● Il senatore valdese Lucio Malan a favore delle unioni civili
«Le unioni civili vanno bene, vanno bene, è giusto riconoscere determinati diritti, che in parte sono già riconosciuti dalla giurisprudenza, alle coppie anche dello stesso sesso. Non possono essere equiparate al matrimonio, perché il matrimonio è un’altra cosa, è l’unione tra un uomo e una donna che è feconda per natura, altre unioni non lo sono»
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Che dire? Vergognoso. In questa maniera infatti viene riconosciuto agli omosessuali il diritto di peccare! Gli omosessuali infatti peccano secondo la legge di Dio, secondo che è scritto: “Non avrai con un uomo relazioni carnali come si hanno con una donna: è cosa abominevole.” (Levitico 18:22), e quindi chi li favorisce concedendo loro dei diritti o approvandoli, come fa il senatore Malan, non fa altro che fortificare le loro mani nel fare ciò che è abominevole agli occhi di Dio e quindi aiutarli a diffondere l’iniquità.
Vi esorto, fratelli, a guardarvi e ritirarvi da chiunque parla e ragiona in questa maniera.
Chi ha orecchi da udire, oda
Giacinto Butindaro
Tratto da: http://giacintobutindaro.org/2016/01/31/il-senatore-valdese-lucio-malan-a-favore-delle-unioni-civili/
Ascolta il messaggio audio:
Contro le unioni civili omosessuali e le convivenze di fatto
(82 minuti – scarica mp3)
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Commento by Lucio Malan | Febbraio 20th, 2016
Due spiegazioni:
1) Tutti i giuristi – anche quelli contrari al matrimonio gay – ci dicono che se non passa alcuna legge che riconosca in qualche modo le coppie omosessuali, i tribunali – non più solo qualcuno, ma tutti – risponderanno alle istanze che saranno presentate, riconoscendo diritti sulla base dell’unico istituto paragonabile esistente in Italia, cioè il matrimonio. Questo per via di vari pronunciamenti della Corte Europea dei Diritti dell’Uomo che ha affermato che ogni stato è libero di dare più o meno diritti alle coppie gay, dal matrimonio a unioni molto meno tutelate, ma che una qualche forma di riconoscimento è indispensabile. Io non condivido né il contenuto di quei pronunciamenti né che il Consiglio d’Europa, che ha competenza sui diritti umani, possa infilarsi in queste cose (e tanto meno i giudici della Corte dei Diritti che è sotto l’egida del Consiglio) ma la realtà è questa. Se non facciamo alcuna legge, sarà peggio che approvare la legge Cirinnà, perché mentre la legge può essere abrogata per referendum, non così è per le sentenze. E io non intendo favorire l’insediarsi in Italia di matrimoni e adozioni gay, neanche allo scopo di poter dire: “Io non mi sono sporcato le mani, e non ho votato la legge che dava qualche prerogativa ai peccatori gay”. Certo, non voterò mai qualcosa che somigli alla legge Cirinnà, perché non posso fare io ciò che temo facciano i tribunali, ma questa è la situazione.
2) “In questa maniera infatti viene riconosciuto agli omosessuali il diritto di peccare!” Perché? Oggi non è già così? Forse che chi pratica l’omosessualità è punito in qualche modo? Che cosa cambia se una coppia di omosessuali è agevolata nel contratto d’affitto e nelle visite in ospedale?
Possiamo avere differenze fra di noi, ma se consideriamo nemici coloro che hanno i nostri stessi obiettivi vedo la sconfitta molto probabile (non certa, perché a Dio tutto è possibile, anche a dispetto della nostra inadeguatezza) e, quel che è peggio, saremo corresponsabili.
Cordialmente
Lucio Malan
Commento by Giacinto Butindaro | Febbraio 21st, 2016
Senatore Lucio Malan, pace a lei.
Allora, da quello che dice capisco che lei è a favore di una legge che riconosca certi «diritti» alle coppie omosessuali. Per esempio, lei è a favore che una coppia di omosessuali sia agevolata nel contratto d’affitto e nelle visite in ospedale. E in questo non ci vede niente di male. Ma questo suo sentimento è contrario al sentimento che un Cristiano deve avere verso coloro che violano la legge di Dio, in questo caso verso gli omosessuali. Perché? La legge di Mosè, che è una legge santa data ad Israele dal solo vero Dio (che le ricordo è il Padre del Signore Gesù Cristo), e che è fatta anche per i sodomiti (1 Timoteo 1:10), non riconosceva alcun diritto agli omosessuali, anzi non gli riconosceva neppure il diritto di vivere sulla terra, perché per essi c’era la pena di morte, infatti Dio disse:
“Se uno ha con un uomo relazioni carnali come si hanno con una donna, ambedue hanno commesso cosa abominevole; dovranno esser messi a morte; il loro sangue ricadrà su loro” (Levitico 20:13).
