● L’ipocrita richiesta di perdono del finanziere Giuseppe Piredda
(Cliccate per ingrandire)
In seguito alla pubblicazione del mio articolo:
● Come il finanziere Giuseppe Piredda mi ha ingannato ed ha incitato a violare la legge sulla privacy
…sul gruppo facebook “Cristiani d’Italia”, alle 13:50 del 15/08/2022 è stata posta ai responsabili della chiesa evangelica di Gricignano d’Aversa (Ca), cioè a Nicola Di Giuseppe ed Enzo di Giuseppe, una richiesta di chiarimento riguardo una menzogna dettami al telefono dal finanziere Giuseppe Piredda, mirante a diffamare il ministro dell’evangelo Giacinto Butindaro, che potete leggere cliccando sull’immagine in alto.
La richiesta di chiarimento era questa:
“GRAVE MENZOGNA SULLE DONAZIONI DI UNA CHIESA LOCALE
Le bugie hanno le gambe corte e gli stolti che le dicono pagano presto le conseguenze per averle dette.
Nicola Iannazzo nel suo blog ha riferito come un certo finanziere abbia cercato di tirarlo dalla sua parte in una sua guerra contro Butindaro dandogli delle “notizie” e false informazioni per convincerlo ad appoggiarlo.
In particolare gli ha detto che la comunità di Gricignano in provincia di Caserta , “numerosa e generosa” stando alle sue referenze, stipendiava mensilmente ed in modo consistente i fratelli Butindaro.
Sappiamo inoltre per certo che la suddetta comunità ha ricevuto una copia di una telefonata illegalmente e fraudolentemente registrata per ordine dello stesso Piredda e di ciò abbiamo riscontro dallo stesso titolare della chiesa che ci ha confermato di averla ascoltata.
Ora una menzogna così grande non può essere passata “in cavalleria” e chi ha mentito va isolato e additato pubblicamente visto che ora la cosa è di pubblico dominio.
Invitiamo quindi i titolari della comunità di Gricignano d’Aversa ad esprimersi pubblicamente sulla cosa e a dare la loro versione dei fatti.
C’è poco da girare intorno, devono dire esplicitamente se:
1) Davano soldi mensilmente (salvo dimostrarlo con evidenze bancarie…) oppure…
2) La cosa è stata inventata dal Piredda di sana pianta
Io dico che è la 2) e che in questo loro non c’entrano. Oltretutto con che diritto il Piredda parla di offerte altrui senza saperne nulla mettendo in imbarazzo anche chi , secondo la sua mente menzognera, le avrebbe fatte?
Ai bugiardi non va dato scampo, su questa cosa non si transige. chi ha mentito su tale questione deve essere svergognato e bandito dal contesto di tutte le chiese e assemblee cristiane così come chi da retta e spalleggia coloro che mettono in giro simili fandonie!!!
p.s
I responsabili della comunità di Gricignano sono Nicola Di Giuseppe ed Enzo di Giuseppe. non possono tacere su questa cosa e devono dare la loro versione confermando/smentendo le fantomatiche “donazioni mensili”.”
(link facebook) (Cliccate per ingrandire)
Ed infatti ai vari commenti a quel comunicato, ci fu anche il mio:
(Cliccate per ingrandire)
Poche ore dopo, precisamente alle 16:25 di quello stesso giorno, Giuseppe Piredda pubblica questo post sul suo profilo personale facebook (N.d.R. il neretto è mio):
“CHIEDO PERDONO, SOPRATTUTTO ALLA CHIESA DI GRICIGNANO
***
Visto che gli adepti di Butindaro scrivono suonando la tromba sul fatto che sono stati informati da lui di chi sono quelli che gli danno le offerte e chi non gliele dà, oltre a riferire chi era che gli dava poco e chi molto (le famose noccioline gettate a chi aveva il casco di banane), è doveroso chiarire che in un’occasione mesi fa ho riferito che anche quelli di Gricignano, avendo un buon cuore, avrebbero dato delle offerte a Butindaro. Ma le informazioni che avevo ricevuto non si sono rivelate vere, ed ho potuto accertate poi di persona che le cose non stavano così.
