● Perché non credere alle dottrine della Torre di Guardia
Confutazione della falsa resurrezione di Cristo insegnata dai Testimoni di Geova
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Perché non credere alle dottrine della Torre di Guardia
a cura di R. Mignard
Gli insegnamenti contenuti nella Bibbia sono in netto contrasto con le dottrine divulgate dalla Torre di Guardia (l’Organizzazione che si occupa della diffusione delle dottrine geoviste, conosciuta anche come Watch Tower). Quindici delle loro principali dottrine sono di seguito confutate concisamente
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1) I Testimoni di Geova insegnano che Gesù Cristo è un Essere creato – sarebbe, cioè, un altro dio.
Questo errore dottrinale nasce da una traduzione falsata presente nella loro versione (la “Traduzione del Nuovo Mondo”), che rende Giovanni 1:1 con: “E la Parola era un dio” (per dettagli e approfondimenti si legga l’ultima parte di questo studio).
Isaia nega enfaticamente questo errore in 43:10, 44:6, e 45:5,21; ciò dimostra che la loro traduzione di Giovanni 1:1 è illegittima.
- “Prima di me nessun Dio fu formato, e dopo di me, non v´è ne sarà alcuno.” (Isaia 43:10)
- “Così parla l´Eterno, re d´Israele e suo redentore, l´Eterno degli eserciti: Io sono il primo e sono l´ultimo, e fuori di me non v´è Dio.” (Isaia 44:6)
- “Io sono l´Eterno, e non ve n´è alcun altro; fuori di me non v´è alcun Dio!“ (Isaia 45:5)
- “E non v´è altro Dio fuori di me, un Dio giusto, e non v´è Salvatore fuori di me!” (Isaia 45:21)
Quattro volte Dio dichiara l’impossibilità che vi sia “un altro dio” o “un dio” all’infuori di Lui.
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2) I Testimoni di Geova negano la divinità di Gesù Cristo.
La Bibbia ci dimostra che il Signore Gesù Cristo è Dio (che loro chiamano Geova, vedere qui).
I brani Isaia 41:4, 44:6 e 48:12 affermano che l’attributo di “Primo e Ultimo” appartiene soltanto a Dio.
- “Chi ha operato, chi ha fatto questo? Colui che fin dal principio ha chiamato le generazioni alla vita; io, l´Eterno, che sono il primo, e che sarò cogli ultimi sempre lo stesso.”(Isaia 41:4)
- “Così parla l´Eterno, re d´Israele e suo redentore, l´Eterno degli eserciti: Io sono il primo e sono l´ultimo, e fuori di me non v´è Dio.” (Isaia 44:6)
- “Ascoltami, o Giacobbe, e tu, Israele, che io ho chiamato. Io son Colui che è; io sono il primo, e son pure l´ultimo.” (Isaia 48:12)
In Apocalisse 1:7,8,17 e 22:13, Gesù ha proprio questo attributo, che lo rivela essere lo stesso Dio di cui si parla in Isaia e nell’intero Antico Testamento.
- “Ecco, egli viene colle nuvole; ed ogni occhio lo vedrà; lo vedranno anche quelli che lo trafissero, e tutte le tribù della terra faranno cordoglio per lui. Sì, Amen. Io son l´Alfa e l´Omega, dice il Signore Iddio che è, che era e che viene, l´Onnipotente.” (Apocalisse 1:7,8)
- “E quando l´ebbi veduto, caddi ai suoi piedi come morto; ed egli mise la sua man destra su di me, dicendo: Non temere; io sono il primo e l´ultimo, e il Vivente; e fui morto, ma ecco son vivente per i secoli dei secoli, e tengo le chiavi della morte e dell´Ades.” (Apocalisse 1:17,18)
- “Io son l´Alfa e l´Omega, il primo e l´ultimo, il principio e la fine.” (Apocalisse 22:13)
Isaia 45:22,25 parla dell’adorazione universale che un giorno tutte le persone renderanno a Dio. Filippesi 2:9-11 applica questo passaggio a Gesù Cristo.
