● La Massoneria smascherata (7) – Il peccato e la salvezza
La Massoneria smascherata (7) – Il peccato e la salvezza
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L’UOMO E IL PECCATO
Dottrina massonica
La Massoneria nega ed avversa fortemente la dottrina del peccato originale.
Il massone Lorenzo Fusi, in un suo discorso sul tema «Supremazia della dottrina massonica», pronunciato nella Loggia Roma di Roma, in seduta d’istruzione massonica, nel 1950, parlando del peccato originale lo chiamò, insieme agli altri dogmi della Chiesa «leggende mitologiche», «imposture», «piedistallo, sia pure d’argilla, sul quale poggia tutta la fede giudaicocristiana». Ed affermò:
«Si tolga questo mito alla credenza cattolica e si vedrà crollare di colpo tutta l’impalcatura dogmatica del cattolicesimo […] (perché) il dogma del peccato originale postula logicamente il dogma della redenzione; la redenzione postula la venuta di un messia redentore, proclamata e preannunciata da una serie di grandi profeti giudaici le cui profezie gli evangelisti trassero ad avvalorare il messianismo cristiano […]. Ma queste verità assolute e immutabili di santa madre chiesa, non sono la Verità verso la quale ci incamminiamo noi. Ben altre verità ci rivelò e ci viene rivelando il progresso del pensiero svincolatosi dai ceppi della tradizione: basti mentovare, per limitarci al solo Evo Moderno, alcuni dei più famosi nomi quali Giordano Bruno, Campanella, Galilei, Keplero, Spinoza, Leibniz, Locke, Vico, Voltaire, per vedere in quali nuovi profeti si proiettò quell’altra non meno divina ispirazione e illuminazione, che fece crollare tutte le pretese verità bibliche» (Ed. L.E.D.A., Roma 1950, pag. 13-14).
E di conseguenza la Massoneria nega che la natura dell’uomo sia depravata.
L’importante massone Robert Macoy (1815-1895) ha affermato:
‘La Massoneria non insegna neppure che la natura umana è una cosa depravata, come le rovine di una costruzione una volta fiera. Molti pensano che l’uomo era una volta un essere perfetto ma che attraverso una inimmaginabile catastrofe morale egli diventò corrotto fino all’ultima fibra del suo essere, cosicché senza qualche tipo di aiuto soprannaturale o miracoloso dall’esterno egli non può mai da se stesso fare, o dire, o pensare, o essere alcuna cosa tranne ciò che è deformato, spregevole e orribile’ (H. L. Haywood, The Great Teachings of Masonry [I Grandi Insegnamenti della Massoneria], Richmond. Va.: Macoy Publishers and Supply Co., 1971, pag. 138-139).
Ma c’è di più: la Massoneria afferma che quello che la Bibbia chiama ‘il peccato di Adamo’ non fu altro che una ribellione di Adamo contro ‘i Demoni’, i quali gli avevano vietato di mangiare il frutto della conoscenza del bene e del male, ribellione a cui Adamo fu indotto da ‘un Angelo di luce’ (così viene chiamato il serpente e quindi Satana) il quale ‘angelo’ in questa maniera diede ad Adamo ‘il mezzo della vittoria’, per cui il peccato di Adamo fu il mezzo della vittoria su Dio. In altre parole, tramite la sua ribellione contro ‘i Demoni’, che Adamo compì perchè vi fu indotto da un angelo di luce, Adamo fu illuminato e iniziato alla vera religione che ovviamente è la Massoneria!
L’uomo, quindi, secondo i Massoni, non è un essere che pecca trasgredendo la legge di Dio, perchè è un essere depravato, e che quindi essendo schiavo del peccato ha bisogno di essere affrancato dal peccato; ma è un essere ‘rozzo e imperfetto per natura’ che ha bisogno di perfezionarsi:
‘La perfezione è di già all’interno. Tutto ciò che viene richiesto è rimuovere la ruvidità, le escrescenze, spogliando i nostri cuori e le nostre coscienze di tutti i vizi e di tutte le superfluità della vita per mostrare il perfetto uomo e Massone che è dentro’ (Carl H. Claudy, Little Masonic Library 4, Richmond, Va.: Macoy Publishers and Supply Co., 1946, pag. 51).
I massoni quindi negano la realtà del peccato come la presenta la Bibbia, e pensano che l’uomo possa vincere da sè qualsiasi ‘difetto’ e ‘vizio’ tramite una maggiore illuminazione, che appunto si può sperimentare nella Massoneria. E questo perchè secondo i massoni, l’uomo ha in sè la capacità o è in grado di perfezionarsi, il che significa che per compiere questa opera di perfezionamento egli non ha bisogno di appoggiarsi sull’opera espiatoria compiuta da Gesù Cristo. Tuttavia nell’ottenere il grado di Maestro Massone, il simbolismo implica che la persona sia redenta dalla morte del peccato e dall’inquinamento del peccato. In effetti, l’ottenimento del grado di Maestro nella Massoneria è considerato una sorta di rigenerazione o nuova nascita.
Confutazione
L’uomo è un essere completamente depravato sotto il dominio del peccato ed ha bisogno di essere salvato, e questa salvezza si ottiene soltanto mediante la fede in Gesù Cristo
La Scrittura invece dice che tramite il peccato commesso dal primo uomo (che era una creatura retta) la sua natura diventò una natura totalmente depravata e corrotta al servizio del peccato, e quindi da allora essendo che il peccato è passato su ogni uomo, tutti hanno peccato e sono sotto la condanna divina.
