● Unioni Civili: Qualcuno di voi ha sentito i Pastori delle ADI levarsi a favore della verità?
Contro le unioni civili omosessuali e le convivenze di fatto
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Cosa comporta affermare che l’omosessualità è peccato
(90 minuti – scarica mp3)
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Ieri 12 maggio 2016 è’ stata varata la legge da tanto tempo discussa che “regolarizza” le unioni civili, ma noi come discepoli di Cristo Gesù non possiamo che essere contrari a tale legge perché le convivenze eterosessuali e quelle omosessuali sono peccati agli occhi di Dio, in quanto le prime sono peccato di fornicazione e le seconde peccato di omosessualità, e sia i fornicatori che gli omosessuali non erediteranno il Regno di Dio (1° Corinzi 6:9).
Eppure, di fronte a questa legge quale posizione prendono i vertici ed i pastori delle ADI, così orgogliosi tra l’altro di aver ottenuto da tanti anni attraverso l’intesa con lo Stato l’autorizzazione statale di sposare per decreto del Ministero dell’Interno?
Qualcuno li ha sentiti forse dissentire, protestare oppure opporsi in qualche modo ad essa?
Andate sul loro sito web ufficiale e non troverete nulla di nulla! A maggior ragione credete voi che lo faranno in futuro, quando il prossimo passo dello Stato sarà quello di rendere legale a tutti gli effetti il “matrimonio” omosessuale?
L’accetteranno come fanno adesso, in silenzio, ecco che faranno! Questo perchè nelle ADI, da tanto tempo hanno barattato la libertà che è in Cristo in cambio di diversi “privilegi” da parte dello Stato (come ad esempio quello di poter sposare), che privilegi non sono, rendendoli di fatto imbavagliati nella parola e schiavi degli uomini.
E che non ci citino il passo che dice: “Ogni persona sia sottoposta alle autorità superiori…” (Rom. 13:1,2), perchè v’è un Autorità ancor più superiore che è quella di Dio che condanna sia la fornicazione che l’omosessualità, di cui essi non ne tengono alcun conto, a cui non si sottomettono e che col loro imbarazzante silenzio a proposito di questa legge sulle unioni civili, dimostrano di disprezzare!
Termino con alcune riflessioni interessanti che condivido pienamente, tratte dalle pagine facebook e dal blog del fratello Giacinto Butindaro:
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“Traggo spunto dalla dichiarazione del primo ministro Matteo Renzi (N.d.R. questa: “Renzi difende le unioni civili: “Ho giurato sulla Costituzione non sul Vangelo”) , per dire che in effetti da quello che vediamo pare che anche tanti sedicenti pastori hanno promesso di essere fedeli alla Costituzione e non al Vangelo!!!
Sì perchè è evidente che questi sedicenti pastori hanno tradito il Vangelo per compiacere a Cesare. Non vogliono avere il mondo contro di loro, e per questo si schierano con il mondo contro la Parola di Dio! Ricordatevi che per molti sedicenti pastori è di vitale importanza ubbidire alla Massoneria anzichè a Dio!”
(Fonte)
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“Mi ha fatto riflettere questa parte di questo articolo «Renzi: “Battaglia da fare anche a rischio di perdere voti”. Nessun calcolo davanti a una battaglia che, anche a rischio di perdere consensi, andava fatta. “Quando ci sono delle cose giuste da fare vanno fatte”.»
http://www.repubblica.it/politica/2016/05/11/news/ unioni_civili_voto_fiducia_ camera-139563931/ ?ref=HREA-1 Ho detto infatti: ‘Ecco ci sono uomini politici che a costo di perdere tanti consensi, portano avanti battaglie a favore di cose sbagliate agli occhi di Dio, mentre ci sono tante Chiese che per paura di perdere il favore degli uomini si mettono contro la Parola di Dio o stanno in silenzio rifiutandosi di levarsi in favore della verità!’.
Viene da piangere a vedere questo, viene da piangere. Come si sono ridotte tante Chiese! Ma nessuno si illuda, Dio è giusto e rende a ciascuno secondo la sua condotta. La faccia di Dio è contro i nemici della verità e i codardi.
Quanto a me, con l’aiuto che viene da Dio, continuerò a lottare strenuamente per la fede e la verità, non curandomi di quello che potranno dire gli altri. Io cerco di piacere a Dio, non agli uomini. Pregate per me”
(Fonte)
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“Mentre ci sono preti che suonano le campane a morto contro l’approvazione della legge sulle unioni civili, ci sono pastori che stanno in assoluto silenzio … in ubbidienza alle direttive della Massoneria che hanno ricevuto. Ormai abbiamo capito, abbiamo capito. Vergognatevi, e convertitevi ipocriti. Sapete suonare le vostre ‘campane’ solo quando dovete chiedere soldi, tra cui l’8 per mille. Siete degli impostori e dei malvagi; servi di Mammona. Dovete essere cacciati via dalle Chiese. Con il vostro silenzio testimoniante che siete d’accordo con coloro che approvano le unioni civili.” (N.d.R. Vedi: qui e qui)
(Fonte)
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“E che ci si poteva aspettare da un massone?
Perché in questo articolo apparso su un sito delle ADI (http://www.evangelo.it/wp/unioni-gay-niente-panico/) che sta circolando anche su Facebook non si condanna con franchezza l’omosessualità (non viene detto che è peccato agli occhi di Dio o un’abominazione), e non si dice che gli omosessuali non erediteranno il regno di Dio ma saranno gettati nel fuoco eterno, e che bisogna dire loro di ravvedersi e di credere nel Vangelo di Cristo?
