● “Madò…” ?!
“…non pronunzierete il nome di dèi stranieri: non lo si oda uscire dalla vostra bocca” (Esodo 23:13)
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Nei dialetti locali è frequente sentire esclamazioni di nomi dei cosiddetti “santi” cattolici romani od ancor più del nome di Maria.
Tra le esclamazioni più diffuse, tipica è infatti la napoletana: “Maronna mia…” oppure: “Maronn’u’carmn”, che in puglia si dice “Maronn du carmn”, o più semplicemente: “Madò…”. Ma anche l’esclamazione in italiano:“Maria…!!!”, che molti cattolici romani pronunciano ad esempio per dimostrare stupore o spavento (madre di Gesù a cui ricordo, essi offrono un culto idolatra condannato dalla Scrittura, vedi Matteo 4:10).
Tralasciando le forme dialettali, un’altra esclamazione pronunciante una qualche divinità pagana (anche se davvero arcaica e rara, quindi poco diffusa), è per esempio: “per Giove!”; essendo Giove uno degli dei dell’olimpo greco. Oppure: “per Bacco!”; in quanto Bacco è una figura della mitologia romana, corrispettivo della divinità greca di Dioniso.
Purtroppo ho riscontrato personalmente, avendoli uditi con le mie orecchie, che molti credenti evangelici perfino di lunga data, soprattutto del sud italia e abituati magari al dialetto, proseguono con questa cattiva abitudine di usare queste espressioni anche dopo la conversione, forse non sapendo che per Parola di Dio devono abbandonare questo tipo di esclamazioni.
E’ stata però davvero grande la mia perplessità pochi giorni fa, nel sentire perfino un “pastore” evangelico (Gianni Gaeta del Ministero Sabaoth), durante una sua “predicazione”, usare un linguaggio che sarebbe stato normale udire da un inconvertito, ma non da chi si fregi del titolo di anziano o sorvegliante del gregge, cioè da un pastore.
Ora avrei molte cose da dire al riguardo di tutto il video di questo predicatore, delle sue spiritosaggini (tra l’altro molto comuni tra i cosiddetti “pastori” e “pastoresse” del Ministero Sabaoth), come pure dei suoi continui e ripetuti: “Dio mi ha detto…”, ma per restare in tema vorrei che ascoltaste soltanto le sue parole pronunciate dal minuto 01:05:00 al minuto 01:06:40 di questo video pubblico, visibile integralmente su youtube all’indirizzo: https://www.youtube.com/watch?v=RCwtlLGFhpE
L’estratto del video lo potete vedere invece qui, dove lui inizia con questa premessa:
“L’anno scorso stavo vedendo le preparazioni per gli Eurovision Song Contest. E gli austriaci hanno mostrato chi rappresenterà l’austria agli Eurovision Song Contest. E’ arrivata sta Conchita Wurst… “
E poi, ascoltate bene, dal minuto 1:05:30:
“Quando ho visto Conchita Wurst ho detto, ho detto questo:
“Madò…” (“Madonna” ndr).
Scusatemi eh?
“Madò…”…
Ho cominciato, non a bestemmiare ma … perchè sono un pastore non posso…”
[vimeo https://vimeo.com/128054730 w=500&h=400]
Che tristezza sentire un pastore evangelico parlare in questo modo, con tutte le ragioni (quali?) che possa pretendere di aver avuto! E che scandalo sentirgli poi dire: “Ho cominciato non a bestemmiare ma … perchè sono un pastore non posso…” (?!)
Cosa significa, che se non era “pastore” …allora poteva quasi bestemmiare?! Assurdo!
Ma veniamo all’esclamazione: “Madò…”, poichè è opportuno a questo punto spiegare perchè un cristiano nato di nuovo non debba farla, approfondendo il passo biblico di Esodo 23:13 in cui Dio ORDINA:
“…non pronunzierete il nome di dèi stranieri: non lo si oda uscire dalla vostra bocca…” (Esodo 23:13)
Innanzi tutto va sottolineato che qui Iddio si sta rivolgendo al Suo popolo che ha liberato dall’egitto. Perciò è scontato che Lui parli a chi abbia già riconosciuto nel Signore Iddio il Solo ed Unico Dio, Vivente e Vero, distinto dagli innumerevoli falsi “dii” esistenti nel mondo. Quanto più il Suo popolo oggi, sotto la grazia, l’ha riconosciuto come tale!