- “Volgetevi a me e siate salvati, voi tutte le estremità della terra! Poiché io sono Dio, e non ve n´è alcun altro. Per me stesso io l´ho giurato; è uscita dalla mia bocca una parola di giustizia, e non sarà revocata: Ogni ginocchio si piegherà davanti a me, ogni lingua mi presterà giuramento. Solo nell´Eterno, si dirà di me, è la giustizia e la forza; a lui verranno, pieni di confusione, tutti quelli ch´erano accesi d´ira contro di lui. Nell´Eterno sarà giustificata e si glorierà tutta la progenie d´Israele.” (Isaia 45:22,25 1:7,8)
- “Ed è perciò che Dio lo ha sovranamente innalzato e gli ha dato il nome che è al di sopra d´ogni nome, affinché nel nome di Gesù si pieghi ogni ginocchio nei cieli, sulla terra e sotto la terra, e ogni lingua confessi che Gesù Cristo è il Signore, alla gloria di Dio Padre.” (Filippesi 2:9,11)
Isaia 44:22,24 annuncia Dio come redentore. Efesini 1:7 stabilisce che Gesù Cristo è quel redentore.
- “Io ho fatto sparire le tue trasgressioni come una densa nube, e i tuoi peccati, come una nuvola; torna a me, perché io t´ho riscattato. Cantate, o cieli, poiché l´Eterno ha operato! Giubilate, o profondità della terra! Date in grida di gioia, o montagne, o foreste con tutti gli alberi vostri! Poiché l´Eterno ha riscattato Giacobbe, e manifesta la sua gloria in Israele! Così parla l´Eterno, il tuo redentore“ (Isaia 44:22,24)
- “Poiché in Lui noi abbiamo la redenzione mediante il suo sangue, la remissione de´ peccati, secondo le ricchezze della sua grazia” (Efesini 1:7)
In Isaia 45:24 Dio è la nostra giustizia. In 1 Corinzi 1:30, Gesù Cristo è la nostra giustizia.
- “Solo nell´Eterno, si dirà di me, è la giustizia“ (Isaia 45:24)
- “E a lui voi dovete d´essere in Cristo Gesù, il quale ci è stato fatto da Dio sapienza, e giustizia… “ (1° Corinzi 1:30)
Isaia 43:11 riserva e attribuisce a Dio soltanto l’opera di salvezza dell’uomo:
- “Io, io sono l´Eterno, e fuori di me non v´è salvatore.” (Isaia 43:11)
Tito 2:13 insegna che Gesù Cristo è IL Salvatore, rivelandoLo come l’Iddio del brano di Isaia 43.
- “… aspettando la beata speranza e l´apparizione della gloria del nostro grande Iddio e Salvatore, Cristo Gesù“ (Tito 2:13)
Invitiamo ogni sincero studente della Bibbia a leggere e confrontare i versi appena elencati.
La cosa veramente grave è che i Testimoni di Geova hanno alterato gran parte della Sacra Scrittura per farle riflettere le loro idee (si veda questo documento).
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3) I Testimoni di Geova negano la personalità e la divinità dello Spirito Santo.
Dei molti passaggi della Scrittura che essi usano per sostenere questo, è rappresentativo quello di Giovanni 16:13, 14.
- “… ma quando sia venuto lui, lo Spirito della verità, egli vi guiderà in tutta la verità, perché non parlerà di suo, ma dirà tutto quello che avrà udito, e vi annunzierà le cose a venire. Egli mi glorificherà perché prenderà del mio e ve l´annunzierà.” (Giovanni 16:13,14)
Otto volte il Signore Gesù si riferisce allo Spirito Santo usando il pronome personale maschile. La parola greca “Spirito” è neutra, eppure il pronome utilizzato non è “esso”, ma piuttosto “egli” o “sé”. Ciò potrebbe sembrare non corretto grammaticalmente, in quanto il pronome dovrebbe concordare con il genere del nome, ma in tal modo Cristo stava riconoscendo la personalità dello Spirito Santo.
Se lo Spirito Santo non fosse una persona, ma solo una forza, Cristo avrebbe usato il pronome “esso” e la grammatica della frase sarebbe rimasta intatta.
Anche la traduzione del Nuovo Mondo dei Testimoni di Geova riconosce la personalità dello Spirito Santo nella traduzione di questi due versi. La divinità dello Spirito Santo è chiaramente dimostrata nei seguenti passaggi che ogni credente sincero vorrà studiare con attenzione: Atti 5:3,4; 1 Corinzi 3:16; 2 Corinzi 13:14.
