● Le Architetture Massoniche di Alessandro Antonelli (1798 – 1888)
La Mole Antonelliana, simbolo della città di Torino coi suoi 167,5 metri e la sua cupola piramidale è uno dei tanti simboli massonici italiani, infatti non molti sanno che il suo architetto Alessandro Antonelli (1798 – 1888), era Massone (vedere infatti qui col n. 857).
Ecco l’estratto di un articolo dell’archivio storico del Corriere:
“Si sa che Antonelli era massone; e si dubita, secondo me a ragione, che abbia innalzato le sue cupole-guglie non tanto a un santo cristiano legato ai fatti della terra e dell’agricoltura come San Gaudenzio, e nemmeno al Dio degli Ebrei (la Mole di Torino in origine doveva essere una sinagoga), ma al suo più grande collega Architetto dell’Universo.”
(Da: http://archiviostorico.corriere.it/2013/febbraio/24/assalto_cielo_del_matto_Antonelli_co_0_20130224_cbd442d2-7e4c-11e2-ac57-6437aff5e46f.shtml)
Ed infatti non è affatto un caso che sia stata scelta come simbolo per la moneta italiana dei 2 centesimi:
Ma anche la famosa Cupola di San Gaudenzio (alta 121 metri) della città di Novara è opera di Alessandro Antonelli, ed è anch’essa un’architettura massonica.
Ecco infatti cosa si legge al riguardo:
“Alessandro Antonelli, massone e uomo di fede
Che Antonelli fosse un libero muratore mi era noto, ma non immaginavo che fosse riuscito a trasporre gli ideali massonici in modo così mirabile ed evidente nella sua architettura.
Questa visita me lo ha mostrato senza mezzi termini. Il rapporto, da lui individuato, fra la massoneria e la chiesa cattolica è esemplare: la cupola, che a mio avviso rappresenta la massoneria, non contrasta con il cattolicesimo, rappresentato dalla basilica cinquecentesca, semplicemente lo sovrasta senza toccarlo. Partendo da quattro pilastri cattolici, appoggiati a terra, gli ideali massonici si elevano verso il cielo.
Il percorso che porta verso la parte superiore della cupola, per i profani, la nobiltà novarese dell’ottocento, è presentata come una passeggiata originale e fantastica. Per il massone è il cammino iniziatico verso il miglioramento di se stesso, verso l’alto.” (Da: http://www.mondointasca.org/articolo.php?ida=2279)
Lo stesso si può leggere su un articolo del corriere di novara intitolato: “La Cupola di Antonelli? Piena di simboli massonici”.
“La Cupola di Antonelli? Piena di simboli massonici”
“Un lato inedito dell’opera novarese svelato in una serata a Ghemme
GHEMME – C’è un lato nascosto della Cupola di San Gaudenzio. Al suo interno ci sarebbero infatti simboli e tracce che si riallacciano alla massoneria. A sostenerlo è Gianni Brugo, presidente dell’associazione “La Nosta Gent” di Romangno Sesia e studioso di questi temi. Una teoria misteriosa e affascinante che ha esposto di recente a Ghemme, in un incontro organizzato dall’Assessorato alla Cultura della cittadina.
Qualche indizio sul presunto legame tra massoneria e l’opera dell’Antonelli? Il numero 24 ricorre moltissimo negli elementi della Cupola, ed è uno dei numeri più usati dai massoni(è il doppio dei segni zodiacali presenti nel tempio), ma ricorda anche la data di fondazione della massoneria moderna (il 24 giugno del 1717). Guardando dal basso verso l’alto, si percepisce chiaramente la circonferenza della Cupola e il punto centrale della guglia: il cerchio con un punto in mezzo è in effetti uno dei simboli più antichi della tradizione massonica, anche se tra i meno conosciuti. E addirittura lo stesso monumento sarebbe una metafora, secondo Brugo: “La cupola a mio avviso rappresenta la massoneria e non contrasta con il cattolicesimo, rappresentato dalla basilica cinquecentesca, semplicemente lo sovrasta senza toccarlo. Partendo da quattro pilastri cattolici, appoggiati a terra, gli ideali massonici si elevano verso il cielo. Il percorso che porta verso la parte superiore della Cupola, per i profani, la nobiltà novarese dell’ottocento, è presentata come una passeggiata originale e fantastica. Per il massone è il cammino iniziatico verso il miglioramento di se stesso, verso l’alto” ha spiegato, arrivando ad ipotizzare che la sala del Compasso realizzata nel sottotetto potesse essere un vero e proprio tempio massonico. Lucia Panagini “
(Da: http://www.corrieredinovara.com/it/web/%E2%80%9Dla-cupola-di-antonelli-piena-di-simboli-massonici%22-14273/sez/borgomanero-cusio-e-bassa-sesia)

Screen tratto da: http://www.corrieredinovara.com/it/web/”la-cupola-di-antonelli-piena-di-simboli-massonici%22-14273/sez/borgomanero-cusio-e-bassa-sesia
(Cliccate l’immagine per ingrandirla)
Altra opera dall’architettura chiaramente massonica (frontone triangolare, 4 colonne, ecc…) di Antonelli, è la Chiesa Parrocchiale di San Bartolomeo e Gaudenzio a Borgolavezzaro (NO):
Ma anche la Rotonda Antonelliana di Castellamonte (To), che è quanto rimane del suo progetto “di realizzare a Castellamonte (TO) una chiesa grande quasi come la Basilica di San Pietro di Roma.” (Da: http://it.wikipedia.org/wiki/Rotonda_Antonelliana)
Altre sue opere sono il Santuario di Boca (No) e la Villa Caccia di Romagnano Sesia (No).
