affermato che ‘il vero Dio, nella sua essenza, concepito come increato e Unico, non ha nome. Tale era la dottrina di tutti i Saggi ed è così specificatamente dichiarato nella Kabalah’ (Albert Pike, Morals and Dogma, Edizione Italiana, Vol. 3, pag. 279 – 32° Sublimi Principi del Real Segreto); ed è egualmente ‘presente con il pio Hindù nel tempio, con l’Ebreo nella sinagoga, con il Maomettano nella moschea, e con il Cristiano nella chiesa’ (Albert Mackey, Mackey’s Revised Encyclopedia of Freemasonry, Richmond: Macoy Publishing, 1966, 1:409-410).
Sul sito di una loggia massonica italiana si legge quanto segue:
‘I nomi usati per indicare l’Essere Supremo offrono a uomini di fedi diverse, che altrimenti sarebbero rimasti estranei gli uni agli altri, la possibilità di riunirsi insieme alla gloria del Dio in cui ciascuno di essi crede, senza che i contenuti delle invocazioni possano causare dissensi tra loro. Non esiste un dio massonico: il Dio di un massone è il Dio della religione che egli professa. I massoni si riuniscono nel comune rispetto dell’Essere Supremo che rimane supremo nelle loro confessioni religiose. La Massoneria non tenta in alcun modo di fondere assieme le singole religioni. Non esiste, pertanto, alcun Dio massonico sincretico’ (www.haniel.it).
Il noto massone Albert Pike affermò:
‘… ogni concezione umana di Dio deve essere proporzionata alla sua cultura mentale, e ai suoi poteri intellettuali, e alla sua eccellenza morale. Dio è, come l’uomo lo concepisce, l’immagine riflessa dell’uomo stesso’ (Albert Pike, Morals and Dogma, pag. 223 – 14° Grande Eletto – http://www.sacred-texts.com/mas/md/md15.htm).
Oltre a ciò, la Massoneria insegna che Dio è solo amore e che non è in grado di punire:
‘La Massoneria insegna che Dio è infinitamente buono … Noi abbiamo fede nell’Infinito: fede nell’Infinito Amore di Dio; ed è questa fede che deve salvarci. Nessuna dispensazione della Provvidenza di Dio, nessuna sofferenza o privazione è un messaggero di ira: nessuna delle sue circostanze sono indicazioni dell’Ira di Dio. Egli è incapace di rabbia … Gli uomini cattivi non muoiono perchè Dio li odia. Essi muoiono perchè la cosa migliore per loro è che essi debbano morire; e, per quanto cattivi essi sono, è meglio per loro essere nelle mani del Dio infinitamente buono, che in qualsiasi altro luogo’ (Albert Pike, Morals and Dogma, pag. 718 – 28° Cavaliere del Sole o Principe adepto – http://www.sacred-texts.com/mas/md/md29.htm).
Alcuni massoni arrivano ad identificare Dio con la creazione. J.D. Buck per esempio ha affermato:
‘Dio non si è mai manifestato per farsi vedere dagli uomini. La creazione è la sua manifestazione …. Tutta la manifestazione della natura è la parola pronunciata della divinità’ (Buck, Mystic Masonry, p.113).
Il massone Roberto Ascarelli (1904-1970) diceva:
«Siamo tutti parte di un anello che né si apre né si chiude e che è parte integrante di quell’Ente Supremo che noi chiamiamo Grande Architetto dell’Universo» (cfr. Rivista della Massoneria Italiana, 1968, pag. 536).
Ed ancora il Maestro Venerabile della Loggia Sabazia, a Savona, il 14 giugno 1969, alla presenza del Gran Maestro del GOI Giordano Gamberini (che era valdese), affermò:
«Noi crediamo in Dio quale intelligenza e principio attivo dell’Universo; principio generante e riproduttore, insito in ogni uomo che è parte della stessa monade» (cfr. Valle del Letimbro: Primo Centenario della Risp Loggia Madre «Sabazia» all’Oriente di Savona, Grafica L.P., Genova, pag. 60. Monade, dal greco monos ‘unico’. In filosofia la monade è l’unità minima e indivisibile della sostanza spirituale di cui tutte le cose sono composte).
Per cui il fine ultimo dell’iniziazione massonica è la conquista e l’applicazione pratica di una consapevolezza del Sé individuale e universale, in virtù della quale i massoni dovranno – come dice il massone Gorel Porciatti – «cercare Iddio non fuori di (loro), ma dentro di (essi) e nell’Umanità, che ne è la manifestazione e l’interprete, come scrisse il nostro grande Mazzini» (cfr. U. Gorel Porciatti, Simbologia Massonica Gradi Scozzesi, Atanòr, Roma 1948, pag. 308).
Insomma, costoro hanno una concezione di Dio di tipo panteistica, come quelli del New Age.
Confutazione
C’è un solo vero Dio, il Padre del nostro Signore Gesù Cristo
La Bibbia condanna una tale concezione di Dio, perchè secondo la sacra Scrittura, che è la Parola di Dio, vi è un solo Dio, il Padre, secondo che è scritto in Isaia: “Io sono il primo e sono l’ultimo, e fuori di me non v’è Dio” (Isaia 44:6) ed ai Corinzi: “… per noi c’è un Dio solo, il Padre …” (1 Corinzi 8:6).
E il suo nome è YHWH che si pronuncia ‘Yahweh’ e significa ‘Colui che è’. Nel libro dell’Esodo leggiamo infatti che quando Dio si rivelò a Mosè presso il monte Sinai apparendogli nella fiamma di un pruno ardente e ordinandogli di andare in Egitto a liberare il suo popolo, Mosè chiese a Dio:
“Ecco, quando sarò andato dai figliuoli d’Israele e avrò detto loro: L’Iddio de’ vostri padri m’ha mandato da voi, se essi mi dicono: Qual è il suo nome? che risponderò loro?” e Iddio gli rispose: “Io sono quegli che sono. Poi disse: ‘Dirai così ai figliuoli d’Israele: L’Io sono m’ha mandato da voi”. Iddio disse ancora a Mosè: Dirai così ai figliuoli d’Israele: L’Eterno, l’Iddio de’ vostri padri, l’Iddio d’Abrahamo, l’Iddio d’Isacco e l’Iddio di Giacobbe mi ha mandato da voi. Tale è il mio nome in perpetuo, tale la mia designazione per tutte le generazioni” (Esodo 3:13-15).
Il termine tradotto in italiano (nella Bibbia Riveduta) con «l’Eterno» in ebraico è Yahweh, che significa ‘Colui che è’. Più precisamente l’ebraico è YHWH, ossia il Tetragramma (dal greco tetra ‘quattro’, e gramma ‘lettera’), perché le vocali furono aggiunte in seguito dai copisti ebrei al fine di facilitare la sua pronuncia.
Come però si può leggere, Dio si definì pure l’Iddio di Abramo, di Isacco e di Giacobbe (e questo perché Egli è l’Iddio dei viventi e non dei morti, dato che per lui vivono tutti) e disse che questa è la sua designazione in perpetuo.
Egli è un Essere spirituale secondo che è scritto: “Iddio è spirito” (Giovanni 4:24), infinitamente potente e saggio secondo che è scritto nei salmi: “…immenso è il suo potere, la sua intelligenza è infinita” (Salmo 147:5), conoscitore di ogni cosa secondo che è scritto: “L’Eterno è un Dio che sa tutto” (1 Samuele 2:3), e presente in ogni luogo secondo che è scritto: “Se salgo in cielo tu vi sei; se mi metto a giacere nel soggiorno dei morti, eccoti quivi” (Salmo 139:8).
Egli vede secondo che è scritto: “Gli occhi dell’Eterno sono in ogni luogo, osservando i cattivi ed i buoni” (Proverbi 15:3); sente secondo che è scritto: “… ascolta la preghiera dei giusti” (Proverbi 15:29); parla secondo che è scritto: “Quando fa udire la sua voce v’è un rumor d’acque nel cielo” (Geremia 10:13); ricorda secondo che è scritto: “Egli si ricorda in perpetuo del suo patto…” (Salmo 105:8); è pieno di pietà, di benignità e di misericordia secondo che è scritto: “L’Eterno è pietoso e clemente, lento all’ira e di gran benignità” (Salmo 103:8) ed anche: “..il nostro Dio è misericordioso” (Salmo 116:5); è giusto e perciò premia coloro che fanno ciò che è giusto ai suoi occhi secondo che è scritto: “Egli adempie il desiderio di quelli che lo temono” (Salmo 145:19) e punisce chi lo merita secondo che è scritto: “… rende immediatamente a quelli che l’odiano ciò che si meritano, distruggendoli” (Deuteronomio 7:10); protegge secondo che è scritto: “L’Eterno protegge i semplici” (Salmo 116:6); e guida secondo che è scritto: “…mi guida lungo le acque chete” (Salmo 23:2).
Ho enumerato solo alcune delle virtù di Dio e delle cose che Egli fa.
Dio è distinto dalla creazione
Questo Dio ha creato dal nulla, mediante la Parola, tutte le cose, secondo che è scritto che “per fede intendiamo che i mondi sono stati formati dalla Parola di Dio; cosicché le cose che si vedono non sono state tratte da cose apparenti” (Ebrei 11:3); ed esse sussistono tutte ai Suoi ordini secondo che è scritto: “Tutto sussiste anche oggi secondo i tuoi ordini, perché ogni cosa è al tuo servigio” (Salmo 119:91).
Quindi l’universo che noi vediamo non è Dio ma l’opera Sua; Egli sì lo riempie, dice infatti Dio in Geremia: “Non riempio io il cielo e la terra?” (Geremia 23:24), ma rimane sempre distinto da esso essendone il Creatore.
