GALLERIA DEGLI ERRORI E DEGLI ORRORI DEL FINANZIERE GIUSEPPE PIREDDA
Questo dossier (scaricabile anche qui in pdf ), è una raccolta di prove da cui emerge il quadro psicopatologico davvero sconcertante di un militare della Guardia di Finanza di nome Giuseppe Piredda, che pur definendosi: “cristiano evangelico pentecostale trinitariano fondamentalista”, si è rivelato invece essere un individuo paranoico, ossessionato da cattivi pensieri e sempre più convinto nella sua megalomania (ed alcune sue clamorose dichiarazioni pubbliche che troverete nel presente articolo lo attestano), di aver ricevuto come per “mandato divino” il compito di dover distruggere la reputazione del Ministro dell’Evangelo Giacinto Butindaro e di suo fratello Illuminato, tramite moltissimi post soprattutto su facebook, contenenti però solo falsità, calunnie, insensatezze e diffamazioni. Perciò studiare il suo modo di parlare come anche il suo modo di agire, equivale a studiare il modo di parlare e di agire del diavolo nel suo intento di ingannare i figliuoli di Dio.
Ora, Giuseppe Piredda era molto conosciuto in passato come “collaboratore” di Giacinto Butindaro solo perché condivideva sui suoi due siti web (cosa che ipocritamente fa tuttora) il frutto (gratuito) delle fatiche dei suoi tanti libri, scritti e predicazioni, rivelandosi invece essere una persona doppia; un bravo attore che per non pochi anni ha recitato la parte mentre in realtà covava da molto tempo nei riguardi dei fratelli Butindaro dei malvagi pensieri. Lo scandalo recato da Piredda al mondo evangelico è stato perciò molto grave e siccome il materiale emerso è davvero tanto, ho ritenuto quindi necessario raccoglierlo e suddividerlo in varie sezioni con cui semplificare lo smascheramento di questo falso cristiano e del gruppetto di stolti insensati che han deciso di andargli dietro…
P.S. Le immagini e gli screen coi commenti contenuti in questo articolo sono tratte da siti web e pagine social rese PUBBLICHE dai loro amministratori, cioè senza alcuna restrizione alla loro riservatezza. Cliccandoci sopra posso essere ingrandite per una loro più agevole lettura.
Prima di proseguire, è bene che il lettore che non conoscesse la vicenda processuale menzionata nel titolo di questo articolo, legga innanzitutto il seguente post, pubblicato in data 13 Aprile 2022 dal fratello Giacinto Butindaro:
Ma anche questa interessante riflessione riguardante appunto Emanuele Michelino, pubblicata sulla pagina facebook “Cristiani D’Italia”, che riassume brevemente i tristi risvolti successivi a quella sentenza di archiviazione:
SALVATO DA UN RINVIO A GIUDIZIO MEDIANTE UNA PROVA DECISIVA…invece di ringraziare chi lo ha salvato producendo la prova, lo accusa di non avergli pagato l’avvocato!!
Sembra uno di quei titoli esagerati e paradossali di certi giornali scandalistici eppure si tratta di una storia vera di cui non nomino i protagonisti ma ne riporto lo svolgimento.
Pochi anni fa qualcuno, imbaldanzito da quello che stava imparando sulla massoneria e sulle sue ramificazioni nelle chiese evangeliche dai posts e dal libro di uno scrittore cristiano antimassone, pubblicò una foto in cui si vedeva il presidente di una nota denominazione evangelica stringere la mano a un “giornalista e scrittore cristiano” noto per le sue frequentazioni massoniche, definendola “una stretta di mano massonica”.
La cosa non era necessariamente falsa e la stretta di mano nella foto non lasciava adito a molti dubbi e tuttavia quando fai una accusa pubblica devi stare attento perché potresti anche dire cose vere ma senza prove inconfutabili esponendoti ad una controaccusa di calunnia. Ed infatti la querela verso il precipitoso accusatore non tardò ad arrivare gettandolo nello sconforto e nella paura.
Lo scrittore da cui il nostro “eroe” si informava sulla massoneria, saputo del suo problema, volle aiutarlo procurandogli del materiale fotografico e links in cui dei massoni in parata e vestiti di tutto punto (massoni quindi inconfutabilmente tali) si stringevano la mano nel modo esatto in cui se la stringevano i 2 accusati nella sopracitata foto.
L’avvocato difensore produsse la prova unitamente ad un dossier basato sul libro prima citato dove si dimostra la collusione di certi ambienti pentecostali e protestanti con la massoneria e di fatto il processo neppure vi fu perché la querela fu archiviata.
Il nostro “eroe”, in assenza di quell’aiuto, avrebbe rischiato il rinvio a giudizio oltre che il pagamento delle spese processuali (non una cifretta) in caso di condanna.
Quando la notizia dell’archiviazione della querela giunse, il nostro “eroe” ringraziò nelle conferenze Skype chi lo aveva salvato dal rinvio a giudizio salvo poi mutarsi d’animo verso di lui e cominciare ad accusarlo, spinto da un malvagio consigliere manipolatore da cui aveva assorbito veleno contro la persona da cui aveva ricevuto l’aiuto decisivo.
L’unico strascico di tutta la storia era rimasto la parcella dell’avvocato, pari alla “ingente” somma di circa 2000 euri!!
Cifra alla portata del nostro “eroe” che ha comunque un lavoro regolare (non in nero) ed un regolare stipendio e , lo ricordo, cifra incomparabilmente inferiore a quella che si sarebbe ritrovata sul collo da pagare in caso di un rinvio a giudizio o di una condanna nel processo.