Il peccato commesso dal primo uomo è raccontato dalla Scrittura in questi termini:
“Or il serpente era il più astuto di tutti gli animali dei campi che l’Eterno Iddio aveva fatti; ed esso disse alla donna: ‘Come! Iddio v’ha detto: Non mangiate del frutto di tutti gli alberi del giardino?’ E la donna rispose al serpente: ‘Del frutto degli alberi del giardino ne possiamo mangiare; ma del frutto dell’albero ch’è in mezzo al giardino Iddio ha detto: Non ne mangiate e non lo toccate, che non abbiate a morire’. E il serpente disse alla donna: ‘No, non morrete affatto; ma Iddio sa che nel giorno che ne mangerete, gli occhi vostri s’apriranno, e sarete come Dio, avendo la conoscenza del bene e del male’. E la donna vide che il frutto dell’albero era buono a mangiarsi, ch’era bello a vedere, e che l’albero era desiderabile per diventare intelligente; prese del frutto, ne mangiò, e ne dette anche al suo marito ch’era con lei, ed egli ne mangiò. Allora si apersero gli occhi ad ambedue, e s’accorsero ch’erano ignudi; e cucirono delle foglie di fico, e se ne fecero delle cinture” (Genesi 3:1-7).
Il serpente antico dunque, non è per nulla un portatore di luce (quasi che tramite quell’atto che egli indusse Adamo a compiere contro Dio l’uomo fu illuminato), ma semmai un portatore di tenebre, perchè tramite quella seduzione che egli operò verso la donna e nella quale la donna cadde, trascinando poi suo marito alla disubbidienza, le tenebre si sono diffuse in tutto il mondo: e sotto la potestà di queste tenebre ci sono anche i Massoni, che chiamano luce ciò che è tenebre, e tenebre ciò che è luce e quindi sono tra coloro a cui la Scrittura dice “Guai a loro”.
Il fatto che tramite quella disobbedienza il peccato e la condanna si sono estesi a tutti gli uomini è confermato dall’apostolo Paolo ai Romani quando dice:
“Perciò, siccome per mezzo d’un sol uomo il peccato è entrato nel mondo, e per mezzo del peccato v’è entrata la morte, e in questo modo la morte è passata su tutti gli uomini, perché tutti hanno peccato… con un sol fallo la condanna si è estesa a tutti gli uomini, …. per la disubbidienza di un solo uomo i molti sono stati costituiti peccatori …. , così anche per l’ubbidienza d’un solo, i molti saran costituiti giusti” (Romani 5:12,18, 19).
Quindi – come afferma sempre la Scrittura – i disegni del cuore dell’uomo sono malvagi sin dalla sua fanciullezza (Genesi 8:21), in quanto gli uomini sono stati formati nell’iniquità e concepiti nel peccato (Salmo 51:5). Essi sono dunque servi del peccato, che li ripaga con la morte in quanto il salario del peccato è la morte (Romani 6:23), e perciò sono morti nei loro falli e nelle loro trasgressioni. E il servizio che essi rendono al peccato li rende anche nemici di Dio.
L’uomo dunque ha bisogno di essere salvato dal peccato, vivificato e riconciliato con Dio, e la salvezza, la vivificazione e la riconciliazione con Dio l’uomo le ottiene quando si ravvede e crede che Gesù Cristo è morto per i nostri peccati e risuscitato a cagione della nostra giustificazione.
La salvezza dal peccato che Cristo opera nell’uomo che si ravvede e crede coincide con la rigenerazione o nuova nascita, che consiste in una resurrezione spirituale che sperimenta l’uomo morto nei suoi peccati e nei suoi falli per mezzo della Parola di Dio e dello Spirito Santo. Nuova nascita che permette all’uomo di essere spiritualmente vivo e di avere comunione con Dio. Gesù parlò della nuova nascita ad un dottore dei Giudei di nome Nicodemo, al quale disse che se uno non è nato di nuovo non può nè vedere e neppure entrare nel regno di Dio (cfr. Giovanni 3:1-5).
I Massoni dunque errano grandemente, e non può essere altrimenti visto che hanno rigettato di sottomettersi alla Parola di Dio. E quindi la loro cosiddetta rigenerazione o nuova nascita è menzogna.
I FIGLI DI DIO
Dottrina massonica
Sul sito della Grande Loggia del Michigan, si legge che ‘la Massoneria insegna che siccome Dio è il Creatore, tutti gli uomini e tutte le donne sono i figli di Dio. A motivo di ciò, tutti gli uomini e tutte le donne sono fratelli e sorelle …’ (www.gl-mi.org/freemasonry-explained.htm – Freemasonry teaches that: Since God is the Creator, all men and women are the children of God. Because of that, all men and women are brothers and sisters …).
Il massone Albert Pike affermò infatti che ‘Egli è il nostro Padre, e noi siamo tutti Fratelli’ (Albert Pike, Morals and Dogma, Edizione Italiana, Vol. 2, pag. 175 – 14° Grande Eletto), ed ancora che attorno agli altari della Massoneria ‘il Cristiano, l’Ebreo, il Mussulmano, il Buddista, il seguace di Confucio e di Zoroastro possono riunirsi come fratelli ed accomunarsi nella preghiera al solo Dio ….’ (Ibid., pag. 174).
Quindi, la Massoneria insegna che tutti gli uomini, a prescindere che siano Cristiani, Buddisti, Mussulmani, Induisti, Scintoisti, e così via, sono figli di Dio.
