● “Per fare chiarezza” veramente sulla questione sorta sui simboli presenti sul pulpito della Chiesa ADI di Beinasco
Fratelli nel Signore, ci è giunta notizia e l’abbiamo fatto sapere ai fratelli, documentata da una chiara fotografia del pulpito ADI del locale di culto delle ADI di Beinasco, che in esso vi sono immagini occulte-massoniche, che nulla hanno a che fare con il cristianesimo o con le simbologie bibliche.
Ecco l’immagine del pulpito, affinché giudichiate voi da persone intelligenti:
Fonte della foto: pagina facebook della Chiesa ADI di Beinasco
Fratelli nel Signore, soprattutto voi delle ADI, desidero che vediate lo stesso simbolo nella bandiera filippina, che ha chiare origini massoniche, cosa attestata dai massoni stessi:
Su questo sito massonico molto documentato viene detto che il triangolo, il sole (con otto raggi), e le stelle a cinque punte sono di origini massoniche.
Vedete, tutto viene dimostrato chiaramente, e non a chiacchiere, ambiguamente.
Invece, guardate come risponde sulla questione in argomento il pastore Silvano Bianco della chiesa ADI di Beinasco:
Fonte: http://chiesadibeinasco.tumblr.com/post/129003371626/per-fare-chiarezza
A questo punto, avendo letto le cose che ha scritto tale pastore, e ritenendo che di chiarezza ne ha fatta ben poca, ecco cosa ho scritto in risposta sulla mia bacheca di facebook:
PER DOVEROSA NOTIZIA RIPORTIAMO LA “NON RISPOSTA” DEL PASTORE DELLA CHIESA ADI DI BEINASCO
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Dal titolo si preannuncia una chiarezza per quanto riguarda la simbologia usata in un pulpito, invece, siamo rimasti delusi, perché il contenuto dell’articolo non fa chiarezza sull’argomento, ma è solo un attacco contro la persona, contro il RAGIONATORE (la tecnica la conosciamo).
Abbiamo letto che non hanno niente a che fare con la massoneria, ci tengono a dirlo, per una facciata di comodo, ma quello che CONTINUANO A NON FARE, è quello di dire che la MASSONERIA è DAL DIAVOLO e tutti i cristiani se ne devono stare lontani da tale istituzione.
Sono capaci di parlare contro il BLOGGER, ma non sono capaci di dire che la MASSONERIA è dal diavolo. Potrebbero dire sia l’uno che l’altro, ma scelgono di stare amici con la massoneria, non parlando contro di essa, ma prendono le distanze dal blogger.
Questa non è chiarezza, è oscurità, ambiguità, falsità, interesse personale e paura, forse, o amicizia della massoneria.
Questa poteva essere una buona occasione per prendere le distanze e condannare la massoneria, invece, niente di tutto questo. È più facile per loro parlare contro il blogger, non hanno mica firmato niente o preso accordi con lui, invece con la massoneria, o direttamente o tramite la politica hanno avuto molte volte a che fare, hanno firmato accordi, e prendono anche l’8 x 1000.
Ecco, quindi, come bisogna REALMENTE interpretare questa NON risposta del pastore ADI di Beinasco.
Inoltre, leggendo ancora più attentamente la NON RISPOSTA del pastore di Beinasco, non posso che notare quale passo ha citato il pastore, su cui faremo il ragionamento che si può dedurre dalle sue stesse parole.
