Per agevolare chi volesse scaricare sul proprio computer i file audio per l’ascolto offline delle predicazioni del fratello e Dottore della Parola Giacinto Butindaro, nella presente pagina web sono disponibili tutti i suoi messaggi Mp3 a 24Kbps, aggiornati a tutto il 09/12/2022 e suddivisi per tipologia (500 insegnamenti, 500 confutazioni e 500 messaggi per i peccatori), in 15 comodi file Zip scompattabili col programma gratuito 7Zip per Windows.
“Il 20 Settembre 2022 verso le 18:20 mi hanno chiamato i conduttori del programma «La Zanzara» in onda su Radio24, e Giuseppe Cruciani mi ha posto alcune domande a cui ho risposto. Poi verso le 20:30 hanno mandato in onda una buona parte della telefonata che mi hanno fatto. Potete ascoltarla qua
Hanno tagliato delle parti, e precisamente la parte dove dico che siamo apolitici e che non vado a votare ed esorto a non votare; e poi la parte dove ho citato le seguenti parole di un ‘gran maestro’ di una obbedienza massonica italiana: ‘Siamo in tutti i partiti’, ed inoltre il fatto che riconosciamo il papa come capo di uno stato, cioè dello Stato ‘Città del Vaticano’, ma non come capo della Chiesa Universale.
Nel mio ultimo articolo ho mostrato alcuni screen dove il finanziere Giuseppe Piredda lancia le sue ennesime false accuse contro il Ministro dell’Evangelo Giacinto Butindaro, contenenti però nelle sue affermazioni anche dell’altro pericolosissimo veleno mortifero; infatti il Piredda di soppiatto, direi in maniera “subliminale”, inserisce un messaggio ingannevole ai suoi lettori dove praticamente lascia intendere che nel cristianesimo vi sia incluso anche il Cattolicesimo Romano, la Chiesa Ortodossa ecc… insomma anche tutte quelle false chiese dedite all’idolatrìa che proprio nulla hanno a che fare col cristianesimo!
Vi riporto alcuni interessanti interventi in risposta all’accusa falsa del finanziere Giuseppe Piredda, che definisce il Ministro del Vangelo Giacinto Butindaro un “codardo” solo perché non ha ancora scritto un libro confutatorio contro l’Islam (!).
Da parte mia trovo questa sua ennesima dichiarazione pubblica (riproposta tra l’altro più e più volte sul web) una farneticazione, frutto di una mente ed un cuore ormai in balia del maligno che l’ha totalmente in pugno.
In data 13-09-2022 il finanziere Giuseppe Piredda ha scritto le seguenti parole sia sul suo profilo facebook, che in questo post sul suo gruppo “Sentieri Antichi”, dove fa una grave affermazione antiscritturale concernente la storia di Gesù di Nazareth!
Desidero poniate molta attenzione alle sue parole (N.d.R. il neretto è mio):
Oggi 3 settembre 2022, il Finanziere Giuseppe Piredda ha voluto precisare con queste parole (N.d.R. il neretto è mio):
“Voglio specificare che Iddio mi ha fatto notare, porre attenzione, valutare, considerare, porre mente alla giacca bucata. Non ho parlato di RIVELAZIONI DI DIO, perché le rivelazioni sono cose soprannaturali, manifestazioni potenti dello Spirito santo, mentre io feci solo valutazioni riflessive a livello mentale.”
In seguito alla testimonianza resami dall’autore del libro “La massoneria smascherata” Giacinto Butindaro, e da lei Giuseppe Piredda non smentita, che al lavoro si era messo a dare strette di mano massoniche e a fare segnali segreti massonici per riconoscere eventuali massoni tra i suoi superiori.
Quella che mi accingo a riportare è la testimonianza di un fatto accaduto diversi anni fa, che lascia sbigottiti per la sua gravità e che riguarda ancora una volta il finanziere Giuseppe Piredda. I fatti risalgono a qualche anno dopo la pubblicazione del libro di Giacinto Butindaro “La Massoneria Smascherata”.
Quando ho letto il linguaggio usato da Giuseppe Piredda in questo post sul Gruppo facebook “Sei di Ravenna se… 4.0”, (di cui uno degli amministratori del Gruppo è Giovanni Morgese, come già vedemmo in questo mio recente articolo), per descrivere il suo veloce sviluppo di crescita fisica nella sua giovinezza, mi son chiesto come si spieghi che coi credenti lui possa usare il linguaggio tipico dei credenti (“cari nel Signore”; “diletti nel Signore” ecc…) e col mondo usare il linguaggio del mondo!
