Perché in questo articolo apparso su un sito delle ADI (http://www.evangelo.it/wp/unioni-gay-niente-panico/) che sta circolando anche su Facebook non si condanna con franchezza l’omosessualità (non viene detto che è peccato agli occhi di Dio o un’abominazione), e non si dice che gli omosessuali non erediteranno il regno di Dio ma saranno gettati nel fuoco eterno, e che bisogna dire loro di ravvedersi e di credere nel Vangelo di Cristo?
Ieri 12 maggio 2016 è’ stata varata la legge da tanto tempo discussa che “regolarizza” le unioni civili, ma noi come discepoli di Cristo Gesù non possiamo che essere contrari a tale legge perché le convivenze eterosessuali e quelle omosessuali sono peccati agli occhi di Dio, in quanto le prime sono peccato di fornicazione e le seconde peccato di omosessualità, e sia i fornicatori che gli omosessuali non erediteranno il Regno di Dio (1° Corinzi 6:9).
Eppure, di fronte a questa legge quale posizione prendono i vertici ed i pastori delle ADI, così orgogliosi tra l’altro di aver ottenuto da tanti anni attraverso l’intesa con lo Stato l’autorizzazione statale di sposare per decreto del Ministero dell’Interno?
Qualcuno li ha sentiti forse dissentire, protestare oppure opporsi in qualche modo ad essa?
Ma avete notato che taluni che esaltarono ed elogiarono pubblicamente il comico Roberto Benigni nel dicembre 2014 per quello che aveva detto commentando i dieci comandamenti sulla RAI e che addirittura dissero che aveva parlato da parte di Dio – quando invece disse un sacco di menzogne contro la Parola di Dio (https://youtu.be/HW_TONbHbrk) – e che i pastori addirittura dovevano prendere esempio da Benigni (per citare solo alcune delle cose perverse che in quei giorni i nostri occhi dovettero leggere): adesso che un senatore della Repubblica nell’aula del Senato davanti a tutto il mondo ha proclamato con gravità e franchezza la Parola di Dio contro gli omosessuali e l’omosessualità (https://youtu.be/yMhHAisaXxQ), citandola semplicemente, a distanza di alcuni giorni da quando questo senatore ha semplicemente citato la Parola contro il peccato, non si sono degnati di menzionarlo e di dedicargli due righe o due parole? Come mai?
Questa è una parte del discorso che il senatore Domenico Scilipoti ha fatto al Senato sulle unioni civili il 3 febbraio 2016. Vale la pena ascoltarlo e condividerlo, perché comunque sia ha avuto il coraggio di proclamare quello che dice la Parola di Dio contro l’omosessualità e gli omosessuali in un’aula del Parlamento Italiano prendendosi per questo tanti insulti e offese, e basta leggere i commenti che sono arrivati sul sito del Fatto Quotidiano proprio sotto questo video per rendersene conto.
Ecco come si è espresso il senatore Lucio Malan, valdese – di cui vi ricordo Alessandro Iovino delle ADI è il segretario particolare – sulle unioni civili ieri 30 gennaio 2016 al Family Day:
«Le unioni civili vanno bene, vanno bene, è giusto riconoscere determinati diritti, che in parte sono già riconosciuti dalla giurisprudenza, alle coppie anche dello stesso sesso. Non possono essere equiparate al matrimonio, perché il matrimonio è un’altra cosa, è l’unione tra un uomo e una donna che è feconda per natura, altre unioni non lo sono»
Che dire? Vergognoso. In questa maniera infatti viene riconosciuto agli omosessuali il diritto di peccare! Gli omosessuali infatti peccano secondo la legge di Dio, secondo che è scritto: “Non avrai con un uomo relazioni carnali come si hanno con una donna: è cosa abominevole.” (Levitico 18:22), e quindi chi li favorisce concedendo loro dei diritti o approvandoli, come fa il senatore Malan, non fa altro che fortificare le loro mani nel fare ciò che è abominevole agli occhi di Dio e quindi aiutarli a diffondere l’iniquità.
Vi esorto, fratelli, a guardarvi e ritirarvi da chiunque parla e ragiona in questa maniera.
Ecco i Battisti in Italia cosa fanno. Una vergogna e uno scandalo.
Ravvedetevi e convertitevi dalle vostre vie malvagie, voi che approvate e fate queste cose.