Perciò va inteso bene quale sia lo spirito del comandamento.
Infatti, nello stesso modo in cui è peccato nominare il nome di Dio invano, secondo che è scritto:
“Non usare il nome dell’Eterno, ch’è l’Iddio tuo, in vano; perché l’Eterno non terrà per innocente chi avrà usato il suo nome in vano.” (Esodo 20:7)
Ad esempio come coloro che in circostanze o dialoghi in cui Dio non centri nulla, esclamino con leggerezza: “mio Dio!”, “Oddìo!”, oppure similmente: “per Dio!”, senza che lo stiano effettivamente invocando ma lo nominino solamente per motivi del tutto inutili e vani; così, analogamente Dio comanda di non pronunciare alcun nome di qualsiasi “divinità” straniera. Ed il motivo è spiegato nello stesso decalogo quando l’Eterno stesso dice:
“Non avere altri dii nel mio cospetto.Non ti fare scultura alcuna né immagine alcuna delle cose che sono lassù ne´ cieli o quaggiù sulla terra o nelle acque sotto la terra; non ti prostrare dinanzi a tali cose e non servir loro, perché io, l´Eterno, l´Iddio tuo, SONO UN DIO GELOSO…” (Esodo 20:2)
Ed infatti anche in un altro passo Dio dice:
“poiché tu non adorerai altro dio, perché l´Eterno, CHE SI CHIAMA “IL GELOSO”, E’ UN DIO GELOSO…” (Esodo 34:12)
Anche l’apostolo Paolo, riguardo la gelosia di Dio scrive:
“…vogliamo noi provocare il Signore A GELOSIA?” (1° Corinzi 10:22)
Come pure Giacomo:
“…oppure pensate voi che la Scrittura dichiari invano che lo Spirito ch´Egli ha fatto abitare in noi ci brama fino ALLA GELOSIA?” (Giacomo 4:5)
Dio dunque è un Dio geloso. Ecco perchè per un cristiano fare un esclamazione inutile come:”Madò”, “Marò” o “Madonna mia” (la quale Maria ripeto, per i Cattolici Romani è considerata molto più di una “dea”), …è peccato!
Si consideri infatti che anche se per noi cristiani Maria è stata comunque una santa donna ubbidiente, grandemente onorata da Dio per aver concepito nel suo seno il corpo terreno del Figlio di Dio, ma in ogni caso essendo Maria solamente una creatura, proprio a motivo di ciò ella non debba essere adorata in nessuna maniera, ebbene, anche a costo d’essere ripetitivo, non è così per i Cattolici Romani, i quali invece l’adorano come fosse Dio e che ascoltandoci pronunciarne il nome ci fraintenderebbero, pensando in sé che anche noi avessimo il loro stesso sentimento (che è idolatria) verso la madre di Gesù.
Ricapitolando quindi, Dio è geloso di noi e giustamente pretende amore assoluto. Cosa direste infatti se un fidanzato o una fidanzata si sentissero menzionare continuamente dalla futura sposa/sposo, il nome di un altra donna o di un altro uomo? Sarebbero contenti di questo?
Ora già immagino le critiche di tutti quegli evangelici che, infastiditi dalle mie parole, mi citeranno subito il passo di Giacomo: “tutti falliamo in molte cose. Se uno non falla nel parlare, esso è un uomo perfetto” (Giacomo 3:2). Alchè rispondo dicendo: “Certo, questo lo so benissimo, e quindi? Cosa significa allora, che poichè tutti falliamo nel parlare allora sia giusto proseguire a farlo? Non hai forse educato il tuo linguaggio dopo la conversione, cessando il turpiloquio e le bestemmie che pronunciavi quando eri ancora perduto? Non vorrai dirmi che siccome “tutti falliamo nel parlare” allora continui ad usare lo stesso linguaggio volgare che avevi prima, perchè altrimenti dimostri che devi ancora ravvederti e nascere di nuovo! “.