Venendomi così in mente quel passo della Bibbia che dice:
“Costoro sono del mondo; perciò parlano come chi è del mondo…” (1° Giovanni 4:5)
Infatti nel mondo per “natura” intendono quasi tutti “madre” natura, che noi sappiamo essere il termine maggiormente usato da chi non crede affatto nell’esistenza di un Dio Creatore!
Diverso se Piredda avesse detto: “…poi Dio volle che crebbi in fretta…” , ecc…
Ma voi vi immaginate un simile linguaggio in bocca a Giacinto Butindaro?
Provate un solo istante a pensare allo scandalo che avrebbe suscitato, se Butindaro in una sua risposta pubblica ad un non credente avesse detto ad esempio: “… natura volle che crescessi alto di statura…” (!)
Gia me l’immagino l’enorme clamore che avrebbe generato!
Dalla bocca del finanziere Giuseppe Piredda è uscita anche quest’altra spudorata menzogna: che Giacinto Butindaro prendeva dalla Chiesa di Gricignano di Aversa (CE) – i cui responsabili sono Nicola Di Giuseppe e suo figlio Vincenzo – un sacco di soldi, in quanto ogni mese gli mandavano un importo consistente.
La verità è che quella Chiesa non mandava nulla mensilmente a Giacinto Butindaro!
Perché dunque il Piredda non chiede pubblicamente perdono a Giacinto Butindaro per avere detto questa menzogna sul suo conto?
…sul gruppo facebook “Cristiani d’Italia”, alle 13:50 del 15/08/2022 è stata posta ai responsabili della chiesa evangelica di Gricignano d’Aversa (Ca), cioè a Nicola Di Giuseppe ed Enzo di Giuseppe, una richiesta di chiarimento riguardo una menzogna dettami al telefono dal finanziere Giuseppe Piredda, mirante a diffamare il ministro dell’evangelo Giacinto Butindaro, che potete leggere cliccando sull’immagine in alto.
In questa mia dettagliata testimonianza desidero spiegare il motivo principale per cui ho preso le distanze da Giuseppe Piredda dopo il suo allontanamento dal Gruppo facebook “Cristiani d’Italia”, praticamente poco tempo dopo averlo sentito telefonicamente due volte (il 20 ed il 23 maggio 2022), dato che dopo essermi informato accuratamente cercando la conferma di svariate cose che lui mi disse al telefono, compresi che alcune si rivelarono poi false, per cui rimasi profondamente perplesso data la stima che avevo di lui, sentendomi quindi poi come ingannato.
Ma riflettendo attentamente in seguito, considerai soprattutto la gravità di un’altra sua grande scorrettezza, quando nella seconda telefonata che ebbi con lui il 23 Maggio ricordo che mi parlò prima di una certa telefonata, che seppi poi esser stata registrata di nascosto, di cui mi propose l’ascolto dicendomi: “Devi sentire la telefonata di Haiaty!”Leggi tutto… “● Come il finanziere Giuseppe Piredda mi ha ingannato ed ha incitato a violare la legge sulla privacy”
Questo articolo consiste nella raccolta di moltissimi screen che dimostrano inconfutabilmente il comportamento disdicevole, diffamatorio, menzogniero ed oltraggioso tenuto sul gruppo facebook “Sentieri Antichi”, fondato dal finanziere Giuseppe Piredda (questo invece il suo profilo personale su facebook), che amministra il gruppo insieme ad Haiaty Varotto, come si può leggere sulle informazioni del Gruppo.
Il fatto che menzioni il lavoro di finanziere del Piredda è fondamentale per le cose che vedremo, ritenendo per altro di non violare alcuna privacy del soggetto, in quanto già cosa di dominio pubblico, dato che oltre ad esserne a conoscenza da anni sia io che moltissimi altri fratelli evangelici, lo ha perfino fatto sapere lui stesso (sin dal lontano 2012) sul suo Blog Evangelico:“La Buona Strada”, quando postò la testimonianza di sua moglie:(quiil link, quilo screen):
“…mi presentarono un ragazzo, Giuseppe, mio marito. All’inizio della nostra conoscenza, uscivamo i fine settimana, perché lui faceva un corso per diventare finanziere, in provincia di Cuneo, che dista un’ora da Torino.”.