Questo mostra quanto grave sia l’omosessualità agli occhi di Dio, e difatti Dio chiama l’omosessualità “cosa abominevole” (Levitico 18:22).
Ma il sentimento di Dio verso l’omosessualità non è cambiato sotto la grazia, infatti l’apostolo Paolo afferma nella sua epistola ai santi di Roma:
“Perciò Iddio li ha abbandonati a passioni infami: poiché le loro femmine hanno mutato l’uso naturale in quello che è contro natura; e similmente anche i maschi, lasciando l’uso naturale della donna, si sono infiammati nella loro libidine gli uni per gli altri, commettendo uomini con uomini cose turpi, e ricevendo in loro stessi la condegna mercede del proprio traviamento” (Romani 1:26-27).
Ora, alla luce di quello che Dio pensa sull’omosessualità e sugli omosessuali, come può pensare lei che non ci sia niente di male nell’approvare una legge che conceda certi «diritti» a chi fa cose abominevoli nel cospetto di Dio? Il male c’è, senatore Malan, eccome se c’è, perché con una tale legge si fortificano le mani ai peccatori, e Dio non vuole che i Cristiani fortifichino le mani ai peccatori e incoraggino i loro peccati né con le parole e neppure con i loro atti.
I Cristiani sono la luce del mondo e il sale della terra, e quindi sono chiamati a riprovare le opere infruttuose delle tenebre, o le opere del mondo, e quindi non devono in alcun modo favorirle. Ecco perché Paolo dice ai santi di Efeso: “E non partecipate alle opere infruttuose delle tenebre; anzi, piuttosto riprendetele” (Efesini 5:11).
Se dunque lei dovesse votare un giorno a favore di una legge che riconosce alle coppie omosessuali alcuni «diritti», non farebbe altro che partecipare ad una opera malvagia.
Guardi, le faccio un esempio. E’ come se lei desse il suo voto favorevole ad una legge che riconosce alle prostitute il diritto di aprire una casa chiusa e di gestirla legalmente (e quindi sottopone le prostitute ad una tassazione): lei favorirebbe la prostituzione, cosa questa che Dio condanna, perché Dio non vuole che la donna si prostituisca. Non solo infatti Dio è contro coloro che costringono le donne a prostituirsi, sfruttandole ecc, ma anche contro coloro che favoriscono in una maniera o nell’altra la prostituzione, e quindi che creano la prostituzione legale.
Quello dunque che le dico è questo: badi bene che promuovendo anche solo alcuni dei cosiddetti diritti degli omosessuali lei si mette contro la Parola di Dio, e quindi contro Dio. Smetta di farlo, perché ciò è contrario alla volontà di Dio in Cristo Gesù verso i santi.
Non si unisca alla grande schiera di politici che sono a favore dei «diritti» degli omosessuali, anche solo di alcuni di essi, per non attirarsi l’ira di Dio sul suo capo, perché è scritto: “L’ira di Dio si rivela dal cielo contro ogni empietà ed ingiustizia degli uomini che soffocano la verità con l’ingiustizia” (Romani 1:18). Si studi semmai di tenere alta la Parola di Dio in Senato, visto e considerato che lei si definisce un Cristiano che ha aderito al principio della Riforma «Sola Scrittura», e la proclami contro l’omosessualità e gli omosessuali (e quindi contro i loro cosiddetti diritti) avvertendoli che non erediteranno il Regno di Dio (cfr. 1 Corinzi 6:9-10).
Certo, si farà tanti nemici, questo è vero, ma in ogni generazione chi ha proclamato la Parola di Dio contro il peccato si è fatto tanti nemici. Ma è altresì certo, che nel proclamare la Parola di Dio avrà in questo il favore di Dio, che è quello che conta. Le interessa il favore di Dio? Spero proprio di sì.
Dio la benedica
Giacinto Butindaro