Eppure il nostro “eroe” si è proclamato ufficialmente “povero” chiedendo pubblicamente ai fratelli di aiutarlo a sostenere “l’enorme spesa”, usando perfino versetti a mo’ di maledizione contro quelli che non lo avessero sostenuto e arrivando addirittura ad accusare chi lo ha salvato dal rinvio a giudizio di non avere lui pagato il conto dell’avvocato!!
Ora l’assurdità di tutta la storia è manifesta. per quale motivo qualcuno dovrebbe pagare le tue spese giudiziarie conseguenza di guai che tu ti sei procurato?
Ma ancora peggio: per quale motivo pretendi proprio da colui che ti ha evitato ulteriori guai quella non irresistibile somma? Prov 17:13 Il male non si dipartirà dalla casa di chi rende il male per il bene.
P.S Ciascuno sostituisca il termine “eroe” usato da me virgolettato con il termine della lingua italiana che meglio rende l’idea di un soggetto che si comporta come quello di cui trattiamo.
Ricordo quando il Signore mi faceva capire se determinate persone camminavano per lo Spirito di Dio, oppure per la carne, anche in base a dei chiarissimi sogni notturni, dove le vedevo insieme a dei camion traboccanti di carne cruda…
Ancora oggi, molti che di nome si dicono cristiani, fanno invece conoscere al mondo tutta la loro ipocrisia proprio perché, anziché per lo Spirito, camminano ancora secondo la carne!
La Parola di Dio infatti è chiara su quale siano le opere della carne e quali invece quelle dello Spirito:
“Or le opere della carne sono manifeste, e sono: fornicazione, impurità, dissolutezza, idolatria, stregoneria, inimicizie, discordia, gelosia, ire, contese, divisioni, sètte, invidie, ubriachezze, gozzoviglie, e altre simili cose; circa le quali io vi prevengo, come anche v’ho già prevenuti, che quelli che fanno tali cose non erederanno il regno di Dio.
Il frutto dello Spirito, invece, è amore, allegrezza, pace, longanimità, benignità, bontà, fedeltà, dolcezza, temperanza; contro tali cose non c’è legge. E quelli che son di Cristo hanno crocifisso la carne con le sue passioni e le sue concupiscenze.
Se viviamo per lo Spirito, camminiamo altresì per lo Spirito. Non siamo vanagloriosi, provocandoci e invidiandoci gli uni gli altri.” (Galati 5:19:26)
Riporto i commenti dal mio profilo facebook, di un certo Dario Iso, che reputo fortemente degni di attenzione.
I savi rifletteranno bene alle sue parole e ne trarranno le dovute considerazioni…
Nicola Iannazzo
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“Nicola Iannazzo il piredda è un astuto e pericoloso. Lancia il sasso e ritira la mano, (tempo fa mi ha fatto passare per malvagio) prende gli screenshot a suo piacimento per esser una vittima. Esorta i santi a far mutui, (dando tutto per scontato) adesso calunnia Giacinto (che io non amo particolarmente), ma a motivo di giustizia devo difenderlo, si impiccia del conto corrente di Giacinto. Come se Giacinto ha obbligato qualcuno a dargli danaro.”
“Nicola Iannazzo di a quello stolto di piredda da parte mia, che non vi è niente di sicuro nel nefasto mutuo, il lavoro può venire meno oppure la sua vita gli viene richiesta oggi stesso, cosa fa poi? Con i debiti non si scherza, gente si è tolta la vita, gente in preda alla disperazione compie di tutto, diglielo a quell’insensato. Vogliono l’uomo schiavo delle banche, e molti cristiani ci vanno dietro. Piredda ha l’apparenza di Pietà.”
“Secondo il piredda Giacinto essendo nell’abbondanza non deve ricevere offerte, quindi deve aspettare che il suo conto vada in rosso ed andare in giro ad elemosinare il pane….. mentalità perversa di un finto umile….”
Oggi uno dei sostenitori o adepti della nuova dottrina “Pireddiana” (ormai è evidente che si possano o debbano definire così), mi ha chiesto se secondo me fosse “giusto che uno…” (chi ha seguito la questione ha capito a “chi” si riferisse, cioè a Giacinto Butindaro, ma estendiamo generalmente la domanda verso qualsiasi Ministro dell’Evangelo), “…che non ne ha bisogno prende soldi da fratelli che sono sospesi dal lavoro?”.
Ora, dato che la domanda mi è stata posta sul mio profilo facebook che è pubblico, ho reputato giusto rispondere in modo ancora più pubblico, anche qui sul mio blog, affinché tutti sappiano quale sia il mio pensiero sull’argomento, che a mio avviso non riguarda solo Butindaro, ma direttamente tutti i Ministri dell’Evangelo…
Dunque per prima cosa, occorre innanzi tutto porsi quest’altra domanda…
Desidero raccontarvi un sogno che ebbi il mattino presto (verso le 05:00) di venerdì 4 Giugno 2010, cioè più o meno un mese e mezzo prima che aprissi il presente Blog e che il 20 luglio 2010 pubblicassi il mio primo articolo sul sito.
Il sogno lo riassumerò in breve concentrandomi sui punti essenziali:
“Un fratello venne a trovarmi a casa e facendo finta di niente, mi osserva attentamente mentre lavoro con la stampante del computer e mi collego sul sito di Illuminato Butindaro e leggo i suoi post. Poi sempre rimanendo in silenzio, senza dire una parola si allontana.