Ma ne ha parlato anche Giacinto Butindaro sul suo Blog, in questo articolo dove leggiamo:
“E così iniziammo a ricevere i fratelli in casa della sorella Maria. Venivano il fratello Angelo Zedde, che avevamo incontrato poco tempo prima alla Stazione Termini di Roma, i fratelli rumeni che avevamo incontrato mentre eravamo ospitati nel locale di culto di Acilia, il fratello Giuseppe Piredda (che i fratelli rumeni ci avevano fatto incontrare nel 1991 a Ostia, perché lui a quel tempo stava frequentando una Scuola della Guardia di Finanza che era a Ostia…“
Nulla di segreto quindi…
Devo ora dire che oltre ad impegnarmi parecchio, questa raccolta mi ha anche “intossicato” parecchio, tuttavia ritenevo doveroso applicarmici, dato l’accanimento direi al limite del paranoico che il finanziere Piredda coi suoi accoliti sta portando avanti già da più due mesi nei confronti di due fratelli evangelici, da molti anni al servizio della Chiesa di Cristo, cioè i fratelli Butindaro, i cui siti web sono molto conosciuti nell’ambiente evangelico (e non solo), tra cui il principale: “Chi ha orecchi da udire, oda”.
Guardate infatti questo screen e ditemi. Possibile mai che un gruppo cristiano, con tutti gli argomenti esistenti a loro disposizione, si concentri in questa maniera paranoica ed ossessiva di attacco malevolo verso un unico soggetto, cioè i fratelli Butindaro ?!
Su 230 post infatti, ben 227 solo su di loro, in particolar modo sul più anziano, Giacinto?
Davvero esagererei, se usassi termini oggi molto in voga come “stalkeraggio” o “cyberbullismo”?!
Anche perchè come vedremo più avanti, quei 227 Post sono così pieni di diffamazioni, menzogne ed oltraggi, che non possono non essere giudicati anche alla luce di un articolo in particolare, con cui Giacinto Butindaro volle ammonire severamente, e far rifletter anche il diretto interessato, cioè il finanziere Giuseppe Piredda.
Chi non l’avesse fatto, si la legga dunque prima l’articolo:
Giuseppe Piredda esalta pubblicamente il discorso massonico del piduista Berlusconi
Fratelli e sorelle nel Signore, vi scrivo per continuare a mettervi in guardia da Giuseppe Piredda, le cui prove della sua effettiva “politicizzazione” sono ormai innegabili e manifesti!
Come potete vedere infatti, nel gruppo facebook pubblico: “PORTO FUORI IN PIAZZA (non solo umarel)” che è il borgo di “Porto Fuori” nel Ravennate, possiamo leggere un dialogo tra Giuseppe Piredda e Nicola Tritto, Coordinatore Comunale Ravenna di Forza Italia, dove, riferendosi evidentemente al discorso di Silvio Berlusconi per la chiusura della campagna elettorale per le elezioni Regionali con Lucia Borgonzoni, tenutosi a Ravenna il venerdì 24 gennaio 2020, Giuseppe Piredda, chiamandolo perfino confidenzialmente per nome (!), gli dice:
“Nicola, una cosa la devo dire, oggi a Ravenna B ha fatto un grande discorso, lo devo ammettere. Sono rimasto meravigliato.”
Perchè ultimamente parlo così tanto di Giuseppe Piredda? Innanzitutto perchè è un personaggio pubblico, conosciuto nell’ambiente evangelico italiano soprattutto per i contenuti da lui diffusi tramite i suoi siti web “Sentieri Antichi” e “La Buona Strada”, ma soprattutto per la sua forte campagna diffamatoria intrapresa ultimamente nei confronti dei fratelli Butindaro, basata sul nulla assoluto…
Da qui dunque la mia riprensione pubblica, anche perchè essendo un personaggio pubblico reputo i suoicattivi esempi disseminati pubblicamente sulla rete di grave scandalo per la Chiesa intera, indegni per chi come lui si ritenga anche solamente “anziano”, o col “dono dell’esortare”, e gli screenshot che mostrerò ne sono la prova schiacciante.
