Egli è altresì scritto…

Blog di Nicola Iannazzo

● Sulle linee cellulari umane usate per la produzione dei vaccini

vaccini-feti-abortitiWI-38 e MRC-5 sono le sigle di due linee cellulari di tessuto polmonare di due feti di circa 14 settimane, abortiti volontariamente negli anni 60. Vengono usate ancora per la produzione dei vaccini. C’è ne sono anche molte altre, come ad esempio le HEK293 e le PER.C6 provienenti da aborti avvenuti negli anni ’60, ’70 e ’80.

Quello che per la scienza viene considerato normale, non lo è però moralmente per chi teme Iddio e desidera per motivo di coscienza astenersi da tutto ciò che è male agli occhi del proprio Creatore, Salvatore e Signore, dato che l’aborto (ancor peggio se in cambio di un pagamento) si può considerare a tutti gli effetti un omicidio davanti a Dio!

Chi dunque pensa e accetta come l’empio Bergoglio (e non solo lui, leggete anche qui), che possa essere “moralmente accettabile” l’uso di vaccini prodotti da feti abortiti” (come ad esempio quelli prodotti da Pfizer, ModeRNA o AstraZeneca), ascolti bene le parole del Dottor Stefano Montanari e ci rifletta bene sopra… leggete poi con molta attenzione gli articoli che seguono.

Nicola Iannazzo

(Clicca qui o sull’immagine per riprodurre il video)

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Feti abortiti nei vaccini: ecco cosa sono WI-38 e MRC-5

In Italia, ad oggi, i 10 vaccini obbligatori che vengono somministrati ai bambini nei primi anni di vita comprendono quelli contro la poliomielite, la rosolia, la parotite, il morbillo e la varicella. Questi vaccini hanno due elementi comuni: primo, la malattia da cui ci proteggono ha origine virale. Secondo, la loro creazione avvenne usando cellule derivanti da feti abortiti. …

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Gennaio 26th, 2021 Posted by | Vaccini | 3 comments