● Non solo annunciato, il Vangelo va anche DIFESO!
“…io vi ho nel cuore, voi tutti che, tanto nelle mie catene quanto nella DIFESA del Vangelo, siete partecipi con me nella grazia” (Filippesi 1:7)
“…sono incaricato della DIFESA del Vangelo ” (Filippesi 1:16)
Ecco perchè esortava i credenti con queste parole:
“Diletti, ponendo io ogni studio nello scrivervi della nostra comune salvazione, mi sono trovato costretto a scrivervi per esortarvi a combattere strenuamente per la fede, che è stata una volta per sempre tramandata ai santi.” (Giuda verso 3)
Chi si rifiuta di farlo accampando scuse del tipo: “Noi non dobbiamo far polemiche”, oppure: “…il vangelo si difende da solo”, ebbene questa persona non sta seguendo le orme di Paolo.
Quel tal servitore non procede da Dio, che al contrario col Suo Spirito fortifica i Suoi servi nell’uomo interiore rendendoli caratterialmente forti, caparbi, risoluti e decisi, come fece ad esempio col profeta Ezechiele:
“Ecco, io t’induro la faccia, perché tu l’opponga alla faccia loro; induro la tua fronte, perché tu l’opponga alla fronte loro; io rendo la tua fronte come un diamante, più dura della selce; non li temere, non ti sgomentare davanti a loro, perché sono una casa ribelle’.” (Ezechiele 3:8,9)
E che questa forza procedesse non da lui ma dallo Spirito di Dio, Paolo lo sapeva molto bene, potendo infatti incoraggiare anche il suo giovane collaboratore Timoteo con queste parole:
“Poichè Iddio non ci ha dato spirito di timore; ma di forza, e d’amore, e di correzione.” (2° Timoteo 1:7)
Un ultima parola sul nostro combattimento in DIFESA del Vangelo. Ricordate fratelli, non mettetevi mai a combattere contro carne e sangue, perché l’apostolo Paolo ci dice molto chiaramente che:
“…il combattimento nostro non è contro sangue e carne, ma contro i principati, contro le potestà, contro i dominatori di questo mondo di tenebre, contro le forze spirituali della malvagità, che sono ne’ luoghi celesti” (Efesini 6:12).
Secondo che è ancora scritto:
“…sebbene camminiamo nella carne, non combattiamo secondo la carne; infatti le armi della nostra guerra non sono carnali, ma potenti nel cospetto di Dio a distruggere le fortezze; poiché distruggiamo i ragionamenti ed ogni altezza che si eleva contro alla conoscenza di Dio, e facciam prigione ogni pensiero traendolo all’ubbidienza di Cristo;” (2 Corinzi 10:3,5)
Imitate gli apostoli, non coloro che hanno abbandonato i loro insegnamenti.
Nicola Iannazzo
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