Il testo dell’articolo è questo:
«UNIONI GAY? NIENTE PANICO
Perché la chiesa di Cristo non deve spaventarsi di fronte all’avanzata delle unioni omosessuali
Prima di tutto, la Chiesa non deve intimorirsi. Le istituzioni possono fare molte cose, ma di certo non possono rimettere Gesù dentro una tomba. Gesù di Nazareth è ancora vivo e continua a chiamare il mondo in vista del Suo regno.
Mentre queste decisioni indeboliscono la famiglia, la base stessa della società, l’Evangelo non ha bisogno dei “valori tradizionali” per fiorire. La chiesa, storicamente, spesso fiorisce quando è in forte contrasto con la cultura che la circonda. Come nel caso di Efeso, Filippi, Corinto e Roma, tutte società in cui la visione del matrimonio e della sessualità era in aperta opposizione a quella delle Scritture.
Più si andrà avanti e meno le persone comprenderanno e accetteranno la visione biblica del matrimonio. Non potremmo parlare semplicemente di matrimonio in termini di valori, di cultura o vantaggio per la società. Dovremo parlare del matrimonio nel modo in cui Gesù e gli apostoli hanno insegnato – legato a doppio filo con l’Evangelo stesso, l’immagine dell’unione di Cristo con la chiesa (Efesini 5:32).
Facendo questo, non potremmo semplicemente esporre la nostra visione del matrimonio, ma dovremo incarnare noi stessi una cultura del matrimonio evangelica. Troppo spesso si dà una cattiva testimonianza, troppo spesso la chiesa è stata la prima a infamare il matrimonio, troppo spesso non è stata applicata la disciplina nei casi in cui sono stati volontariamente distrutti matrimoni. Bisogna che la chiesa per prima dimostri cosa significhi il matrimonio, continuando a seguire i “sentieri antichi”.
Abbiamo una grandiosa opportunità di realizzare ciò che Gesù ci ha chiamato a fare con i nostri matrimoni: essere luce nell’oscurità. Dei matrimoni permanenti e stabili costituiti da famiglie con una madre e un padre ci potranno rendere unici nella cultura del 21° secolo.
Non dobbiamo avere paura di essere strani. Perché crediamo in cose ancora più “strane”: crediamo che un uomo morto sia risorto e che un giorno apparirà tra le nuvole su un cavallo; crediamo che l’Evangelo doni speranza e perdono a peccatori come noi e ci renda figli e figlie di Dio. Abbracciamo la “stranezza” dell’Evangelo.
Se abbiamo ragione sul matrimonio, e credo che abbiamo ragione, molte persone che abbracceranno queste nuove “forme” ne rimarranno deluse. Molte persone intorno a noi credono che una redefinizione del concetto di matrimonio semplicemente ne espanderà i confini (e, siamo onesti, molti vorranno continuare ad espanderlo in nuove forme). Naturalmente è un’illusione, perché la base del matrimonio è la complementarietà sessuale, e la chiesa si deve preparare a ricevere “profughi” di questa “rivoluzione sessuale”. Dobbiamo prepararci per quanti, come la donna emotivamente e sessualmente instabile al pozzo di Samaria, vagheranno assetati alla ricerca di un’acqua che neanche conoscono.
Ci sono due tipi di chiese che saranno incapaci di raggiungere queste persone. Da una parte una Chiesa che ha abbandonato la verità delle scritture, anche quella sul matrimonio e la sessualità, e che non ha nulla da dire ad un mondo caduto. Dall’altra una chiesa che urla con rabbia a chiunque non è d’accordo non avrà niente da dire a chi ha bisogno della grazia di Dio.
Dobbiamo schierarci con convinzione e bontà, con verità e con grazia. Dobbiamo reggere sull’insegnamento biblico e mostrare amore a chi ci odia per questo. Non dobbiamo soltanto parlare di verità cristiane, ma con modi cristiani. Abbiamo il compito di annunciare ciò che Gesù ci ha rivelato, e dirlo come avrebbe fatto Gesù: con grazia e con l’invito ad una nuova vita.
Molti credenti saranno tentati di arrabbiarsi con il mondo intorno a noi evocando una narrativa di declino, ma sbaglierebbero. Dio ha il controllo di ogni cosa, abbiamo lo Spirito Santo e l’Evangelo. Pensare di dover per forza vivere in tempi diversi e in una società diversa significa dire a Dio che non ci piace il luogo e il tempo in cui Lui ci ha posto. Marciamo gioiosi verso Sion.
Cerchiamo il regno e la giustizia di Dio. Testimoniamo dell’Evangelo. Temiamo Dio. Ma non temiamo la missione che ci ha affidato.»Perchè Russell Moore, che è l’autore dell’articolo che è apparso sul Washington Post (https://www.washingtonpost.com/…/why-the-church-should-nei…/), è il presidente della Ethics & Religious Liberty Commission, della Convenzione Battista del Sud (Southern Baptist Convention) che è una potente e grande denominazione evangelica americana completamente in mano alla Massoneria, e quindi schiava della Massoneria!
E guarda caso il suo articolo è comparso su un sito delle ADI!
Svegliatevi, voi che fate parte delle ADI (ma anche delle altre denominazioni massonizzate), perché i vostri dirigenti vi stanno continuando ad ingannare con le loro ciance! Uscite e separatevi da esse.
P.s. E potrei fare notare anche altre cose presenti in quell’articolo che mostrano che si tratta di un discorso massonico”
(Fonte)
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Chi ha orecchi da udire, oda
Nicola Iannazzo
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