Gesù Cristo, il Figlio di Dio che scese dal cielo per rivelarci Dio, in tutti i suoi insegnamenti non accennò mai al panteismo (la dottrina secondo cui ‘Dio è Tutto’ e ‘Tutto è Dio’). Lui, prima di venire in questo mondo, era presso Dio lassù nel cielo, anzi egli era presso Dio ancora prima che ogni cosa fosse fatta, Egli conosceva appieno Dio, ma non identificò mai Dio con l’universo o con il mondo. Difatti quando Egli disse di non giurare, disse di non giurare per il cielo “perché è il trono di Dio” (Matteo 5:34), e neppure per la terra “perché è lo sgabello dei suoi piedi” (Matteo 5:35).
Come potete vedere, Gesù chiamò il cielo il trono di Dio e la terra lo sgabello dei suoi piedi, e noi sappiamo che c’è una grande differenza tra chi siede su un trono e il trono su cui siede, tra lui e lo sgabello dei suoi piedi. Da come parlano i massoni panteisti invece Dio è uno con il trono e lo sgabello dei suoi piedi, ossia per loro dire trono o sgabello dei piedi è lo stesso che dire Colui che vi siede sopra. Questa è follia; in verità dobbiamo dire che dicendosi savi sono diventati stolti! Essi non conoscono Dio.
E poi, noi diciamo ancora: Se fosse così come dicono i massoni panteisti perché mai Dio ha detto nella legge: “Vegliate diligentemente sulle anime vostre … affinché, alzando gli occhi al cielo e vedendo il sole, la luna, le stelle, tutto l’esercito celeste, tu non sia tratto a prostrarti davanti a quelle cose e ad offrire loro un culto” (Deuteronomio 4:15,19) ? Non è forse appunto perché le cose da lui create non sono Dio, ma solo le opere delle sue mani? Certo, perciò noi dobbiamo adorare e servire il Creatore e non le opere delle sue mani.
Noi quindi, quantunque crediamo che Dio riempie l’universo, non facciamo della natura una divinità, perché crediamo che la natura rimanga sempre distinta dal suo Creatore e subordinata a Lui. La natura non è la Divinità ma porta solo l’impronta della Divinità che l’ha fatta; come dice infatti Paolo “le perfezioni invisibili di lui, la sua eterna potenza e divinità, si vedono chiaramente sin dalla creazione del mondo, essendo intese per mezzo delle opere sue” (Romani 1:20).
Dunque, la terra e tutte le piante e tutti gli animali che essa contiene, come anche gli esseri umani che sono sulla terra, il sole, il cielo, le stelle, i pianeti, sono parte della creazione di Dio ma non sono parte del Creatore.
E questo unico e vero Dio nella pienezza dei tempi ha mandato nel mondo il Suo unigenito Figliuolo, Gesù Cristo, per compiere la propiziazione dei nostri peccati, affinché mediante la fede nel Suo nome noi ricevessimo la remissione dei nostri peccati e la nostra parte d’eredità fra i santi: cose queste che la Massoneria, come vedremo fra poco, rigetta categoricamente, manifestandosi perciò ancora una volta per ciò che essa è veramente, vale a dire una istituzione diabolica.
Dio si adira ogni giorno e nella sua ira fa morire i malvagi
Per quanto riguarda poi la dichiarazione sulla infinita bontà di Dio e sull’incapacità di Dio di adirarsi e far morire i malvagi, diciamo che è falsa in quanto l’Iddio della Bibbia non è solo buono ma anche giusto e quindi si adira contro i malvagi ed esercita la sua giustizia sulla terra castigandoli anche con la morte quando Lui decreta ciò. La Scrittura dice infatti che Dio è “un giusto giudice, un Dio che s’adira ogni giorno. Se il malvagio non si converte egli aguzzerà la sua spada; egli ha teso l’arco suo e lo tien pronto; dispone contro di lui strumenti di morte; le sue frecce le rende infocate” (Salmo 7:11-13).
Ed uno di questi strumenti di morte che Dio dispone contro gli operatori di iniquità è il terremoto infatti la Scrittura afferma: “Per l’ira sua trema la terra” (Geremia 10:10).
La ragione di questo furore divino contro i malvagi – che si manifesta anche facendoli morire – è l’odio che Egli nutre verso di loro, secondo che è scritto: “Tu odii tutti gli operatori d’iniquità” (Salmo 5:5). Altro che dire che gli uomini cattivi non muoiono perchè Dio li odia, perchè è proprio il contrario, infatti è scritto: “Certo, tu ucciderai l’empio, o Dio” (Salmo 139:19).
Ah, il tempo verrebbe meno se dovessi trascrivere tutti gli esempi biblici di empi messi a morte da Dio. Prendiamone solo due: Er e Onan. Ascoltate cosa dice la Scrittura:
“E Giuda prese per Er, suo primogenito, una moglie che avea nome Tamar. Ma Er, primogenito di Giuda, era perverso agli occhi dell’Eterno, e l’Eterno lo fece morire. Allora Giuda disse a Onan: ‘Va’ dalla moglie del tuo fratello, prenditela come cognato, e suscita una progenie al tuo fratello’. E Onan, sapendo che quella progenie non sarebbe sua, quando s’accostava alla moglie del suo fratello, faceva in modo d’impedire il concepimento, per non dar progenie al fratello. Ciò ch’egli faceva dispiacque all’Eterno, il quale fece morire anche lui” (Genesi 38:6-10).
Al bando dunque le ciance del satanista Albert Pike, che con i suoi sofismi e vani ragionamenti presenta un Dio diverso da quello della Bibbia. Nessuno dei suoi seguaci e ammiratori vi seduca.
Chi si nasconde dietro il Grande Architetto dell’Universo di cui parla la Massoneria
Ma se l’Iddio di cui parla la Massoneria – che vi ricordo i massoni chiamano Grande Architetto dell’Universo – non è l’Iddio e Padre del nostro Signore Gesù Cristo, chi è allora? E’ il Principio Creatore che è identico al Principio Generativo degli Indù e degli antichi Egizi, che era simboleggiato anticamente dal linga (il membro riproduttivo dell’uomo) e che è una energia, una forza, che viene concepita come la natura divina, come la deità immanente nella natura.
Che sia così è confermato dal massone Gorel Porciatti che afferma che
«le due colonne del Tempio ricordano quelle del vestibolo del Tempio di Salomone (1 Re 7, 21), l’una alla parte sinistra dell’entrata del Tempio dal nome “Bohaz” che significa “la forza, la fermezza”; l’altra a destra dal nome “Jackin” che significa “la stabilità, che Dio l’ha fermata” (significato letterale delle parole) […]. Questo binario fondamentale rappresenta il duplice aspetto del principio animatore di tutte le cose: il Fuoco che si accende in tutti gli esseri e ne assicura la crescenza, lo sviluppo, la potenza, ed è raffigurato dalla colonna “Bohaz”; il Vento, cioè l’Aria che tutto avvolge e tutto circonda e tutto riceve nel suo seno, che dà la possibilità della vita universale, è raffigurata dalla colonna Jackin. Le due colonne compendiano i due essenziali principî dell’Universo secondo le dottrine esoteriche e secondo ogni filosofia vivente. La colonna B\ è Agni dell’antichissimo culto vedico, l’Eterno Mascolino, l’Intelletto creatore, lo spirito puro; la colonna J\ è Soma, l’Eterno Femminino, l’Anima del mondo o sostanza eterea, matrice di tutti i mondi visibili e invisibili ad occhio umano, natura o materia sottile nelle sue infinite trasformazioni. Le proporzioni delle colonne del Tempio di Salomone quali ci sono tramandate dalla Bibbia conferiscono loro un aspetto fallico che le ravvicina a numerosi monumenti fenici consacrati al potere generatore maschile, e il capitello terminantesi in calotta emisferica circondato da un doppio ordine di melagrane completa il simbolo della generazione» (cfr. U. Gorel Porciatti, Simbologia Massonica: Massoneria Azzurra, pag. 51-52).
Roberto Ascarelli, ebreo e quindi conoscitore della lingua ebraica, Presidente della Gran Loggia d’Italia di Rito Simbolico Italiano, in un volume di suoi Scritti e discorsi pubblicato nel 1971, ha affermato in maniera esplicita:
«Il mondo, per il suo futuro, e cioè nella sua eternità, ha bisogno di procreare. Lo “Iod” ebraico, che corrisponde grosso modo alla “J” di “Jachin”, è il simbolo del sesso maschile; il “Bed”, che corrisponde grosso modo alla “B” di “Booz”, corrisponde al simbolo femminile, perché “Bed” significa “casa”, da cui l’idea di ricettacolo, caverna, utero. Se vogliamo ancora una curiosa conferma magica di questa interpretazione e teniamo presenti unicamente le consonanti, ben sapendo che in ebraico non si scrivono le vocali, e scriviamo “Jachin” con un “caph” (“c” dura) e un “nun”, e leggiamo a rovescio, troviamo che il “nun” e il “caph” sono il segno scritto del coito e della copula, mentre scrivendo il “Bed” (b) e il “Zain” (z) e li leggiamo a rovescio, abbiamo il segno scritto dell’organo fecondatore, il fallo» (cfr. R. Ascarelli, Scritti e discorsi, pag. 132.