Confutazione
Figliuoli di Dio si diventa credendo in Gesù Cristo
Quello che insegna la Massoneria è falso, perché la Bibbia dice che figli di Dio sono solo coloro che credono nel nome del Figliuolo di Dio, secondo che è scritto:
“È venuto in casa sua, e i suoi non l’hanno ricevuto; ma a tutti quelli che l’hanno ricevuto egli ha dato il diritto di diventar figliuoli di Dio; a quelli, cioè, che credono nel suo nome; i quali non son nati da sangue, né da volontà di carne, né da volontà d’uomo, ma son nati da Dio” (Giovanni 1:11-13)
ed ancora:
“Siete tutti figliuoli di Dio, per la fede in Cristo Gesù” (Galati 3:26).
Quindi tutti gli increduli (e badate bene che molti sono increduli anche se credono che Dio esiste, e questo perché non credono che Gesù Cristo è il Figlio di Dio morto sulla croce per i nostri peccati e risorto per la nostra giustificazione) non sono figli di Dio.
Dio è il Padre solo di coloro che Egli ha generato mediante la Parola di verità; come nella vita naturale per essere definiti figli di Tizio occorre essere stati generati da Tizio, così è in ambito spirituale, per essere chiamati figli di Dio occorre essere stati generati da Dio, ossia essere nati da Dio. E questa nascita da Dio o rigenerazione l’uomo la sperimenta quando egli si riconosce peccatore davanti a Dio, si pente e crede nella morte espiatoria e nella resurrezione di Gesù Cristo. In quel momento egli NASCE DA DIO e Dio manda nel suo cuore il suo Spirito mediante il quale egli può gridare: ‘Abba! Padre!’ secondo che è scritto: “E perché siete figliuoli, Dio ha mandato lo Spirito del suo Figliuolo nei nostri cuori, che grida: Abba, Padre. Talché tu non sei più servo, ma figliuolo; e se sei figliuolo, sei anche erede per grazia di Dio” (Galati 4:6-7).
E’ lo Spirito dunque che attesta – assieme allo spirito di colui che è stato rigenerato – che egli è un figlio di Dio (cfr. Romani 8:16).
Coloro che invece non diventano figli di Dio, sono chiamati figli d’ira (cfr. Efesini 2:3), figliuoli della disobbedienza (cfr. Efesini 2:2 – Diodati), ed anche figli del diavolo infatti Gesù quando riprese i Giudei che lo volevano uccidere disse loro: “Voi siete progenie del diavolo, ch’è vostro padre, e volete fare i desiderî del padre vostro. Egli è stato omicida fin dal principio e non si è attenuto alla verità, perché non c’è verità in lui. Quando parla il falso, parla del suo, perché è bugiardo e padre della menzogna” (Giovanni 8:44), e quando spiegò la parabola delle zizzanie disse:
“Colui che semina la buona semenza, è il Figliuol dell’uomo; il campo è il mondo; la buona semenza sono i figliuoli del Regno; le zizzanie sono i figliuoli del maligno; il nemico che le ha seminate, è il diavolo; la mietitura è la fine dell’età presente; i mietitori sono angeli. Come dunque si raccolgono le zizzanie e si bruciano col fuoco, così avverrà alla fine dell’età presente. Il Figliuol dell’uomo manderà i suoi angeli che raccoglieranno dal suo regno tutti gli scandali e tutti gli operatori d’iniquità, e li getteranno nella fornace del fuoco. Quivi sarà il pianto e lo stridor de’ denti. Allora i giusti risplenderanno come il sole nel regno del Padre loro. Chi ha orecchi, oda” (Matteo 13:37-43).
Anche l’apostolo Giovanni fa una distinzione tra i figli di Dio e i figli del diavolo, dicendo:
“Da questo sono manifesti i figliuoli di Dio e i figliuoli del diavolo: chiunque non opera la giustizia non è da Dio; e così pure chi non ama il suo fratello” (1 Giovanni 3:10).
Alla luce di quanto dice la Scrittura, dunque, non si può che ribadire che la Massoneria è dal diavolo, il padre della menzogna, che quindi tramite di essa seduce le persone.
SALVEZZA E VITA FUTURA
Dottrina massonica
I massoni pensano che la salvezza sia una questione di auto-miglioramento, di moralità, e buone opere, inclusa l’obbedienza all’obbligo massone e alle più alte autorità massoniche. La fede nell’espiazione compiuta da Gesù non ha niente a che fare con la salvezza, che per loro è piuttosto una questione di illuminazione, passo dopo passo, che giunge attraverso l’iniziazione nei gradi massonici e nei loro misteri.
Albert Mackey nella sua Enciclopedia della Libera Muratoria, alla voce ‘apron’ (Grembiule) afferma:
‘Tramite la pelle dell’agnello al Massone viene ricordata quella purità di vita e rettitudine di condotta che sono così essenzialmente necessarie per guadagnare l’ammissione dentro la Loggia Celestiale sopra, dove il Supremo Architetto dell’Universo presiede’,
mentre nel suo Lessico della Libera Muratoria afferma sempre alla voce ‘grembiule’ che
‘dal suo colore immacolato e dall’innocenza dell’animale dal quale esso proviene noi veniamo ammoniti a conservare quella purezza senza macchia di vita e di condotta che sola ci permetterà di presentarci davanti al Gran Maestro dell’Universo mondi dal peccato e dal vizio’. (www.freemasons-freemasonry.com/lessico_massoneria.html).