Ma la più strana di tutte (che come vedremo più avanti per qualcuno nasconde elementi occulti ed esoterici) è quella che i Torinesi chiamano “la fetta di polenta”, cioè la “Casa Scaccabarozzi” (dal nome di sua moglie), edificio dalle stravaganti misure:
“Le due basi misurano una 4 metri e l’altra 57 centimetri; i lati congruenti sono lunghi 16 metri, perciò l’area è di 36,5 metri quadrati. Il nome comunemente attribuitogli dai torinesi, Fetta di Polenta, è dato da questa particolare forma dell’edificio e dal suo caratteristico colore giallo. In realtà il suo vero nome è “Casa Scaccabarozzi”, cognome della moglie di Antonelli, Francesca Scaccabarozzi, insieme alla quale l’architetto abitò alcuni anni l’edificio dal momento che nessuno voleva abitarci temendo un crollo di una costruzione così anomala per l’epoca…” (Da: http://ilnidoimmobiliare.blogspot.it/2012/04/la-fetta-di-polenta-dellarchitetto.html)
[youtube=https://www.youtube.com/watch?v=W5tP40MIP7k&w=500&h=400]
Riguardo i suoi elementi occulti, traiamo dal web queste interessanti informazioni:
“Alessandro Antonelli, l’architetto massone che disegnò anche la Mole, è l’artefice della casa Scaccabarozzi. Non sono solo la forma e le misure a fare di questa casa torinese una cosa dell’altro mondo: solo pochi iniziati lo sanno, ma è un passaggio verso le Città Oscure.
Soprannominata “Fetta di polenta”, è alta 27 metri, lunga 27 metri su via Giulia Di Barolo, larga 5 metri su corso San Maurizio e 0,70 metri sul lato opposto. E’ però un edificio abitativo a tutti gli effetti. Visse qui Niccolò Tommaseo, l’autore del primo grande dizionario della lingua italiana.
Con tutta probabilità fu lui a scoprire il passaggio verso le Città Oscure, perché in quel mondo i linguisti sono tenuti in gran conto e hanno diritto alla cittadinanza onoraria. Benché il Potere mondiale tenga ben celata tale realtà, oggi è possibile accedere all’archivio completo ed esaustivo delle Citta Oscure e dei transiti fra questo e quel mondo.” (N.d.R. il neretto è mio – Da:http://indigesti.forumcommunity.net/?t=45144996)
Certamente non v’è alcuna prova della loro veridicità, tuttavìa non ci stupirebbero affatto data la predisposizione all’esoterismo ed alla magia in cui sono sospinti coloro che entrano nella Massoneria.
Infine la simbologia massonica è ovunque, perchè stupirsi perciò che i loro architetti non faccian di tutto per IMPORRE la loro architettura anche ai locali di culto di Denominazioni Evangeliche “Massonizzate” e “chiese” dormienti?
Nicola Iannazzo
Scarica il libro:
“La Massoneria smascherata” nei formati: Pdf – Epub – Mobi:
La Massoneria Smascherata – Pdf
La Massoneria Smascherata – ePub (per Tablet, Smartphone)
La Massoneria Smascherata – Mobi (per Kindle)
___________________________________________________________________________________
Articoli correlati:
● La mano di un massone dietro la costruzione di alcuni templi valdesi
● Simbologia occulta-massonica sull’edificio di culto della Chiesa ADI di Torino
● Lista aggiornata di locali di culto ADI con simbologie occulte, massoniche ed esoteriche
● Il logo delle Assemblee di Dio in Italia (ADI) contiene elementi massonici, essendo il suo autore il MASSONE Paolo Paschetto.
● La stella a otto punte di ADI-Media: un simbolo esoterico-occulto usato nella massoneria, che per i massoni rappresenta satana
● Mtv, la Televisione Massonica
Articoli correlati da link esterni:
Satanismo, Magia ed Esoterismo nella Massoneria
– Simboli esoterici-occulti-massonici nelle Assemblee di Dio in Italia
– La Massoneria ha adottato il triangolo dal Cristianesimo?
– Architettura e Massoneria
Commento by luciano Re | Aprile 24th, 2019
I professori architetti Franco Rosso e Roberto Gabetti, i più stimati conoscitori di Antonelli e della Sua opera, specificamente interrogati in merito, sostenevano che contrariamente a una diffusa credenza, non ci fosse alcuna testimonianza dell’affiliazione alla Massoneria dell’Architetto, per quanto di posizione politica liberale progressista nel parlamento e nel consiglio comunale. Quantomeno, si tratterebbe solo di illazioni. Distinti saluti.
prof.arch. Luciano Re
Commento by nicola iannazzo | Aprile 25th, 2019
Che Antonelli fosse Massone non lo affermo io ma una loggia massonica affiliata al GOI:
https://www.goipiemonte-aosta.it/index.php/chi-siamo/le-logge/rl857
Più testimonianza di questa…
Commento by luciano Re | Aprile 24th, 2019
da cultore dell’Architetto, osservo che l’immagine della Mole sulla moneta da 2 cent (per fortuna in via di estinzione) è vergognosamente sfigurata dal ritaglio di gran parte del corpo basamentale. Sono meno fake le note bottiglie-souvenirs di liquore di Torino.
Distinti saluti.
prof.arch. Luciano Re