Chiedo, pertanto, perdono prima a Dio e che abbia pietà di me, poi a colui a cui ho detto una tale cosa; e chiedo perdono soprattutto alla Chiesa di Gricignano, per averli indirettamente coinvolti in questa faccenda, perché li ho esposti ad essere accusati dagli adepti di Butindaro.
È questo che più mi dispiace, perché ho avuto modo di parlare col fratello conduttore di quella comunità, e di venire a conoscenza che sta compiendo una grande opera di edificazione pratica e concreta a beneficio dei membri di quella Chiesa, affrontando e risolvendo per la grazia di Dio le problematiche che via via sorgono, e non hanno né il tempo né il desiderio di voler entrare in questa diatriba incentrata sul primato di Diotrefe-Butindaro, sui debiti e mutui e sulla mancanza di trasparenza con la Chiesa, per il fatto che non ha fatto sapere a tutti quelli che gli danno offerte che si trova nell’abbondanza, avendo ricevuto in eredità case e ricchezze, perché molti gli davano soldi solo perché pensavano fosse povero.
A tal proposito, voglio dire che neppure quando un fratello gli disse più volte di ammirarlo per la sua povertà e perché aveva lasciato tutto e si affidava solo alla provvidenza di Dio, non gli ha mai confessato che invece era nell’abbondanza e aveva case e ricchezze.
Se era anmirato per quello e gli mandava ogni mese offerte anche quando erano lui e la moglie sospesi dal lavoro, perché non gli ha fatto sapere neppure a lui il suo stato economico di abbondanza? Nel momento in cui ha saputo che etano sospesi, per quale motivo non gli ha detto di non mandargli più offerte e di provvedere per sé visto che non aveva entrate?
E questo è il Butindaro che si batte per la verità e per la giustizia? Vergognoso!
Trascinare nella discussione il conduttore di Gricignano è solo sintomo ulteriore di cattiveria, perché il conduttore ha ben altro da fare ed ha abbastanza cose su cui affaticarsi per il Signore, più giovevoli che farsi trascinare in questa pietosa discussione pubblica.
Anzi, è doveroso dirlo, mi è stato detto che stanno soffrendo molto per questa spaccatura e stanno pregando che tutto si riappacifichi e veda di nuovo la Chiesa unita che lavora per il bene di ogni singolo membro. Ecco i quondi qual è il cuore della Chiesa di Gricignano.
A mio avviso, cercare di chiamarli in causa da parte di Butindaro senza che abbiano fatto niente, è solo una ulteriore espressione di cattiveria.
Ma non avendo altro in mano, ecco che provano di tutto pur di mettere qualcuno in cattiva luce, così come gli capita. Sparano sulla folla cercando di fare più vittime possibile.
Per quanto ho evidenziato sopra, conoscendo la fatica del conduttore e il suo impegno sincero, è a lui e alla sua comunità che rivolgo le mie scuse in modo particolare, per averli esposti all’attacco dei miei nemici a causa di un mio errore, attaccati a loro volta solo perché non hanno preso le distanze da me, anzi, essi piegano le ginocchia sia per loro che per me, e stanno soffrendo per quello succede, ed io li ringrazio per le loro preghiere.
A Dio appartengono la gloria, l’onore e la lode, nei secoli dei secoli. Amen!
Giuseppe Piredda”
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Ricevendo, a tutto il 16/08/2022, ben 23 “mi piace” dai suoi fedeli, ma ingenui estimatori…
I cui nomi e cognomi sono per la precisione:
Ventitré persone che col loro “mi piace”, han dato ampia dimostrazione d’essere prive di discernimento, non accorgendosi che quella richiesta di perdono in realtà fosse totalmente FALSA, al punto che solo un cieco non se ne accorgerebbe! Prova evidente della loro vulnerabilità, se non peggio, complicità nell’appoggiare quel suo finto pentimento!
Per cui dico loro:
“Svegliatevi! Aprite gli occhi! Poiché state dormendo profondamente!”.
Ma perchè dico che è falsa? Per le seguenti ragioni, resomi conto non appena lette quelle sue parole ipocrite e finte.