Egli cita questo passo biblico:
«Perché si sono infiltrati fra di voi certi uomini (per i quali già da tempo è scritta questa condanna); […] Ciò nonostante, anche questi visionari contaminano la carne nello stesso modo, disprezzano l’autorità e parlano male delle dignità. […] Questi, invece, parlano in maniera oltraggiosa di quello che ignorano, e si corrompono in tutto ciò che sanno per istinto, come bestie prive di ragione.»(Giuda 4, 8, 10)
È vero che ci sono INFILTRATI nella Chiesa di Cristo, infatti diciamo da tempo che si sono infiltrati dei massoni che servono il diavolo, dei falsi dottori, dei falsi pastori e altri ancora. Ma il pastore lo cita nel contesto a proposito del BLOGGER; tuttavia è doveroso notare, sempre dalle parole del pastore, che poco prima nella sua risposta ha detto queste parole:
“Negli ultimi giorni un blogger vicino all’ambiente evangelico, ..”Ora, notate, che dice che è vicino E NON DENTRO ALL’AMBIENTE EVANGELICO, quindi, in riferimento a Butindaro, il famoso BLOGGER, perché così lo chiamano per nominarlo, non può essere usato tale versetto biblico, altrimenti si contraddice con le sue stesse parole.
Per una RISPOSTA CHIARA, VERAMENTE CHIARA, sarebbe dovuto entrare nel merito della questione, cosa che non ha fatto; poi avrebbe dovuto condannare la massoneria, e non limitarsi a prenderne le distanze; in ultimo, per essere coerente con le sue parole, avrebbe dovuto dire che: o BUTINDARO È DENTRO LE CHIESE EVANGELICHE, quindi avrebbe potuto citare contro di lui il versetto che ha citato sugli INFILTRATI nella Chiesa di Cristo, oppure se ritiene valido il fatto che Butindaro è VICINO all’ambiente evangelico, quindi NON DENTRO, non avrebbe dovuto citare il versetto che PARLA DI INFILTRATI dentro le chiese. Questo dimostra che non sanno neppure da quale parte si devono prendere le sacre Scritture secondo lo Spirito di Dio, ma la usano solo per i loro scopi, questi pastori USANO la Bibbia, non insegnano.
Vedete, dunque, quanta chiarezza porta questo pastore, ma se non sa neppure quello che dice, e cita i passi che contraddicono quello che ha detto di suo.
Giuseppe Piredda
Fonte: https://www.facebook.com/SentieriAntichi/posts/10153525584596043
Il pastore di Beinasco, avendolo richiesto nel suo scritto precedente, di chiedere a lui le cose che riguardano la simbologia presente in quel pulpito, ecco cosa gli hanno scritto e la sua relativa risposta:
Fonte: http://chiesadibeinasco.tumblr.com/post/129003371626/per-fare-chiarezza
Ora, abbiamo letto che il pastore rimanda i lettori alla pagina di facebook, su cui troviamo scritto questo:
Avendo letto quest’ultimo scritto del pastore Silvano Bianco, e considerato che ha fatto riferimento anche a me e a quanto avevo in precedenza scritto su facebook, ho ritenuto opportuno riorganizzare in questo post tutto quanto è avvenuto ed è stato detto, e anche per potergli rispondere nuovamente.
Visto il disprezzo contro di me ed altri con cui parla, disprezzo, odio e altri sentimenti che non sono certo retaggio di un cristiano, né tantomeno di un pastore di anime, mi sono trovato costretto, sospinto, indignato a scrivergli nuovamente una risposta a queste sue parole cattive nei miei confronti.
Faccio notare che le sue parole sono piene di giudizio, e sono proprio questi, pastori delle ADI con tanto di tesserino perché hanno studiato alla eccellente scuola biblica, dico sono proprio questi quelli che vanno insegnando a tutti che “non si deve giudicare”, perché solo Dio può giudicare ed è Satana che giudica.
Se lo insegnano, anche se è palesemente una credenza sbagliata, uno si aspetta che lo mettano anche in pratica. E invece no, non lo mettono in pratica. E questo dimostra che tale principio del non giudicare, lo utilizzano solo per imbavagliare la Chiesa, i loro membri, affinché non parlino contro di loro, ma essi possono e lo fanno di giudicare tutto e tutti.
Dopo tale premessa, generale, che ho ritenuto importante far notare lo spirito che muove tale pastore, passiamo ad esaminare le parole scritte dal pastore delle ADI Silvano Bianco.
