● Quello che tanti che si dicono Cristiani non vogliono sentire dire di Gesù Cristo
Quello che tanti che si dicono Cristiani non vogliono sentire dire di Gesù Cristo
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Gesù Cristo è il Figlio di Dio, l’Unigenito venuto da presso al Padre, che nella pienezza dei tempi è morto per i nostri peccati e risorto a cagione della nostra giustificazione, e mediante il quale abbiamo ottenuto la remissione dei peccati e la vita eterna. Durante la sua vita sulla terra non conobbe peccato, benchè in ogni cosa fu tentato come noi, e quindi nessuno lo potè convincere di alcun peccato; fu un esempio da imitare, in quanto visse una vita pia, santa e giusta, e quindi una vita degna di essere imitata. Qualsiasi sua dottrina o affermazione corrispondeva a verità, in quanto nella sua bocca non fu trovata frode. Egli perciò fece in tutto e per tutto la volontà dell’Iddio e Padre suo, che è l’Iddio e Padre nostro, e quindi si mostrò ubbidiente a Dio in ogni cosa.
Nonostante ciò, oggi, tanti che si dicono Cristiani e quindi Suoi discepoli, non vogliono sentire di Lui tante cose che sono scritte nella Bibbia. Ve le voglio elencare queste cose, spiegandovi la ragione per cui costoro non vogliono sentirne parlare.
Non vogliono sentire dire che Gesù Cristo era povero (e difatti non aveva un luogo dove posare il capo, e non indossava vesti magnifiche e non viveva nelle delizie, perchè Egli stesso disse che “quelli che portano de’ vestimenti magnifici e vivono in delizie, stanno nei palazzi dei re” – Luca 7:25), secondo che è scritto che pur essendo ricco si è fatto povero per amore nostro (2 Corinzi 8:9), affinchè mediante la sua povertà noi diventassimo ricchi in fede (Giacomo 2:5). La ragione? perchè costoro vogliono diventare ricchi materialmente (affermando addirittura che è Dio che vuole che i Cristiani siano ricchi), e difatti disprezzano i poveri che sono in mezzo a loro.
Non vogliono sentire dire che Gesù non aveva fatto studi, secondo che è scritto: “I Giudei si maravigliavano e dicevano: Come mai s’intende costui di lettere, senz’aver fatto studi?” (Giovanni 7:15). La ragione? Perchè loro pensano che senza avere fatto prima degli studi, non si possa adempiere alcun ministerio, dimenticando volontariamente che degli apostoli Pietro e Giovanni la Bibbia dice che “erano popolani senza istruzione” (Atti 4:13).
Non vogliono sentire dire che fu Gesù che scelse i Suoi discepoli e non il contrario, secondo che Egli disse loro: “Non siete voi che avete scelto me, ma son io che ho scelto voi, …. Se foste del mondo, il mondo amerebbe quel ch’è suo; ma perché non siete del mondo, ma io v’ho scelti di mezzo al mondo, perciò vi odia il mondo” (Giovanni 15:16, 19), questo perchè sono presuntuosi e orgogliosi in quanto ritengono che siamo stati noi a scegliere Cristo e non Cristo a scegliere noi.
Non vogliono sentire dire che Gesù evangelizzava le turbe dicendo loro: “Ravvedetevi e credete all’Evangelo” (Marco 1:15), e questo perchè loro ritengono che quando si predica non si debba assolutamente ordinare alle persone di ‘cambiare modo di pensare’ (questo infatti significa ‘ravvedersi’), perchè ognuno è libero di credere e fare quello che vuole, e un Cristiano non ha il diritto di andare ad interferire nel credo e operato di coloro che sono sulla via della perdizione. E tutto questo in nome del loro cosiddetto libero arbitrio.
