Qual è la “pietra” su cui è fondata la Chiesa Cristiana?
Nel Vangelo di Matteo leggiamo:
“Ed egli (Gesù) disse loro: “E voi, chi dite che io sia? Simon Pietro rispondendo disse: tu sei il Cristo, il Figliuolo dell’Iddio vivente. E Gesù replicando disse: Tu sei beato Simone, figliuolo di Giona, perché non la carne e il sangue ti hanno rivelato questo, ma il Padre mio che è nei cieli. E io altresì ti dico: tu sei Pietro e su questa pietra edificherò la mia Chiesa” (Matteo 16:14-18). [1]
La Chiesa Cattolica, nell’interpretare queste parole asserisce che “la pietra”, cioè il fondamento della Chiesa Cristiana, è Pietro, e sulla errata interpretazione di questo passo fonda e giustifica il papato. I Cristiani evangelici interpretano questo passo alla luce degli altri brani della Bibbia che trattano lo stesso soggetto. Nella Parola di Dio leggiamo:
“Poiché nessuno può porre altro fondamento che quello già posto, cioè Cristo Gesù” (1 Corinzi 3:11; vedi anche 1 Pietro 2:4-8).
Inoltre, Cristo stesso afferma di essere “la pietra” (Marco 12:1-11; vedi anche Matteo 21:42-44).
Leggi tutto… “● Pietro non è la pietra su cui Cristo ha fondato la Sua Chiesa”
Giugno 2nd, 2014
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Da Repubblica.it: “Nel giorno della rinuncia al Pontificato di Benedetto XVI, i fotografi catturano l’attimo in cui un fulmine cade proprio sulla cupola di San Pietro. Le immagini simbolo di Alessandro Di Meo, fotografo dell’agenzia Ansa, e Filippo Monteforte per Afp (ansa)” http://www.repubblica.it/esteri/2013/02/11/foto/dimissioni_papa_fulmini_su_san_pietro_la_foto_simbolo-52433445/1/#1
Qui invece vediamo il video della Bbc con la prova definitiva che dimostra come almeno 2 fulmini consecutivi si sono abbattuti sul cupolone del Vaticano in piazza San Pietro, ieri 11 febbraio 2013, giorno in cui Benedetto XVI annuncia le sue dimissioni: Leggi tutto… “● I fulmini lanciati da Dio sulla cupola del Vaticano”
Febbraio 12th, 2013
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“E io altresì ti dico: Tu sei Pietro, e su questa pietra edificherò la mia Chiesa, e le porte dell’Ades non la potranno vincere.” (Matteo 16:18)
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1) Innanzitutto, non è ammissibile isolare questo passo del vangelo dal resto dei testi canonici.
Se fosse vero che con queste parole Gesù intendeva fare di Pietro “il primo papa”, ci sarebbe almeno qualche allusione negli Atti degli Apostoli, nelle Lettere di Paolo o nel resto del Nuovo Testamento. Invece, non risulta nemmeno una sola volta che Pietro abbia esercitato nella chiesa primitiva una funzione di comando.
2) Si noti che soltanto il Vangelo di Matteo riporta il brano “tu sei Pietro…”, quantunque anche Marco e Luca narrino la medesima scena (Marco 8:27-30 e Luca 9:18) e Giovanni ne faccia un accenno (Giovanni 6:68-70).
Questo è molto strano. TRE su QUATTRO evangelisti non riferiscono le parole che sarebbero la base di tutta la costruzione della dottrina sul papato.
E’ evidente che non le avevano interpretate nel senso dato dalla chiesa cattolica.
3) Si osservi ancora una cosa molto interessante: Leggi tutto… “● Dieci semplici e inoppugnabili ragioni bibliche per cui Pietro non fu il primo papa”
Settembre 20th, 2012
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Il papa viene definito anche infallibile quando parla ‘ex-cattedra’.
Ecco cosa dice il catechismo a tale riguardo: ‘Il Papa, da solo, non può errare nell’insegnarci le verità rivelate da Dio, ossia è infallibile come la Chiesa (quando da Pastore e Maestro di tutti i cristiani, definisce dottrine circa la fede ed i costumi)’ [1].
L’infallibilità papale fu dichiarata dogma dal concilio Vaticano I nel 1870 in questi termini:
‘Noi insegniamo, e definiamo essere dogma divinamente rivelato che il Romano Pontefice, quando parla ex cathedra, cioè quando, adempiendo il suo ufficio di pastore e maestro di tutti i cristiani, in virtù della sua suprema autorità apostolica, definisce che una dottrina riguardante la fede o i costumi dev’essere ritenuta da tutta la chiesa, per quell’assistenza divina che gli è stata promessa nel beato Pietro, gode di quella infallibilità, di cui il divino Redentore ha voluto dotata la sua chiesa, allorché definisce la dottrina riguardante la fede o i costumi. Quindi queste definizioni sono irreformabili per virtù propria, e non per il consenso della chiesa [2]. Se poi qualcuno – Dio non voglia! – osasse contraddire questa nostra definizione; sia anatema’ [3].