Il massone J. D. Buck afferma che
‘… la salvezza per fede e l’espiazione vicaria non furono insegnate da Gesù come sono interpretate oggi, e queste dottrine non sono neppure insegnate nelle scritture esoteriche. Esse sono delle posteriori e ignoranti perversioni delle dottrine originali’ (J. D. Buck, Mystic Masonry, pag. 57).
Al funerale di un Massone viene detto tra le altre cose:
‘Questo Massone è stato fedele a tutti i nostri insegnamenti, e il grembiule che egli ora indossa nella bara rappresenta quella purità di vita e di condotta tramite cui egli ora guadagnerà l’ammissione nella Loggia Celestiale di sopra’ (citato in Keith Harris, The Masonic/Christian conflict explained, [Il conflitto Massonico/Cristiano spiegato], The Olive Press, USA 2005, pag. 31).
Elvio Sciubba, un importante massone del GOI e 33°grado del Rito Scozzese Antico ed Accettato, ha affermato in una nota di commento al 4° di Morals and Dogma:
‘Fare il bene è giusto in sè e non esiste altra ricompensa che il premio di un’altra vita, di cui non saremo mai certi finchè non concluderemo senza macchie di fronte alla inconoscibile giustizia divina questa nostra vita’ (Nota di Commento di Elvio Sciubba, in Albert Pike, Morals and Dogma, Edizione Italiana, Vol. 2, pag. 16 – 4° Maestro Segreto).
Albert Pike, il Gran Comandante Sovrano della Massoneria del RSAA della Giurisdizione del Sud degli Stati Uniti, ha affermato ‘che ogni cosa che l’uomo si mette a fare, se è fatta bene e con fede, lo aiuta naturalmente a conquistarsi la salvezza’ (Albert Pike, Morals and Dogma, Edizione Italiana, Vol. 2, pag. 153 – 13° Cavaliere dell’Arco Reale di Salomone). Ovviamente per ‘fede’, Pike intende fede nell’esistenza di un Dio qualsiasi.
Quindi i massoni insegnano una salvezza attraverso opere o attraverso uno sviluppo caratteriale e non attraverso la fede in Cristo.
Per la Massoneria, in altre parole, è sufficiente che un Massone riconosca di credere in un Essere Supremo, e che la sua legge sia la sua guida e che egli si sforzi di vivere per la sua ‘fede’; per il resto essa non si interessa di quali possono essere gli altri suoi articoli di fede, perchè insegna che il massone sarà ricevuto nella loggia di sopra a causa della sua giusta condotta.
Inoltre, la Massoneria non parla mai dell’inferno in nessuno dei suoi rituali e in nessuna delle sue cerimonie dei tre gradi della Massoneria Azzurra, dei dieci gradi del Rito di York e dei trentatre gradi del Rito Scozzese. La Massoneria quindi non mette in guardia gli uomini dall’inferno, e questo perchè essa considera la Bibbia solo un simbolo!
Altra cosa da dire in merito alla vita futura è questa. La Massoneria insegna che dopo la morte l’anima dovrà passare un tempo di purificazione o di perfezionamento prima di poter raggiungere la meta celeste. Ecco infatti cosa ha affermato Albert Pike:
‘…. il Massone deve prima arrivare al solido convincimento, fondato sulla ragione, che egli ha in sè una natura spirituale, un’anima che non muore quando il corpo è decomposto, ma continua ad esistere ed ad andare verso la perfezione, attraverso gli stadi dell’eternità’ (Albert Pike, Morals and Dogma, Edizione Italiana, Vol. 3, pag. 284 – 32° Sublimi Principi del Real Segreto).
Questa è la ragione per cui Pike riconosce come veraci alcuni elementi concernenti la dottrina della reincarnazione:
‘Anche la dottrina della trasmigrazione delle anime, universalmente diffusa tra gli Indù e gli Egizi, riposava sulla base dell’antica religione primitiva, e si riconnetteva a un sentimento puramente religioso. Tale dottrina aveva in sè questo nobile elemento di verità: poichè l’uomo aveva vagato nel peccato e si era allontanato da Dio, sarebbero serviti molti sforzi e sarebbe stato necessario affrontare le fatiche di un lungo e penoso pellegrinaggio prima che l’uomo potesse ricongiungersi alla fonte di tutte le perfezioni. Essa si esprimeva anche nella ferma convinzione e positiva certezza che niente di difettoso, impuro o macchiato di colpe terrene, possa mai entrare nella pura regione dei perfetti spiriti, ed essere eternamente unito a Dio. Perciò l’anima doveva superare molte difficili prove e conoscere successive e graduali purificazioni prima di raggiungere la meta celeste’ (Ibid., pag. 201 – 28° Cavaliere del Sole).
Da qui si spiega il fatto che nella Massoneria è presente anche la credenza nella reincarnazione. Albert Mackey per esempio sosteneva di essere la reincarnazione di Jacques De Molay (1244 circa – 1314), l’ultimo Maestro dei Cavalieri Templari. Anche il pastore valdese Ugo Janni (1865-1938), che era massone, credeva nella reincarnazione (non sappiamo però di chi si credeva essere la reincarnazione), dandogli una interpretazione diciamo ‘cristiana’!
Jim Shaw, ex 33° del Rito Scozzese, credeva anche lui nella reincarnazione, prima di convertirsi a Cristo (cfr. Jim Shaw, The Deadly Deception, pag. 85). E nel corso del tempo tanti altri Massoni hanno sostenuto l’eresia della reincarnazione: d’altronde la reincarnazione faceva parte di diverse religioni antiche sui cui misteri si basa la Massoneria, e quindi non deve sorprendere la sua accettazione da parte di tanti massoni. E così ci sono massoni che credono che prima di raggiungere la Gran Loggia Celeste dovranno reincarnarsi!