Non vogliono sentire dire che Gesù riprese severamente le città che non si erano ravvedute alla sua predicazione, preannunciandogli il giusto giudizio di Dio: “Allora egli prese a rimproverare le città nelle quali era stata fatta la maggior parte delle sue opere potenti, perché non si erano ravvedute. Guai a te, Corazin! Guai a te, Betsaida! Perché se in Tiro e Sidone fossero state fatte le opere potenti compiute fra voi, già da gran tempo si sarebbero pentite, con cilicio e cenere. E però vi dichiaro che nel giorno del giudizio la sorte di Tiro e di Sidone sarà più tollerabile della vostra. E tu, o Capernaum, sarai tu forse innalzata fino al cielo? No, tu scenderai fino nell’Ades. Perché se in Sodoma fossero state fatte le opere potenti compiute in te, ella sarebbe durata fino ad oggi. E però, io lo dichiaro, nel giorno del giudizio la sorte del paese di Sodoma sarà più tollerabile della tua” (Matteo 11:20-24). E questo perchè secondo loro i Cristiani non devono dire ai peccatori, cosa accadrà loro se rifiutano di ravvedersi.
Non vogliono sentire dire che Gesù ha parlato della vendetta di Dio contro Gerusalemme, quando disse ai suoi discepoli: “Quando vedrete Gerusalemme circondata d’eserciti, sappiate allora che la sua desolazione è vicina. Allora quelli che sono in Giudea, fuggano a’ monti; e quelli che sono nella città, se ne partano; e quelli che sono per la campagna, non entrino in lei. Perché quelli son giorni di vendetta, affinché tutte le cose che sono scritte, siano adempite. Guai alle donne che saranno incinte, e a quelle che allatteranno in que’ giorni! Perché vi sarà gran distretta nel paese ed ira su questo popolo. E cadranno sotto il taglio della spada, e saran menati in cattività fra tutte le genti; e Gerusalemme sarà calpestata dai Gentili, finché i tempi de’ Gentili siano compiuti” (Luca 21:20-24), e questo perchè per loro Dio non è un vendicatore che esercita le sue vendette anche sotto la grazia, ma solo un Dio di amore.
Non vogliono sentire dire che Gesù ha parlato del fuoco dell’Ades e della Geenna, perchè rifiutano di credere che in questi luoghi ci sia un vero fuoco perchè per loro Dio non può avere destinato i peccatori a passare l’eternità in mezzo al fuoco. Se così fosse – dicono costoro – Dio sarebbe un Dio crudele!
Non vogliono sentire dire che Gesù chiamò i Farisei ipocriti perchè avevano annullato la Parola di Dio con la loro tradizione: “… perché trasgredite il comandamento di Dio a motivo della vostra tradizione? Dio, infatti, ha detto: Onora tuo padre e tua madre; e: Chi maledice padre o madre sia punito di morte; voi, invece, dite: Se uno dice a suo padre o a sua madre: «Quello con cui potrei assisterti è offerta a Dio», egli non è più obbligato ad onorar suo padre o sua madre. E avete annullata la parola di Dio a cagion della vostra tradizione. Ipocriti, ben profetò Isaia di voi quando disse: Questo popolo mi onora con le labbra, ma il cuor loro è lontano da me. Ma invano mi rendono il loro culto, insegnando dottrine che son precetti d’uomini” (Matteo 15:3-9), e questo perchè anche loro fanno la stessa cosa degli antichi Farisei annullando la Parola con i loro precetti che voltano le spalle alla verità. E la cosa paradossale è che costoro chiamano Farisei coloro che denunciano questo loro comportamento farisaico.
Non vogliono sentire dire che Gesù riprese severamente gli scribi e i Farisei, mettendo in guardia i Suoi discepoli da essi e dalla loro dottrina, secondo che è scritto: “Ma guai a voi, scribi e Farisei ipocriti, perché serrate il regno de’ cieli dinanzi alla gente; poiché, né vi entrate voi, né lasciate entrare quelli che cercano di entrare” (Matteo 23:13), ed anche: “E Gesù disse loro: Vedete di guardarvi dal lievito de’ Farisei …..” (Matteo 16:6), e questo perchè loro invece con i moderni scribi e Farisei, che annullano la Parola di Dio con le loro ciance, dialogano amichevolmente e collaborano, e per questa ragione si rifiutano di confutare le loro ciance e di mettere in guardia i santi da esse.
Non vogliono sentire dire che Gesù si rivolse a quei Giudei che volevano ucciderlo dicendo loro che il loro padre era il diavolo (Giovanni 8:44), e questo perchè per costoro non solo il diavolo non esiste come essere spirituale, ma non esistono neppure figli del diavolo, in quanto tutti gli uomini sono figli di Dio!
