● “Gli irreligiosi”: Anche costoro schiva (2 Timoteo 3:6)
“Or sappi questo, che negli ultimi giorni verranno dei tempi difficili; perché gli uomini saranno egoisti, amanti del danaro, vanagloriosi, superbi, bestemmiatori, disubbidienti ai genitori, ingrati, IRRELIGIOSI, senz’affezione naturale, mancatori di fede, calunniatori, intemperanti, spietati, senza amore per il bene, traditori, temerarî, gonfi, amanti del piacere anziché di Dio, aventi le forme della pietà, ma avendone rinnegata la potenza.” (2 Timoteo 3:1-5)
“…anche costoro… schiva” (2° Timoteo 3:6).
Vorrei farvi notare che Paolo reputa gli “irreligiosi”, persone da evitare.
Infatti in 2° Timoteo lui dice: “… anche costoro (tra cui gli “irreligiosi”) schiva” (2° Timoteo 3:6).
Noi perciò facciamo bene a dire di non “appartenere” ad una determinata religione (nè ebraica, ne cattolica, nè evangelica, ecc…), ma faremmo male nel ritenerci “irreligiosi”, altrimenti ci includeremmo tra coloro che Paolo reputa persone da schivare.
Possiamo perciò benissimo reputarci “uomini religiosi” (cioè devoti e timorati della Divinità), credenti (cioè nel Dio Uno e Trino), e cristiani (cioè seguaci di Cristo). Non pecchiamo affatto nel ritenerci tali.
E’ evidente quindi che colui o colei che disprezzano sia la “religione”, che la “religiosità”, implicitamente si reputino loro stessi degli “irreligiosi”, includendosi così tra i peccatori di 2° Timoteo 3:1,5 !
Nicola Iannazzo
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