E difatti questo è stato il mio primo commento di getto a quel suo scritto:
“Alcuni punti che mi lasciano davvero perplesso:
1) Perché dice di chiedere perdono “alla persona” a cui a detto una tale cosa, e non menziona nemmeno il mio nome? È così che si chiede perdono, non menzionando né me a cui ha mentito e nemmeno Giacinto per averlo diffamato?
2) E poi come avrei potuto conoscere questa sua richiesta di “perdono” se non avessi visto questo screen? (N.d.R. infatti inizialmente l’ho scoprii soltanto per aver ricevuto quello screen da terzi che me l’avevano girato! )
Ma è così che si chiede perdono? Di nascosto? Da quel che ho capito poi questa cosa non l’ha scritta nemmeno sul gruppo aperto “Sentieri antichi” ma solo sul suo profilo facebook. Si vergognava di scriverlo sul suo gruppo?
3) E sul fatto da lui dettomi al telefono che quella comunità fosse “numerosa”; anche su quello avrebbe avuto informazioni non veritiere? Ma è mai possibile?! (N.d.R. Come è possibile infatti, che conoscendo da tempo uno dei responsabili di quella comunità, cioè Enzo di Giuseppe, il Piredda non sapesse che fosse una chiesa composta da poche persone?)
Spiacente ma in tutto questo ci vedo solo tanta, ma tanta ipocrisia da parte sua…”
Ma infatti, oltre a non menzionare il mio nome e cognome, per cui avrebbe dovuto scrivere:
“Chiedo, pertanto, perdono prima a Dio e che abbia pietà di me, poi a NICOLA IANNAZZO a cui ho detto una tale cosa… “
Perché non l’ha nemmeno pubblicata anche sul suo Gruppo facebook “Sentieri Antichi”, affinché tutti la leggessero?
Ma poi, non avrebbe dovuto chiedere perdono anche a Giacinto Butindaro per averlo diffamato con quelle menzogne?
Qualcuno di voi legge quella richiesta di perdono nel suo scritto? La vedete voi?!
Lui poi aggiunge “…e chiedo perdono soprattutto alla chiesa di Gricignano”; ma di Butindaro, ampiamente diffamato per quella sua menzogna da me resa pubblica, nessuna menzione!
Come possono perciò ben ventitré persone mettere quel loro “mi piace” ad uno scritto così ambiguo ed ipocrita? E come può Haiaty Varotto commentare con queste parole rivolte al Piredda:
“Hai fatto bene a chiedere perdono per un tuo errore. Questo manifesta il tuo cuore sincero e pronto ad ammettere i propri errori e i propri sbagli, a differenza degli orgogliosi e superbi, i quali non riescono ad abbassarsi a chiedere perdono quando sbagliano.
Anche in questo sei un esempio per la chiesa…” (!!!)
Un “esempio” per la chiesa?!
Ma che buon esempio di ravvedimento avrebbe dato alla chiesa, se oltre a non menzionare il mio nome e non farmi pervenire quel suo scritto almeno, dico almeno, come minimo sul loro gruppo facebook aperto affinché potessi leggerlo, non ha chiesto nemmeno perdono a Giacinto Butindaro, anzi continua perfino poi a diffamarlo nel resto del testo?!
Insensati, ecco cosa siete!
E che dire anche delle parole riguardanti i due responsabili della chiesa di Gricignano, Nicola ed Enzo di Giuseppe, i quali secondo Piredda:
“…non hanno né il tempo né il desiderio di voler entrare in questa diatriba…”.
Ma a loro è stata posta solo la domanda se fossero vere le cose dette da Piredda. Null’altro!
Possibile che non abbiano trovato dieci minuti per una breve dichiarazione scritta che confermasse o meno la veridicità delle sue affermazioni? Non è strana questa cosa?
Infine e cosa più importante, “biblicamente parlando” è giustificabile una tale risposta?
Ma poi, proseguendo alle considerazioni, c’è soprattutto chi giustamente ora si chiede:
“Chi è “l’informatore” del Luogotenente Giuseppe Piredda?
“Chi è l’informatore del Luogotenente Giuseppe Piredda?