Inoltre, confrontando Isaia 6:8-10 con Atti 28:25-27, diventa evidente che il Dio menzionato in Isaia 6 è lo Spirito Santo.
- “Poi udii la voce del Signore che diceva: “Chi manderò? E chi andrà per noi?” Allora io risposi: “Eccomi, manda me!” Ed egli disse: “Va´ e di´ a questo popolo: Ascoltate, sì, ma senza capire; guardate, sì, ma senza discernere! Rendi insensibile il cuore di questo popolo, rendigli duri gli orecchi, e chiudigli gli occhi, in guisa che non vegga co´ suoi occhi, non oda co´ suoi orecchi, non intenda col cuore, non si converta e non sia guarito!” (Isaia 6:8,10)
- “E non essendo d´accordo fra loro, si ritirarono, dopo che Paolo ebbe detta quest´unica parola: Ben parlò lo Spirito Santo ai vostri padri per mezzo del profeta Isaia dicendo: Va´ a questo popolo e di´: Voi udrete coi vostri orecchi e non intenderete; guarderete coi vostri occhi, e non vedrete; perché il cuore di questo popolo s´è fatto insensibile, son divenuti duri di orecchi, e hanno chiuso gli occhi, che talora non veggano con gli occhi, e non odano con gli orecchi, e non intendano col cuore, e non si convertano, ed io non li guarisca.” (Atti 28:25,27)
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4) I Testimoni di Geova negano la resurrezione fisica e corporea di Gesù Cristo dai morti.
La loro dottrina dichiara che “l’uomo Gesù è morto, solo il Suo spirito è risorto”. Ma la testimonianza di Gesù Cristo è ben diversa (Luca 24:36-45).
Anche solo uno sguardo casuale al verso 39 di Luca: “Toccatemi e guardate, perché uno spirito non ha carne e ossa, come vedete che ho io” (Luca 24:39), dissipa ogni dubbio circa la Sua resurrezione fisica.
Tommaso incontrò il Cristo fisicamente risorto (Giovanni 20:24-29), come fecero gli altri discepoli che mangiarono del pesce con Lui (Giovanni 21:12-14). Paolo testimoniò della resurrezione corporea di Gesù Cristo in 1 Corinzi 15:3-19. Le guardie alla tomba, i capi sacerdoti, e il Sinedrio non si sarebbero mai comportati come leggiamo in Matteo 28:11,15 se “solo il Suo spirito risuscitò”.
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5) I Testimoni di Geova negano la dottrina biblica della trinità.
Sebbene i Testimoni di Geova ritengano che la verità della trinità sia una sciocchezza, nondimeno essa è parte della rivelazione di Dio.
Studiando la Scrittura si scopre che c’è una Persona conosciuta come il Padre, che è Dio (Efesini 1:2). C’è un’altra Persona chiamata il Figlio, Cristo, Gesù, Gesù Cristo, “nostro grande Dio e Salvatore Gesù Cristo”, che è Dio (Tito 2:13). C’è infine una terza Persona chiamata Spirito Santo, Spirito di Dio, che è Dio (Atti 5:3,4). La parola greca “theos” (Dio), è usata per tutte e tre le Persone, attribuendo così la divinità a ciascuna di esse. Si notino anche i riferimenti alla trinità in Isaia 48:16,17; Matteo 3:16-17, 28:19; e 2 Corinzi 13:14.
La conclusione è semplicemente che esiste un solo Dio, che esiste in tre Persone di un’unica essenza, identiche in natura, con gli stessi attributi e perfezioni.
La Trinità nel Vecchio Testamento
(86 minuti – mp3)
La Trinità nel Nuovo Testamento
(90 minuti – mp3)
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6) I Testimoni di Geova negano il ritorno fisico e visibile di Gesù Cristo.
Essi affermano: “Non dobbiamo credere che Egli tornerà di nuovo come essere umano”. “La venuta è più propriamente traducibile come presenza e si riferisce alla presenza invisibile del Signore“.