Confutazione
Cominciamo col dire che i teologi papisti dicono che il papa è infallibile solo quando insegna come papa, e non anche quando insegna esprimendo il suo parere personale; e che come uomo, può operare bene ed operare male, cioè può peccare; ma a nostro giudizio queste affermazioni sono solo affermazioni di comodo che servono solo a dire, nel caso il loro papa dicesse qualcosa di storto anche agli occhi dei suoi fedeli seguaci o si rendesse colpevole di qualche grave delitto, che egli è un uomo come tutti gli altri; quindi in sostanza costituiscono uno scudo contro eventuali critiche.
Ma noi diciamo: ma nella pratica qual è Leggi tutto… “● Colui che viene chiamato papa non è infallibile ‘ex cathedra’”
Settembre 3rd, 2012
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Nel corso dei secoli si sono succeduti centinaia di papi nella chiesa romana. Ora, mediante i seguenti esempi di papi che hanno sottoscritto eresie, si sono contraddetti e sono stati dichiarati eretici, dimostreremo la fallibilità dei papi anche nelle loro dichiarazioni ufficiali:
– Liberio (352-366) aderì formalmente all’eresia ariana (che negava la divinità di Gesù Cristo) [1], sottoscrivendo la professione di fede eretica del concilio di Sermio e giungendo perfino a scomunicare Atanasio che difendeva la divinità di Cristo. Sia i suoi predecessori che lui stesso avevano di già condannato l’eresia di Ario; in seguito, Leggi tutto… “● Le prove della fallibilità dei papi”
Settembre 3rd, 2012
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Alcune persone, imbarazzate dallo scandalo, pretendono che Giovanni Paolo II non abbia mai baciato il Corano [1]. Oppure dicono che il ritratto libro nella fotografia non sia il Corano, o affermano che si tratti di un montaggio fotografico!
Queste obiezioni sono facili da smontare.
Innanzitutto, c’è la testimonianza del Patriarca caldeo cattolico Raphaël I BiDawid (1922-2003), che era presente a quell’incontro [2]:
“Il 14 maggio sono stato ricevuto dal Papa, con una delegazione composta dall’iman sciita della moschea sunnita Khadum e dal presidente del consiglio di amministrazione della Banca islamica irachena. C’era anche un rappresentante del Ministero iracheno della religione […]. Alla fine dell’udienza, il Papa si è inchinato davanti al libro sacro musulmano, il Corano, presentato dalla delegazione, e lo ha baciato in segno di rispetto. La foto di questo gesto è stata Leggi tutto… “● Quando Karol Wojtyła baciò il Corano”
Febbraio 16th, 2012
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A sei anni dalla morte del papa polacco
Il Vaticano annuncia: «Wojtyla sarà beatificato il primo maggio 2011»
Iniziati i lavori nella basilica di San Pietro per la realizzazione di una tomba
CITTÀ DEL VATICANO – Karol Wojtyla sarà beatificato il primo maggio 2011. L’annuncio della beatificazione di papa Wojtyla è stato dato con la promulgazione del decreto che attribuisce un miracolo all’intercessione di Giovanni Paolo II. Il direttore della sala stampa vaticana, padre Federico Lombardi, ha quindi annunciato che il rito di beatificazione avverrà il primo maggio, II domenica di Pasqua, della Divina misericordia, e sarà presieduto dal Papa. Benedetto XVI dunque ha apposto la sua firma sul fascicolo della beatificazione di Giovanni Paolo II ricevuto dal prefetto della congregazione per le Cause dei Santi il card. Angelo Amato.
I TEMPI – La beatificazione di Karol Wojtyla-Giovanni Paolo II avverrà dopo sei anni dalla morte, il 2 aprile del 2005. Benedetto XVI infatti ha derogato alle norme canoniche che prevedono si aspettino cinque anni dalla morte per aprire il processo canonico per la beatificazione. Il 13 maggio 2005, a poche settimane dalla sua elezione, invece, papa Ratzinger, nella cattedrale di San Giovanni, davanti al clero romano, annunciò in latino la propria decisione di consentire l’apertura immediata della causa canonica per Giovanni Paolo II. Era stato proprio il papa polacco a derogare per la prima volta a questa norma, consentendo l’immediato avvio del processo canonico per madre Teresa di Calcutta, morta nel 1997 e beatificata nel 2003. La conclusione nel 2011 del processo di beatificazione per Wojtyla indica che si è lavorato molto, esaminando una mole immensa di documenti e ascoltando tantissimi testimoni, per analizzare un pontificato di quasi 27 anni e l’intera vita di un personaggio che ha segnato la storia ecclesiale e non solo del Novecento.