Prima di proseguire, è bene che il lettore che non conoscesse la vicenda processuale menzionata nel titolo di questo articolo, legga innanzitutto il seguente post, pubblicato in data 13 Aprile 2022 dal fratello Giacinto Butindaro:
Ma anche questa interessante riflessione riguardante appunto Emanuele Michelino, pubblicata sulla pagina facebook “Cristiani D’Italia”, che riassume brevemente i tristi risvolti successivi a quella sentenza di archiviazione:
SALVATO DA UN RINVIO A GIUDIZIO MEDIANTE UNA PROVA DECISIVA…invece di ringraziare chi lo ha salvato producendo la prova, lo accusa di non avergli pagato l’avvocato!!
Sembra uno di quei titoli esagerati e paradossali di certi giornali scandalistici eppure si tratta di una storia vera di cui non nomino i protagonisti ma ne riporto lo svolgimento.
Pochi anni fa qualcuno, imbaldanzito da quello che stava imparando sulla massoneria e sulle sue ramificazioni nelle chiese evangeliche dai posts e dal libro di uno scrittore cristiano antimassone, pubblicò una foto in cui si vedeva il presidente di una nota denominazione evangelica stringere la mano a un “giornalista e scrittore cristiano” noto per le sue frequentazioni massoniche, definendola “una stretta di mano massonica”.
La cosa non era necessariamente falsa e la stretta di mano nella foto non lasciava adito a molti dubbi e tuttavia quando fai una accusa pubblica devi stare attento perché potresti anche dire cose vere ma senza prove inconfutabili esponendoti ad una controaccusa di calunnia. Ed infatti la querela verso il precipitoso accusatore non tardò ad arrivare gettandolo nello sconforto e nella paura.
Lo scrittore da cui il nostro “eroe” si informava sulla massoneria, saputo del suo problema, volle aiutarlo procurandogli del materiale fotografico e links in cui dei massoni in parata e vestiti di tutto punto (massoni quindi inconfutabilmente tali) si stringevano la mano nel modo esatto in cui se la stringevano i 2 accusati nella sopracitata foto.
L’avvocato difensore produsse la prova unitamente ad un dossier basato sul libro prima citato dove si dimostra la collusione di certi ambienti pentecostali e protestanti con la massoneria e di fatto il processo neppure vi fu perché la querela fu archiviata.
Il nostro “eroe”, in assenza di quell’aiuto, avrebbe rischiato il rinvio a giudizio oltre che il pagamento delle spese processuali (non una cifretta) in caso di condanna.
Quando la notizia dell’archiviazione della querela giunse, il nostro “eroe” ringraziò nelle conferenze Skype chi lo aveva salvato dal rinvio a giudizio salvo poi mutarsi d’animo verso di lui e cominciare ad accusarlo, spinto da un malvagio consigliere manipolatore da cui aveva assorbito veleno contro la persona da cui aveva ricevuto l’aiuto decisivo.
L’unico strascico di tutta la storia era rimasto la parcella dell’avvocato, pari alla “ingente” somma di circa 2000 euri!!
Cifra alla portata del nostro “eroe” che ha comunque un lavoro regolare (non in nero) ed un regolare stipendio e , lo ricordo, cifra incomparabilmente inferiore a quella che si sarebbe ritrovata sul collo da pagare in caso di un rinvio a giudizio o di una condanna nel processo.
Eppure il nostro “eroe” si è proclamato ufficialmente “povero” chiedendo pubblicamente ai fratelli di aiutarlo a sostenere “l’enorme spesa”, usando perfino versetti a mo’ di maledizione contro quelli che non lo avessero sostenuto e arrivando addirittura ad accusare chi lo ha salvato dal rinvio a giudizio di non avere lui pagato il conto dell’avvocato!!
Ora l’assurdità di tutta la storia è manifesta. per quale motivo qualcuno dovrebbe pagare le tue spese giudiziarie conseguenza di guai che tu ti sei procurato?
Ma ancora peggio: per quale motivo pretendi proprio da colui che ti ha evitato ulteriori guai quella non irresistibile somma? Prov 17:13 Il male non si dipartirà dalla casa di chi rende il male per il bene.
P.S Ciascuno sostituisca il termine “eroe” usato da me virgolettato con il termine della lingua italiana che meglio rende l’idea di un soggetto che si comporta come quello di cui trattiamo.