In contrasto, chi legge la Scrittura scopre la verità che Gesù Cristo STA per ritornare fisicamente, e in senso letterale. In Apocalisse 1:7 è scritto: “ogni occhio Lo vedrà”; in 1 Tessalonicesi 4:16,17: “il Signore stesso discenderà dal cielo”; e in Atti 1:10,11 è scritto molto chiaramente che Egli “ritornerà nella medesima maniera in cui lo avete visto andare in cielo”.
La testimonianza di questi passaggi è irrefutabile.
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7) I Testimoni di Geova negano che i credenti, subito dopo morti, vadano nella presenza di Cristo.
Secondo 2 Corinzi 5:8, Filippesi 1:21-24, e Luca 16:20-22, il credente, immediatamente dopo morto, passa nella presenza di Cristo. Il corpo dorme sulla terra (Giovanni 11:11-14), in attesa della risurrezione (1 Corinzi 15:20-23), mentre anima e spirito, ora separate dal corpo (Giacomo 2:26), passano in cielo.
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8) I Testimoni di Geova si oppongono alla speranza dei credenti di andare in cielo.
Giovanni 14:1-3; Filippesi 3:20,21; 1 Pietro 1:3-5; e Apocalisse 3:12 sono solo alcuni dei molti passaggi della Scrittura che parlano della “viva speranza” di essere con Cristo per l’eternità.
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9) I Testimoni di Geova negano la realtà e l’eternità del futuro castigo eterno.
La Scrittura insegna la realtà dell’inferno. Il Signore Gesù Cristo parlò più dell’inferno che del cielo e descrive l’inferno come una fornace di fuoco (Matteo 13:49-50), un luogo originariamente creato per la condanna di Satana e dei suoi emissari (Matteo 25:41), e un fuoco inestinguibile (Marco 9:42-48). Inoltre, Egli insistè sul fatto che l’inferno è eterno. La parola greca tradotta con “eterno” è aionios, che significa “senza fine”. Significativamente, questa parola è anche usata per descrivere la vita eterna menzionata in Giovanni 3:16. L’eternità di Dio in Romani 16:26 è deliberatamente usata da Cristo per descrivere la durata dell’inferno (Matteo 18:8), e anche da Giovanni in Apocalisse 14:11. Aionios non ha un doppio significato. Se significa che Dio è eterno, e che la vita che il credente riceve è eterna, allora significa che anche l’inferno è eterno.
Confutazione della dottrina “il fuoco dell’inferno è allegorico e la Nuova Gerusalemme è un simbolo”
(114 minuti – mp3)
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10) I Testimoni di Geova negano la perfetta salvezza mediante il sacrificio di Cristo sulla croce.
Senza alcun fondamento scritturale, i Testimoni di Geova insegnano che il Millennio, il regno di mille anni di Cristo sulla terra, riguarderà tutto il genere umano da Adamo in poi, poiché tutti saranno risuscitati come opportunità, in condizioni favorevoli, di meritarsi la salvezza. Dove si trova anche un solo versetto biblico a sostegno di questa dottrina bugiarda? Il Signore Gesù Cristo ha acquistato la nostra salvezza sulla croce (Romani 3:21-26), a prezzo del proprio sangue, e all’uomo rimane solo da ravvedersi e credere per essere salvato (Efesini 2:8,9; Atti 16:30,31). La salvezza non ha niente a che fare con qualunque tipo di sforzo umano (Romani 3:27,28; Efesini 2:8,9).
- “Dov´è dunque il vanto? Esso è escluso. Per quale legge? Delle opere? No, ma per la legge della fede; poiché noi riteniamo che l´uomo è giustificato mediante la fede, senza le opere della legge.” (Romani 3:27,28)
- “Poiché gli è per grazia che voi siete stati salvati, mediante la fede; e ciò non vien da voi; è il dono di Dio. Non è in virtù d´opere, affinché niuno si glori.” (Efesini 2:8,9)
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11) I Testimoni di Geova negano alcune forme di ubbidienza alle autorità.
La Scrittura comanda a tutti i credenti di essere cittadini leali. Si vedano in particolare Romani 13:1-7; 1 Pietro 2:13-15; e Matteo 22:21.
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12) I Testimoni di Geova sono confusi riguardo ai 144000 di cui si parla in Apocalisse.