A qualcuno potrebbe invece sorgere la domanda: “…ma se è peccato pronunciare il nome delle divinità straniere o mitologiche allora uno studente che si trovi costretto a leggerne il nome da un libro a scuola non potrebbe farlo perchè peccherebbe? Non è legalismo il tuo? Tu in tutto l’articolo non hai più volte ripetuto alcuni di questi nomi?”.
Anche se è banale, pure qui rispondo che è naturale che vada sempre considerato lo spirito in cui il comandamento va letto, infatti ci sono casi in cui è perfettamente lecito nominare il nome “Maria”, “Madonna”, “Bacco”, “Giove” o qualsiasi altra “divinità straniera”, in tutti quei contesti cioè in cui ad esempio dobbiamo spiegare o raccontare qualcosa al riguardo di questi personaggi storici o mitologici.
C’è un esempio biblico che fa al caso nostro. In Giudici 8:33 leggiamo:
“Dopo che Gedeone fu morto, i figliuoli d´Israele ricominciarono a prostituirsi agl´idoli di Baal, e presero Baal-Berith come loro dio”
Ora molto tempo dopo, il profeta Elia ebbe a che fare con dei falsi profeti adoratori di questo “dio straniero”, cioè Baal.
Quindi in 1° Re 18:21 leggiamo:
“…Allora Elia s´accostò a tutto il popolo, e disse: “Fino a quando zoppicherete voi dai due lati? Se l´Eterno è Dio, seguitelo; se poi lo è Baal, seguite lui“. Il popolo non gli rispose verbo…”
Vedete? Qui il profeta Elia pronunciò il nome di quel falso dio, ma non trasgredì affatto il comandamento di Esodo 23:13, poichè lo fece nel giusto contesto e per istruire e ammonire delle persone affinchè si rendessero conto che in Baal stavano seguendo un falso dio.
Diverso se Elia avesse invece esclamato solamente: “per Baal!” o: “mio Baal!” (come pure: “per Astarte…!”), questo senza motivo alcuno, in un contesto in cui quel falso dio non centrasse nulla. In tal caso Elia avrebbe certamente peccato.
Ma fratelli e sorelle in Cristo ditemi, siate onesti con voi stessi, quando avete sentito per ben due volte pronunciare: “Madò”, dal predicatore del Ministero Sabaoth, quale ammaestramento avete ricevuto nell’udire quell’esclamazione? Forse che Maria non vada invocata come fanno i Cattolici Romani o piuttosto che non c’è niente di male nel fare un’esclamazione simile (e che perciò potete farla anche voi), dato che l’ha fatta perfino un “Ministro di culto”?! Cos’è dunque questo “Madò…” che molti insensati proferiscono?
Ma poi, non trovate contraddittorio che questo Gianni Gaeta nel video ripeta del continuo: “Dio mi ha detto”, “Dio mi ha detto”… e poi lui stesso provochi Dio a gelosia esclamando per ben due volte il nome della cosiddetta “Madonna”? Questo dallo Spirito di Dio lui non l’ha mai sentito?
Concludo questo mio scritto dicendo quindi che è chiaro che lo spirito del passo biblico: “…non pronunzierete il nome di dèi stranieri: non lo si oda uscire dalla vostra bocca…”(Esodo 23:13), si riferisca a tutte quelle esclamazioni che non servono affatto ad istruire qualcuno circa la falsità di tali “dèi”, quanto piuttosto a non nominare inutilmente “false divinità”, tra l’altro idolatrate nel mondo, che se pronunciate dai Suoi figli provochino il Signore a gelosia.
Se perciò anche qualcuno dei lettori usasse ancora questo linguaggio vietato da Dio, chieda perdono all’Eterno e cessi dal continuare ad usarlo. Anche da questo il Signore vedrà chi desidera davvero piacerGli.
“…chi è santo si santifichi ancora…” (Apocalisse 22:11)
Nicola Iannazzo
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