Inizia chiamandoci “ACCOZZAGLIA di gente”, e ci chiama anche “personaggi strani”, volendo con questo dire che siamo persone a lui sgradite, e non poco. Ma perché gli siamo sgraditi? Non gli sono sgraditi i massoni, che sono adoratori del diavolo, non li ha chiamati in quella maniera, anzi, cerca di non chiamarli proprio per niente, ma a noi ci chiama in quella maniera, mostrando tutto il disprezzo possibile.
Il fatto è che lo stesso disprezzo lo provano i pastori delle ADI anche verso i loro propri membri che fanno loro delle domande scomode e gli fanno notare che certe cose non vanno bene. I pastori delle ADI non sopportano di essere contraddetti e che gli vengano fatte delle domande, vogliono sentirsi liberi di fare tutto ciò che piace loro, nel bene e nel male, e a questa regola, sembra non sfuggire neppure Silvano Bianco, dalle risposte che ha dato, si evince chiaramente di essere infastidito.
Un pastore messo da Dio in una comunità non deve essere infastidito di spiegare tutte le cose che fa ai membri della propria comunità, è una cosa normale, è messo lì per SERVIRE la Chiesa e i membri, non per essere servito, quindi, dare spiegazioni di tutto a tutti quelli che ne fanno richiesta, rientra nelle cose normali che un pastore costituito da Dio deve fare.
Poi ci ha definito “persone pericolose al progresso dell’Evangelo”.
Siamo ritenuti da lui pericolosi perché non abbiamo piacere di vedere nei locali di culto dei simboli massonici-occulti?
Siamo noi che siamo pericolosi al progresso dell’Evangelo per tali motivi? Siamo noi contrari al progresso dell’Evangelo perché parliamo contro l’ecumenismo che stanno portando avanti quelli delle ADI?
Siamo noi pericolosi per il progresso dell’Evangelo se siamo contrari che i passi della Bibbia, come ATTI 13:48, vengano modificati, alterati e manipolati?
Siamo noi contrari al progresso dell’Evangelo perché siamo contrari che i libri di Spurgeon, Dottrine della Bibbia e il commentario di Hunger siano manipolati per fargli dire quello che vogliono le ADI contrariamente a quanto gli autori di tali libri hanno realmente scritto?
Siamo noi quelli pericolosi al progresso dell’Evangelo se difendiamo Lot, Giobbe, Paolo dagli attacchi insensati che hanno portato loro alcuni predicatori delle ADI? Siamo noi quelli pericolosi?
No, vi dico, quelli pericolosi sono proprio loro, che continuano a disprezzare la Bibbia e tutto quello che c’è scritto, oltre che disprezzare i membri non dando loro ascolto per nessuna ragione.
Poi si scusa perché queste cose lui le ritiene polemiche sterili e inutili. Lo abbiamo imparato da poco che sono apolemici, come insegnava Henry Ness, uno dei massoni che insieme a Gigliotti hanno fatto nascere le ADI.
I pastori delle ADI vanno tanto fieri di questa massima: “non facciamo polemiche”, la citano come qualcosa di più glorioso delle sacre Scritture, e invece è una cosa falsa, perché le polemiche quando vogliono e contro chi vogliono le fanno, eccome se le fanno, e inoltre non è neppure qualcosa di biblico, perché Gesù faceva polemiche con i farisei (cfr Matteo 15:1-9), con i sadducei (Matteo 22:23-30) e altri ancora. I farisei li chiamò ipocriti e li confutò, ai sadducei gli disse che erravano grandemente perché non conoscevano le Scritture, né la potenza di Dio. Anche la filastrocca del “non fare polemiche” è un concetto ormai in decadenza, non ci credono neppure loro a tutto quello che dicono, ma continuano a ripeterlo per abitudine.
Ci ritiene maestri nell’instillare il dubbio nella mente dei credenti semplici.
Ora, nel caso specifico, avremmo insinuato il dubbio che i simboli del pulpito siano di origine occulto-massonici, e lo avremmo fatto con quelle persone semplici. Ecco ancora il disprezzo sia verso di noi che diciamo la verità, sia verso chi ascolta. Loro vorrebbero dei credenti che ascoltano e credono solo al pastore e non alle critiche che vengono dall’esterno.