Attraverso opere meritorie e sforzi profondi, la speranza di ogni Testimone di Geova è di essere uno dei 144.000. Nei due capitoli in cui sono menzionati i 144.000, Apocalisse 7 e 14, si nota che 144.000 sono gli ebrei delle tribù antiche, con l’esclusione di qualunque Gentile (7:4-8); sono tutti maschi (14:4); sono vergini (14:4); ministreranno durante la Grande Tribolazione (14:6-13); e non guadagnano il loro ufficio mediante le opere ma sono stati designati da Dio (7:3). Per quanto si possa esercitare l’immaginazione, non si può considerare un’interpretazione scritturale il fatto di ritenere che i membri di una organizzazione religiosa di Gentili abbiano un posto tra i 144.000.
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13) I Testimoni di Geova usano una traduzione corrotta della Bibbia.
La “Traduzione del Nuovo Mondo” creata dai Testimoni di Geova è una maldestra traduzione che nessuno studioso greco serio riconoscerebbe. La loro traduzione è stata alterata in modo da adattarsi alle eresie insegnate. Ad esempio, la parola greca allos, che significa “altro”, non appare nel testo originale greco di Colossesi 1:16,17, eppure è stata inserita quattro volte nella traduzione dei Testimoni di Geova, in modo da far apparire Cristo come parte della creazione, e rispecchiare quindi la loro dottrina secondo la quale Cristo è un figlio creato, un altro dio. “…Perché per mezzo di Lui tutte le altre cose furono create”. Questo e dozzine di altri passaggi rendono la Traduzione del Nuovo Mondo una parodia dell’autentica Parola di Dio.
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14) Il sistema dottrinale dei Testimoni di Geova è basato sulle interpretazioni di Charles Russel.
Nel 1847, un merciaio di Brooklyn, Charles Taze Russel, annunciò che egli possedeva tutta la verità. Nei suoi molti volumi, Russel “non lasciò intatta alcuna grande verità o dottrina fondamentale senza applicarvi le sue conclusioni sacrileghe e infondate” (Dr. William E. Biederwolf).
Come uno studio attento rivelerà, non la Bibbia, ma gli scritti di Russel sono le fondamenta su cui la struttura dei Testimoni di Geova è costruita. Attualmente, i Testimoni di Geova stanno seguendo le false conclusioni di quel truffatore che aveva divorziato da sua moglie, era nei guai con la legge, e spogliò i suoi seguaci vendendogli “frumento miracoloso” a prezzi esorbitanti, affermando che esso avrebbe prodotto quindici volte la quantità di frumento di uno staio.
Quando Russel morì (ottobre 1916), la Torre di Guardia pubblicò le seguenti parole che lo innalzavano in modo blasfemo allo stesso livello di Gesù:
“Charles Taze Russell, tu sei stato incoronato come re dal Signore; e per i secoli dei secoli il tuo nome sarà conosciuto fra le genti, e i tuoi nemici verranno e adoreranno ai tuoi piedi” (La Torre di Guardia di Sion, 1 dicembre 1916, pagg. 366, 367).
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15) I Testimoni di Geova trascurano una vasta area delle verità della Scrittura.
Un’analisi attenta dei molti libri, opuscoli e riviste pubblicati dalla Torre di Guardia (WatchTower) rivela che solo una piccola percentuale della Scrittura viene effettivamente citata, trascurando e distorcendo la maggior parte della Parola di Dio.
Tratto da: http://camcris.altervista.org/tdg15mot.html
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Per approfondire le false dottrine dei Testimoni di Geova, puoi leggere il libro gratuito nei formati PDF oppure EPUB:
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Commento by Indignato 70 | Gennaio 22nd, 2016
La Watch Tower è una grossa “macchina” da soldi!
I Capi di Brooklyn Adorano solo il dio: DENARO, infatti sono diventati, grazie ai soldi degli adepti la Casa Editrice più Ricca del Mondo! Tutte le loro dottrine sono largamente considerate Eretiche, hanno una propria versione della Bibbia, modificata ad Arte, per farla aderire alle loro convinzioni! I traduttori sono(anonimi). Fingono di essere Cristiani! e chiamano DIO col Falso nome: Geova!