Piredda ammette di aver mentito e chiede scusa per aver affermato che la chiesa di Gricignano faceva mensilmente cospicue donazioni a Giacinto Butindaro. Era una menzogna. Certo, sono scuse strane, che sollevano domande:
Perché Piredda non chiede perdono alla persona sulla quale ha spacciato menzogne, cioè a Giacinto?
Perché Piredda nelle sue scuse non fa’ il nome della persona a cui ha mentito, cioè Nicola Iannazzo?
Ma il punto cruciale è questo: Chi è il misterioso informatore sul quale Piredda scarica la colpa? Sarà mica lo stesso informatore che ha inventato le altre menzogne che il calunniatore Piredda sparge da mesi?”
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E ancora:
“Qualcuno giustamente si domanda chi sia, tra gli anziani indicati, il bugiardo”.
“Chi è il bugiardo?”
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Già, chi è che mente fra loro tre?
I due responsabili della piccola comunità di Gricignano, oppure l’inventore della cosiddetta “tecnica della giacca bucata”, Giuseppe Piredda? Io son persuaso che sia quest’ultimo, data la grande creatività nell’inventarsi tutta una serie di menzogne a partire da quella “tecnica”, per poi proseguire sul viaggio di nozze di Illuminato Butindaro (fratello di Giacinto), che per questo bugiardo era stato effettuato con le offerte dei fratelli, quando in realtà era un regalo di nozze! Ecc… ecc…
Insomma, che Piredda abbia una malvagia mente ideatrice di menzogne ormai è cosa ampiamente acclarata…
Ora, fermo restando che prendo fermamente le distanze dalla decisione dell’autore di mantenere l’anonimato (così come contesto da sempre i commenti anonimi sul mio blog), vi propongo questo interessante post tratto dalla seguente pagina facebook, ricco di riflessioni molto sagge e interessanti, dove anche il suo autore ha notato molte stranezze nella richiesta di “perdono” del finanziere Giuseppe Piredda…
Leggete infatti con molta attenzione (N.d.R. il neretto è mio):
“𝐋𝐀 𝐑𝐈𝐂𝐇𝐈𝐄𝐒𝐓𝐀 𝐃𝐈 𝐏𝐄𝐑𝐃𝐎𝐍𝐎 𝐏𝐄𝐑 𝐏𝐑𝐎𝐂𝐔𝐑𝐀 𝐃𝐄𝐋 𝐌𝐀𝐑𝐄𝐒𝐂𝐈𝐀𝐋𝐋𝐎 𝐆. 𝐏𝐈𝐑𝐄𝐃𝐃𝐀.
Quello che colpisce è che il Maresciallo chieda perdono per una menzogna che sarebbe stata detta non da lui, si badi bene, ma da una ipotetica terza persona che avrebbe mentito a lui.
Successivamente, il maresciallo avrebbe diffuso queste menzogne urbi et orbi senza verificare se i fatti corrispondessero a verità rendendole di dominio pubblico. Sono molte le osservazioni da fare su questa strana vicenda.
1. Perché il Maresciallo non ci fornisce l’identità di questa persona? Perché non fa il nome?
2. Può una persona diffondere urbi et orbi menzogne ricevute confidenzialmente in privato senza averle prima verificate? Per di più vi è l’aggravante che questa persona è un sottufficiale della Guardia di Finanza abituato a fare indagini e che fa di questo il suo lavoro pagato con le tasse di noi cittadini.
3. In terzo luogo, perché una richiesta di perdono per procura? Cioè, perché non è questa ipotetica terza persona che ha mentito a chiedere perdono?
4. Questa ipotetica terza persona a cui il Maresciallo addossa la colpa delle menzogne che EGLI (non questa persona) ha diffuso chi è? Come ci chiama? Esiste davvero oppure è frutto della mente fantasiosa, per non dire contorta, del Maresciallo Piredda per fare ricadere la colpa su altri?
5. Se fosse così, come crediamo, la richiesta di perdono del Maresciallo Piredda è tutt’altro che un segno di umiltà ma è, al contrario, ipocrita e falsa per cui non è da prendersi sul serio, e può essere stato obbligato perché messo alle strette dalle rivelazioni di Nicola Iannazzo che lo inchiodano.