Se quello che si dice fuori dall’OPERA, così la chiamano l’organizzazione delle ADI, non ha nessuna consistenza, se non è vero, di che cosa si devono preoccupare? Se nel pulpito di cui stiamo argomentando, non esiste nessun simbolo occulto-massonico, non dovrebbero preoccuparsi di nulla, è chiaramente tutto falso. Ma se la cosa invece ha la sua consistenza, se l’occhio dell’osservatore è caduto su un punto che produce dolore per loro, ecco che scattano, si innervosiscono, perdono la calma, sbraitano e si lanciano a dare risposte che, considerato che è un pastore, non hanno alcuna consistenza di verità né biblica, né si evince da tali risposte che vi sia una qualche sapienza o intelligenza spirituale.
Le critiche fanno bene, mettono alla prova se un’opera è da Dio oppure no. Satana lancia critiche e accuse che sono FALSE, ma se le accuse che vengono mosse sono vere, allora il problema non è da individuarsi in chi parla e accusa, ma nell’oggetto dell’accusa, che in questo caso è la simbologia presente nel pulpito.
La critica è semplice, e la risposta avrebbe dovuto esserlo altrettanto, se non ci sono cose nascoste. La domanda è questa: “Chi ha voluto mettere quella simbologia sul pulpito e perché?”.
La domanda è semplice e lineare, ma la risposta non lo è altrettanto, e anche questa mancanza di risposta chiara e lineare, ha il suo bel significato che le persone intelligenti comprenderanno di certo.
Il pastore nella sua apologia del pulpito, dice che abbiamo fatto come Satana, che ha instillato il dubbio nei credenti per farli peccare. Ma questo non si può applicare a quello che abbiamo fatto noi, perché in questo caso noi abbiamo solo fatto notare che certi simboli sono dal diavolo e che ne vedevamo qualcuno nel pulpito.
Abbiamo indotto a peccare noi i fratelli che frequentano il locale di Beinasco se hanno visto nel pulpito che vi erano dei simboli occulti-massonici?
Hanno forse peccato se hanno chiesto spiegazioni al pastore?
Hanno peccato se hanno fatto una ricerca da soli su quei simboli?
Hanno peccato se hanno cominciato ad aprire gli occhi?
Ecco cosa in realtà ha dato fastidio al pastore, perché noi esortiamo ad obbedire ai comandamenti di Dio, e non a trasgredirli come fa Satana, ma quello che gli ha dato fastidio è il fatto che i membri di quella comunità HANNO APERTO FINALMENTE GLI OCCHI e si fanno delle domande. Fratelli nel Signore che avete aperto gli occhi, benvenuti nella grande battaglia a favore di Dio contro il male!
Il pastore ci accusa di cercare una verità che non è verità. Perché fare questo giro di parole e complicare la vita al lettore, sarebbe meglio dire che stiamo seguendo la menzogna e non la verità. Ma allora c’è da domandarsi, è o non è un simbolo occulto-massonico quello che abbiamo visto nel pulpito del locale di Beinasco?
Se è un simbolo biblico, per quale motivo non dirlo e non spiegarlo ai fratelli che glielo domandano? Almeno a quelli che sono dentro la comunità avrebbe dovuto dare spiegazioni.
Comunque, adesso sappiamo che è stato tolto, perché era brutto, dice il pastore. Dopo 22 anni lo cambiano perché era brutto? Ed è diventato brutto proprio in questo periodo quando hanno iniziato i fratelli a farsi delle domande sui simboli massonici? Ma dai, pastore Bianco, a chi la vuoi dare a bere questa storiella, non la crederebbe neppure un bambino, dopo 22 anni il pulpito è diventato troppo grande, brutto e scomodo, quindi lo avete dato via e lo avete sostituito?
