Ogni tanto si presenta qualcuno ripieno di spirito investigativo che vorrebbe accusare Butindaro con storie tipo “dove abita?”, “come vive?”, “chi gli da i soldi?”.
Beh l’unico in Italia o pressocchè l’unico ad avere un ministero a tempo pieno ed a rispondere pubblicamente su internet a queste domande è lui! Basta andare sul sito lanuovavia.org e ci sono le sue testimonianze, l’indirizzo di casa e i telefoni, la storia di come è stato chiamato al servizio di Dio, in che modo ha conosciuto chi lo ospita etc.
Aggiungo pure che Butindaro è l’unico o pressoché l’unico (sicuramente uno dei pochissimi) evangelisti e/o dottori e/o pastori a non chiedere offerte in alcun modo e l’unico o pressoché l’unico a non mettere in vendita nemmeno una spilla per finanziarsi.
Tanti locali di culto di Chiese Evangeliche sono diventati dei mercati dove vengono venduti libri e altro materiale.
La storia si ripete, perchè già ai giorni di Gesù il tempio – che era un luogo dove i Giudei si radunavano per adorare Dio – era stato trasformato in una casa di mercato e per questa ragione Gesù si indignò e lo purificò secondo che è scritto in Giovanni:
“Poiché l’amor del danaro è radice d’ogni sorta di mali; e alcuni che vi si sono dati, si sono sviati dalla fede e si son trafitti di molti dolori.” (1 Timoteo 6:10)
Chiunque è libero di usare materiale da questo sito. L’autore nel pubblicare il materiale presente nel sito si è servito di tante fonti. Egli è pienamente convinto che il materiale pubblicato sia conforme all’insegnamento della Bibbia, pertanto il suo desiderio è di non restringerne il loro uso in nessun modo, di promuoverne la sua più ampia diffusione.
Dichiarazione simile a quella che apponeva Loraine Boettner nei suoi libri.
Abbiamo ricevuto grazia da Dio per ottenere la salvezza, poi da Dio abbiamo ricevuto gratuitamente sapienza per dare gloria a Dio; chi con il talento musicale per comporre cantici spirituali; chi la conoscenza della Parola di Dio per insegnare e scrivere libri; chi ha ricevuto altri doni, ma ogni cosa l’abbiamo ricevuta gratuitamente dal Signore, perché, quindi, dobbiamo mettere in vendita ciò che Dio ci ha donato per rendergli gloria?
Quel voler dare un prezzo alle Bibbie, ai libri di edificazione per la Chiesa di Cristo e alle testimonianze di ciò che Dio ha operato negli uomini, è contrario al volere di Dio. Non vi pare che le cose che Dio ci ha donate è meglio non prezzarle a guisa di commercianti?
“…uomini corrotti di mente e privati della verità, i quali stimano la pietà esser fonte di guadagno.” (1° Tim. 6:5)
Una banda di affaristi si è insinuata fra noi
Giovanni ha scritto:
“Or la Pasqua dei Giudei era vicina, e Gesù salì a Gerusalemme. E trovò nel tempio quelli che vendevano buoi, e pecore e colombi, e i cambiamonete seduti. E fatta una sferza di cordicelle, scacciò tutti fuori del tempio, pecore e buoi; e sparpagliò il danaro dei cambiamonete, e rovesciò le tavole; e a quelli che vendevano i colombi, disse: Portate via di qui queste cose; non fate della casa del Padre mio una casa di mercato. E i suoi discepoli si ricordarono che sta scritto: Lo zelo della tua casa mi consuma” (Giov. 2:13-17; Sal. 69:9).
Fratelli, “tutto quello che fu scritto per l’addietro, fu scritto per nostro ammaestramento” (Rom. 15:4), quindi, pure questo episodio verificatosi durante il ministerio di Gesù, è stato scritto per insegnarci qualcosa.