Leggere al contrario è una pratica tipica dell’interpretazione magica cabalistica). Albert Pike, accenna a questo significato fallico che hanno le due colonne del tempio massonico, quando, parlando agli Apprendisti, dice in merito a queste due colonne:
‘Siete entrati nella Loggia, passando fra due colonne. Esse rappresentano le Colonne che stavano nel portico del Tempio, ai lati della grande porta orientale. Queste colonne di bronzo, secondo il Primo e il Secondo Libro dei Re, confermati da Geremia, erano alte 18 cubiti, con un capitello alto 5 cubiti, e il piedistallo di ognuna era di 4 cubiti di diametro. Un cubito è circa 60 centimetri. I capitelli erano arricchiti da mele granate di bronzo, coperte da una rete e adornate con corone di bronzo, e sembra che imitassero la forma del pericarpo del loto o del giglio Egiziano, un simbolo sacro per gli Hindù e per gli Egizi. La colonna sulla destra o al Sud è detta, stando alla traduzione usualmente accolta dalla parola ebraica, JACHIN, e quella sulla sinistra, BOAZ. I nostri traduttori dicono che la prima parola significa: «Egli fonderà» e la seconda «In essa è la forza». Esse erano le imitazioni fatte da Khurum, l’artista di Tiro, delle grandi colonne, consacrate ai Venti e al Fuoco, poste all’ingresso del famoso Tempio di Malkart, nella città di Tiro. Abitualmente nelle Logge del Rito di York si vede un globo celeste su una colonna e un globo terrestre sull’altra; ma questo non è giustificato se si tratta di imitazioni delle due Colonne originali del Tempio. Limitiamo per ora a questi elementari concetti il significato simbolico delle colonne, aggiungendo soltanto che gli Apprendisti accettati custodiscono i loro attrezzi nella colonna JACHIN, dandovi l’etimologia e il significato letterale dei due nomi. JACHIN – era probabilmente pronunciato «Yaka-yan», e significava, come participio, «Colui che fortifica», e quindi che è saldo, stabile, onesto. BOAZ – significa solido, forte, potente, rifugio, fonte di forza, ma assume la forma del gerundio latino: Roborando, cioè Rincorando. La prima parola significa anche «egli fonderà», oppure «egli pianterà in posizione eretta». Probabilmente significava Energia attiva e vivificante; la seconda, BOAZ, significava anche Stabilità, Permanenza, nel senso passivo’ (Albert Pike, Morals and Dogma, Edizione Italiana, Vol. 1, pag. 32-33 – 1° Apprendista Libero Muratore).
Quindi queste due colonne, hanno un grande significato simbolico, in quanto rappresentano il principio attivo (elemento maschile) e quello passivo (elemento femminile). E secondo Pike questa Energia Attiva o Elemento Attivo è il Principio Creatore o il fallo, infatti egli emanò, da Charleston, il 20 marzo 1876, un Decreto nel quale, tra l’altro affermava:
«L’espressione “Principio Creatore” non è affatto una frase nuova: essa non è che un’antica parola rediviva. I numerosi e formidabili avversari della Massoneria diranno, e ne avranno il diritto, che il nostro principio creatore è identico al principio generatore degli indiani e degli egizi, e che potrebbe venir convenientemente simboleggiato, come anticamente era, col Linga, col Phallus, e col Priapo. Patha-Torè, dice Matter nella sua “Storia dello Gnosticismo”, non è che un’altra modificazione del Phta. Sotto questa forma è “principio creatore”, o meglio, “principio generatore”. Questo Phta, questo Dio Phallico, tenendo il priapo in una mano, e brandendo con l’altra il flagello, era effettivamente il “Padre delle origini”, il Principio Creatore degli antichi egizi» (Rivista della Massoneria Italiana, del 1º settembre 1876, pag. 4).
Il simbolismo fallico si trova oltre che nelle colonne del tempio, anche nella squadra e il compasso (che è un altro importante simbolo massonico) che assieme al libro sacro costituiscono ‘le tre grandi luci’ della Massoneria. Infatti il significato di queste ‘due luci’ è questo: la Squadra rappresenta il principio generativo femminile (e quindi il principio passivo), mentre il Compasso rappresenta il principio generativo maschile (e quindi il principio attivo). E difatti Albert Pike, parlando di un simbolo ermetico che apparve una prima volta nell’Athos Philosophorum di Basilio Valentino stampato a Francoforte nel 1613, ha affermato:
‘La figura maschile tiene nella mano il compasso che rappresenta il principio generativo dell’uomo, mentre la figura femminile sorregge la squadra quale simbolo della procreazione della donna’ (Albert Pike, Morals and Dogma, Edizione Italiana, Vol. 3, pag. 280 – 32° Sublimi Principi del Real Segreto),
e poi dice: ‘Il Compasso perciò è il simbolo ermetico della Deità creativa e la Squadra della Terra feconda’ (Ibid., pag. 281).
Notate come Pike dica che il principio generativo dell’uomo è la Deità creativa. Ecco perchè sempre Pike dice ai massoni del 32° che ‘tutti i simboli, sia per gli Apprendisti che per i Maestri, per i Cavalieri e per i Principi, sono riconducibili al Compasso e alla Squadra’ (Ibid., pag. 284), perchè il compasso è il simbolo della Divinità dei massoni!
Nella Massoneria, il simbolismo fallico si trova anche nella lettera G nel centro della stella fiammeggiante a cinque punte. Per il massone Gorel Porciatti non sembra esservi alcun dubbio sulle relazioni tra il simbolismo fallico e la suddetta «G»:
«Nel Pentagramma, che figura soltanto al secondo poi al 3º Grado la cosa è diversa: nel secondo siamo nel regno della Natura che geometrizza tutto, quindi il solo significato della “G” è “Geometria”, così come indica il nostro rituale; nel 3º Grado, i Misteri della Natura vengono approfonditi e viene raggiunta la certezza che in essa nulla si crea, ma che tutto si genera, e perciò […] il significato della “G” è Generazione. Concludiamo perciò che in seno al Pentagramma la lettera “G” significa “Geometria” per i Compagni e “Generazione” per i Maestri che sanno come dalla morte venga la vita, come il seme che muore generi la pianta che nasce» (cfr. U. Gorel Porciatti, Simbologia Massonica: Massoneria Azzurra, pag. 114 – http://www.centrosangiorgio.com/).
Ecco dunque cosa bisogna intendere per il Grande Architetto dell’Universo: il fallo, che è il «vero principio creatore per la Massoneria» o «la Deità creativa». La Massoneria non è altro quindi che l’antico culto fallico ben mascherato.
Nessun Massone vi seduca con vani ragionamenti, perchè anche quando i Massoni parlano del nome ebraico di Dio, o dell’Ineffabile Nome (che loro presentano come la Parola Perduta del Maestro), fanno dei riferimenti velati proprio al culto fallico perchè gli danno una arbitraria interpretazione fallica, in quanto – lo ripeto – nella Massoneria la Deità creativa è il principio generativo dell’uomo.
Alla luce di quello che dice la Bibbia quindi, il dio della Massoneria è sicuramente una entità spirituale malvagia. E difatti è Satana, in quanto Albert Pike ha detto:
‘… la Religione Massonica dovrebbe essere, da noi tutti iniziati dei gradi alti, mantenuta nella purità della Dottrina Luciferina. Se Lucifero non fosse Dio, Adonay [l’Iddio e Padre del nostro Signore Gesù] le cui opere provano la sua crudeltà, perfidia, e odio verso l’uomo, le sue barbarie e la sua repulsione per la scienza, [dico] Adonay e i suoi preti lo calunnierebbero? Sì, Lucifero è Dio, e sfortunatamente Adonay è anche Dio. Perchè l’eterna legge è che non c’è nessuna luce senza ombra, nessuna bellezza senza bruttezza, nessun bianco senza nero, perchè l’assoluto può esistere solo come due dii; l’oscurità essendo necessaria affinché la luce serva come suo smacco come il piedistallo è necessario alla statua, e i freni alla locomotiva. ….. Perciò la dottrina del Satanismo è una eresia; e la vera e pura religione filosofica è la credenza in Lucifero, l’eguale di Adonay; ma Lucifero, Dio della Luce e Dio del Bene, sta combattendo per l’umanità contro Adonay, il Dio delle Tenebre e del Male’ (A.C. De La Rive, La Femme et l’Enfant dans la Franc-Maconnerie Universelle, pag. 588; Lady Queenborough [uno pseudonimo di Edith Starr Miller], Occult Theocrasy, pp. 220-221; Keith Harris, The Masonic/Christian conflict explained, pag. 78; Jack Harris, Freemasonry: The Invisibile Cult In Our Midst, [La Frammassoneria: Il Culto Invisibile Nel Nostro Mezzo], Whitaker House, 1983, pag. 24-25).
Ecco dunque che Pike ci dice che Lucifero è il Dio della luce, e difatti Lucifero viene definito il Portatore di Luce da Pike. Ascoltate cosa afferma in Morals and Dogma:
‘L’Apocalisse è, per quelli che ricevono il 19° Grado, l’Apoteosi di quella Fede Sublime che aspira soltanto a Dio e disprezza tutte le pompe e i lavori di Lucifero. Lucifero, il Portatore di Luce! Strano e misterioso nome da dare allo Spirito delle Tenebre! Lucifero, il figlio del Mattino! E’ lui che porta la Luce, e con i suoi insopportabili splendori acceca i deboli, i sensuali e gli egoisti? Non ne dubitate! Perchè le tradizioni sono piene di Rivelazioni e Ispirazioni Divine, e l’Ispirazione non appartiene soltanto a un’epoca o a una credenza. Anche Platone e Filone, erano ispirati’ (Albert Pike, Morals and Dogma, Edizione Italiana, Vol. 3, pag. 13 – 19° Gran Pontefice).
