● Perché noi Cristiani siamo contro il registro delle unioni civili
Contro le unioni civili omosessuali e le convivenze di fatto
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Contro le unioni civili
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Sul sito del comune di Roma leggiamo a proposito del Registro Municipale delle Unioni Civili:
‘Nel Registro vengono iscritte le forme di convivenza fra due persone, anche dello stesso sesso, legate reciprocamente da vincoli affettivi, economici, di mutua assistenza e di solidarietà, che non accedano volontariamente all’istituto giuridico del matrimonio e/o che siano impossibilitate a contrarlo’ (fonte: http://www.comune.roma.it/).
Come discepoli di Cristo Gesù dunque non possiamo che essere contrari a tale registro perché le convivenze eterosessuali e quelle omosessuali sono peccati agli occhi di Dio, in quanto le prime sono peccato di fornicazione e le seconde peccato di omosessualità, e sia i fornicatori che gli omosessuali non erediteranno il Regno di Dio (1 Corinzi 6:9).
E questa è la ragione per cui esortiamo sia i fornicatori che gli omosessuali a ravvedersi e convertirsi dai loro peccati a Dio, e a fare opere degne di ravvedimento.
Se dunque li esortiamo a ravvedersi e convertirsi, come possiamo essere d’accordo che essi commettano fornicazione, o commettano uomini con uomini cose turpi? Come possiamo dare la nostra approvazione a ‘unioni’ illecite agli occhi di Dio? Andremmo contro la Parola di Dio se lo facessimo.
Dunque esorto la fratellanza a schierarsi con franchezza CONTRO il registro delle unioni civili, in quanto la Parola di Dio ci comanda di riprendere le opere infruttuose delle tenebre (Efesini 5:11) e non di approvarle o appoggiarle!
Chi ha orecchi da udire, oda
Giacinto Butindaro
Tratto da: http://giacintobutindaro.org/2014/03/25/perche-noi-cristiani-siamo-contro-il-registro-delle-unioni-civili/
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Ecco una delle ragioni per cui le Chiese ADI di Catania ed altre Chiese Pentecostali hanno detto ‘RIBADIAMO DI NON ESSERE CONTRARI AL REGISTRO DELLE UNIONI CIVILI’ ed hanno chiamato le convivenze eterosessuali e quelle omosessuali ‘LIBERE ESPRESSIONI DI STILI DI VITA’ ed hanno affermato di ‘NON ESSERE INTERESSATI NÉ AD UNA GUERRA DI RELIGIONE NÉ AD UNA GUERRA DI OPINIONI, LE QUALI NON PRODUCONO ALCUN BENE ALLA COLLETTIVITÀ ANZI SAREBBERO MOLTO DANNOSE’ (http://
Ma così facendo si sono messe contro Dio.
Guai a loro.
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Le chiese protestanti per l’approvazione del registro delle unioni civili a Catania – Importante strumento per offrire tutela e pari opportunità ai cittadini non tutelati dal matrimonio
“Alla luce di molteplici pronunciamenti delle nostre Assemblee e dei nostri Sinodi, nonché della prassi locale, le nostre chiese si dichiarano aperte all’accoglienza di modelli di unione, anche tra persone dello stesso sesso, valorizzando il sentimento dell’amore, della libertà di scelta e l’impegno a una convivenza stabile. Si dichiarano pronte ad accompagnare con la preghiera quanti chiedono assistenza spirituale nel loro rapporto di coppia e nel loro cammino di fedeltà a Dio”, con questo comunicato le chiese cristiane evangeliche battista, luterana, metodista e valdese di Catania hanno espresso la loro posizione in merito al Registro delle unioni civili, già elaborato dalla Giunta comunale e in corso di approvazione dal Consiglio comunale. “Lo riteniamo – prosegue il comunicato – un importante strumento per offrire tutela legale e pari opportunità a quei cittadini e a quelle cittadine che non vengono tutelati dall’istituto del matrimonio. Richiamiamo il principio della laicità dello Stato e delle istituzioni pubbliche – ricordano le chiese protestanti di Catania – e riteniamo che ogni visione della famiglia legata a convincimenti religiosi, quali la sacramentalità del matrimonio, debba fare i conti con l’insegnamento biblico (che non conosce un unico modello di matrimonio e non gli conferisce valore sacramentale), con la storia dell’istituto del matrimonio così come si è venuto configurando nel corso degli ultimi secoli (spesso rispondendo a criteri di convenienza patrimoniale più che a sentimenti di amore) e con l’evolversi della società (legittimamente desiderosa di sperimentare nuovi modelli)”.
(NEV, 10/2014)
Tratto da Facebook
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