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Cagliari, primo “matrimonio” gay – Chiesa battista sposa Damiano e Sergio
Nella foto: sulla destra, Damiano e Sergio (da Facebook)
“Ci siamo sposati e siamo molto felici”. Il rito che ha unito Sergio e Damiano non è un matrimonio a tutti gli effetti, si chiama benedizione di coppia. “Siamo i primi in Sardegna e, anche se siamo molto cattolici, ci siamo affidati alla chiesa evangelica battista di Cagliari che ci ha permesso di coronare un sogno”. Damiano Meloni è un credente che colleziona rosari mentre suo “marito” Sergio Leggi tutto… “● Chiesa Battista di Cagliari ‘benedice’ coppia omosessuale”
“Poiché è parso bene allo Spirito Santo ed a noi di non imporvi altro peso all’infuori di queste cose, che sono necessarie; cioè: che v’asteniate dalle cose sacrificate agl’idoli, dal sangue, dalle cose soffocate, e dalla fornicazione; dalle quali cose ben farete a guardarvi. State sani”. (Atti 15:28-29)
“Non sapete voi che gli ingiusti non erederanno il regno di Dio? Non v’illudete; né i fornicatori, né gl’idolatri, né gli adulteri, né gli effeminati, né i sodomiti, né i ladri, né gli avari, né gli ubriachi, né gli oltraggiatori, né i rapaci erederanno il regno di Dio. (1° Corinzi 6:9,10)
Sul sito del comune di Roma leggiamo a proposito del Registro Municipale delle Unioni Civili:
‘Nel Registro vengono iscritte le forme di convivenza fra due persone, anche dello stesso sesso, legate reciprocamente da vincoli affettivi, economici, di mutua assistenza e di solidarietà, che non accedano volontariamente all’istituto giuridico del matrimonio e/o che siano impossibilitate a contrarlo’ (fonte: http://www.comune.roma.it/).
Come discepoli di Cristo Gesù dunque non possiamo che essere contrari a tale registro perché le convivenze eterosessuali e quelle omosessuali sono peccati agli occhi di Dio, in quanto le prime sono peccato di fornicazione e le seconde peccato di omosessualità, e sia i fornicatori che gli omosessuali non erediteranno il Regno di Dio (1 Corinzi 6:9).
E questa è la ragione per cui esortiamo sia i fornicatori che gli omosessuali a ravvedersi e convertirsi dai loro peccati a Dio, e a fare opere degne di ravvedimento.
Se dunque li esortiamo a ravvedersi e convertirsi, come possiamo essere d’accordo che essi commettano fornicazione, o commettano uomini con uomini cose turpi? Come possiamo dare la nostra approvazione a ‘unioni’ illecite agli occhi di Dio? Andremmo contro la Parola di Dio se lo facessimo.
Dunque esorto la fratellanza a schierarsi con franchezza CONTRO il registro delle unioni civili, in quanto la Parola di Dio ci comanda di riprendere le opere infruttuose delle tenebre (Efesini 5:11) e non di approvarle o appoggiarle!
Sul sito http://www.cataniatoday.it/ leggiamo quanto segue:
Unioni civili e la Chiesa cristiana evangelica di Catania: Precisazioni
Comunicato Stampa
La conferenza stampa del 28 Febbraio tenutasi nella sala “Coppola” del Comune di Catania e la conferenza plenaria tenutasi alle Ciminiere di Catania l’1 Marzo hanno suscitato, nella settimana a seguire a mezzo stampa/audio, vari interventi dal mondo laico, politico, amministrativo e religioso.
Pertanto: 1 RIBADIAMO DI NON ESSERE CONTRARI AL REGISTRO DELLE UNIONI CIVILI ma paventiamo che, se da un lato genererà effetti positivi e ordinativi a livello amministrativo, altresì, si avranno effetti moralmente devastanti nei riguardi del matrimonio e della famiglia;
‘Una coppia a tutti gli effetti. A tre anni dal loro matrimonio londinese, dove si sono sposati usufruendo della legge sulla “civil partnership”, Cristian, ricercatore in una ditta farmaceutica, e Federico, sviluppatore software, si sono finalmente visti riconoscere la loro unione da un’istituzione italiana: il Comune di Milano, che gli ha permesso di iscriversi nel registro delle unioni civili dopo una sentenza favorevole del tribunale civile. E’ la prima volta che succede nel nostro Paese. “E’ un grande successo, che speriamo incentivi altre coppie a chiedere il riconoscimento delle loro unioni e apra la strada a una legislazione nazionale finalmente di livello europeo”, ha detto l’avvocato e consigliere comunale Marilisa D’amico, che ha seguito la coppia nella sua battaglia insieme all’avvocato Massimo Clara – (Fonte: Repubblica.it)
Il Comune di Milano ha detto dunque ‘Sì’ a questa cosa. Noi invece diciamo ‘NO’ a questa cosa perchè l’omosessualità è cosa abominevole nel cospetto di Dio secondo che è scritto: “Non avrai con un uomo relazioni carnali come si hanno con una donna: è cosa abominevole” (Levitico 18:22), e poi perchè il matrimonio stabilito da Dio è solo tra un uomo e una donna, secondo che è scritto: “Perciò l’uomo lascerà suo padre e sua madre e si unirà alla sua moglie, e saranno una stessa carne” (Genesi 2:24). Gli omosessuali quindi non erediteranno il Regno di Dio, ma alla loro morte se ne andranno nel fuoco dell’Ades nei tormenti.
Ma le Chiese Evangeliche dove sono?
Perchè stanno in silenzio contro queste abominazioni?