Notate come il massone Pike dica chiaramente che Lucifero porta la luce. Non fatevi ingannare dal fatto che Pike dice che Lucifero con i suoi insopportabili splendori acceca i deboli, i sensuali e gli egoisti, perchè dovete tenere bene a mente che i veri massoni – prendete per esempio i 33° come Albert Pike – non sono considerati nè deboli, nè sensuali e neppure egoisti, e quindi gli insopportabili splendori di Lucifero non possono accecare pure loro, anzi li illuminano. E non fatevi trarre in inganno neppure dal fatto che egli parla di disprezzo verso tutte le pompe e i lavori di Lucifero, perchè questo è il tipico modo di parlare di Pike, ambiguo e doppio all’occorrenza, che si propone di ingannare i ‘profani’ cioè i non-massoni a cui la Massoneria nasconde gelosamente i propri segreti e che intenzionalmente svia perchè pretendono di interpretare la Massoneria; e finanche i massoni dei primi tre gradi che secondo Pike devono essere indotti in errore tramite false spiegazioni. Il culto o il servizio a Lucifero, in effetti è tra quelle verità della Massoneria che Pike afferma che la Massoneria ‘accenna, in modo oscuro; o interpone una nuvola tra esse e gli occhi, che ne verrebbero abbagliati’ (Albert Pike, Morals and Dogma, Edizione Italiana, Vol. 2, pag. 167 – 14° Grande Eletto).
E difatti, tenete bene a mente che Pike afferma che ‘la Luce è l’equilibrio tra le tenebre e l’accecante raggio del Sole’ (Albert Pike, Morals and Dogma, Edizione Italiana, Vol. 3, pag. 276 – 32° Sublimi Principi del Real Segreto), perchè non si può ‘pretendere di ricevere la Luce da una fonte che risplende senza ombra’ (Ibid., pag. 278). E quindi in fin dei conti anche ‘lo Spirito delle Tenebre’ è parte della luce! Tanto è vero che nell’edizione Italiana di Morals and Dogma in una nota vengono citate le seguenti parole del mago Giuliano Kremmerz: ‘La Luce per eccellenza è Dio e i Diavoli’ (Albert Pike, Morals and Dogma, Vol. 2, pag. 216 – 17° Cavaliere d’Oriente e d’Occidente).
Ma poi, se si considera che Pike afferma che Platone e Filone erano ispirati, ed essi erano due filosofi che con le loro menzogne tennero e continuano a tenere le anime lontano dalla verità, e portarono e continuano a portare all’inferno tante anime; si può ben capire come dietro la Massoneria si nasconda abilmente il diavolo. Che le cose stanno così, e cioè che il dio della massoneria è Satana o il Serpente Antico, è confermato ancora da Albert Pike, il quale bestemmia contro Dio riferendosi a lui come ‘i Demoni’ che vietarono ad Adamo di mangiare il frutto della conoscenza del bene e del male; mentre dipinge il serpente (cioè Satana) come ‘un Angelo di Luce’ che indusse Adamo a trasgredire il comando de ‘i Demoni’ ed in questa maniera diede ad Adamo ‘il mezzo della vittoria’, per cui Pike chiama il peccato di Adamo ed Eva il mezzo della vittoria su Dio (cfr. Albert Pike, Morals and Dogma, pag. 567 – 26° Principe di Compassione – http://www.sacred-texts.com/mas/md/md27.htm).
In altre parole, tramite la sua ribellione a ‘i Demoni’, che Adamo compì perchè vi fu indotto da un angelo di luce, Adamo fu illuminato e iniziato alla vera religione che ovviamente è la Massoneria!
E a Pike gli fa eco Oswald Wirth (1860-1943), un occultista massone del 33° grado, iniziato della Grande Loggia di Francia, che ebbe un ruolo molto importante tra i massoni francesi scrivendo molti libri in francese sulla Massoneria, il quale ebbe a dire a proposito del serpente che sedusse Eva nel giardino dell’Eden:
‘Il serpente seduttore, che ci incita a mangiare il frutto dall’albero della conoscenza del bene e del male, simboleggia un istinto particolare. Esso si allontana dall’istinto conservatore e rappresenta un impulso più nobile e sottile, il cui scopo è quello di rendere l’uomo consapevole del suo bisogno di salire nella scala degli esseri. Questo impulso segreto è il promotore di tutto il progresso, e di tutte le conquiste che espandono la sfera di azione sia degli individui che dei gruppi. Ciò spiega perchè il Serpente che ispira la disobbedienza, l’insubordinazione e la rivolta, fu considerato maledetto dalle antiche teocrazie, mentre nello stesso tempo fu onorato tra gli iniziati, che ritenevano che non ci potesse essere nulla di più sacro di quelle aspirazioni che ci portano sempre più vicini agli Dèi, che sono visti come poteri razionali, incaricati di portare l’ordine fuori dal caos e di governare il mondo’ (Oswald Wirth, Le Livre du Compagnon, Paris, Ed. Dorbon Aîné, 1927, pag. 74; citato in Leon de Poncins, Freemasonry and the Vatican [La Massoneria e il Vaticano], pag. 87-88).
Quindi, dietro questo culto che i Massoni rendono al Grande Architetto dell’Universo, non c’è altro che il culto a Satana il Serpente Antico che viene visto come il simbolo dell’istinto nobile che è il promotore del progresso umano: solo che questo loro servizio a Satana viene dissimulato molto abilmente nella Massoneria. E difatti Domenico Margiotta, un ex massone del 33° convertitosi al Cattolicesimo ha scritto:
‘Il Segreto dei segreti dell’alta Massoneria è la deificazione di Satana dissimulata sotto il titolo di Grande Architetto dell’Universo’ (http://holywar.org/italia/ds_mondialismo/testi/pdmcc41.htm).
Ma ci sono altre prove che dimostrano senza ombra di dubbio che la Massoneria è un culto o servizio a Satana.
Innanzi tutto c’è una scritta satanica in latino scritta sulla copertina del diabolico libro di Albert Pike Morals and Dogma, che vi ricordo i Massoni la considerano la ‘Bibbia’ della Massoneria. La scritta dice ‘Deus Meumque Jus’ che tradotto letteralmente significa ‘Dio e il Mio Diritto’.
Un ex satanista ed Illuminato di nome Doc Marquis dice che questa dichiarazione è una dichiarazione molto caratteristica all’interno del Satanismo. Primo, significa che i massoni possono dipendere sul loro dio, per stabilire il loro diritto e la loro giustizia; e secondo che dato che il dio della massoneria è Lucifero, i Massoni stanno dicendo che essi stanno ‘usando metodi occulti’, attraverso Lucifero, per conseguire i loro Diritti e la loro Giustizia.
Il Marquis prosegue dicendo che questa frase è molto potente e molto pericolosa in seno al Satanismo. Se un Satanista vede questa frase in Latino sul libro di Pike, egli sa che il materiale all’interno è satanico, ancora prima di mettersi a leggerlo (http://www.cuttingedge.org/free11.html).
E poi c’è questa dichiarazione fatta da un Massone del 33° grado di nome Manly P. Hall (1901-1990):
‘Il giorno viene quando i Compagni d’Arte devono conoscere e applicare la loro conoscenza. La chiave perduta al loro grado è la padronanza dell’emozione, che pone l’energia dell’universo ai loro ordini. L’uomo può solo aspettare che gli venga affidato un grande potere provando la sua abilità di usarlo in maniera costruttiva e disinteressata. Quando il Massone impara che la chiave al guerriero sul blocco è l’appropriata applicazione della dinamo della potenza divina, egli ha imparato il mistero della sua Arte. Le energie in ebollizione di Lucifero sono nelle sue mani, e prima che egli possa muovere un passo in avanti e verso l’alto, egli deve dimostrare la sua abilità nell’applicare l’energia in maniera appropriata. Egli deve seguire le orme del suo antenato Tubal-Cain, che con la potente forza del dio della guerra martellò la sua spada in un vomere’ [Manly P. Hall, The Lost Keys of Freemasonry or The Secret of Hiram Abiff [Le Chiavi perdute della Massoneria o Il Segreto di Hiram Abiff], Macoy Publishing and Masonic Supply Company, Inc., Richmond, Virginia, p. 48).
Credo dunque che non ci sia alcun dubbio sulla natura della Massoneria, e sul suo fine che è quello di portare gli uomini ad adorare e servire Satana, che è quello che fanno già i massoni del 33° grado!
Una cosa dunque è certa, il dio della Massoneria non è affatto l’Iddio e Padre del nostro Signore Gesù Cristo, infatti il massone Henry Wilson Coil afferma:
‘Gli uomini devono decidere se vogliono un Dio come l’antico Ebreo Jahweh, un Dio tribale e partigiano, con cui essi possono parlare e discutere e da cui essi possono nascondersi se necessario, o uno Spirito Divino infinito, eterno, universale, senza denominazione, e internazionale, così vastamente rimosso dal granello chiamato uomo, che Egli non può essere conosciuto, nominato, o avvicinato’ (Henry Wilson Coil, Coil’s Masonic Encyclopedia, New York, Macoy, 1961, pag. 516).
Dunque, nessun massone vi seduca, perchè il loro dio non ha niente a che vedere con il nostro Dio, che è il solo vero Dio, perchè il loro dio è Satana, il principe della potestà dell’aria, quello spirito che opera al presente negli uomini ribelli tra i quali ci sono i Massoni.
Foto: l’interno della House of the Temple a Washington, il quartiere generale del Rito Scozzese Antico ed Accettato. Osservate in alto presso le due colonne dei serpenti a destra e a sinistra. E come noi sappiamo Satana nella Bibbia è chiamato ‘il Serpente Antico’. Questa è un’ulteriore conferma della natura satanica della Massoneria, in quanto tiene in alta considerazione il Serpente seduttore di tutta l’umanità.