Confutazione
La salvezza è per grazia, mediante la fede in Gesù Cristo
La Sacra Scrittura afferma invece che tutti hanno peccato (cfr. Romani 3:23), perciò tutti sono schiavi del peccato che commettono secondo che é scritto: “Chi commette il peccato è schiavo del peccato” (Giovanni 8:34).
Ma essa afferma anche che il peccatore può essere affrancato dalla schiavitù del peccato. In che maniera? Deve soltanto ravvedersi dai propri peccati e credere nel Signore Gesù Cristo.
Ma perché dopo essersi pentito è necessario che creda in Gesù Cristo? Perché Egli è colui che è stato mandato da Dio a salvare gli uomini dai loro peccati. L’angelo che apparve a Giuseppe prima che Maria partorisse Gesù gli disse infatti: “E’ lui che salverà il suo popolo dai loro peccati” (Matteo 1:21) e Gesù stesso disse che era venuto nel mondo per salvarlo (cfr. Giovanni 12:47).
Ma in che maniera Gesù venne a salvare l’uomo dal peccato? Offrendo in sacrificio la sua carne e il suo sangue.
Vediamo di spiegare questo concetto fondamentale partendo dal peccato. Il peccato è entrato nel mondo tramite un uomo solo di nome Adamo e questo peccato è passato su tutti gli uomini, per cui tutti hanno peccato (cfr. Romani 5:12). Ma che cosa rende forte il peccato nell’uomo? La legge, perché come dice Paolo essa è “la forza del peccato” (1 Corinzi 15:56).
Sempre Paolo spiega questo quando dice che: “Il peccato, còlta l’occasione, per mezzo del comandamento, mi trasse in inganno; e, per mezzo d’esso, m’uccise” (Romani 7:11). In altre parole il peccato fa leva sulla legge per portare la morte nell’uomo; la legge è sì buona e santa, ma il peccato si usa di essa proprio per cagionare la morte nell’uomo. Così il peccato omicida si usa delle legge data da Dio ad Israele, e perciò buona, per uccidere spiritualmente le persone.
Quindi occorreva annullare il peccato, cioè spogliarlo del suo potere che aveva sull’uomo.
E Gesù ha fatto proprio questo con il suo sacrificio sulla croce, ha annullato il peccato (cfr. Ebrei 9:26); lo ha potuto fare questo perché egli si è caricato delle nostre iniquità morendo sulla croce per noi tutti (cfr. Isaia 53:6,11,12). Ecco perché chi crede in lui viene affrancato dal peccato perché Gesù sulla croce ha crocifisso il suo (di chi crede) vecchio uomo (cfr. Romani 6:6-7). Quindi chi crede in Cristo muore con Cristo al peccato; e di conseguenza la legge cessa di dominarlo perché la legge signoreggia l’uomo solo mentre egli vive e non anche dopo che è morto. Ed il credente mediante il corpo di Cristo è morto alla legge, a quella cioè che lo teneva soggetto a schiavitù, per appartenere ad un altro, cioè a colui che è risorto dai morti (cfr. Romani 7:1-6).
Come ho già detto, la liberazione dal dominio dal peccato avviene mediante la fede in Cristo, non quindi mediante le opere, sia che esse siano compiute prima o dopo avere creduto, o magari mediante il battesimo che si riceve dopo avere creduto in Gesù, ma soltanto mediante la fede. Ecco perché la salvezza è per grazia, perché per ottenerla è necessario solo credere in Colui che libera dal peccato, cioè Gesù. E dato che si riceve per la grazia di Dio e non per i nostri meriti, l’uomo davanti a Dio non ha nulla di che gloriarsi. Egli può solo gloriarsi nel Signore, cioè gloriarsi di avere ricevuto dalla sua mano questa grande salvezza esclusivamente per la sua grande misericordia.
Ecco alcune Scritture che attestano in maniera inequivocabile che si viene salvati soltanto mediante la fede, e quindi per grazia e non per opere.
– Paolo e Sila, quando il carceriere di Filippi chiese loro: “Signori, che debbo io fare per esser salvato?” (Atti 16:30), gli risposero: “Credi nel Signor Gesù, e sarai salvato tu e la casa tua” (Atti 16:31).
– Paolo disse ai Romani: “Io non mi vergogno dell’Evangelo; perché esso é potenza di Dio per la salvezza d’ogni credente” (Romani 1:16).
– Paolo dice agli Efesini: “Poiché gli è per grazia che voi siete stati salvati, mediante la fede; e ciò non vien da voi; è il dono di Dio. Non è in virtù d’opere, affinché niuno si glorî….” (Efesini 2:8,9).
– Paolo dice ai Tessalonicesi: “Ma noi siamo in obbligo di render del continuo grazie di voi a Dio, fratelli amati dal Signore, perché Iddio fin dal principio vi ha eletti a salvezza mediante la santificazione nello Spirito e la fede nella verità” (2 Tessalonicesi 2:13).
– Paolo dice ai Corinzi: “Fratelli, io vi rammento l’Evangelo che v’ho annunziato, che voi ancora avete ricevuto, nel quale ancora state saldi, e mediante il quale siete salvati…” (1 Corinzi 15:1), poi dice loro l’Evangelo che gli aveva annunziato, ed infine dice: “Così noi predichiamo, e così voi avete creduto” (1 Corinzi 15:11).