Non vogliono sentire dire che Gesù dopo essersi rifiutato di condannare a morte la donna colta in flagrante adulterio, che i Farisei gli avevano menato, le disse: “Và e non peccare più” (Giovanni 8:11). La ragione? Perchè loro ritengono che una persona dopo essere stata giustificata per la grazia di Dio, abbia il diritto anzi il dovere di peccare in alcune circostanze. Può infatti per esempio, mentire, frodare, e oltraggiare il suo prossimo, per gli interessi della propria organizzazione religiosa di cui fanno parte. Ma anche per promuovere la diffusione del Vangelo, perchè per costoro il fine giustifica i mezzi, infatti sostengono ‘facciamo il male, onde ne venga il bene’.
Non vogliono sentire dire che Gesù ci ha comandato: “Siate perfetti, com’è perfetto il Padre vostro celeste.” (Matteo 5:48), questo perchè loro non procacciano la perfezione, ma prendono piacere e promuovono l’imperfezione, per giustificare ogni loro peccato e ribellione contro Dio.
Non vogliono sentire dire che Gesù ha detto: “Se uno viene a me e non odia suo padre, e sua madre, e la moglie, e i fratelli, e le sorelle, e finanche la sua propria vita, non può esser mio discepolo. E chi non porta la sua croce e non vien dietro a me, non può esser mio discepolo. …. Così dunque ognun di voi che non rinunzi a tutto quello che ha, non può esser mio discepolo” (Luca 14:26-27, 33), perchè loro non vogliono rinunciare a niente per amore del Signore.
Non vogliono sentire dire che Gesù ha comandato di giudicare con giusto giudizio, secondo che è scritto che Egli disse ai Giudei: “Non giudicate secondo l’apparenza, ma giudicate con giusto giudizio” (Giovanni 7:24). Perchè non solo essi amano giudicare dall’apparenza, ma quando giudicano lo fanno con giudizi ingiusti, e questo perchè essi non amano la giustizia ma l’empietà, non amano la verità ma la menzogna.
Non vogliono sentire dire che i Giudei disubbidienti diffamarono Gesù dicendo di lui che era un amico dei pubblicani e dei peccatori (Matteo 11:19), e questo perchè loro stessi diffamano Gesù chiamandolo ‘un amico dei pubblicani e de’ peccatori!’ esattamente come facevano i nemici di Cristo, e la cosa paradossale è che essi pensano invece di fargli un complimento! Dimenticano o ignorano che Gesù è amico solo di coloro che fanno le cose che Lui gli comanda (Giovanni 15:14).
Non vogliono sentire dire che Gesù disse ai suoi discepoli: “Vendete i vostri beni, e fatene elemosina; fatevi delle borse che non invecchiano, un tesoro che non venga meno ne’ cieli, ove ladro non s’accosta e tignuola non guasta. Perché dov’è il vostro tesoro, quivi sarà anche il vostro cuore” (Luca 12:33-34). La ragione? Perchè se un Cristiano vende i suoi beni per amore del Signore, non deve dare il ricavato ai o per i poveri che sono in mezzo alla Chiesa, ma per costruire un locale di culto o per fare grande la propria organizzazione religiosa aiutandola a costruire qualche infrastruttura, perchè sono queste le cose che vengono prima dei poveri, anzi ormai si può dire che queste cose hanno rimpiazzato i poveri, che invece vengono disprezzati e cacciati via.
Non vogliono sentire dire che Gesù ha detto: “Più felice cosa è il dare che il ricevere” (Atti 20:35), perchè per loro è il contrario, cioè è più felice ricevere che dare.
Non vogliono sentire dire che Gesù “entrò nel tempio e cacciò fuori tutti quelli che quivi vendevano e compravano; e rovesciò le tavole dei cambiamonete e le sedie de’ venditori di colombi. E disse loro: Egli è scritto: La mia casa sarà chiamata casa d’orazione; ma voi ne fate una spelonca di ladroni” (Matteo 21:12-13), e questo perchè loro amano vedere i locali di culto trasformati in mercati, e le assemblee dei santi in una massa di clienti, in quanto prendono piacere nel commercio delle cose che concernono il Regno di Dio essendo loro stessi tra i moderni ‘mercanti del tempio’ o magari sono amici di quest’ultimi.