IL NOME DI DIO
Dottrina massonica
Come abbiamo visto, la Massoneria afferma che il vero nome di Dio è andato perduto, ma questo viene detto solo nella Massoneria Azzurra cioè quella dei primi tre gradi, perchè nel grado dell’Arco Reale del Rito di York (che è uno dei riti di perfezionamento massonico più diffuso al mondo), questo nome viene rivelato, ed è ‘Jahbulon’. ‘Jah’ sta per Jahweh, a cui viene aggiunto ‘Bel’ o ‘Bul’ che sta per Baal l’antico dio dei Cananei, e poi ‘On’ sta per Osiris, il dio degli Egizi.
Nella Coil’s Masonic Encyclopedia viene detto che ‘Jah, Bel, e On appaiono nel rituale Americano del grado dell’Arco Reale sulla supposizione che Jah era il nome Siriaco di Dio, Bel (Bal) il nome del dio Caldeo, e On quello del dio Egizio’ (pag. 516).
Confutazione
Guai a loro: hanno unito il nome santo di Dio a quello del dio Baal e del dio Osiris
Ecco dunque un’ulteriore conferma che la Massoneria adora un dio straniero, un dio che non ha niente a che fare con l’Iddio di cui parla la Bibbia e che noi abbiamo conosciuto.
Faccio presente in merito a Baal, una di queste divinità straniere inserite in questo presunto vero nome di Dio, che Dio ha in avversione sia Baal che tutti coloro che gli rendono il culto, secondo che è scritto:
“Dirai così: Ascoltate la parola dell’Eterno, o re di Giuda, e abitanti di Gerusalemme! Così parla l’Eterno degli eserciti, l’Iddio d’Israele: Ecco, io fo venire sopra questo luogo una calamità, che farà intronar gli orecchi di chi n’udrà parlare; poiché m’hanno abbandonato, hanno profanato questo luogo, e vi hanno offerto profumi ad altri dèi, che né essi, né i loro padri, né i re di Giuda hanno conosciuti, e hanno riempito questo luogo di sangue d’innocenti; hanno edificato degli alti luoghi a Baal, per bruciare nel fuoco i loro figliuoli in olocausto a Baal; cosa che io non avevo comandata, della quale non avevo parlato mai, e che non m’era mai venuta in cuore. Perciò, ecco, i giorni vengono, dice l’Eterno, che questo luogo non sarà più chiamato ‘Tofet’, né ‘la valle del figliuolo d’Hinnom’, ma ‘la valle del Massacro’. ” (Geremia 19:3-6),
ed anche:
“Ecco, voi mettete la vostra fiducia in parole fallaci, che non giovano a nulla. Come! Voi rubate, uccidete, commettete adulterî, giurate il falso, offrite profumi a Baal, andate dietro ad altri dèi che prima non conoscevate, e poi venite a presentarvi davanti a me, in questa casa sulla quale è invocato il mio nome, e dite: ‘Siamo salvi!’ – e ciò per compiere tutte queste abominazioni?! È ella forse, agli occhi vostri, una spelonca di ladroni questa casa sulla quale è invocato il mio nome? Ecco, tutto questo io l’ho veduto, dice l’Eterno” (Geremia 7:8-11),
ed ancora:
“Poiché, o Giuda, tu hai tanti dèi quante sono le tue città; e quante sono le strade di Gerusalemme, tanti altari avete eretti all’infamia, altari per offrir profumi a Baal” (Geremia 11:13).
Il culto a Baal è idolatria, e i Massoni dunque si rendono colpevoli di idolatria rendendo il culto a Baal. Essi violano il primo comandamento che afferma: “Non avere altri dii nel mio cospetto” (Esodo 20:3).
Peraltro mettendo Yahweh, che è il nome di Dio, assieme a quello di alcune divinità straniere, la Massoneria ha violato anche il comando: “Non usare il nome dell’Eterno, ch’è l’Iddio tuo, in vano; perché l’Eterno non terrà per innocente chi avrà usato il suo nome in vano” (Esodo 20:7).
Dunque i Massoni hanno rigettato il solo vero Dio e rendono il culto ad un falso dio, a un dio che si sono creati basandosi sulle religioni pagane antiche, e dietro il quale c’è Satana, e per questo porteranno la pena della loro iniquità in eterno. Come ha detto giustamente qualcuno: ‘Quello che questi uomini fanno, è adorare un dio demoniaco tanto lontano dal vero Dio che sicuramente questa adorazione profana la santità di Dio e assicura a chi pronuncia il suo nome in una tale cerimonia un veloce viaggio fino all’inferno’.
GESU’ CRISTO
Dottrina massonica
La Massoneria rifiuta di credere che Gesù è il Cristo di Dio, infatti afferma che egli aveva conseguito uno stato di ‘coscienza cristica’ ottenibile da tutta l’umanità:
‘Gesù di Nazaret aveva raggiunto un livello di coscienza e di perfezione, che è stato chiamato con svariati nomi: coscienza cosmica, rigenerazione dell’anima, iniziazione filosofica, illuminazione spirituale, Splendore Braminico, coscienza di Cristo’ (Lynn F. Perkins, The Meaning of Masonry, CSA Press, 1971, 53),
come pure non crede che Gesù è Dio, infatti l’importante scrittore massone J. D. Buck nel suo Symbolism or Mystic Masonry afferma:
‘I Teologi [Cristiani] prima fecero dell’Impersonale Onnipresente Divinità un feticcio, e poi strapparono il Christos dai cuori di tutti gli uomini al fine di divinizzare Gesù, affinchè avessero un uomo-dio peculiarmente loro’ (pag. 57; citato in Jack Harris, Freemasonry: The Invisibile Cult In Our Midst, pag. 102).
Dai Massoni Gesù viene considerato uno dei tanti maestri di morale e riformatori esistiti, infatti la massoneria ‘vede in Mosè, il datore della legge degli Ebrei, in Confucio e Zoroastro, in Gesù di Nazareth, e nell’Iconoclasta Arabo [Maometto], Grandi Maestri di Morale ed Eminenti Riformatori’ (Albert Pike, Morals and Dogma, pag. 525 – 26° Principe di Compassione – http://www.sacred-texts.com/mas/md/md27.htm).
E quindi anche Gesù va ammirato e riverito come tutti gli altri maestri e riformatori e considerato un loro fratello, perchè dicono i massoni: ‘Ammiriamo e riveriamo tutti i maestri e riformatori dell’umanità […..]. Riconosciamo ogni maestro di moralità, ogni riformatore, come nostro fratello, in questo grande lavoro ‘ (Albert Pike, Morals and Dogma, Edizione Italiana, Vol. 2, pag. 288, 285 – 18° Principe Rosa-Croce).
Se Gesù è un Salvatore, è uno dei tanti Salvatori, infatti sul Kentucky Monitor, nella prefazione, a partire dall’edizione del 1946 per continuare fino ad almeno cinque edizioni, una discussione sulle varie religioni e i loro salvatori si è conclusa dicendo che Gesù è un salvatore per i Cristiani, mentre Hiram è il salvatore per i Massoni:
‘Tutti credettero in una vita futura, da essere conseguita per mezzo della purificazione e delle prove; in uno stato o in successivi stati di ricompensa e punizione; e in un Mediatore o Redentore, tramite cui il Principio Malvagio doveva essere vinto e la Suprema Divinità riconciliata alle Sue creature. La credenza era generale che Egli doveva nascere da una vergine e soffrire una dolorosa morte. Gli Hindù lo chiamarono Krishna; i Cinesi Kioun-tse; i Persiani Sosiosch; i Caldei Dhouvanai; gli Egizi Horus; Platone, l’Amore; gli Scandinavi Balder; i Cristiani Gesù; i Massoni Hiram’ (pagine XIV-XV).
Nelle Logge massoniche è vietato parlare di Gesù Cristo come anche offrire a Dio una preghiera nel nome di Gesù Cristo. Questo perchè la Massoneria non crede che Gesù è l’unico mediatore tra Dio e gli uomini e che la salvezza è ottenibile quindi solo attraverso Lui. Per la Massoneria infatti ognuno può avere il mediatore che vuole:
‘Per ogni massone c’è un Dio, uno, supremo, [….]. Come e per mezzo di quali intermediari Egli crea ed agisce, e in che modo Egli si rivela e manifesta sono domande che la Massoneria lascia alle religioni’ (Albert Pike, Morals and Dogma, Edizione Italiana, Vol. 3, pag. 155 – 26° Il Principe della Carità).
Se dunque un ‘Venerabile Maestro’ permette di offrire preghiere nel nome di Gesù, la sua loggia può essere chiusa e il suo ufficio può essergli revocato dalla Grande Loggia del suo Stato.
Jack Harris, ex Maestro massone, nel suo libro confutatorio Freemasonry, racconta che Dio cominciò a fargli comprendere l’inganno diabolico che stava dietro la Massoneria tramite alcuni fatti accadutigli, e uno di questi fu che una sera il Cappellano terminò le sue preghiere con la frase ‘nel nome del Signore Gesù Cristo’, e quando fece ciò fu sollevata una obiezione contro di ciò, al che lui rimase scioccato perchè aveva sempre pensato che dovunque veniva adorato e riverito Dio, quindi anche in una loggia, una preghiera non doveva mai terminare senza escludere il Suo Figliuolo Gesù Cristo (cfr. Jack Harris, Freemasonry: The Invisibile Cult In Our Midst, pag. 9-10).
Anche Jim Shaw, ex massone convertitosi a Cristo, racconta una cosa simile.
Egli dice infatti che durante una riunione della Guardia del Rito Scozzese, lesse una preghiera del predicatore metodista John Wesley, e alla fine della cerimonia il Comandante della Guardia lo riprese chiamandolo ‘fanatico religioso’, perchè aveva terminato la sua preghiera nel nome di Gesù Cristo, e per questo fu chiamato a rapporto. Il segretario del Rito Scozzese, quindi, lo chiamò e lo riprese dicendogli che non doveva mai terminare una preghiera nel nome di Gesù ma doveva rendere le sue preghiere universali (Cfr. Jim Shaw & Tom McKenney, The Deadly Deception, pag. 72).