È impossibile che Dio abbia voluto che esso fosse trascritto senza una ragione perchè la Scrittura dice che “Dio ha fatto ogni cosa per uno scopo” (Prov. 16:4).
Fratelli nel Signore, abbiamo visto nel video delle Iene su quella Chiesa Pentecostale brasiliana che il cosiddetto apostolo Marco ha detto che ogni credente deve dare la decima (min. 6:6-19 – cosa che afferma anche al min. 11:3 quando dice che la decima ‘è un comandamento di Dio’), e poi che il giornalista ha fatto notare il grande giro di affari che c’è in quella chiesa con questa decima che ognuno deve dare (min. 6:20-32), e verso la fine del video quando il cosiddetto apostolo dice al giornalista ‘aspetto che un giorno tu capisca la Parola e sia un praticante’, il giornalista risponde: ‘ … però non mi faccia dare la decima’ (min. 12:16-17).
“Quei tali non servono al nostro Signor Gesù Cristo, ma al proprio ventre; e con dolce e lusinghiero parlare seducono il cuore de’ semplici” (Romani 16:17-18)
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Sembrerà incredibile, ma quello che state vedendo vestito da “fantasma” è un pastore di una comunità evangelica brasiliana in italia, ripreso in questo video trasmesso alla televisione dal programma “le iene” di Italia1.
Per quel che riguarda il credente coinvolto del video in questione, la Scrittura dice chiaramente:
“se uno non provvede ai suoi, e principalmente a quelli di casa sua, ha rinnegato la fede, ed è peggiore dell´incredulo.” (1° Timoteo 5:8)
Purtroppo questo credente è caduto vittima di uno dei tanti servi di mammona, amanti del denaro anzichè di Dio.
Dice bene l’apostolo Pietro: “Nella loro cupidigia vi sfrutteranno con parole finte; il loro giudicio già da tempo è all’opera, e la loro ruina non sonnecchia” (2 Pietro 2:3), e questo perchè costoro “hanno il cuore esercitato alla cupidigia” (2 Pietro 2:14).
Uscite e separatevi da questo tipo di Chiese, che hanno come conduttori persone che servono il loro proprio ventre e non il nostro Signore Gesù Cristo. Chi ha orecchi da udire, oda.
(Consiglio anche di leggere il bel commento a proposito di questa vicenda, del fratello Giuseppe Piredda)
Ed a proposito di imposizione della decima e di chiese evangeliche brasiliane.
La decima è un precetto obbligatorio nella ‘Igreja Universal do reino de Deus’ (Chiesa Universale del Regno di Dio), una grossa denominazione Pentecostale sorta in Brasile per opera di Edir Macedo. Questo documentario lo conferma.
Come ci tengono a far osservare questo precetto mosaico i servi di Mammona.
Una delle piaghe che affliggeva il popolo di Dio ai giorni dei profeti era la presenza di pastori corrotti, che oltre a corrompersi loro stessi facevano corrompere il popolo. E difatti Dio tante volte tramite i suoi profeti denunciò il loro comportamento malvagio e i gravi danni che essi causavano al suo popolo. Qui di seguito ecco alcune delle parole che l’Iddio Onnipotente pronunciò contro di loro.