Non vogliono sentire dire che Gesù comandò ai suoi apostoli: “Gratuitamente avete ricevuto, gratuitamente date” (Matteo 10:8), e questo perchè secondo loro quello che si riceve gratuitamente da Dio bisogna metterlo in vendita e fare soldi.
Non vogliono sentire dire che Gesù ha detto: “Niuno può servire a due padroni; perché o odierà l’uno ed amerà l’altro, o si atterrà all’uno e sprezzerà l’altro. Voi non potete servire a Dio ed a Mammona” (Matteo 6:24), e questo perchè secondo loro un Cristiano può servire sia Dio che Mammona!
Non vogliono sentire dire che Gesù disse a Ponzio Pilato: “Il mio regno non è di questo mondo; se il mio regno fosse di questo mondo, i miei servitori combatterebbero perch’io non fossi dato in man de’ Giudei; ma ora il mio regno non è di qui” (Giovanni 18:36), perchè il loro regno è di questo mondo, infatti si immischiano nella politica e procacciano il potere temporale.
Non vogliono sentire dire che Gesù disse ai suoi fratelli che non credevano ancora in lui: “Il mondo non può odiar voi; ma odia me, perché io testimonio di lui che le sue opere sono malvage” (Giovanni 7:7), perchè loro sono tra quelli che il mondo non può odiare in quanto sono diventati amici del mondo e nemici di Dio. Li sentite infatti testimoniare del mondo che le sue opere sono malvagie? No, anzi testimoniano che molte opere del mondo sono buone.
Non vogliono sentire dire che Gesù ha detto: “Ricordatevi della parola che v’ho detta: Il servitore non è da più del suo signore. Se hanno perseguitato me, perseguiteranno anche voi; se hanno osservato la mia parola, osserveranno anche la vostra” (Giovanni 15:20), perchè per loro è inconcepibile che oggi un Cristiano debba essere perseguitato a cagione di Cristo. Se è perseguitato vuol dire infatti che non ha la benedizione di Dio!
Non vogliono sentire che Gesù ha detto: “Non pensate ch’io sia venuto a metter pace sulla terra; non son venuto a metter pace, ma spada. Perché son venuto a dividere il figlio da suo padre, e la figlia da sua madre, e la nuora dalla suocera; e i nemici dell’uomo saranno quelli stessi di casa sua” (Matteo 10:34-36), perchè loro sono per l’unione della Chiesa con gli infedeli.
Non vogliono sentire dire che Gesù ha detto: “Io son la via, la verità e la vita; nessuno viene al Padre se non per mezzo di me” (Giovanni 14:6), perchè secondo loro ci sono diverse vie che menano a Dio e non una sola.
Sei forse tra costoro? Se la risposta è affermativa, ti esorto a ravvederti e a fare frutti degni del ravvedimento per poter così onorare Dio.
Chi ha orecchi da udire, oda
Giacinto Butindaro
Tratto da: http://giacintobutindaro.org/2013/02/05/quello-che-tanti-che-si-dicono-cristiani-non-vogliono-sentire-dire-di-gesu-cristo/
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Commento by Valent | Giugno 30th, 2016
Sorge in me un dilemma.
“Non vogliono sentire dire che Gesù ci ha comandato: “Siate perfetti, com’è perfetto il Padre vostro celeste.” (Matteo 5:48)”
In cosa consiste questa perfezione? Nessun uomo è perfetto, né può essere come Dio, né può diventare come Dio, né può usarlo come metro di paragone, essendo l’Altissimo irraggiungibile. Che si intende dunque con perfezione?
