● Chi è “EMPIO” secondo la scrittura?
Chi è “EMPIO” secondo la scrittura?
Lo descrive benissimo il Salmo 50:16,23 che potete leggere voi stessi interamente, dove subito leggiamo:
“Ma quanto all’EMPIO, Iddio gli dice: SPETTA EGLI A TE di parlar dei miei statuti, e di aver sulle labbra il mio patto?” (verso 16)
Altri traducono: “Che DIRITTO HAI di elencare i miei statuti e di avere sulle labbra il mio patto…” (verso 16 Nuova Diodati)
“Empio” perciò è colui che mentre con le sue labbra racconta e cita le sacre scritture (quindi è un conoscitore d’esse, particolare questo molto importante), allo stesso tempo però:
1) Odia la correzione (“A te che odii la correzione…” verso 17), non vuole perciò essere ripreso nei suoi errori, quindi non riconosce nemmeno le correzioni divine, nonostante anche Gesù affermi: “Tutti quelli che amo, io li riprendo e li castigo; abbi dunque zelo e ravvediti.” (Apocalisse 3:19).
2) Si getta dietro le spalle le Parole di Dio (“…e ti getti dietro alle spalle le mie parole?” verso 17), quindi non ne fa tesoro, non le stima e non ci si attiene fermamente, magari andando anche “oltre quel che sta scritto” cfr. 1 Corinzi 4:6 .
3) Prende piacere e si diletta volentieri della compagnia dei ladri ed è compagno e socio degli adulteri (“Se vedi un ladro, tu ti diletti nella sua compagnia, e sei il socio degli adulteri.” verso 18), avendo perciò comunione con altri empi e peccatori anziché schivarli e allontanarli come ordina la scrittura, cfr. 2 Timoteo 3:5,6 .
4) Abbandona la sua bocca al male (“Tu abbandoni la tua bocca al male,” verso 19).
5) La sua lingua ordisce e trama inganni e frodi (“…e la tua lingua intesse frodi.” verso 19).
6) Siede e parla contro il suo stesso fratello, figlio di sua madre, diffamandolo (“Tu siedi e parli contro il tuo fratello, tu diffami il figlio di tua madre.” verso 20), nonostante non possa non sapere che Dio odia “…chi semina discordie tra fratelli” cfr. Proverbi 6:19 .
7) Seduce e inganna se stesso, pensando che Dio l’assomigli e sia del tutto uguale a lui, infatti Dio gli risponde: “Tu hai fatto queste cose, ed io mi son taciuto, e tu hai pensato ch’io fossi del tutto come te…” (verso 21).
E siccome Iddio conosce benissimo la sua ipocrisia, l’Eterno prosegue rimproverando l’empio:
“…ma io ti riprenderò, e ti metterò tutto davanti agli occhi.” (verso 21).
E poi termina ammonendo severamente:
“Ora comprendete questo voi che dimenticate Iddio, perché io non vi faccia a brandelli senza che alcuno vi liberi. Chi mi offre il sacrifizio della lode mi glorifica, E A CHI REGOLA BENE LA SUA CONDOTTA, io farò vedere la salvezza di Dio.” (Salmo 50:22,23)
Nessuno si illuda quindi. Poiché è certo che senza regolare una santa condotta e la santificazione in ubbidienza e timore di Dio, nessuno di noi vedrà Iddio (cfr. Ebrei 12:14).
Neppure chi conoscesse e citasse perfino tutta quanta la Bibbia a memoria!
Nicola Iannazzo
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