Seduti ad un tavolo poi ci siamo io, un mio familiare ed un altro fratello che non riconosco… Questo mio familiare disapprova i metodi di Giacinto Butindaro, ma io gli dico:
Prima che Giacinto Butindaro aprisse i suoi siti sul web, ognuno poteva dire indisturbato tutto quello che voleva, tutti gli errori dottrinali che voleva, come ad esempio che “Gesù è già ritornato nel 1914!” ecc… ecc…
Ma adesso non è più così! Adesso finalmente c’è un fratello che dice a chi sbaglia pubblicamente: “Dimostralo!”
(N.d.R. Cioè, dimostra con la Parola di Dio quel che stai facendo o dicendo pubblicamente!)
E proseguo dicendogli: “…riguardo poi a ciò che mostra pubblicamente, sono cose che son già pubbliche! Lui semplicemente ne evidenzia gli errori dottrinali!”.
Questo il sogno.
Così reputai e intesi subito quel sogno come da parte di Dio, ringraziandolo e glorificandolo, poiché volle così per la Sua grazia confermarmi per mezzo del Suo Santo Spirito tramite quelle importanti riflessioni, come l’opera dei fratelli Butindaro non fosse, come molti stoltamente attribuiscono ancora loro, un “…ingerenza nei fatti altrui privati delle persone”, ma bensì un opera benedetta e gradita al Signore di smascheramento e confutazione e che fino a che non fossero stati suscitati e mandati da Dio stesso, che io sappia, nessuno fece mai prima d’allora, almeno qui in Italia!
Ed il risultato è sotto gli occhi di tutti. Da allora infatti moltissimi servi di mammona, seduttori di menti e falsi servitori di Dio, come loro stessi operavano pubblicamente, sono stati ripresi e smascherati altresì pubblicamente; per non parlare delle false dottrine e falsi insegnamenti come quello diffusissimo in tutti gli ambienti evangelici, secondo cui: “…non bisognava giudicare mai e per nessuna ragione”, la quale ha permesso per anni ai malfattori di operare indisturbati, nel frodare ed ingannare moltitudini di anime ingenue e semplici in mezzo alla chiesa di Dio, ma che proprio grazie all’opera confutatoria dei fratelli Butindaro ha successivamente permesso a tantissimi figliuoli di Dio di aprire gli occhi loro che erano fino a quel momento come “ipnotizzati” e perciò a giudicare a loro volta ma con giusto giudizio (cfr. Giovanni 7:24), moltissime situazioni scabrose nelle loro stesse chiese di appartenenza!
Ecco anche perchè poco tempo dopo, cioè il 2 agosto del 2010, scrissi poi queste parole di introduzione ad un edificantissimo articolo confutatorio (che invito tutti a leggere) del fratello Butindaro intitolato: “Devo riprenderli prima in privato?”
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Ho notato però con mio vero rammarico, che ad oggi sono però ancora in tanti a non aver capito l’enorme differenza tra fatti “pubblici” e fatti “privati”!
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FATEVI I FATTI VOSTRI…
Ed infatti, soltanto pochissimi giorni fa, subito dopo aver condiviso su facebook un breve post di Giacinto Butindaro sul sano insegnamento della Parola di Dio che ci esortava a farci i fatti nostri, desiderando postare anche io un ulteriore passo biblico a conferma di ciò, ecco arrivare subito la frecciata beffarda di qualcuno che non aveva mai commentato sui miei post, prontissimo però ad ironizzare stoltamente e soprattutto “ignorantemente” sull’argomento…
“CURIOSE ED INDISCRETE…
“Ma rifiuta le vedove più giovani, perché, dopo aver lussureggiato contro Cristo, vogliono maritarsi, e sono colpevoli perché hanno rotta la prima fede; ed oltre a ciò imparano anche ad essere oziose, andando attorno per le case; e non soltanto ad esser oziose, ma anche cianciatrici e CURIOSE, parlando di cose delle quali non si deve parlare.” (1°Tim.5:11,13)
“…Inoltre esse imparano anche ad essere oziose e ad andare in giro per le case, ed ancor peggio, non solo ad essere oziose, ma anche pettegole e INDISCRETE e a parlare di cose inutili.” (1°Tim.5:13 Nuova Diodati)
Ma infine, ma davvero qualcuno può dimostrare che i fatti da noi contestati finora non fossero già stati precedentemente resi pubblici tramite scritti, video o audio, dagli stessi personaggi oggetto delle nostre contestazioni, esortazioni o confutazioni?
Davvero qualcuno può dimostrare che Giacinto Butindaro abbia mai diffuso fatti personali privati, ripeto “privati” e/o che non riguardassero il bene stesso della Chiesa e la difesa del Vangelo?
Lo avete mai sentito chiedere a qualcuno riguardo cose personali e private, come ad esempio quanto guadagni col suo lavoro secolare oppure curiosare e domandar su specifiche situazioni familiari private loro o di chicchessia?
Ma ditemi, insensati, quando il Signore Gesù riprendeva e confutava pubblicamente i Farisei, si stava facendo dei fatti altrui privati, oppure fatti che erano già di pubblico dominio (cfr. Marco 7:1,13)? Oppure quando Apollo “…con gran vigore confutava PUBBLICAMENTE i Giudei, dimostrando per le Scritture che Gesù è il Cristo” (Atti 18:28) …anche lui si stava facendo dei fatti altrui privati, oppure stava molto più semplicemente e fedelmente servendo Iddio?
Potrei continuare ma credo non occorra insistere più di tanto verso i savi di cuore, nel cercar di persuaderli su cose di questa estrema semplicità. Per i beffardi invece, non rimane che ribadire per l’ennesima volta una delle tante esortazioni tratte dalla meravigliosa Parola di Dio: “Se sei savio, sei savio per te stesso; se sei beffardo tu solo ne porterai la pena.” (Proverbi 9:12).