Commento by nicola iannazzo | Giugno 30th, 2016
Nessun dilemma Valent. E’ chiaro che vivendo in questo corpo mortale non potremmo mai essere perfetti come Dio. Perfino Giacomo dice ad esempio che: “…tutti falliamo in molte cose” (Giacomo 3:2)
Se però noti bene Gesù dice: “Voi DUNQUE siate perfetti, com’è perfetto il Padre vostro celeste.” (Matteo 5:48)
Quel “dunque” collega quindi il verso 48 in questione coi versi precedenti. Questi:
“Voi avete udito che fu detto: Ama il tuo prossimo e odia il tuo nemico. Ma io vi dico: Amate i vostri nemici e pregate per quelli che vi perseguitano, affinché siate figliuoli del Padre vostro che è nei cieli; poiché Egli fa levare il suo sole sopra i malvagi e sopra i buoni, e fa piovere sui giusti e sugli ingiusti. Se infatti amate quelli che vi amano, che premio ne avete? Non fanno anche i pubblicani lo stesso? E se fate accoglienze soltanto ai vostri fratelli, che fate di singolare? Non fanno anche i pagani altrettanto?” (Matteo 5:43,47)
Per cui Gesù conclude dicendo:
“Voi DUNQUE siate perfetti, com’è perfetto il Padre vostro celeste.” (Matteo 5:48)
Perciò la perfezione come quella del Padre di cui parla Gesù e che dobbiamo procacciare, riguarda l’amore che dobbiamo avere verso tutti gli uomini, malvagi compresi. Cosa possibile unicamente con la nuova nascita in cui il Signore viene a dimorare nel credente per mezzo del Suo Santo Spirito rendendoci in grado di amare come Lui ama.
Spero di aver dissipato le tue perplessità sul verso di Matteo 5:48, ma ho notato che questo spesso succede quando si isola un versetto senza considerare quelli precedenti o successivi nel contesto del discorso.
Commento by Valent | Giugno 30th, 2016
Comprendo, ma Cristo, come nostro prossimo, non indicò la figura del Samaritano che si fermò a curare le ferite del viandante aggredito dai ladroni? In pratica il nostro prossimo è il buono, il misericordioso, non l’empio e il malvagio, come molti sostengono.
Lo stesso Iddio non ama i peccatori e i malvagi, e li tiene in abominio.
Commento by nicola iannazzo | Giugno 30th, 2016
Certo, è perfettamente scritturale che Dio odii gli empi ed i peccatori e li tenga in abominio (Salmo 5:4,6; Salmo 11:5; Proverbi 6:16,19), tuttavia è anche altresì vero che “Egli fa levare il suo sole sopra i malvagi e sopra i buoni, e fa piovere sui giusti e sugli ingiusti.” (Matteo 5:45)
Sembra contraddittorio ma va tenuto conto che in quanto al giudizio inteso come vendetta o retribuzione, questa spetta solo a Dio (Romani 12:19) e non all’uomo; Infatti perfino la legge di Mosè comandava all’uomo la MISERICORDIA anziché la vendetta:
“Se incontri il bue del tuo NEMICO o il suo asino smarrito, non mancare di ricondurglielo. Se vedi l’asino di colui che t’odia steso a terra sotto il carico, guardati bene dall’abbandonarlo, ma aiuta il suo padrone a scaricarlo. ” (Esodo 23:4,5).
Quanto più la legge di Cristo ci chiama a questo: “Ma io (Gesù Cristo) vi dico: Amate i vostri NEMICI e pregate per quelli che vi perseguitano” (Matteo 5:44)
La misericordia poi, indipendentemente dalla persona a cui è rivolta, è infine confermata ANCHE nella figura del Samaritano, secondo le parole di Gesù: “Quale di questi tre ti pare essere stato il prossimo di colui che s’imbatté ne’ ladroni? E quello rispose: Colui che gli usò MISERICORDIA. E Gesù gli disse: Va’, e fa’ tu il simigliante.” (Luca 10:36,37)
Commento by Valent | Luglio 1st, 2016
Si, ci sono vari riscontri.
Dio ci dice di odiare il male, ma ciò non equivale ad odiare il malvagio. Dovremmo pregare solo perché gli empi ritrovino la via di Cristo, abbandonando il sentiero di Lucifero.
Se tutti noi applicassimo la legge di Cristo, non ci sarebbe odio, né omicidi, né mariti che tradiscono le mogli (o viceversa), né ladri, ne ipocriti, né bugiardi, né truffatori. Insomma, saremmo già in un piccolo Eden.
La passività dei credenti ha pieno risvolto nella bibbia: i figli d’Israele, nonostante 400 anni di amara schiavitù, non furono mai autorizzati a liberarsi da soli, muovendo guerra al Faraone, ma furono liberati dai prodigi dell’Altissimo, che, se ricordo bene, intendeva anche scacciare tutte le tribù occupanti la Palestina usando i calabroni (purtroppo il popolo eletto decise di fare di testa sua).