Il pastore si lamenta che è stato accusato di essere ambiguo, falso e che aveva paura. L’ambiguità è così palese, che continua ad esserci anche nei suoi scritti successivi al primo. Che ha avuto paura, mi pare chiaro, ha avuto la possibilità di dire che la massoneria è dal diavolo e che i credenti se ne devono stare lontani, invece non lo ha fatto. Ha avuto paura? Se non ha avuto paura, la cosa è anche peggiore di quello che sembra…
Valutate voi da persone intelligenti.
Il primo articolo scritto dal pastore di Beinasco era intitolato “per fare chiarezza”, invece chiarezza non è stata fatta. Quindi, non era forse ambigua come risposta? Dalla sua risposta si evince educazione o ambiguità? Io ci vedo ambiguità, non educazione.
E questo è pure confermato dal secondo post pubblicato dal pastore, perché ci ha chiamati accozzaglia di gente, personaggi strani, per disprezzarci, e questa non è educazione.
Se l’educazione c’è, ci deve essere sempre, quindi se non c’era in questo ultimo articolo, non possiamo vederla neanche nel primo, appunto perché non c’era educazione ma solo ambiguità.
Sfiora il tragicomico quando scrive queste parole:
“Mi è stato ribadito che non ho apertamente scritto che la massoneria è dal diavolo. Potrei benissimo farlo, e non ho alcun tipo di problema nel farlo, ma ciò significherebbe che conosco la massoneria, e io non la conosco e neppure conosco qualche massone”.
Non gli è stato chiesto di scrivere un trattato sulla massoneria, ma solo di dire che è dal diavolo, e se ne ha voluto prendere le distanze, significa che ne è convinto che la massoneria è dal diavolo, quindi, che problema ci poteva essere nel scrivere: “la massoneria è dal diavolo e i credenti se ne devono stare alla larga”? Per scrivere ciò non bisogna conoscere tutti i meandri della massoneria, ma solo intuire che sono cose diaboliche. Invece se ne esce dicendo che: “Potrei benissimo farlo, e non ho alcun tipo di problema nel farlo, ma ciò significherebbe che conosco la massoneria, e io non la conosco e neppure conosco qualche massone”.
Non gli è stato chiesto se conosce la massoneria, o se conosce dei massoni, basta farsi un giro sul web e documentarsi, visto che se ne parla in ogni luogo ai giorni d’oggi. Io queste giustificazioni per non aver condannato la massoneria che è dal diavolo, come invece ha fatto in TV il pastore delle ADI Petrone, che ha avuto il coraggio di farlo pubblicamente in televisione, dico io non riconosco queste giustificazioni come logica, ma vedo solo dei pretesti per non dire che la massoneria è dal diavolo.
Continuando, con questa sua affermazione raggiunge l’apice delle cose insensate che ha dette:
“Mi avete accusato di non dire come mai è presente nella nostra comunità questo simbolo massonico. Non ho risposto a questa domanda, e neppure adesso lo farò, perché penso che qualsiasi persona con un minimo di intelligenza, può tranquillamente arrivare a comprendere come mai abbiamo un determinato pulpito piuttosto di un altro.”
Intanto egli stesso prima dice che lo hanno accusato di non rispondere, poi dice che non ha risposto e che non risponderà, quindi era un’accusa legittima, e che neppure dopo ha voluto né manifesta di voler rispondere.
Voglio far notare che non gli è stato chiesto come mai c’era un pulpito di legno anziché di plastica; se gli fosse stata fatta questa domanda, allora la sua dissertazione sui materiali e sulle misure, avrebbe potuto avere un senso, ma quello che gli è stato domandato è come mai nel pulpito è stato messo quel simbolo occulto-massonico, che non ha niente a che vedere con le risposte che ha dato.
La scelta libera di un pulpito, sulle misure, sul materiale, è una cosa, e su questo ha voluto far cadere l’attenzione deviandolo dai simboli, ma non è entrato nel merito della vera questione, che è quella del simbolo presente nel pulpito.