Oltre a ciò nelle cosiddette logge massoniche cristiane, i passi della Bibbia che vengono letti che contengono il nome di Gesù vengono modificati togliendo il nome di Gesù, come per esempio 2 Tessalonicesi 3:6. Queste modifiche vengono spiegate dicendo che si tratta di ‘leggere ma necessarie modifiche’ (Albert G. Mackey, Masonic Ritualist, pag. 272).
Confutazione
Gesù di Nazareth è il Cristo, il Figlio dell’Iddio vivente e vero, ed ha il primato in ogni cosa
Per confutare quest’altra diabolica dottrina della Massoneria, mi limito a far presente che secondo quello che afferma la Bibbia, Gesù di Nazareth è il Cristo di Dio – dal Greco ‘Christòs’, che significa ‘unto’ – (Luca 9:20; Matteo 1:16; Matteo 16:16), il Figliuol dell’Iddio vivente (Matteo 16:16), l’Unigenito venuto da presso al Padre (Giovanni 1:14), il Signore (Luca 24:34 – Greco ‘Kurios’), Il Signore della gloria (1 Corinzi 2:8; Giacomo 2:1), Il Signore dei signori (Apocalisse 17:14 e Apocalisse 19:16), Il Signore e dei morti e dei viventi (Romani 14:9), l’Eterno nostra giustizia (Geremia 23:6), Dio benedetto in eterno (Romani 9:5), il vero Dio (1 Giovanni 5:20), il nostro grande Dio (Tito 2:13), il Santo di Dio (Giovanni 6:69), la Parola di Dio (Apocalisse 19:13), la potenza di Dio (1 Corinzi 1:24), la sapienza di Dio (1 Corinzi 1:24), la salvezza di Dio (Luca 2:30; 3:6; Isaia 46:13), l’Agnello di Dio che toglie il peccato del mondo (Giovanni 1:29), la via la verità e la vita (Giovanni 14:6) senza il quale nessuno può andare al Padre, il Principe della vita (Atti 3:15), il pane della vita (Giovanni 6:35), la luce del mondo (Giovanni 8:12), la vera luce che illumina ogni uomo (Giovanni 1:9), l’autore di una salvezza eterna per tutti quelli che gli ubbidiscono (Ebrei 5:9-10), il mediatore del nuovo patto (Ebrei 12:24), il Salvatore del mondo (Giovanni 4:42), il Primo e l’Ultimo, che fu morto e tornò in vita (Apocalisse 2:8), il buon pastore (Giovanni 10:11), il sommo Pastore (1 Pietro 5:4), la pietra angolare (Matteo 21:42), il capo della Chiesa (Efesini 5:23), il capo d’ogni uomo (1 Corinzi 11:3), il capo d’ogni principato e d’ogni potestà (Colossesi 2:10), il Principe della Pace (Isaia 9:6), la propiziazione per i nostri peccati, e non soltanto per i nostri, ma anche per quelli di tutto il mondo (1 Giovanni 2:2), il termine della legge (Romani 10:4), il giusto giudice (2 Timoteo 4:8), il giudice dei vivi e dei morti (Atti 10:42), la vita eterna (1 Giovanni 1:2; 5:20), la resurrezione (Giovanni 11:25), la speranza della gloria (Colossesi 1:27), la beata speranza (Tito 2:13), il primogenito di ogni creatura (Colossesi 1:15), il primogenito dai morti (Colossesi 1:18), il Principio e la Fine (Apocalisse 1:8; 22:13), il primo e l’ultimo (Apocalisse 22:13), l’Alfa e l’Omega (Apocalisse 1:8; 22:13), il testimone fedele e verace (Apocalisse 3:14), l’Amen (Apocalisse 3:14), il Santo (Apocalisse 3:7), il giusto (Isaia 53:11), il Fedele e il Verace (Apocalisse 19:11), il Re dei re (Apocalisse 17:14), l’Apostolo e il Sommo Sacerdote della nostra professione di fede (Ebrei 3:1), il duce della nostra salvezza (Ebrei 2:10), il Pastore e Vescovo delle anime nostre (1 Pietro 2:25), la nostra giustizia, santificazione e redenzione (1 Corinzi 1:30), il nostro Signore (Romani 5:1), il nostro Salvatore (Tito 1:4), la nostra vita (Colossesi 3:4), la nostra speranza (1 Timoteo 1:1), la nostra pace (Efesini 2:14), Colui che non ha conosciuto peccato (2 Corinzi 5:21), Colui che il Padre ha santificato e mandato nel mondo (Giovanni 10:36), Colui che ci ama, e ci ha liberati (o lavati) dai nostri peccati col suo sangue (Apocalisse 1:5), Colui che è salito al disopra di tutti i cieli, affinchè riempisse ogni cosa (Efesini 4:10), Colui che battezza con lo Spirito Santo (Giovanni 1:33), Colui che porta a compimento ogni cosa in tutti (Efesini 1:23), il Maestro (Matteo 22:36; 23:10).
Non è abbastanza chiaro chi è il Gesù di cui parla la Bibbia? Rigettate dunque le profane ciance dei Massoni che presentano un altro Gesù, che niente ha a che fare con Gesù Cristo il Figlio di Dio.
Voglio peraltro ricordare che chi nega che Gesù è il Cristo, è un anticristo, secondo che è scritto: “Chi è il mendace se non colui che nega che Gesù è il Cristo? Esso è l’anticristo, che nega il Padre e il Figliuolo” (1 Giovanni 2:22), per cui tutti quei Massoni che negano che Gesù è il Cristo sono degli anticristi.
Sul divieto di rivolgere le preghiere a Dio nel nome di Gesù, dico che è semplicemente una conferma dell’odio dei Massoni verso Dio e il Suo Cristo, in quanto Gesù ha detto: “Non siete voi che avete scelto me, ma son io che ho scelto voi, e v’ho costituiti perché andiate, e portiate frutto, e il vostro frutto sia permanente; affinché tutto quel che chiederete al Padre nel mio nome, Egli ve lo dia” (Giovanni 15:16), e Paolo afferma: “E qualunque cosa facciate, in parola o in opera, fate ogni cosa nel nome del Signor Gesù, rendendo grazie a Dio Padre per mezzo di lui” (Colossesi 3:17).
Discorso simile anche in merito alle modifiche apportate ai passi della Bibbia letti nelle logge dove è menzionato il nome di Gesù Cristo, che viene prontamente tolto; questo comportamento mostra la natura diabolica della Massoneria. Non ci sono dubbi a tale riguardo.
La Massoneria ha come obbiettivo quello di unire e quindi porta a disprezzare Gesù Cristo che invece è venuto a dividere gli uomini
Siccome la Massoneria considera Gesù uno dei tanti maestri di morale e riformatori esistiti, e questo perchè deve accettare al suo interno membri di ogni religione, essa non attribuisce al Suo messaggio l’esclusività che gli diamo noi, e che esso possiede da sè.
Le sue parole sono quindi messe sullo stesso livello di quelle di Zarathustra, Maometto, Buddha e così via.
Se la Massoneria mettesse le parole di Gesù al di sopra delle parole di qualsiasi altro personaggio religioso vissuto sulla terra, e le considerasse la sola verità, cesserebbe di esistere perchè non avrebbe più ragione di esistere. Il suo obbiettivo infatti è unire persone di tutte le religioni.
Il sommo pontefice della Massoneria universale Albert Pike ha infatti affermato che la missione che la Massoneria ha è quella di invitare ‘tutti gli uomini di tutte le religioni a riunirsi, sotto le sue bandiere [n.d.e. Libertà, Uguaglianza e Fratellanza], nella guerra contro il male, l’ignoranza e l’ingiustizia’ (Albert Pike, Morals and Dogma, Edizione Italiana, Vol. 2, pag. 289 – 18° Principe Rosa-Croce).
E per potere unire tutte queste persone con credenze diverse, deve necessariamente mettere Gesù sullo stesso livello di Buddha, Maometto, e così via. Ecco perchè la Massoneria si vanta di unire gli uomini.
Ascoltate questo massone cosa dice:
‘Poichè la Massoneria non si occupa della salvezza, qual’è la pertinenza delle varie opinioni dei suoi membri su questo argomento? E’ la bellezza della Massoneria che persone buone, non curanti delle credenze religiose possano radunarsi e condividere quelle verità senza tempo sulla natura umana che sono comuni a tutte le grandi religioni. Per me, una delle gioie che traggo dalla Massoneria è l’opportunità di condividere con gli Ebrei, i Mussulmani, e altri, quelle verità senza tempo che riguardano la condotta etica e di approfondire la mia personale fede e comprensione di Dio con l’aiuto delle aggiunte prospettive di altri che credono con in qualche modo interpretazioni differenti. La Massoneria …. unisce; essa non divide. Essa rispetta tutte le persone e non cerca di rimpiazzare le religione di nessuna di esse, e non pretende neppure che alcune sono superiori ad altre’ (R. Stephen Doan, ‘An Open Letter’, Scottish Rite Journal, Febbraio 1993: 43).
E perchè mette tutte le religioni sullo stesso livello? Perchè – come dice Albert Pike
‘in tutte le religioni vi è una base formata dalla verità, in tutte vi è pure moralità’ (Albert Pike, Morals and Dogma, Edizione Italiana, Vol. 2, pag. 288 – 18° Principe Rosa-Croce).