– Paolo dice nell’epistola a Tito: “Anche noi eravamo una volta insensati, ribelli, traviati, servi di varie concupiscenze e voluttà, menanti la vita in malizia ed invidia, odiosi e odiantici gli uni gli altri. Ma quando la benignità di Dio, nostro Salvatore, e il suo amore verso gli uomini sono stati manifestati, Egli ci ha salvati non per opere giuste che noi avessimo fatte, ma secondo la sua misericordia, mediante il lavacro della rigenerazione e il rinnovamento dello Spirito Santo…” (Tito 3:3-5).
– Paolo dice a Timoteo che Dio “ci ha salvati e ci ha rivolto una santa chiamata, non secondo le nostre opere, ma secondo il proprio proponimento e la grazia che ci è stata fatta in Cristo Gesù avanti i secoli, ma che è stata ora manifestata coll’apparizione del Salvator nostro Cristo Gesù…” (2 Timoteo 1:9,10).
– Pietro disse a Gerusalemme, dinanzi agli altri apostoli e agli anziani: “Anzi, noi crediamo d’esser salvati per la grazia del Signor Gesù, nello stesso modo che loro” (Atti 15:11).
– Gesù nei giorni della sua carne disse queste parole a due donne: “La tua fede t’ha salvata” (Luca 8:48; 7:50): le disse alla donna che fu guarita dal suo flusso di sangue, e a quella donna peccatrice che gli rigò di lacrime i suoi piedi e glieli asciugò coi suoi capelli e glieli unse d’olio. Ad uno di quei dieci lebbrosi che egli guarì, ed a Bartimeo disse le medesime parole, vale a dire: “La tua fede t’ha salvato” (Luca 17:19; 18:42).
– Paolo dice ai Romani: “Questa è la parola della fede che noi predichiamo; perché, se con la bocca avrai confessato Gesù come Signore, e avrai creduto col cuore che Dio l’ha risuscitato dai morti, sarai salvato; infatti col cuore si crede per ottener la giustizia e con la bocca si fa confessione per esser salvati. Difatti la Scrittura dice: Chiunque crede in lui, non sarà svergognato. Poiché non v’è distinzione fra Giudeo e Greco; perché lo stesso Signore è Signore di tutti, ricco verso tutti quelli che lo invocano; poiché chiunque avrà invocato il nome del Signore, sarà salvato” (Romani 10:8-13).
Alla luce di quanto afferma la Bibbia sulla salvezza, è evidente dunque che i Massoni hanno annullato la grazia di Dio perchè fanno dipendere la salvezza dell’uomo dalle sue opere, e perciò dichiarano che Gesù Cristo è morto inutilmente!
I Massoni perciò proclamano una falsa ed ingannevole via della salvezza, in quanto hanno reso vano il sacrificio espiatorio di Cristo. Si può tranquillamente dire che il Vangelo che proclama la Massoneria è un altro Vangelo e coloro che lo annunziano sono anatema! E quindi coloro che lo accettano andranno di certo all’inferno quando moriranno (cioè nell’Ades o soggiorno dei morti che è il luogo di tormento dove vanno le anime dei peccatori – cfr. Luca 16:19-31 – in attesa del giorno del giudizio quando essi risorgeranno per essere giudicati e gettati in un altro luogo di tormento chiamato stagno ardente di fuoco e di zolfo dove saranno tormentati per l’eternità – cfr. Apocalisse 20:12-15; 21:8; 14:10-11) perchè la Scrittura afferma che “tutti coloro che si basano sulle opere della legge sono sotto maledizione; perché è scritto: Maledetto chiunque non persevera in tutte le cose scritte nel libro della legge per metterle in pratica!” (Galati 3:10), mentre coloro che hanno la fede in Cristo sono benedetti con il credente Abramo e quindi quando muoiono si dipartono dal corpo e vanno ad abitare con il Signore in cielo (cfr. Filippesi 1:23; 2 Corinzi 5:8; Apocalisse 6:9).
Come può quindi un discepolo di Cristo entrare a far parte di una istituzione che rigetta e disprezza il Vangelo del nostro Signore Gesù Cristo, illudendo le persone che con le loro opere buone si possono guadagnare l’entrata in cielo mentre invece esse andranno all’inferno?
Come può un Cristiano entrare a far parte di una istituzione che rigetta l’affermazione di Paolo secondo cui “il dono di Dio è la vita eterna in Cristo Gesù, nostro Signore” (Romani 6:23), perchè questa istituzione rifiuta di accettare che “chi crede nel Figliuolo ha vita eterna; ma chi rifiuta di credere al Figliuolo non vedrà la vita, ma l’ira di Dio resta sopra lui” (Giovanni 3:36)?
Concludo confutando la tesi della purificazione dell’anima dopo la morte.
La Scrittura afferma che coloro che sono in Cristo, non sono più sotto la condanna di Dio, in quanto sono stati giustificati per grazia mediante la fede in Cristo, e quindi sono stati purificati appieno dai loro peccati mediante il prezioso sangue di Gesù Cristo, e perciò nel momento in cui moriranno la loro anima si dipartirà ed andrà in cielo con il Signore. Non è previsto nessun periodo di purificazione o perfezionamento una volta che il Cristiano si diparte dal corpo, ma solo la resurrezione del suo corpo che avverrà al ritorno di Cristo, e mediante la quale si compirà la redenzione del corpo. E questo perchè chi crede in Cristo, riceve la perfezione quanto alla coscienza, secondo che è scritto:
“Perché con un’unica offerta egli [Cristo] ha per sempre resi perfetti quelli che son santificati” (Ebrei 10:14).
E quindi non è prevista neppure alcuna reincarnazione!