Anzi, il maresciallo sta peggiorando la sua posizione perché starebbe mentendo ulteriormente.
La prima volta ha mentito inventandosi una storia di sana pianta coinvolgendo la chiesa di Gricignano e il suo conduttore in una situazione che non c’entrano, creando divisione e disordine in quella stessa chiesa. Poi ha mentito descrivendo i fratelli Butindaro come degli approfittatori, mentre tutti sanno che egli non hanno mai chiesto un centesimo ad alcuno, malgrado da decenni pubblichino libri e studi gratuitamente.
Ma c’è di più. Il maresciallo sta mentendo pure adesso mentre finge di chiedere perdono, inventandosi l’esistenza di una terza persona che fino a quando egli non fornisce le generalità di fatto non esiste.
6. Tranne che questa terza ipotetica persona non sia il conduttore della chiesa di Gricignano. D’altra parte, come mai il conduttore di questa chiesa non fa una dichiarazione pubblica in cui prende le distanze (o appoggia) dalle bugie del maresciallo della Guardia di Finanza?
7. Piredda dice che ha parlato con il conduttore della chiesa di Gricignano, ma questo conduttore ha mai chiamato Butindaro per ascoltare l’altra campana oppure è complice delle diffamazioni perpetrate dal maresciallo della finanza?
8. E poi le ragioni di questa richiesta di perdono sono dovute al fatto che il maresciallo Piredda ha diffuso pubblicamente la notizia che i fratelli Butindaro abbiano preso tanti soldi, addirittura mensilmente, da questa chiesa di Gricignano. Se la notizia è falsa, come ammette lo stesso Piredda, come mai il maresciallo non chiede pubblicamente perdono ai fratelli Butindaro per averli diffamato pubblicamente?
9. Se, quindi, il maresciallo Piredda mente in maniera così spudorata, abbiamo buone ragioni per credere che siano false pure tutte le altre accuse che egli da mesi vomita in mondovisione contro i fratelli Butindaro senza peraltro aver mai riportato uno stralcio di prova se non le sue affermazioni (fasulle?)
10. Appare evidente che si ha a che fare con una persona dal cuore indurito che mente in maniera così spudorata a tal punto che non solo non se ne rende più conto, ma addirittura comincia a credere egli stesso alle proprie bugie. Ci sembra di ravvisare la stessa situazione spirituale in cui si vennero a trovare il faraone davanti a Mosè e Giuda Iscariota davanti al tradimento di Gesù. Ad ogni modo, la Bibbia è chiara sulla fine dei bugiardi, i quali sono equiparati agli increduli, agli omicidi, agli adulteri, agli idolatri ecc. (Apoc. 21:8) in quanto sono figli del diavolo che è il padre della menzogna (Giov. 8:44). Pertanto, questa stessa richiesta di perdono è da considerarsi falsa e ipocrita e va rigettata fino a quando non sia accompagnata da reali frutti di ravvedimento.
11. A questo punto sorgono delle domande. Se un maresciallo della Guardia di Finanza mente così spudoratamente e lo fa addirittura in pubblico; se un maresciallo della Guardia di Finanza diffonde sui social notizie completamente false su dei cittadini italiani senza avere fatto prima le dovute verifiche, come possiamo pensare che egli adempia fedelmente le proprie mansioni di finanziere?
Non solo, ma ci si chiede pure se nel corso della carriera del Maresciallo Piredda vi siano state o no vittime innocenti colo perché ha svolto male o con superficialità il proprio lavoro. A questo punto viene logico chiedersi se il maresciallo Piredda sia adatto a svolgere indagini sui cittadini italiani. Nei verbali che redige, il maresciallo Piredda ha l’abitudine di inserire informazioni non verificate come ha fatto in questo caso?
12. Last but not least, se un maresciallo della Guardia di Finanza, in modo continuo e persistente diffama sui social (non lo sappiamo e questo dovrebbe essere un giudice a dirlo); se un maresciallo della Guardia di Finanza vilipende in modo continuo e persistente le Istituzioni dello Stato (non lo sappiamo e questo dovrebbe stabilirlo un tribunale militare), le indagini che egli svolge nel proprio posto di lavoro sono affidabili?
