● L’odio di Friedrich Nietzsche verso Gesù Cristo
Friedrich Wilhelm Nietzsche (1844-1900) è stato un filosofo, poeta, compositore e filologo tedesco. E’ considerato tra i grandi filosofi e prosatori del XIX secolo.
Odiava il Signore Gesù Cristo e il Cristianesimo, infatti ecco alcune sue eloquenti parole:
«Gesù è esattamente l’opposto di un eroe: è un idiota. Si senta la sua incapacità di intendere una realtà: egli si muove nel giro di cinque o sei concetti da lui prima uditi e a poco a poco capiti (cioè falsamente) – in essi ha la sua esperienza, il suo mondo, la sua verità – il resto gli è estraneo.
Dice parole che tutti adoperano, ma non le intende come tutti, capisce solo i suoi cinque o sei sfuggenti concetti. Che i veri e propri istinti virili – non solo quelli sessuali, ma anche quelli della lotta, della fierezza, dell’eroismo – non siano mai maturati in lui, che sia un ritardato e sia rimasto infantilmente nell’età puberale: ciò fa parte del tipo di certe nevrosi epilettoidi.
Gesù è nei suoi istinti più profondi antieroico: non si batte mai; chi vede in lui qualcosa come un eroe, come Renan, ha volgarizzato il tipo fino a renderlo irriconoscibile. Si senta d’altra parte la sua incapacità di intendere alcunché d’intellettuale: la parola ‘spirito’ diventa in bocca a lui un equivoco.
Neanche il più lontano soffio di scienza, di gusto, di disciplina mentale, di logica ha sfiorato questo santo idiota: non più di quanto la vita l’abbia toccato. Natura? Leggi di natura? Nessuno gli ha rivelato che c’è una natura. Egli conosce solo effetti morali: un segno della cultura più bassa e assurda. Si deve tener fermo ciò: egli è un idiota» (Friedrich Nietzsche, Frammenti postumi 1888-1889, tr. it. di Sossio Giametta, Adelphi, Milano 1974, 28-29).
«La croce è il segno di riconoscimento per la più sotterranea congiura che sia mai esistita – contro salute, bellezza, costituzione ben riuscita, valentia, spirito, bontà dell’anima, contro la vita stessa.
Questa eterna accusa al cristianesimo voglio scriverla su tutti i muri, ovunque esistano muri – posseggo caratteri per far vedere anche i ciechi.
Definisco il cristianesimo l’unica grande maledizione, l’unica grande e più intima depravazione, l’unico grande istinto della vendetta, per il quale nessun mezzo è abbastanza velenoso, furtivo, sotterraneo, meschino – lo definisco l’unica immortale macchia d’infamia dell’umanità» (Friedrich Nietzsche, L’anticristo. Maledizione del cristianesimo, tr. It. Di Ferruccio Masini, Adelphi, Milano 1984, 96-97)
«Si fa bene a mettere i guanti quando si legge il Nuovo Testamento. La vicinanza di tanta sozzura quasi vi ci costringe» (Friedrich Nietzsche, L’anticristo, 63)
Dio però non lo lasciò impunito, infatti leggiamo in una sua biografia:
«Da sempre terribilmente sofferente di ogni genere di malattie, Nietzsche muore il 25 agosto del 1900 dopo una lenta agonia che ha contemplato negli ultimi anni anche l’insorgere della pazzia.» (http://biografieonline.it/biografia.htm…).
Egli è all’inferno assieme a tutti gli altri anticristi come lui che si sono succeduti nella storia.
Ah, un’ultima cosa, in seno alla Massoneria ha molti estimatori.
Chi ha orecchi da udire, oda
Giacinto Butindaro
Tratto da: http://giacintobutindaro.org/2017/01/18/lodio-di-friedrich-nietzsche-verso-gesu-cristo/
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