Stando così le cose, un massone ‘che professa di credere in Gesù’ non è chiamato a predicare Cristo a quei massoni che sono seguaci di Buddha, di Maometto, di Zarathustra e così via, esortandoli a ravvedersi e a credere in Gesù Cristo, ossia nella sua morte e nella sua resurrezione, per essere salvati, altrimenti periranno perchè nè Buddha, nè Maometto nè altri possono salvare gli uomini. Se lo facesse, verrebbe meno ad uno dei principi fondanti della Massoneria, perchè diventerebbe intollerante, fanatico, e settario, cosa che la Massoneria detesta che gli uomini diventino. In altre parole, diventerebbe uno che divide invece di essere uno che unisce; praticamente diventerebbe come Gesù stesso, che venne a dividere gli uomini e non ad unirli, secondo che Egli disse:
“Non pensate ch’io sia venuto a metter pace sulla terra; non son venuto a metter pace, ma spada. Perché son venuto a dividere il figlio da suo padre, e la figlia da sua madre, e la nuora dalla suocera; e i nemici dell’uomo saranno quelli stessi di casa sua” (Matteo 10:34-36),
ed anche:
“Pensate voi ch’io sia venuto a metter pace in terra? No, vi dico; ma piuttosto divisione; perché, da ora innanzi, se vi sono cinque persone in una casa, saranno divise tre contro due, e due contro tre; saranno divisi il padre contro il figliuolo, e il figliuolo contro il padre; la madre contro la figliuola, e la figliuola contro la madre; la suocera contro la nuora, e la nuora contro la suocera” (Luca 12:51-53).
Ecco perchè in definitiva la Massoneria disprezza Gesù Cristo, il suo messaggio e la sua opera, perchè Gesù crea divisione nel mondo: i massoni lo sanno bene questo, e quindi pur annoverando Gesù tra i grandi riformatori e maestri di morale, non possono fare altro che disprezzarlo perchè il Suo messaggio divide e non unisce: crea attriti tra gli uomini e non quella pace tra i popoli che la Massoneria desidera portare.
Considerate questo per un momento: Gesù afferma di essere venuto a mettere spada tra gli uomini, mentre la Massoneria afferma che la sua missione è mettere pace tra gli uomini: non vi pare che le due missioni sono inconciliabili? E’ inevitabile quindi che il messaggio della Massoneria deve per forza di cose essere contrario a quello portato da Cristo Gesù, e quindi che la Massoneria sprezzi il nostro Signore Gesù Cristo. E sprezza non solo il Padrone di casa, ma anche quelli di casa sua, cioè noi suoi discepoli. Perchè? Appunto perchè noi con il messaggio esclusivista che portiamo, che è questo: “E in nessun altro è la salvezza; poiché non v’è sotto il cielo alcun altro nome che sia stato dato agli uomini, per il quale noi abbiamo ad esser salvati” (Atti 4:12) – messaggio che si basa pienamente sulle parole e sull’opera di Gesù – noi non facciamo altro che portare divisione nel mondo invece che unità! Ecco perchè un Cristiano non può aderire alla Massoneria, perchè essa si oppone a quello che si è proposto di fare sin dall’inizio Gesù: cioè dividere gli uomini!
La Massoneria sostiene che è tramite ‘il libro della natura’ e non per mezzo di Gesù Cristo che si giunge alla conoscenza di Dio
Sul disprezzo che nutre la Massoneria verso Gesù Cristo c’è altro da dire, ed è questo, che la Massoneria non può che essere portata a rigettare Gesù Cristo per Colui che è realmente in quanto per la Massoneria Dio si può conoscere osservando e studiando la natura.
Ecco infatti cosa ha affermato Albert Pike:
‘…. la vera conoscenza di Dio, della Sua natura e dei Suoi attributi, è da Lui scritta sopra le pagine del gran Libro della Natura Universale e può esservi letta da tutti coloro che siano dotati della necessaria intelligenza. Questa conoscenza di Dio, così scritta e di cui la Massoneria in tutti i secoli è stata l’interprete, è la Parola del Maestro Massone’ (Albert Pike, Morals and Dogma, Edizione Italiana, Vol. 2 pag. 151 – 13° Cavaliere dell’Arco Reale di Salomone).
Dunque la Massoneria, non ha bisogno della Parola fatta carne, cioè di Gesù Cristo, per giungere alla conoscenza di Dio, in quanto essa ha già la sua ‘Parola’ che è costituita dal ‘libro della natura universale’. Che importanza dunque possono avere per un massone queste parole di Gesù Cristo: “Ogni cosa m’è stata data in mano dal Padre mio; e niuno conosce appieno il Figliuolo, se non il Padre; e niuno conosce appieno il Padre, se non il Figliuolo e colui al quale il Figliuolo avrà voluto rivelarlo” (Matteo 11:27), o quest’altre di Giovanni: “Nessuno ha mai veduto Iddio; l’unigenito Figliuolo, che è nel seno del Padre, è quel che l’ha fatto conoscere” (Giovanni 1:18) ? Nessuna, proprio nessuna. E perchè? Perchè in base a queste parole la vera conoscenza di Dio si ottiene tramite Gesù Cristo, il Figlio di Dio, che è Colui che fa conoscere Dio a chi vuole lui. E la Massoneria non può accettare una simile cosa, altrimenti cadrebbe tutto il castello che ha costruito e che ha come base la religione naturale (‘la religione nella quale tutti gli uomini convengono’) il cui nucleo è costituito dalla credenza nell’esistenza di un Essere Superiore, definito Dio, e dalla credenza nell’immortalità dell’anima.
Dunque non fatevi ingannare dal fatto che i Massoni asseriscono di credere in Dio e di onorarLo, perchè rigettando il suo Figliuolo Gesù Cristo, dimostrano proprio il contrario, ossia di non credere in Dio e di non onorarlo, secondo che ha detto Gesù: “Chi non onora il Figliuolo non onora il Padre che l’ha mandato” (Giovanni 5:23).
I Massoni assomigliano a quei Giudei che volevano uccidere Gesù e nello stesso tempo dichiaravano di avere Dio come Padre, a cui però Gesù rispose così:
“Se Dio fosse vostro Padre, amereste me, perché io son proceduto e vengo da Dio, perché io non son venuto da me, ma è Lui che mi ha mandato. Perché non comprendete il mio parlare? Perché non potete dare ascolto alla mia parola. Voi siete progenie del diavolo, ch’è vostro padre, e volete fare i desiderî del padre vostro. Egli è stato omicida fin dal principio e non si è attenuto alla verità, perché non c’è verità in lui. Quando parla il falso, parla del suo, perché è bugiardo e padre della menzogna. E a me, perché dico la verità, voi non credete. Chi di voi mi convince di peccato? Se vi dico la verità, perché non mi credete? Chi è da Dio ascolta le parole di Dio. Per questo voi non le ascoltate; perché non siete da Dio” (Giovanni 8:42-47).
Ecco dunque chi sono i Massoni: figli del diavolo (che si camuffano da figli di Dio), e questo perchè rifiutano di credere quello che ha detto Gesù di essere. Nessuno vi inganni con parole seducenti.
LA TRINITA’
Dottrina massonica
La Massoneria rigetta il concetto biblico della Trinità. Ogni qualvolta i massoni definiscono Dio, lo definiscono come ‘uno’, ‘singolo’, o ‘unitariano’. Devono fare questo per non offendere i Massoni che non sono Cristiani e rigettano quindi la Trinità.
Albert Mackey considera la missione principale della Massoneria ‘la preservazione della credenza nell’unità di Dio’ e nel suo Lessico della Massoneria alla voce ‘Dio’ afferma: ‘Mentre il mondo attorno a loro [i Massoni] era infetto dall’adorazione del sole e delle bestie e da tutte le assurdità del politeismo la massoneria, seppur nelle sue forme spurie degli antichi misteri, era l’unica che si occupasse di innalzare altari a Colui che è, dichiarando ed insegnando l’unità della divinità’ (http://www.freemasons-freemasonry.com/lessico_massoneria.html).
Albert Pike, dopo avere menzionato la Trinità così come viene creduta da tanti, tra cui gli Indiani, gli Egizi, gli antichi Prussiani, gli antichi Etruschi, i filosofi Platone e Filone, i Kabalisti, e i Cristiani, afferma: ‘Mentre ognuna di queste fedi asserisce di essere la vera, la Massoneria si limita ad insegnare solamente la sua vecchia dottrina: che Dio è uno solo’ (Albert Pike, Morals and Dogma, Edizione Italiana, Vol. 3, pag. 167 – 26° Il Principe della Carità).
Qualche massone arriva a dire che ai Cristiani massoni è permesso di credere in ‘una simbolica essenza trina’, che ovviamente non è la Trinità di cui parla la Bibbia. Questo ulteriore falso insegnamento massonico, dimostra come la Massoneria rigetti la Sacra Scrittura, in quanto il concetto della Trinità è biblico.
Confutazione
La Divinità è composta da Dio Padre, dal suo Figliuolo Gesù Cristo, e dallo Spirito Santo
La Divinità è composta da Dio Padre, dal suo Figliuolo Gesù Cristo, e dallo Spirito Santo.
Questa dottrina viene comunemente denominata la dottrina della Trinità, termine questo che deriva dal latino Trinitas che significa ‘la riunione di tre’, una parola coniata da Tertulliano di Cartagine (uno dei cosiddetti padri della Chiesa), alla fine del secondo secolo dopo Cristo, per illustrare il concetto che la Divinità è composta da Tre persone divine, ossia il Padre, il Figliuolo e lo Spirito Santo.
La parola Trinità non è presente nelle Scritture, ma questo è relativo, perché come vedremo meglio fra poco il concetto di un Dio trino è abbondantemente presente nelle Scritture.