Quanto è differente dunque la dottrina cristiana sul dopo la morte da quella massonica! E perchè questo? Perchè i Cristiani si basano sulla Scrittura, che è la Parola di Dio, e non sulle profane ciance delle religioni misteriche dell’antichità. E poi soprattutto perchè la fede di un Cristiano è nella morte espiatoria di Cristo e nella sua resurrezione avvenuta a cagione della nostra giustificazione, e quindi la sua fede è nel prezioso sangue versato da Cristo Gesù, mentre il Massone per la sua salvezza confida in sè stesso, ossia nei suoi sforzi e sacrifici da lui fatti per il progresso suo e di quello dell’umanità, che però non possono in nessuna maniera purificarlo dai suoi peccati e neppure dargli la vita eterna. Ricordatevi infatti che la Massoneria non si basa per niente sulla fede nell’espiazione compiuta da Gesù Cristo, perchè rigetta categoricamente la dottrina dell’espiazione che infatti non fa parte della Massoneria, in quanto per i Massoni ‘la salvezza per fede e l’espiazione vicaria …. sono delle posteriori e ignoranti perversioni delle dottrine originali’.
I massoni quindi non raggiungeranno mai la meta celeste, ma raggiungeranno l’inferno, che aspetta di aprire la sua bocca per inghiottirli. Perchè all’inferno sono destinati tutti coloro che non credono nell’opera espiatoria di Cristo Gesù. Gli empi se ne andranno al soggiorno dei morti, dice la Scrittura.
Lo sappiano dunque i Massoni dove stanno andando.
LA LUCE E LE TENEBRE
Dottrina massonica
La Massoneria insegna che tutti i ‘profani’, cioè coloro che non sono Massoni, sono dei miserabili, ciechi e perduti nelle tenebre spirituali. Solamente l’iniziazione nei gradi e nei misteri della Massoneria può trasportarli dalle tenebre alla luce, purificarli e impartirgli la nuova vita.
‘I Liberi Muratori sono enfaticamente chiamati ‘Figli della Luce’ …. mentre i profani o non iniziati (non Massoni) che non hanno ricevuto questa conoscenza …. viene detto che sono nelle tenebre’ (Masonic Dictionary, alla voce ‘Light’, Consolidated Book Pub, 1963).
‘Applicato al simbolismo Massonico, essa (l’oscurità) serve a ricordare al candidato la sua ignoranza, che la Massoneria deve illuminare; la sua natura malvagia, che la Massoneria deve purificare; il mondo nella cui oscurità egli vaga e da cui la Massoneria deve riscattarlo’ (Albert Mackey, Manual of the Lodge, pag. 39).
‘Anche i massoni viaggiano alla ricerca della luce spirituale, che soltanto può essere trovata all’oriente da dove essa trae origine, ed avendone ottenuto il possesso, essi hanno assunto il nome di ‘Figli della Luce’. Ma la luce della massoneria, emanandosi dalla sorgente di ogni purezza e perfezione è pura ….’ (Albert G. Mackey, Lessico della Libera Muratoria, voce ‘Luce’).
‘Nella Massoneria, l’oscurità che avvolge la mente dei non iniziati (non massoni) viene rimossa dallo splendore della Luce Massonica. I Massoni sono appropriatamente chiamati i Figli della Luce’ (Lightfoot’s Manual of the Lodge, pag. 175).
La luce di cui parla la Massoneria si trova nella Cabala infatti Albert Pike ha affermato:
‘La Massoneria è una ricerca della luce. Quella ricerca ci porta indietro, come voi vedete, alla Cabala. In quell’antico e poco compreso miscuglio di assurdità e filosofia [medley of absurdity and philosophy] l’iniziato troverà la sorgente di molte dottrine; e potrà con il passare del tempo arrivare a capire i filosofi Ermetici, gli Alchimisti, tutti i pensatori antipapali del Medio Evo, ed Emmanuel Swedenborg’ (Albert Pike, Morals and Dogma, pag. 741 – 28° Cavaliere del sole – http://www.sacred-texts.com/mas/md/md29.htm).
La Cabala è la tradizione esoterica-occultistica ebraica (molto apprezzata negli ambienti dell’occulto, dello spiritismo e della stregoneria); Pike la definisce ‘la chiave delle scienze occulte’ (Albert Pike, Morals and Dogma, Edizione Italiana, Vol. 3, pag. 203 – 28° Cavaliere del sole) e afferma che, come la Massoneria, la dottrina cabalistica tende ‘alla perfezione spirituale dell’uomo e alla fusione delle varie religioni e delle diverse popolazioni’ e sostiene che ‘tutti gli uomini sono fratelli’ (Ibid., pag. 203); mentre Swedenborg era uno spiritista!
La luce di cui parla la Massoneria non è altro quindi che tenebre, fitta oscurità, in cui colui che vi cammina non sa dove va perchè ha gli occhi chiusi.
Peraltro, va detta una cosa fondamentale per capire che in effetti i Massoni non hanno nessuna luce. Al candidato massone, sin da quando entra nella loggia la prima volta viene detto che egli sarà trasportato nella luce, ma il fatto è che una volta diventato apprendista, per lui inizierà un viaggio alla ricerca della luce, che passerà per gli altri gradi ma senza mai raggiungere la luce.