A Dio soltanto ogni lode e gloria, nei secoli dei secoli! Amen!
Fratelli e sorelle nel Signore, ultimamente sono rimasto veramente meravigliato di come taluni che stimavo essere persone spirituali si siano dimostrati invece essere carnali, pieni di invidia e di gelosia; uomini che giudicano secondo l’apparenza delle cose e non con giusto giudizio, che diffamano il proprio fratello e che sospettano il male sul proprio fratello.
Pensavo dunque fossero uomini più maturi nella fede, a motivo anche dei loro anni di fede, e invece si sono dimostrati essere ancora dei bambini in Cristo.
Ad ogni modo, “il Signore ha ordinato che coloro i quali annunziano l’Evangelo vivano dell’Evangelo.” (1°Corinzi 9:14)
Ora, la Scrittura parla di un diritto a tal riguardo (cfr. 1°Corinzi 9; 2°Tessalonicesi 3:9), e tale diritto può essere usufruito o meno. Nonostante ciò, chi usufruisce di tale diritto, non può e non deve pretendere alcunché dai santi, per due semplici ragioni, primo perché confida nel Signore e sa che Egli stesso si prenderà cura di lui, e secondo perché sa che Iddio ama un donatore allegro.
Le offerte inoltre dovranno essere segrete, oltre che volontarie.
Coloro che ricevono devono fare buon uso di quanto hanno ricevuto, ma questi ultimi non sono tenuti a dire, a coloro dai quali hanno ricevuto i loro beni, l’uso che ne hanno fatto. E questo perché sia coloro che hanno dato, di buon animo e volenterosamente, e sia coloro che hanno ricevuto, compariranno entrambi un giorno davanti al Signore e renderanno conto a Lui, in quel giorno.
Se pensi che il ministro viva una vita agiata, nella prosperità, o che sia un falso ministro, o per qualsiasi altra ragione, nessuno ti costringe a dargli alcunché. Ognuno faccia dunque le proprie valutazioni e dia, se vuole, a coloro i quali ritiene opportuno che sia dato.
Forse Iddio vi condannerà se avrete dato, in buona fede, a quanti pensavate fossero dei veri ministri ma poi si sono rivelati essere falsi? O Iddio forse vi condannerà se avrete dato dei soldi a dei poveri bisognosi, che stimavate essere davvero dei poveri e nel bisogno ma che in realtà fingevano di esserlo? No, Iddio non vi condannerà, condannerà piuttosto coloro che hanno ricevuto ingiustamente.
Detto questo, bisogna chiarire un’altra cosa, e cioè che il diritto di vivere dell’Evangelo e il dare ai poveri bisognosi sono due cose differenti. Dico questo perché c’è chi dice che un ministro che annunzia l’evangelo e riceve delle offerte dai santi, debba essere necessariamente nel bisogno. Questo è falso, anche l’apostolo Paolo ad esempio ha imparato ad essere sia nell’abbondanza che nella penuria (cfr. Filippesi 4:10-19), e proprio in questa circostanza ai Filippesi specificó pure di non essere in quel preciso momento nel bisogno (cfr. Filippesi 4:11), ma di avere gradito ed accettato ugualmente, come un profumo di odor soave, quanto ricevette da loro (cfr. Filippesi 4:18).
Questo perché il diritto di vivere dell’Evangelo non è uguale alla limosina che si fa’ ai poveri e ai bisognosi.
Può capitare che un servitore di Dio riceva dei beni da dei fratelli, pur non essendo nel bisogno in quel preciso momento, ma ciò non significa che sia un servitore di mammona, o che si sia messo ad amare il danaro. E non significa neppure che debba necessariamente rifiutare quell’offerta, l’importante è l’uso che ne farà di quel che ha ricevuto, o in quel preciso momento o in futuro.
Finché quel servitore non mostri chiaramente i frutti amari di coloro che hanno abbandonato il Signore, mettendosi ad amare il presente secolo malvagio, non lo si potrà accusare di alcunché.
L’albero non lo si riconosce forse dal suo frutto? E un albero buono potrà dare mai dei frutti cattivi? Dunque solo se i frutti saranno cattivi, allora si potrà dire che quell’albero non è buono, ma è cattivo.
Ora, è egli lecito dunque sospettare del male su un servitore di Dio che abbia ricevuto delle offerte da parte di alcuni fratelli, senza che egli abbia chiesto o preteso nulla da loro, solamente per il fatto che in quel preciso momento egli non ne avesse alcun bisogno? Così non sia. La carità non sospetta il male (cfr. 1°Corinzi 13:5).
Ribadisco dunque fratelli cari nel Signore, come scrissi anche diversi giorni fa, che senza la carità non siamo nulla, ripeto: nulla!
La carità deve essere al centro di ogni cosa che facciamo, che diciamo o finanche pensiamo. A questa naturalmente va’ associata la verità, e seguitando verità in carità noi così cresciamo verso Colui che è il Capo, cioè Cristo Gesù.
Dunque la verità e la conoscenza delle Sacre Scritture devono camminare necessariamente di pari passo con la carità, non si possono scindere. Lo capite che la carità è il sentimento che ci deve caratterizzare e contraddistinguere da quelli di fuori? Lo capite che ci conosceranno, quali discepoli di Gesù, proprio da questo, e cioè se ci amiamo gli uni gli altri? (Cfr. Giovanni 13:35) Lo capite che dobbiamo sopportarci con amore gli uni gli altri? (Cfr. Efesini 4:2) E che per mezzo dell’amore dobbiamo servire gli uni gli altri? (Cfr. Galati 5:13)
Ma cos’è che non v’è chiaro? Perché tutta questa spietatezza? Perché tutto questo odio? Perché tutta questa maldicenza, contenzione e cattivi sospetti?