Se un credente semplice, si mettesse a fare un pulpito, io sono certo che sul davanti avrebbe o cercato di mettere un passo biblico, o almeno avrebbe aperto la Bibbia per cercare immagini che sono attinenti al cristianesimo. Quindi, detto ciò, la domanda riemerge ancora con più forza: “chi e perché ha scelto tale simbologia occulta-massonica da mettere nel pulpito, visto che niente ha a che vedere con la Bibbia e il cristianesimo?”
Ebbene, io dico al pastore di Beinasco, che sia io che molti altri fratelli, compresi tutti quelli che frequentano la sua comunità, sono intelligenti, ed hanno compreso bene le cose come stanno a riguardo di quel pulpito, quindi, il tentativo di far passare come gente poco intelligente chi vede tali simboli sul pulpito, non paga, perché la cosa è evidente, molto evidente, ed oggi i fratelli si stanno svegliando e stanno aprendo finalmente gli occhi su ogni cosa, ed ora vedono quello che c’è, non vedono più quello che i pastori vogliono loro far credere, ma vedono quello che c’è in realtà.
Ora leggiamo altre cose che ha detto:
“Ci tengo a precisare che quel pulpito è stato nella nostra chiesa per circa 22 anni. A quel tempo il 99,99% degli italiani neppure sapeva dell’esistenza del termine “massoneria””.
Badate bene, che tali parole non vanno a favore del pastore delle ADI, ma gli va contro, infatti sarebbe come dire che: “il simbolo massonico è stato messo quando nessuno allora conosceva tali simboli e non ne parlava neppure”. Ma ora che se ne parla e che molti fratelli sicuramente sono rimasti turbati da vedere tale immagine, hanno provveduto a sbarazzarsene, dando via dopo 22 anni quello col simbolo massonico. Questo è quello che si può evincere dalle sua parole. Ha cercato di difendersi, invece si è dato la zappa sui piedi. Più parlano e più la zappa sui piedi si danno; eh sì, perché dall’abbondanza del cuore la bocca parla e alla fine uno si manifesta con la sapienza e l’intelligenza spirituale, con il discernimento e l’intendimento che ha. Altro che aiutino ci vorrebbe qui per insegnare come si parla a questo pastore, ci vorrebbe altro che la scuola biblica, qui ci vuole un intervento dello Spirito santo.
Nella sua difesa il pastore ha detto queste altre cose che non hanno senso in merito all’argomento che si sta trattando:
“Il vero problema è che costoro stanno diffondendo un germe (che viene dal maligno), nel far credere ai credenti che il principale (quasi unico) problema della chiesa di oggi sia la massoneria e tutto ciò che è esteriore (simboli, vestiti, musica ecc).”
Lo sanno tutti che noi predichiamo che il credente deve prima di tutto perseverare nella preghiera e nella santificazione, che deve studiare le Scritture, e deve fare tutte le buone opere che sono riportate nelle Scritture. Ma questo non vuole dire che non c’è lo spazio di dedicare del tempo per far notare che nei locali di culto delle ADI si usano dei simboli che sono massonici.
In questo vediamo il tentativo di far scivolare la cosa dal burattinaio che muove i fili, cioè la massoneria all’interno e all’esterno delle ADI, tra cui indirizza la dottrina, al fatto che noi focalizziamo l’attenzione dei credenti su dei semplici simboli, senza alcuno scopo utile.
No, le parole del pastore hanno lo scopo di gettare fumo negli occhi. Quello che ci prefiggiamo col far notare con le immagini e la simbologia massonica presenti all’interno delle ADI, è che le ADI sono nelle mani della massoneria, che ne ha influenzato la condotta dei membri e la dottrina che viene insegnata dai dirigenti, infatti la dottrina insegnata nelle ADI è piena di eresie e di principi massonici, e la condotta immorale non viene ripresa né fermata all’interno delle ADI, proprio come piace alla massoneria.