Egli potrà raggiungere pure il trentaduesimo grado del Rito Scozzese, ma sarà ancora in cerca della luce. Infatti al candidato al 32° grado viene detto che egli ancora non ha raggiunto la luce: ha sì raggiunto la cima della montagna, ma questa cima è coperta da nubi e foschia, per cui la luce è ancora oscurata, è insomma da qualche parte là oltre lui! Ecco perchè Albert Pike ha definito la Massoneria ‘una marcia e una lotta verso la luce’ (Albert Pike, Morals and Dogma, pag. 32 – 2° Compagno d’Arte – http://www.sacred-texts.com/mas/md/md03.htm).
Confutazione
Gesù Cristo è la luce del mondo, e solo i suoi discepoli sono quindi nella luce
Gesù Cristo è la luce del mondo, e coloro che lo seguono sono i figli della luce. Solo da Cristo si può essere illuminati dunque, e al di fuori di Lui ci sono tenebre fitte, nelle quali si trovano gli uomini tra cui i Massoni. Gesù disse infatti:
“Io son la luce del mondo; chi mi seguita non camminerà nelle tenebre, ma avrà la luce della vita” (Giovanni 8:12),
e l’apostolo Pietro:
“Ma voi siete una generazione eletta, un real sacerdozio, una gente santa, un popolo che Dio s’è acquistato, affinché proclamiate le virtù di Colui che vi ha chiamati dalle tenebre alla sua maravigliosa luce” (1 Pietro 2:9),
e Paolo:
“… già eravate tenebre, ma ora siete luce nel Signore” (Efesini 5:8).
Ho detto che anche i Massoni sono nelle tenebre fitte, perchè essi non considerano Gesù la luce del mondo, e difatti non lo seguono. Basta considerare che per loro Gesù è semplicemente uno dei tanti maestri di morale, per capire che non possono essere nella luce. In realtà per avere la luce della vita, i Massoni devono rigettare la Massoneria che costituisce tenebre agli occhi di Dio, e per fare questo devono ravvedersi e credere in Gesù Cristo.
Anche qui dunque sorge spontanea la domanda: come può un Cristiano, un vero figlio della luce, entrare in una organizzazione la cui sbandierata luce non è altro che fitta oscurità? Non è forse vero che se un Cristiano facesse un tale passo, egli entrerebbe a far parte di coloro a cui la Scrittura dice:
“Guai a quelli che chiaman bene il male, e male il bene, che mutan le tenebre in luce e la luce in tenebre, che mutan l’amaro in dolce e il dolce in amaro!” (Isaia 5:20) ?
Tratto dal libro: “La Massoneria Smascherata”
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SOMMARIO
- Cos’è la Massoneria (pag. 17-21)
- Breve storia della Massoneria (pag. 22-40)
- La Massoneria Azzurra (pag. 41-59)
- Segnali massonici di riconoscimento (pag. 60-82)
- L’obbiettivo finale della massoneria (pag. 82-83)
- Riti e Organizzazioni alleate della Massoneria (pag. 84-95)
- Le retrovie della Massoneria: i club (pag. 96-99)
- La Massoneria confutata (pag. 100-171)
- Massoneria, Giudaismo e Sionismo Cristiano (pag. 172-186)
- Satanismo, Magia ed Esoterismo nella Massoneria (pag. 187-206)
- Massoneria, poteri criminali, finanza e magistratura (pag. 207-232)
- Massoneria, Illuminati e Gesuiti (pag. 233-260)
- La Massoneria nella Chiesa Cattolica Romana (pag. 262-284)
- La Massoneria nelle Chiese Protestanti (pag. 284-333)
- Influenze e somiglianze massoniche nelle Chiese (pag. 334-364)
- L’ombra della massoneria sulle Assemblee di Dio in Italia (ADI) – parte 1 (pag. 365-388)
- L’ombra della massoneria sulle Assemblee di Dio in Italia (ADI) – parte 2 (pag. 389-429)
- L’ombra della massoneria sulle Assemblee di Dio in Italia (ADI) – parte 3 (pag. 430-433)
- L’ombra della massoneria sulle Assemblee di Dio in Italia (ADI) – parte 4 (pag. 434-436)
- L’ombra della massoneria sulle Assemblee di Dio in Italia (ADI) – parte 5 (pag. 437-504)
- L’ombra della massoneria sulle Assemblee di Dio in Italia (ADI) – parte 6 (pag. 505-523)
- L’ombra della massoneria sulle Assemblee di Dio in Italia (ADI) – parte 7 (pag. 524-556)
- L’ombra della massoneria sulle Assemblee di Dio in Italia (ADI) – parte 8 (pag. 557-574)
- L’ombra della massoneria sulle Assemblee di Dio in Italia (ADI) – parte 9 (pag. 574-604)
- L’ombra della massoneria sulle Assemblee di Dio in Italia (ADI) – parte 10 (pag. 604-662)
- L’ombra della massoneria sulle Assemblee di Dio in Italia (ADI) – parte 11 (pag. 663-703)
- L’ombra della massoneria sulle Assemblee di Dio in Italia (ADI) – parte 12 (pag. 704-705)
- L’ombra della massoneria sulle Assemblee di Dio in Italia (ADI) – parte 13 (pag. 706-709)
- L’ombra della massoneria sulle Assemblee di Dio in Italia (ADI) – parte 14 (pag. 709-782)
- L’ombra della massoneria sulle Assemblee di Dio in Italia (ADI) – parte 15 (pag. 783-803)
- Il piano dei Massoni/Illuminati: distruggere il Cristianesimo per mezzo delle Chiese Evangeliche (pag. 804-859)
- Il Nuovo Ordine Mondiale (pag. 804-859)
- Avvertimenti ed esortazioni in merito alla Massoneria (pag. 897-903)
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