Ora, fatemi chiarire un’ultima cosa, al fine di non essere frainteso. Il fatto di essere caritatevoli non significa affatto di ‘giustificare il peccato, o il peccatore’; non significa neppure di essere liberi di andare contro ciò che è scritto nella Parola di Dio, perché ‘tanto ciò che importa è solo amarsi’; ma significa bensì di riprendere coloro che peccano ma col fine ultimo di recuperarli, e non di distruggerli, facendogli capire con molta calma e con i giusti toni, attraverso la Parola di Dio, dove stanno sbagliando; significa di rispondere sempre a vostra difesa a chiunque vi chieda o vi attacchi, ma con dolcezza e rispetto; significa di avere sempre una parola dolce che possa calmare il furore dei vostri avversari, e non contrabbattere sempre con un parlare duro che ecciti ancor di più l’ira. Significa essere pazienti, lenti all’ira, benigni, misericordiosi, pacifici, umili, dolci.
Lo descrive benissimo il Salmo 50:16,23 che potete leggere voi stessi interamente, dove subito leggiamo:
“Ma quanto all’EMPIO, Iddio gli dice: SPETTA EGLI A TE di parlar dei miei statuti, e di aver sulle labbra il mio patto?” (verso 16)
Altri traducono: “Che DIRITTO HAI di elencare i miei statuti e di avere sulle labbra il mio patto…” (verso 16 Nuova Diodati)
“Empio” perciò è colui che mentre con le sue labbra racconta e cita le sacre scritture (quindi è un conoscitore d’esse, particolare questo molto importante), allo stesso tempo però:
1) Odia la correzione (“A te che odii la correzione…” verso 17), non vuole perciò essere ripreso nei suoi errori, quindi non riconosce nemmeno le correzioni divine, nonostante anche Gesù affermi: “Tutti quelli che amo, io li riprendo e li castigo; abbi dunque zelo e ravvediti.” (Apocalisse 3:19).
2) Si getta dietro le spalle le Parole di Dio (“…e ti getti dietro alle spalle le mie parole?” verso 17), quindi non ne fa tesoro, non le stima e non ci si attiene fermamente, magari andando anche “oltre quel che sta scritto” cfr. 1 Corinzi 4:6 .
3) Prende piacere e si diletta volentieri della compagnia dei ladri ed è compagno e socio degli adulteri (“Se vedi un ladro, tu ti diletti nella sua compagnia, e sei il socio degli adulteri.” verso 18), avendo perciò comunione con altri empi e peccatori anziché schivarli e allontanarli come ordina la scrittura, cfr. 2 Timoteo 3:5,6 .
4) Abbandona la sua bocca al male (“Tu abbandoni la tua bocca al male,” verso 19).
5) La sua lingua ordisce e trama inganni e frodi (“…e la tua lingua intesse frodi.” verso 19).
6) Siede e parla contro il suo stesso fratello, figlio di sua madre, diffamandolo (“Tu siedi e parli contro il tuo fratello, tu diffami il figlio di tua madre.” verso 20), nonostante non possa non sapere che Dio odia“…chi semina discordie tra fratelli” cfr. Proverbi 6:19 .
7) Seduce e inganna se stesso, pensando che Dio l’assomigli e sia del tutto uguale a lui, infatti Dio gli risponde: “Tu hai fatto queste cose, ed io mi son taciuto, e tu hai pensato ch’io fossi del tutto come te…” (verso 21).
E siccome Iddio conosce benissimo la sua ipocrisia, l’Eterno prosegue rimproverando l’empio:
“…ma io ti riprenderò, e ti metterò tutto davanti agli occhi.” (verso 21).
E poi termina ammonendo severamente:
“Ora comprendete questo voi che dimenticate Iddio, perché io non vi faccia a brandelli senza che alcuno vi liberi. Chi mi offre il sacrifizio della lode mi glorifica, E A CHI REGOLA BENE LA SUA CONDOTTA, io farò vedere la salvezza di Dio.” (Salmo 50:22,23)
Nessuno si illuda quindi. Poiché è certo che senza regolare una santa condotta e la santificazione in ubbidienza e timore di Dio, nessuno di noi vedrà Iddio (cfr. Ebrei 12:14).
Neppure chi conoscesse e citasse perfino tutta quanta la Bibbia a memoria!
Alla seguente domanda «Sei sicuro di avere la vita eterna?», molti, anzi moltissimi, che si definiscono Cristiani, ti rispondono sostanzialmente così: «Questo non lo posso dire».
Che cosa significa questo? Semplice, che costoro non credono in Gesù Cristo, perché Gesù ha detto: “Chi crede ha vita eterna” (Giovanni 6:47), ed anche: “Chi ascolta la mia parola e crede a Colui che mi ha mandato, ha vita eterna; e non viene in giudizio, ma è passato dalla morte alla vita” (Giovanni 5:24), ed ancora: “Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue ha vita eterna; e io lo risusciterò nell’ultimo giorno” (Giovanni 6:54).
E la Scrittura afferma in maniera inequivocabile: “Chi crede nel Figliuolo ha vita eterna” (Giovanni 3:36), ed ancora: “Iddio ci ha data la vita eterna, e questa vita è nel suo Figliuolo. Chi ha il Figliuolo ha la vita; chi non ha il Figliuolo di Dio, non ha la vita. Io v’ho scritto queste cose affinché sappiate che avete la vita eterna, voi che credete nel nome del Figliuol di Dio” (1 Giovanni 5:11-13).