Dio disse tramite il profeta Isaia:
“I guardiani d’Israele son tutti ciechi, senza intelligenza; son tutti de’ cani muti, incapaci d’abbaiare; sognano, stanno sdraiati, amano sonnecchiare. Son cani ingordi, che non sanno cosa sia l’esser satolli; son dei pastori che non capiscono nulla; son tutti vòlti alla loro propria via, ognuno mira al proprio interesse, dal primo all’ultimo. ‘Venite’, dicono, ‘io andrò a cercare del vino, e c’inebrieremo di bevande forti! E il giorno di domani sarà come questo, anzi sarà più grandioso ancora!’ ….. O popolo mio, quei che ti guidano ti sviano, e distruggono il sentiero per cui devi passare!” (Isaia 56:10-12; 3:12),
e tramite Geremia:
“Molti pastori guastano la mia vigna, calpestano la porzione che m’è toccata, riducono la mia deliziosa porzione in un deserto desolato …. i pastori mi sono stati infedeli …. Le mie tende son guaste, e tutto il mio cordame è rotto; i miei figliuoli sono andati lungi da me e non sono più; non v’è più alcuno che stenda la mia tenda, che drizzi i miei padiglioni. Perché i pastori sono stati stupidi, e non hanno cercato l’Eterno; perciò non hanno prosperato, e tutto il loro gregge è stato disperso. …. Il mio popolo era un gregge di pecore smarrite; i loro pastori le aveano sviate, sui monti dell’infedeltà;” (Geremia 12:10; 2:8; 10:20-21; 50:6),
e tramite Ezechiele:
“Guai ai pastori d’Israele, che non han fatto se non pascer se stessi! Non è forse il gregge quello che i pastori debbon pascere? Voi mangiate il latte, vi vestite della lana, ammazzate ciò ch’è ingrassato, ma non pascete il gregge. Voi non avete fortificato le pecore deboli, non avete guarito la malata, non avete fasciato quella ch’era ferita, non avete ricondotto la smarrita, non avete cercato la perduta, ma avete dominato su loro con violenza e con asprezza. Ed esse, per mancanza di pastore, si sono disperse, son diventate pasto a tutte le fiere dei campi, e si sono disperse. Le mie pecore vanno errando per tutti i monti e per ogni alto colle; le mie pecore si disperdono su tutta la faccia del paese, e non v’è alcuno che ne domandi, alcuno che le cerchi!” (Ezechiele 34:2-6).
In questi ultimi termini dei tempi, questa medesima piaga affligge la Chiesa dell’Iddio vivente sparsa sulla faccia della terra, perché tanti conduttori di Chiese Evangeliche si sono corrotti e stanno guastando la vigna di Dio.
Ora vi traccerò brevemente il loro carattere e i loro comportamenti, affinché li possiate riconoscere.
Contro il mettere in vendita le cose relative al regno di Dio…
(105 minuti – mp3)
L’intolleranza di Gesù verso il commercio nella casa di Dio, l’ipocrisia e le false dottrine
(104 minuti – mp3)
“…uomini corrotti di mente e privati della verità, i quali stimano la pietà esser fonte di guadagno.” (1° Tim. 6:5)
Una banda di affaristi si è insinuata fra noi
Giovanni ha scritto: “Or la Pasqua dei Giudei era vicina, e Gesù salì a Gerusalemme. E trovò nel tempio quelli che vendevano buoi, e pecore e colombi, e i cambiamonete seduti. E fatta una sferza di cordicelle, scacciò tutti fuori del tempio, pecore e buoi; e sparpagliò il danaro dei cambiamonete, e rovesciò le tavole; e a quelli che vendevano i colombi, disse: Portate via di qui queste cose; non fate della casa del Padre mio una casa di mercato. E i suoi discepoli si ricordarono che sta scritto: Lo zelo della tua casa mi consuma” (Giov. 2:13-17; Sal. 69:9).
Fratelli, “tutto quello che fu scritto per l’addietro, fu scritto per nostro ammaestramento” (Rom. 15:4), quindi, pure questo episodio verificatosi durante il ministerio di Gesù, è stato scritto per insegnarci qualcosa.
È impossibile che Dio abbia voluto che esso fosse trascritto senza una ragione perchè la Scrittura dice che “Dio ha fatto ogni cosa per uno scopo” (Prov. 16:4). Ora, Dio ha voluto che fosse conservato il ricordo di questo episodio nel corso dei secoli nel seno della sua casa. Ma che ammaestramento traiamo dalla lettura di queste parole? Leggi tutto… “● Contro il mettere in vendita le cose relative al regno di Dio”