● L’imam: “Picchiare le donne è un diritto, fa parte della libertà religiosa”
“La frase in diretta tv del presidente del Consiglio centrale islamico, un convertito all’Islam e criticato dalle principali organizzazioni musulmane del Paese, ha suscitato un vespaio di polemiche riportate dai media elvetici.
Invitato a un dibattito politico alla tv svizzera DRS, il presidente del Consiglio centrale islamico Nicolas Blancho, ha sostenuto che “picchiare una donna fa parte dei diritti dell’uomo”, suscitando un vespaio di polemiche riportate oggi dai media elvetici.
La frase di Blancho, in particolare, ha fatto sbiancare in viso l’altro ospite presente in studio, il consigliere nazionale Oskar Freysinger. E un altro consigliere seduto tra il pubblico, Gerhard Pfister, ha invitato Blancho a scusarsi pubblicamente e a prendere le distanze da quanto dichiarato poco prima, in quanto in contrasto con i valori del diritto svizzero.
“Prenda le distanze dalla lapidazione e dalla circoncisione degli organi sessuali delle donne, e da altre cose simili” urlavano i due politici contro il presidente del Consiglio centrale islamico svizzero.
Blancho, riportano i media locali, e’ stato zitto per un po’, era visibilmente in imbarazzo e se n’e’ uscito con la frase “Picchiare le donne fa parte della liberta’ religiosa”.
“Non devo fornire nessuna giustificazione – ha detto – perche’ non ho commesso nessun reato. Ognuno e’ libero di credere a quello che vuole, purche’ si rispetti la legge”. ”
Tratto da: http://www.retelabuso.com/limam-picchiare-le-donne-e-un-diritto/
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Dunque il presidente del Consiglio centrale islamico Nicolas Blancho sostiene che picchiare le donne sia un suo diritto poichè fa parte della libertà religiosa.
Ora la maggioranza delle persone (tranne tra gli altri tutti gli islamici che la pensano come lui) converrà con me che le parole di quest’uomo sono inaccettabili e insensate, poichè incitano gli uomini alla violenza ed agli abusi verso le loro mogli e le donne in generale.
Tutto il contrario di ciò che insegna il Vangelo, dove invece leggiamo:
“Mariti, amate le vostre mogli, come anche Cristo ha amato la Chiesa e ha dato se stesso per lei, affin di santificarla, dopo averla purificata col lavacro dell´acqua mediante la Parola, affin di far egli stesso comparire dinanzi a sé questa Chiesa, gloriosa, senza macchia, senza ruga o cosa alcuna simile, ma santa ed irreprensibile.
Allo stesso modo anche i mariti debbono amare le loro mogli, come i loro propri corpi. Chi ama sua moglie ama se stesso.
Poiché niuno ebbe mai in odio la sua carne; anzi la nutre e la cura teneramente, come anche Cristo fa per la Chiesa, poiché noi siamo membra del suo corpo.” (Paolo agli Efesini 5:25,30)
E ancora:
“Mariti, amate le vostre mogli, e non v´inasprite contro a loro.” (Paolo ai Colossesi 3:19)
E ancora:
“Parimente, voi, mariti, convivete con esse colla discrezione dovuta al vaso più debole ch´è il femminile. Portate loro onore, poiché sono anch´esse eredi con voi della grazia della vita, onde le vostre preghiere non siano impedite.” (1° Pietro 3:7)
Come cristiani dunque prendiamo una distanza netta dissentendo totalmente dall’Imam e dalle sue parole incoraggianti la violenza non solo verso le donne ma anche verso nessun uomo in senso assoluto.
Ma aggiungo inoltre che davanti a Dio nessun uomo ha nemmeno il diritto di dire o insegnare che picchiare le donne sia un diritto facente parte della propria libertà religiosa, dato che incoraggia a fare il male al prossimo.
E perciò dissento anche da tutti quei sostenitori “evangelici” che lottano per la cosiddetta “libertà religiosa” come l’AEI (Alleanza Evangelica Italiana) la quale afferma che ognuno abbia il diritto di dire quello in cui crede, come ad esempio Giuseppe Rizza, esponente dell’AEI, che durante la manifestazione tenutasi a Roma il 19 giugno 2010 in occasione della Marcia per la libertà religiosa e del pluralismo dell’informazione, ha affermato in Piazza Campo dei Fiori:
‘Io posso non essere d’accordo con quello che tu pensi, posso non essere d’accordo con quello che tu credi, però lotterò fino alla fine perchè tu abbia il diritto di dire quello che tu credi e quello che tu pensi’ (http://www.alleanzaevangelica.org/libertaReligiosa/liberta_religiosa_per_tutti.html – video 2, min 25:50).
Per approfondire e comprendere bene del perchè, come cristiano, dissento dalle parole di Giuseppe Rizza vi invito a leggere l’articolo:
● L’Alleanza Evangelica Italiana collabora con il diavolo: ecco in che maniera
Nicola Iannazzo
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