Chi dunque ha la fede nel Figliuolo di Dio, ha la vita eterna, e lo proclama.
Chi invece non ha la fede, non ha la vita eterna, e confessa di non averla.
E’ impossibile avere creduto nell’Evangelo e nello stesso tempo non avere la vita eterna; come è impossibile essere in Cristo e nello stesso tempo non essere una nuova creatura.
Tutti coloro dunque che affermano che credono in Gesù ma non hanno la vita eterna, vanno scongiurati a ravvedersi e a credere nell’Evangelo, altrimenti se ne andranno in perdizione assieme agli Ebrei (quelli che intoppano nella Parola), ai Mussulmani, ai Buddisti, agli Induisti, agli Shintoisti, ai Satanisti, agli spiritisti, e a tutti gli altri increduli.
Giacinto Butindaro
Tratto da: http://giacintobutindaro.org/2020/05/18/quando-i-finti-cristiani-ti-rispondono-che-non-hanno-la-vita-eterna/
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Fatemi capire, voi convocate nel locale di culto l’assemblea dei santi nel nome del Signore Gesù Cristo, che è il Re dei re e il Signore dei signori, il Primo e l’Ultimo, Dio benedetto in eterno, e poi dite ai fratelli di stare ad una distanza di sicurezza l’un dall’altro, e di non salutarsi l’un l’altro con un bacio d’amore, perché potrebbero contrarre il virus! State quindi alimentando il panico in mezzo alla Chiesa, non state facendo altro che alimentare la paura in mezzo al popolo di Dio.
Voi siete dei paurosi e non avete fede in Dio, e volete che anche gli altri siano paurosi e increduli come voi nella potenza di Dio.
La Chiesa di Dio è il tempio di Dio, secondo che Dio ha detto: “Io abiterò in mezzo a loro e camminerò fra loro; e sarò loro Dio, ed essi saranno mio popolo” (2 Corinzi 6:16), e quindi la Chiesa non deve avere paura di niente e di nessun uomo ma avere piena fiducia in Dio, sia quando è radunata che quando non è radunata, non importa quali siano le circostanze avverse. E voi invece cercate di instillare nel cuore dei credenti paura e incredulità.
La Massoneria sta attaccando in tutto il mondo i seguenti punti dottrinali (a cui sono strettamente collegati tanti altri per cui una volta rigettati questi, ne vengono rigettati tanti altri) e lo sta facendo tramite i suoi affiliati che si travestono da Cristiani:
1) L’ispirazione divina della Scrittura (e quindi l’inerranza della Bibbia, ossia la sua infallibilità)
2) La giustizia di Dio (quindi il fatto che Dio è giusto e ama i giusti e odia gli operatori di iniquità, premia chi fa il bene e punisce chi fa il male)
3) La severità di Dio (quindi il fatto che Dio è un vendicatore, che esercita le sue vendette anche mandando terremoti, alluvioni, carestie, colpendo i suoi avversari con i fulmini, facendoli morire, mandandogli addosso delle malattie)
Ma a voi queste parole di Giancarlo Farina, non ricordano qualcosa? (vedi link facebook, cliccate l’immagine per ingrandirla)
“W l’Italia, paese libero e ospitale. W la democrazia. W la repubblica e i suoi ideali di libertà, di uguaglianza e di fraternità fra i popoli.”
A me riportano immediatamente alla mente i principi di “Libertà, Uguaglianza e Fraternità” tanto cari alla Massoneria!
Ora, Giancarlo Farina, per chi non lo sapesse, è direttore della “Casa della Bibbia” di Torino; famosa libreria che diffonde letteratura “evangelica” anche per corrispondenza in tutta italia.
In seguito, sempre riguardo a Giancarlo Farina, vi raccomando anche la lettura di alcuni interessantissimi commenti tratti dal Blog “Chi ha orecchi da udire, oda”, di un lettore di nome Giuseppe Loiacono e che ho raccolto sul post: ● Quattro domande per Giancarlo Farina
Il servo di Mammona Benny Hinn è stato invitato in Italia per ingannare ed illudere le persone. E per andare a farsi ingannare ed illudere è necessario pagare!
Vi esorto quindi a non andare a queste sue riunioni. Perdereste tempo e denaro, e fareste spazio ai suoi falsi insegnamenti.
Benny Hinn, come anche coloro che lo invitano, non sono servi del nostro Signore Gesù Cristo, perché servono il loro ventre, e con dolce e lusinghiero parlare seducono il cuore dei semplici. Essi hanno rigettato la dottrina degli apostoli.
Gli irreligiosi rifiutano di conservarsi puri dal mondo (Giacomo 1:27).
Essi infatti si studiano di conformarsi al mondo perché amano il mondo e le cose che sono nel mondo. Ecco perché la Scrittura riprova gli irreligiosi (1 Timoteo 1:9; 2 Timoteo 3:2).
Molti oggi sono gli irreligiosi in mezzo alle Chiese.
