● Altra eresia di Francesco: anche chi non crede sarà perdonato da Dio
Ecco la parte della lettera dove Francesco dice questa cosa:
‘Innanzi tutto, mi chiede se il Dio dei cristiani perdona chi non crede e non cerca la fede. Premesso che – ed è la cosa fondamentale – la misericordia di Dio non ha limiti se ci si rivolge a lui con cuore sincero e contrito, la questione per chi non crede in Dio sta nell’obbedire alla propria coscienza. Il peccato, anche per chi non ha la fede, c’è quando si va contro la coscienza. Ascoltare e obbedire ad essa significa, infatti, decidersi di fronte a ciò che viene percepito come bene o come male. E su questa decisione si gioca la bontà o la malvagità del nostro agire’ (http://www.repubblica.it/cultura/2013/09/11/news/sintesi_lettera_bergoglio-66283390/?ref=HREA-1).
Quello che ha affermato Francesco è una eresia, in quanto Gesù Cristo ha detto chiaramente che per coloro che non credono nel Vangelo (che è l’annuncio della sua morte espiatoria e della sua resurrezione) c’è la condanna di Dio. E quindi quello che li aspetta dopo morti è il fuoco dell’Ades, e poi (quando risorgeranno in resurrezione di giudizio) quello della Geenna dove saranno tormentati nei secoli dei secoli.
Ecco cosa ha detto Gesù ai suoi discepoli:
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