LA TOMBA – Nella basilica di San Pietro sono già iniziati i lavori per la realizzazione di una tomba che, incastonata in uno degli altari, ospiterà il corpo del papa polacco una volta diventato beato. Dopo diverse ipotesi che sotto la forma di progetti sono passate per la scrivania dell’arciprete della basilica, il cardinale Angelo Comastri, Papa Ratzinger ha approvato quello che vedrà le spoglie di Wojtyla traslate dalle Grotte Vaticane, dove si trovano ora, alla cappella di San Sebastiano collocata alla destra della navata centrale tra la Pietà di Michelangelo e la Cappella del Santissimo Sacramento. Al momento, la cappella, oltre alle statue di Pio XI e Pio XII poste ciascuna a un lato, ospita il monumento del beato Innocenzo XI per le quali comunque l’ufficio tecnico della Fabbrica di San Pietro ha già individuato una nuova collocazione presso l’altare della Trasfigurazione di Cristo. Lo spazio sottostante al mosaico di San Sebastiano, da cui hanno preso avvio i lavori con un’ opera di ripulitura, sarà dunque occupato dalla salma di Giovanni Paolo II, dopo la cerimonia di beatificazione.
DUE PROGETTI – La notizia della traslazione della salma di Wojtyla una volta concluso il processo di beatificazione era stata confermata dal cardinale Comastri nel febbraio scorso. Allora però l’arciprete della basilica vaticana era ancora incerto sulla collocazione precisa della tomba solenne. Ora appare chiaro che il progetto di collocarla dal lato della Porta della Preghiera vicino l’ingresso di Santa Marta, soluzione che avrebbe agevolato il notevole afflusso di pellegrini atteso sulla tomba del papa polacco, è tramontato a favore di una che colloca il monumento più centralmente nella basilica ma sempre a una distanza relativamente ridotta dall’ingresso principale per favorire il via vai del popolo del «Santo subito» che, già in fermento per l’avvicinarsi della beatificazione, prevedibilmente affollerà la cappella copioso. Per quanto riguarda più nello specifico la realizzazione della tomba, due sono i progetti al vaglio. Si tratterà o di un monumento in pietra, senza esposizione del corpo, o una teca in cui la salma sarà esposta con il volto ricoperto da una leggera maschera di protezione, realizzata in cera per ricalcare in maniera fedele i lineamenti di Giovanni Paolo II, come già avvenne per Giovanni XXIII. (fonte: Ansa)
Notizia tratta da: http://www.corriere.it/cronache/11_gennaio_14/wojtyla-beatificato-maggio_cc42fff8-1fce-11e0-aeb3-00144f02aabc.shtml
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Gennaio 14th, 2011
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1) Il nome PAPA significa “PADRE”. Egli si definisce ed è chiamato ”il santo padre”, ma questo titolo spetta solo a Dio Padre Onnipotente, unico e solo senza peccato. – Egli dice di essere il ”capo della chiesa” quando a Cristo solamente appartiene il primato della Chiesa e di ogni cosa. – Egli ancora afferma di essere il ”vicario di Cristo” cioè il rappresentante di Cristo in terra. Questo titolo spetta esclusivamente allo Spirito Santo (Giovanni 16:13-14). Gesù non approva questi titoli onorifici, leggiamo nella Bibbia Matteo 23:8-9-10 Leggi tutto… “● Il PAPA… e la Parola di Dio”
Ottobre 2nd, 2010
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nicola iannazzo |
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L’APOSTOLO PIETRO
Puoi provare con la Bibbia:
1) Che l’apostolo Pietro fosse il primo Papa?
2) Che egli esercitasse l’Ufficio di Papa in Roma per 25 anni?
3) Che egli fosse il «Principe degli Apostoli » e il capo visibile della Chiesa di Cristo?
4) Che egli avesse ricevuto dal Signore la «suprema Pontificia Potestà», cioè il primato di giurisdizione su tutta la Chiesa Cristiana? (Leggi Matteo 20:26, 28; 1 Pietro 5:1).
5) Che queste prerogative fossero poi dall’apostolo Pietro trasmesse ai vescovi di Roma quali suoi successori fino al giorno d’oggi?
Leggi tutto… “● Alcune domande sull’apostolo Pietro e sul papa, per cattolici di buona volontà…”
Agosto 6th, 2010
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nicola iannazzo |
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Noi rifiutiamo di riconoscere nel papa il Capo della Chiesa universale quale successore dell’apostolo Pietro perché l’apostolo Pietro non fu affatto costituito capo della Chiesa da Gesù Cristo e quindi Egli non potè trasmettere a nessun successore questo incarico.
Se si leggono attentamente gli Scritti del Nuovo Testamento si vedrà che il capo della Chiesa è uno solo, e cioè Gesù Cristo che ora è alla destra di Dio Padre. Questo concetto è qualcosa che viene attestato da Paolo. Ecco le sue dichiarazioni in merito.
Leggi tutto… “● Perchè rifiutiamo di riconoscere nel papa il Capo della Chiesa universale quale successore dell’apostolo Pietro”
Agosto 1st, 2010
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nicola iannazzo |
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