● “Sorelle” prostitute ?!
“Il dramma sconcertante nel campo della prostituzione è che moltissime, soprattutto quelle che vengono dalla Nigeria, sono evangeliche. … molte sono state anche battezzate nello Spirito Santo… ovviamente si trovano qui costrette… so che è un dato che potrebbe creare scalpore ma io sono testimone di questo dato, un dato oggettivo. Non è qualcosa che fa riferimento a una probabilità. No, no. Soltanto stanotte abbiamo incontrato tre, tra virgolette sorelle, sulla strada con le quali abbiamo pregato e addirittura cantato“ (dal min.9:17 al min.10:12) (!!!)
Fonte: youtube=https://youtu.be/a5cLH8dWYTI?t=8m50s
(Cliccate sull’immagine per riprodurre il video)
Ora io dico, fermo restando che si tratti senza dubbio di un iniziativa se vogliamo, ammirevole, quello di cercare di aiutare le prostitute strappandole dalla strada.
Solo domando:
Possono delle prostitute (pur costrette da uomini senza scrupoli a farlo) esser definite “tra virgolette SORELLE”? E addirittura aggiungere di aver pregato e cantato con loro?
E poi, quando alla domanda fatta da Alessandro Iovino ad una prostituta nigeriana (al min.11:56) : “…conoscevi già la testimonianza Cristiana nel tuo paese?”
La risposta della ragazza è stata: “Si, io sono cristiana” …
(Cliccate sull’immagine per riprodurre il video)
…allora il solo fatto che esse si reputino “cristiane” farebbe di loro delle “sorelle”?
Ma tutto questo è scandaloso e vergognoso! Tanto più che dopo aver parlato con la stessa prostituta della persecuzione verso i cristiani, non traspare in lei nessun segno di ravvedimento o dispiacere per la vita condotta, se non che si trovava a napoli perchè: “Napoli è buona…”
No, questo è inaccettabile! Una prostituta non può esser chiamata nemmeno tra virgolette, “SORELLA ! E neppure “Cristiana”!
Infatti una nostra VERA sorella, che crede VERAMENTE in Cristo, per amore di Colui che è morto sulla croce per lei caricandosi dei suoi peccati per salvarla, piuttosto si farà magari anche uccidere ma MAI E POI MAI accetterà, anche se costretta con la forza, A PROSTITUIRSI !!!
O no?
Nicola Iannazzo
Su Gennaro Chiocca leggi anche:
● Gennaro Chiocca: “Gesù non è stato ucciso da nessuno!”
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Commento by Marika | Luglio 13th, 2022
Magari la sorella cristiana e anche non cristiana, obbligata tramite torture, ricatti (su di lei o sui suoi familiari o figli), violenze psico-fisiche, intimidazioni di morte, precarietà e povertà economiche e mille altre cattiverie perverse che certi tizi utilizzano per sfruttare le donne e violentarle e farle violentare (perché la prostituzione da racket, da strada, è stupro, l’unica “differenza” è che la donna prostituita stuprata non grida e lascia fare) potrebbe anche evitare di “accettare” di essere stuprate così se a monte ci fossero fratelli cristiani (e anche non cristiani) che si offrissero di aiutarla economicamente e psicologicamente…
Detto ciò, Gesù accoglieva le donne sfruttate e brutalizzate in quei tempi antichi. Non mi pare che abbia usato questi toni che si leggono nell’articolo.
Inoltre, se si parla di prostituzione da strada, quindi la tratta di donne, bambine (ed è in aumento anche lo sfruttamento di uomini e bambini) è meglio usare il termine “prostituita”, con la “i”, non “prostituta”: prostituita perché è una donna che subisce l’azione di un altro (lo sfruttatore) che la obbliga alla prostituzione.
La verità è che una donna che avesse un lavoro e non fosse costretta a prostituirsi “per tirare avanti” difficilmente “si prostituirebbe per strada”, è qualcosa che ripugna enormemente la sessualità e la sensibilità emotiva femminile, subire un’intrusione nel proprio corpo da parte di un maschio che non ami, che non hai scelto tu, che non vuoi, che ti repelle.
Le donne che “lo fanno di loro spontanea volontà” sono le escort di lusso, quelle che lo fanno per capriccio di fare tanti soldi e\o ricevere beni di lusso da uomini facoltosi.
Tutt’altra situazione rispetto alla povera nigeriana forzata a prostituirsi perché rapita dal suo paese, o fatta venire qui con l’inganno o minacciata con rituali voodoo, o all’italiana che ha perso il lavoro per via del covid o per via del fatto che non si è vaccinata.
Viviamo ancora in una società dove è difficile per le donne avere una piena e reale indipendenza economica, e l’unica cosa per la quale si è valutate, dagli uomini, che sono al vertice del potere economico, è la propria “appetibilità sessuale” (che dura solo fin tanto che si è giovani e si è conforme a certi canoni estetici) e “disponibilità a soddisfare un maschio”.
Che poi qualche donna riesca a bypassare questo, facendosi apprezzare per le sue qualità intellettuali e diventando ingegnera, architetto ecc, non dipendendo più economicamente dall’uomo, non sta a significare che tutte le donne del mondo riescono a superare il sessismo e l’esclusione dal salario (o con salari ridotti rispetto agli uomini) che è tipico di un mondo androcentrico dove l’uomo è valutato e stimato per ciò che fa e ciò che possiede, la donna per come appare e per quanto è servizievole all’uomo.
Ecco perché alle donne povere e disagiate non resta che la prostituzione per avere “reddito”, fermo restando che esiste anche una prostituzione maschile di lusso (i bei gigolò per ricche signore) e una prostituzione maschile di strada (ma quasi esclusivamente per clienti uomini); i gigolò scelgono, per lo più, di fare gli amanti di ricche signore (spesso non avvenenti e in là con l’età), se sono di bell’aspetto possono fare i gigolò, i maschi prostituiti per strada non sempre scelgono, ma altro non possono fare oppure sono vittime anche loro di racket.
Commento by nicola iannazzo | Luglio 13th, 2022
VA E NON PECCAR PIU’!
Tu dici: “Detto ciò, Gesù accoglieva le donne sfruttate e brutalizzate in quei tempi antichi.”
Io ti dico invece cosa disse Gesù a quella prostituta di cui parla l’evangelo di Giovanni:
“E Gesù le disse: Neppure io ti condanno; va’ e non peccar più.” (Giovanni 8:11).
Capisci il significato di: “va e non peccar più?!” Penso sia chiaro no?
Gesù non tollerava il peccato, non lo giustificava, non lo copriva.
Perciò non hai ben compreso l’errore di fondo del pastore Chiocca, che è stato quello di chiamare “sorella in Cristo”, una donna che proseguiva come nulla fosse la sua vita di strada.
Se non comprendi questo, di che cosa vogliamo parlare?