Quindi, vedete, smascherare il burattinaio delle ADI, cioè la MASSONERIA, vuole significare che i fratelli inizieranno un nuovo corso spirituale e ricominceranno a studiare le Scritture e a fidarsi della Bibbia più che del loro pastore. Stiamo riportando i credenti all’amore della Parola di Dio, cosa che molti pastori delle ADI non stanno prendendo di buon grado.
Poi il pastore dice ancora:
“ma ciò che c’è nel cuore: la superficialità, il formalismo, l’arrivismo, la disonestà, l’ipocrisia, la falsità, la tolleranza al peccato, la mondanità, la mancanza di consacrazione e di santificazione, di obbedienza a Dio, la mancanza di fede. Questi sono i veri problemi della chiesa di oggi, non l’architettura, non il buono (o pessimo) gusto di architetti, falegnami, pastori e consiglieri.”
Appunto, per migliorare la Chiesa di Cristo, è necessario che siano espulsi da essa tutti i massoni che vi sono nel loro interno, con tutta la loro simbologia e dottrina e principi, perché a produrre quegli effetti negativi sulla chiesa di Cristo, sono stati appunto le influenze massoniche.
Ancora, scrive per difendersi sul fatto che ha citato un passo biblico a sproposito, che non c’entrava niente con il resto che ha scritto; si è difeso dicendo queste cose:
“Io, personalmente, faccio molta fatica al giorno d’oggi a definirmi “Evangelico” (ma continuo a farlo perché credo nel vero significato dell’essere evangelico), visto ormai tutto ciò che circola nel nostro ambiente”.
Pastore Bianco, ma se non sei evangelico cosa sei, cattolico?
La parola evangelico la usiamo per distinguerci dai cattolici romani, ma con quelle parole tu apri nuovi scenari a chi legge, non a noi, che tanto lo sappiamo da tempo, ma ai membri della tua comunità che ti leggono, che erano cattolici e che ora sono diventati evangelici.
Se tu gli dici che forse non sono evangelici, si domanderanno per forza di cose che cosa sono adesso.
Quante cose storte che si leggono, ma quante ne ha scritte, infatti non mi sono voluto allargare, mettere link, spiegare i concetti esposti con spiegazioni molto più ampie, solo per brevità, perché tanto so che i fratelli sono intelligenti e comprendono bene da loro stessi le cose come stanno realmente.
Voglio ribadire un concetto delicato e molto sensibile, e cioè che è vero che la salvezza non dipende da una denominazione evangelica, tuttavia possiamo dire con certezza che nella chiesa cattolica non c’è salvezza, anche se si dichiarano cristiani.
Quando uno si converte a Dio, esce dalla chiesa cattolica che è idolatra, e cerca di entrare a far parte di una chiesa evangelica dove vi sono dei nati di nuovo.
Ecco un’altra cosa che bisogna dire e che i pastori delle ADI non dicono, parlo in generale, ed è il fatto che non predicano contro l’idolatria cattolica, non predicano dicendo che i cattolici sono perduti e devono ravvedersi della loro idolatria e abbandonarla.
Non la nominano neppure la chiesa cattolica, la chiamano la chiesa ufficiale, la religione tradizionale, ma non la nominano mai PUBBLICAMENTE la chiesa cattolica romana, e non dichiarano apertamente che sono IDOLATRI.
Ebbene, io ho scelto in questo mio scritto di seguire le parole di Salomone, che dicono:
«Rispondi allo stolto secondo la sua follia, perché non abbia a credersi savio» (Proverbi 26:5)
Giuseppe Piredda
Tratto da: https://labuonastrada.wordpress.com/2015/09/15/per-fare-chiarezza-veramente-sulla-questione-sorta-sui-simboli-presenti-sul-pulpito-della-chiesa-adi-di-beinasco/
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Commento by Giuseppe Piredda | Settembre 15th, 2015
Bel lavoro con i link, Nicola, li ho pensati quando scrivevo, e tu li hai messi, ci vanno proprio bene, perché è un dovere per noi provare ogni cosa che diciamo. Pace.