Si contraddistinguono nel loro parlare perché parlano spesso contro i religiosi, che sono il loro «incubo» diurno e notturno e perché ripetono del continuo che loro sono liberi (liberi di peccare naturalmente a differenza dei religiosi che invece sono schiavi di Cristo e quindi si sentono in dovere di santificarsi), che sono costruttori di ponti (e non di muri invece come lo sono i religiosi che dicono che non hanno comunione con coloro che rifiutano di credere nel Figliuolo di Dio e ordinano di separarsi e uscire dal mezzo degli infedeli), che vogliono abbattere le barriere denominazionali (mica come i religiosi invece che dicono che non bisogna mettersi con coloro che fomentano le dissensioni e gli scandali contro l’insegnamento che ci hanno trasmesso gli apostoli), che loro pensano ed agiscono al di fuori degli schemi (gli schemi dei religiosi naturalmente che sono schemi pericolosi che ti vincolano ad ubbidire ai comandamenti di Cristo), che sono senza pregiudizi di alcun genere (tranne che verso i religiosi naturalmente, che sono una razza di persone molto pericolosa per la Chiesa perché vogliono che i credenti si attengano alla legge di Cristo), che non giudicano nessuno (tranne i religiosi naturalmente che vanno insultati, diffamati e scherniti in tutte le maniere perché se lo meritano), che sono aperti di mente (mica chiusi di mente come sono i religiosi, che riescono a pensare solo come pensavano gli apostoli perché hanno la mente di Cristo), che sono pieni di amore e rispetto verso il prossimo (infatti loro non hanno niente da dire contro le opere del mondo e le false dottrine, come invece fanno i religiosi che sono senza amore e rispetto verso il prossimo perché testimoniano delle opere del mondo che sono malvagie e confutano le false dottrine).
Guardatevi e ritiratevi dagl’irreligiosi: sono persone corrotte e riprovate quanto alla fede
Fratello nel Signore, visto e considerato che esiste questo ‘chiodo fisso’ di tanti pastori di costruire un grande e lussuoso locale di culto che essi chiamano erroneamente ‘casa di Dio’ e che per costruire queste ‘cattedrali’ la Chiesa viene incitata dal pastore corrotto di turno a contrarre un mutuo con la banca, e visto che questi pastori incitano membri di Chiesa a fare da garanti per il mutuo, se la Chiesa di cui fai parte ha in progetto di contrarre un mutuo, voglio che tu sappia che devi rifiutarti di fare da garante per il mutuo perchè è scritto:
“Chi si fa mallevadore d’un altro ne soffre danno, ma chi odia la mallevadoria è sicuro” (Proverbi 11:15).
Il mallevadore è ‘chi si fa garante, impegnandosi personalmente, per l’adempimento di un obbligo altrui’.
E se ti sei già reso garante, la Sapienza ti dice questo:
“Figliuol mio, se ti sei reso garante per il tuo prossimo, se ti sei impegnato per un estraneo, sei còlto nel laccio dalle parole della tua bocca, sei preso dalle parole della tua bocca. Fa’ questo, figliuol mio; disimpegnati, perché sei caduto in mano del tuo prossimo. Va’, gettati ai suoi piedi, insisti, non dar sonno ai tuoi occhi né sopore alle tue palpebre; disimpegnati come il cavriolo di man del cacciatore, come l’uccello di mano dell’uccellatore” (Proverbi 6:1-5).
Salvatore Loria – membro di una Chiesa ADI e fratello di Felice Antonio Loria presidente delle ADI – è stato ospite di recente di Chuck Hall nel programma “Per lodare te” sulla televisione TCI (già TBNE), televisione notoriamente ecumenica e filomassonica. Ma non è che Salvatore Loria sta preparando la strada a suo fratello Felice Antonio affinché anche lui vada sulla TCI? Aspettiamo e vediamo. Ah, dimenticavo, superfluo che vi faccia notare le due colonne e la stella a otto punte, che sono simboli occulti-massonici.
Nella stessa epistola in cui l’apostolo Paolo affermò: “Il Signore mi libererà da ogni mala azione e mi salverà nel suo regno celeste” (2 Timoteo 4:18), egli affermò anche: “Se lo rinnegheremo, anch’egli ci rinnegherà” (2 Timoteo 2:13).
Come pure nella stessa epistola in cui affermò: “Essendo ora giustificati per il suo sangue, sarem per mezzo di lui salvati dall’ira” (Romani 5:9), egli affermò anche: “Vedi dunque la benignità e la severità di Dio; la severità verso quelli che son caduti; ma verso te la benignità di Dio, se pur tu perseveri nella sua benignità; altrimenti, anche tu sarai reciso” (Romani 11:22).
Bisogna dunque attenersi alle sane parole dell’apostolo Paolo, ed affermare che il Signore ci salverà nel Suo regno celeste, ma anche che se lo rinnegheremo anch’egli ci rinnegherà; e che saremo per mezzo di Cristo salvati dall’ira, ma anche che se non perseveriamo saremo recisi dall’ulivo domestico.
Chi ha orecchi da udire, oda
Giacinto Butindaro
Tratto da: http://giacintobutindaro.org/2015/10/20/attenetevi-alle-sane-parole-dellapostolo-paolo/
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(87 minuti – scarica mp3 – predicazione del 07/10/2013)
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Su facebook ho trovato questa immagine forse tratta dalla rivista Cattolica “Famiglia Cristiana”, di cui è però sconosciuto l’anno di pubblicazione.
Tra i vari commenti una donna diceva: “Sembra pubblicato da famiglia musulmana… che memoria corta che abbiamo!”
Rimane comunque il fatto concreto che perfino nel Cattolicesimo Romano un tempo venivano insegnati dei valori coerenti coi dettami e i comandamenti della Parola di Dio, tali che ormai si fa veramente fatica a vederli perfino nel mondo Evangelico contemporaneo che si vanta tanto d’esser reputato “popolo di Dio”…
Nicola Iannazzo
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“Mogli, siate soggette ai vostri mariti, come al Signore; poiché il marito è capo della moglie, come anche Cristo è capo della Chiesa, egli, che è il Salvatore del corpo. Ma come la Chiesa è soggetta a Cristo, così debbono anche le mogli esser soggette a’ loro mariti in ogni cosa.