Egli, prima di redigere dei verbali verifica le informazioni oppure agisce con la stessa superficialità (non vogliamo pensare alla mala fede) con cui sta agendo nei confronti dei fratelli Butindaro diffondendo notizie false di ipotetiche terze persone senza avere verificate le informazioni?
A questo punto ci si chiede, ma sono così pure gli altri finanzieri?
Noi comuni cittadini, possiamo fidarci dell’Arma della Guardia di Finanza visto e considerato il modus operandi di questo servitore dello Stato pagato con le nostre tasse?
Ovviamente, ci si guarda bene dal rivolgere accuse di qualsiasi natura, e specificarlo non è mai abbastanza, ma porsi delle domande è d’obbligo.
Questa pagina è sorta da pochi giorni per raccogliere i post e i messaggi del Maresciallo della Guardia di Finanza Giuseppe Piredda. Post e messaggi che comunque sono già di dominio pubblico.
Peraltro, è buono specificare, che il Maresciallo Giuseppe Piredda ormai è divenuto egli stesso un personaggio pubblico in quanto proprietario di blog e di decine di pagine, gruppi e profili sui social a carattere religioso (e a tratti pure politico) in cui è molto attivo, oltre che per essere l’anziano o conduttore o guida spirituale di un gruppo di matrice pentecostale che si incontra regolarmente ogni giovedì e domenica sera alle 21:30 nella piattaforma Skype.”
(link facebook) (Cliccate per ingrandire)
Cosa aggiungere quindi alle considerazioni fatte finora?
La Parola di Dio ci ammaestra ad essere: “… semplici come le colombe.” (Matteo 10:16), ma non creduloni: “…lo scemo crede ad ogni cosa” (Proverbi 14:15) !!
Per cui io, alla finta richiesta di perdono del finanziere Giuseppe Piredda non gli credo affatto! Non gli credo per tutte le considerazioni fatte finora!
Se invece i suoi fedelissimi “adepti” sopra menzionati, come servili pecorelle prive di giudizio vogliono “incensare” un tale ipocrita come “esempio per la chiesa”, allora faccian pure…
D’altronde sta scritto:
“Se sei saggio, sei saggio per te stesso; se sei beffardo, tu solo ne porterai la pena.” (Proverbi 9:12).
Vorrei concludere con alcune parole tratte dal libro “Storia degli imperatori romani di Crevier e del Basso impero di Le Beau. Vol. 9 (Venezia 1823) pag.225”, che riguardano Giovanni di Giscala in Galilea di cui si dice che era: “…fabbro di menzogne, ed abile a dare alle sue calunniose invenzioni un aspetto di verisimiglianza. Per lui l’artificio era una virtù, e se ne serviva contro quelli che gli dovevano essere più cari. … celava la sua malvagia inclinazione sotto una infinta dolcezza … “.
Queste parole da me citate sembrano la descrizione perfetta del finanziere Giuseppe Piredda!!
“Chi dice la verità proclama ciò ch’è giusto, ma il falso testimonio parla con inganno.” (Proverbi 12:17)
“Il testimonio verace salva delle vite, ma chi spaccia bugie non fa che ingannare.” (Proverbi 14:25)
“Il falso testimonio non rimarrà impunito, e chi spaccia menzogne perirà.” (Proverbi 13:5)
“Sei cose odia l´Eterno, anzi sette gli sono in abominio: gli occhi alteri, la lingua bugiarda, le mani che spandono sangue innocente, il cuore che medita disegni iniqui, i piedi che corron frettolosi al male, il falso testimonio che proferisce menzogne, e chi semina discordie tra fratelli.” (Proverbi 6:12,19)
“Le labbra bugiarde sono un abominio per l´Eterno, ma quelli che agiscono con sincerità gli sono graditi.” (Proverbi 12:22)
“La fiducia in un perfido, nel dì della distretta, è un dente rotto, un piede slogato.” (Proverbi 25:19)
“Chi va coi savi diventa savio, ma il compagno degli insensati diventa cattivo.” (Proverbi 13:20)
“Ma gli uomini malvagi e gli impostori andranno di male in peggio, ingannando gli altri ed essendo ingannati.” (2° Timoteo 3:13)
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