Per fare un paragone con il nome di un’altra dottrina biblica non presente (il nome) nella Bibbia è come dire che nella Bibbia quantunque non sia presente l’espressione ‘l’immortalità dell’anima’ vi è chiaramente presente il concetto dell’immortalità dell’anima. E così nella Bibbia quantunque non ci sia la parola Trinità c’è il concetto della Trinità.
Ecco alcuni passi della Scrittura attestanti il concetto della Trinità
– “Allora Gesù dalla Galilea si recò al Giordano da Giovanni per esser da lui battezzato. Ma questi vi si opponeva dicendo: Son io che ho bisogno d’esser battezzato da te, e tu vieni a me? Ma Gesù gli rispose: Lascia fare per ora; poiché conviene che noi adempiamo così ogni giustizia. Allora Giovanni lo lasciò fare. E Gesù, tosto che fu battezzato, salì fuor dell’acqua; ed ecco i cieli s’apersero, ed egli vide lo Spirito di Dio scendere come una colomba e venir sopra lui. Ed ecco una voce dai cieli che disse: Questo é il mio diletto Figliuolo nel quale mi son compiaciuto” (Matteo 3:13-17). In questo evento che si verificò al Giordano vediamo il Padre che parlò dal cielo, il Figliuolo che era sulla terra che fu battezzato da Giovanni, e lo Spirito Santo che discese su lui in forma corporea a guisa di colomba.
– Gesù disse ai suoi discepoli: “Se voi mi amate, osserverete i miei comandamenti. E io pregherò il Padre, ed Egli vi darà un altro Consolatore, perché stia con voi in perpetuo, lo Spirito della verità…” (Giovanni 14:16-17). Gesù, mentre era ancora sulla terra con i suoi discepoli, era il Consolatore che Dio aveva mandato per consolare quelli che facevano cordoglio, ma siccome Egli doveva tornare al Padre che lo aveva mandato, pregò il Padre di dare ai suoi discepoli un altro Consolatore, appunto lo Spirito Santo il quale sarebbe rimasto con loro per sempre. Il Padre quindi, supplicato dal suo Figliuolo, ha mandato lo Spirito della verità per supplire alle necessità che si vennero a creare con la dipartenza del suo Figliuolo. Il concetto della trinità è evidente nelle parole di Gesù.
– Gesù, prima di essere assunto in cielo, disse ai suoi discepoli: “Andate dunque, ammaestrate tutti i popoli, battezzandoli nel nome del Padre e del Figliuolo e dello Spirito Santo….” (Matteo 28:19). Il battesimo in acqua, che ricordiamo non purifica dai peccati perché è la richiesta di una buona coscienza fatta a Dio, deve essere ministrato nel nome del Padre e del Figliuolo e dello Spirito Santo. Il Signore non avrebbe mai comandato una simile cosa se Lui, il Padre e lo Spirito Santo non fossero stati uno.
– Paolo dice ai Romani: “E se lo Spirito di colui che ha risuscitato Gesù dai morti abita in voi, Colui che ha risuscitato Cristo Gesù dai morti vivificherà anche i vostri corpi mortali per mezzo del suo Spirito che abita in voi” (Romani 8:11). In queste parole troviamo Dio Padre che ha risuscitato Gesù; il Figliuolo che é stato da Lui risuscitato; e lo Spirito Santo che Egli ha mandato nei nostri cuori. Anche qui il concetto della trinità é espresso in maniera chiara.
– Paolo, al termine di una delle sue epistole ai Corinzi, scrisse: “La grazia del Signor Gesù Cristo e l’amore di Dio e la comunione dello Spirito Santo siano con tutti voi” (2 Corinzi 13:13). Anche qui le tre persone sono nominate distintamente, ma benché ciò sono una stessa cosa.
– Paolo agli Efesini dice: “V’è… un unico Spirito…V’è un solo Signore… un Dio unico e Padre di tutti, che é sopra tutti, fra tutti ed in tutti” (Efesini 4:4,5,6). Anche da queste parole comprendiamo come le tre persone divine di cui é composta la Divinità, sono distinte tra loro ma unite tra loro in perfetta unità.
– Paolo disse ai Corinzi: “Or vi é diversità di doni, ma v’è un medesimo Spirito. E vi é diversità di ministerî, ma non v’è che un medesimo Signore. E vi é varietà di operazioni, ma non v’è che un medesimo Iddio, il quale opera tutte le cose in tutti” (1 Corinzi 12:4-6). Notate come Paolo menziona prima lo Spirito, poi il Signore Gesù Cristo e poi Dio. Anche queste sue parole fanno capire come queste tre persone divine, benché distinte l’una dall’altra, sono uno stesso Dio.
– La Scrittura condanna le tre bestemmie indirizzate a tutte e tre le persone della Divinità. Chi bestemmia il nome di Dio si rende colpevole di un peccato perché é scritto: “Non bestemmierai contro Dio” (Esodo 22:28); anche chi bestemmia contro il Figliuol dell’uomo e contro lo Spirito Santo si rende colpevole di un peccato. Ma il fatto é che mentre coloro che bestemmiano contro Dio e contro il Figliuol dell’uomo possono essere perdonati, chi bestemmia contro lo Spirito Santo non può ottenere la remissione del suo peccato, perché Gesù disse: “Ai figliuoli degli uomini saranno rimessi tutti i peccati e qualunque bestemmia avranno proferita; ma chiunque avrà bestemmiato contro lo Spirito Santo, non ha remissione in eterno, ma é reo d’un peccato eterno” (Marco 3:28-29).
Vi esorto, dunque, fratelli, a rimanere attaccati alla dottrina della Trinità, rigettando con forza l’eresia massonica.
Giacinto Butindaro
Tratto dal libro ‘La Massoneria smascherata’
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Oppure puoi leggerlo direttamente sul blog di Giacinto Butindaro, “Chi ha orecchi da udire, oda”
SOMMARIO
- Cos’è la Massoneria (pag. 17-21)
- Breve storia della Massoneria (pag. 22-40)
- La Massoneria Azzurra (pag. 41-59)
- Segnali massonici di riconoscimento (pag. 60-82)
- L’obbiettivo finale della massoneria (pag. 82-83)
- Riti e Organizzazioni alleate della Massoneria (pag. 84-95)
- Le retrovie della Massoneria: i club (pag. 96-99)
- La Massoneria confutata (pag. 100-165)
- Massoneria, Giudaismo e Sionismo Cristiano (pag. 172-186)
- Satanismo, Magia ed Esoterismo nella Massoneria (pag. 187-206)
- Massoneria, poteri criminali, finanza e magistratura (pag. 207-232)
- Massoneria, Illuminati e Gesuiti (pag. 233-260)
- La Massoneria nella Chiesa Cattolica Romana (pag. 262-284)
- La Massoneria nelle Chiese Protestanti (pag. 284-333)
- Influenze e somiglianze massoniche nelle Chiese (pag. 334-364)
- L’ombra della massoneria sulle Assemblee di Dio in Italia (ADI) – parte 1 (pag. 365-388)
- L’ombra della massoneria sulle Assemblee di Dio in Italia (ADI) – parte 2 (pag. 389-429)
- L’ombra della massoneria sulle Assemblee di Dio in Italia (ADI) – parte 3 (pag. 430-433)
- L’ombra della massoneria sulle Assemblee di Dio in Italia (ADI) – parte 4 (pag. 434-436)
- L’ombra della massoneria sulle Assemblee di Dio in Italia (ADI) – parte 5 (pag. 437-504)
- L’ombra della massoneria sulle Assemblee di Dio in Italia (ADI) – parte 6 (pag. 505-523)
- L’ombra della massoneria sulle Assemblee di Dio in Italia (ADI) – parte 7 (pag. 524-556)
- L’ombra della massoneria sulle Assemblee di Dio in Italia (ADI) – parte 8 (pag. 557-574)
- L’ombra della massoneria sulle Assemblee di Dio in Italia (ADI) – parte 9 (pag. 574-604)
- L’ombra della massoneria sulle Assemblee di Dio in Italia (ADI) – parte 10 (pag. 604-662)
- L’ombra della massoneria sulle Assemblee di Dio in Italia (ADI) – parte 11 (pag. 663-703)
- L’ombra della massoneria sulle Assemblee di Dio in Italia (ADI) – parte 12 (pag. 704-705)
- L’ombra della massoneria sulle Assemblee di Dio in Italia (ADI) – parte 13 (pag. 706-709)
- L’ombra della massoneria sulle Assemblee di Dio in Italia (ADI) – parte 14 (pag. 709-782)
- L’ombra della massoneria sulle Assemblee di Dio in Italia (ADI) – parte 15 (pag. 783-803)
- Il piano dei Massoni/Illuminati: distruggere il Cristianesimo per mezzo delle Chiese Evangeliche (pag. 804-859)
- Il Nuovo Ordine Mondiale (pag. 804-859)
- Avvertimenti ed esortazioni in merito alla Massoneria (pag. 897-903)
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“E’ ora che qui in Italia i membri di ogni Chiesa ESIGANO DAI LORO CONDUTTORI, una dichiarazione pubblica ufficiale di condanna CHIARA ED INEQUIVOCABILE della Massoneria e della doppia appartenenza, e che sancisca che quei membri affiliati alle logge, che non vogliono abbandonare la Massoneria, siano estromessi immediatamente.
Se questa dichiarazione non verrà concessa, se ne vadano via immediatamente loro da quella Chiesa o denominazione perchè è sicuramente amica della Massoneria o collusa con essa. Chi ha orecchi da udire, oda.
Era ora che questo diabolico velo che copre questa commistione tra tante Chiese e Pastori con il mostro massonico, venisse squarciato. Ed ora che è squarciato, tutti i fratelli sappiano come devono agire affinchè gli spiriti massonici siano manifestati.” (Giacinto Butindaro)
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