Chi sono i “cani” da cui l’apostolo Paolo avverte tutti i credenti di guardarsi? Ce lo dice subito dopo.
Sono i CATTIVI OPERAI, persone che si spacciano per servitori di Cristo ma non lo sono, il cui vero dio è il ventre; gente che ha l’animo alle cose della terra secondo la loro descrizione che segue poco dopo nella stessa lettera ai Filippesi:
“Siate miei imitatori, fratelli, e riguardate a coloro che camminano secondo l’esempio che avete in noi.
Perché molti camminano (ve l’ho detto spesso e ve lo dico anche ora piangendo), da nemici della croce di Cristo; la fine de’ quali è la perdizione, il cui dio è il ventre, e la cui gloria è in quel che torna a loro vergogna; gente che ha l’animo alle cose della terra.”
In mezzo alla Chiesa vedo che ci sono tanti che lottano in una maniera o nell’altra a favore degli animali (in particolare cani e gatti), nel senso che levano la loro voce contro il maltrattamento e la tortura degli animali e quindi contro coloro che li maltrattano e torturano. Sulle loro bacheche di Facebook per esempio si trovano foto e appelli di ogni genere per questa causa.
Ora, fermo restando che come Cristiani siamo contro il maltrattare e torturare gli animali voglio dirvi questo.
Gli stessi che lottano a favore dei cani e dei gatti però non muovono un dito o non dicono neppure una parola a favore delle pecore del Signore, quelle pecore per le quali l’Unigenito Figliuolo di Dio ha dato la Sua vita, infatti TACCIONO contro il maltrattamento e lo sfruttamento e la ‘tortura’ a cui sono sottoposti tante pecore del Signore da parte dei falsi ministri di Cristo.
“Del rimanente, fortificatevi nel Signore e nella forza della sua possanza. Rivestitevi della completa armatura di Dio, onde possiate star saldi contro le insidie del diavolo; poiché il combattimento nostro non è contro sangue e carne, ma contro i principati, contro le potestà, contro i dominatori di questo mondo di tenebre, contro le forze spirituali della malvagità, che sono ne’ luoghi celesti. Perciò, prendete la completa armatura di Dio, affinché possiate resistere nel giorno malvagio, e dopo aver compiuto tutto il dover vostro, restare in piè. State dunque saldi avendo presa Leggi tutto… “● Siamo in guerra (messaggio audio)”
“Voi li riconoscerete dai loro frutti. Si colgon forse delle uve dalle spine, o de’ fichi dai triboli? Così, ogni albero buono fa frutti buoni; ma l’albero cattivo fa frutti cattivi. Un albero buono non può far frutti cattivi, né un albero cattivo far frutti buoni” (Matteo 7:16-18).
Il cianciatore non ti viene a dire: ‘Le mie parole sono ciance’ ; il seduttore di menti non ti viene a dire: ‘Io seduco le menti dei semplici’ ; il ribelle non ti viene a dire: ‘Io mi rifiuto di ubbidire ai comandamenti di Dio’.
Sei tu che lo devi riconoscere e smascherarlo per quello che è. Ma affinchè tu possa farlo devi essere un credente che prega del continuo, che investiga e medita le Scritture, e che si santifica nel timore di Dio. Se farai queste cose, appena sentirai parlare uno di questi comprenderai subito chi hai davanti e ti guarderai da lui e metterai in guardia gli altri.
Chi ha orecchi da udire, oda
Giacinto Butindaro
Tratto da: http://giacintobutindaro.org/2013/12/18/sei-tu-che-lo-devi-riconoscere/
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“Guardati bene dal dimenticare il tuo Dio, l’Eterno, al punto da non osservare i suoi comandamenti, le sue prescrizioni e le sue leggi che oggi ti do; onde non avvenga, dopo che avrai mangiato a sazietà ed avrai edificato e abitato delle belle case, dopo che avrai veduto il tuo grosso e il tuo minuto bestiame moltiplicare, accrescersi il tuo argento e il tuo oro, ed abbondare ogni cosa tua, che il tuo cuore s’innalzi, e tu dimentichi il tuo Dio, l’Eterno, che ti ha tratto dal paese d’Egitto, dalla casa di schiavitù” (Deuteronomio 8:11-14)
“Guàrdati bene dal volgerti all’iniquità ….” (Giobbe 36:21)
“Guardatevi dal praticare la vostra giustizia nel cospetto degli uomini per esser osservati da loro; altrimenti non ne avrete premio presso il Padre vostro che è nei cieli” (Matteo 6:1).
Dal ‘vocabolario’ di tanti che si professano Cristiani sono scomparsi tanti sostantivi, aggettivi e verbi biblici. Anzi nel caso di alcuni, è meglio dire che essi non hanno mai fatto parte del loro vocabolario. La lista è lunghissima.
Quante truffe e rapine vengono perpetrate nel mondo nella vita di tutti i giorni da persone malvagie che si fingono una cosa o un’altra per poter portare a compimento i loro disegni malvagi.
Ecco alcuni titoli di notizie che sono molto eloquenti.
‘Si fingevano postine per entrare nelle case’
‘Si fingevano carabinieri per truffare i commercianti’
‘Si fingevano poliziotti per rapinare prostitute’
‘Mentre le donne fingevano di essere badanti, gli uomini ripulivano la casa di un anziano galatinese’