Ricordo quando il Signore mi faceva capire se determinate persone camminavano per lo Spirito di Dio, oppure per la carne, anche in base a dei chiarissimi sogni notturni, dove le vedevo insieme a dei camion traboccanti di carne cruda…
Ancora oggi, molti che di nome si dicono cristiani, fanno invece conoscere al mondo tutta la loro ipocrisia proprio perché, anziché per lo Spirito, camminano ancora secondo la carne!
La Parola di Dio infatti è chiara su quale siano le opere della carne e quali invece quelle dello Spirito:
“Or le opere della carne sono manifeste, e sono: fornicazione, impurità, dissolutezza, idolatria, stregoneria, inimicizie, discordia, gelosia, ire, contese, divisioni, sètte, invidie, ubriachezze, gozzoviglie, e altre simili cose; circa le quali io vi prevengo, come anche v’ho già prevenuti, che quelli che fanno tali cose non erederanno il regno di Dio.
Il frutto dello Spirito, invece, è amore, allegrezza, pace, longanimità, benignità, bontà, fedeltà, dolcezza, temperanza; contro tali cose non c’è legge. E quelli che son di Cristo hanno crocifisso la carne con le sue passioni e le sue concupiscenze.
Se viviamo per lo Spirito, camminiamo altresì per lo Spirito. Non siamo vanagloriosi, provocandoci e invidiandoci gli uni gli altri.” (Galati 5:19:26)
Come i lettori del mio Blog sapranno, in data06 Luglio 2022 ho pubblicato una mia riprensione pubblica a Giuseppe Piredda riguardo la pubblicità sconveniente presente sia sul suo sito web in italiano: “La Buona Strada”, che in quello in lingua inglese: “Listen to the sound of the sword”.
Questo però ci ha anche permesso, grazie alla segnalazione “piccata” dello stesso Piredda, di accorgerci della presenza della stessa pubblicità sopra nostri vecchi siti, non più aggiornati peròda ben undici (!) anni, a differenza dei suoi…
Ora però desidero evidenziare i due modi di reagire sostanzialmente diversi delle parti in causa; cioè quella del Piredda da una parte e quella del sottoscritto e di Giacinto Butindaro dall’altra, per dimostrare l’effettiva differenza dello spirito che anima entrambi…
… infatti mentre Giacinto ed io, il giorno stesso in cui siamo venuti a conoscenza della cosa, abbiamo IMMEDIATAMENTE (questione di pochissimi minuti) provveduto alla risoluzione del problema, scoprendo infatti che era sufficiente il pagamento di soli € 24 alla piattaforma Word Press, non così si può dire di Giuseppe Piredda, come più avanti vedremo.
Riporto i commenti sul mio profilo facebook, di un certo Dario Iso, che reputo fortemente degni di attenzione.
I savi rifletteranno bene alle sue parole e ne trarranno le dovute considerazioni…
Nicola Iannazzo
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“Nicola Iannazzo il piredda è un astuto e pericoloso. Lancia il sasso e ritira la mano, (tempo fa mi ha fatto passare per malvagio) prende gli screenshot a suo piacimento per esser una vittima. Esorta i santi a far mutui, (dando tutto per scontato) adesso calunnia Giacinto (che io non amo particolarmente), ma a motivo di giustizia devo difenderlo, si impiccia del conto corrente di Giacinto. Come se Giacinto ha obbligato qualcuno a dargli danaro.”
“Nicola Iannazzo di a quello stolto di piredda da parte mia, che non vi è niente di sicuro nel nefasto mutuo, il lavoro può venire meno oppure la sua vita gli viene richiesta oggi stesso, cosa fa poi? Con i debiti non si scherza, gente si è tolta la vita, gente in preda alla disperazione compie di tutto, diglielo a quell’insensato. Vogliono l’uomo schiavo delle banche, e molti cristiani ci vanno dietro. Piredda ha l’apparenza di Pietà.”
“Secondo il piredda Giacinto essendo nell’abbondanza non deve ricevere offerte, quindi deve aspettare che il suo conto vada in rosso ed andare in giro ad elemosinare il pane….. mentalità perversa di un finto umile….”
Oggi uno dei sostenitori o adepti della nuova dottrina “Pireddiana” (ormai è evidente che si possano o debbano definire così), mi ha chiesto se secondo me fosse “giusto che uno…” (chi ha seguito la questione ha capito a “chi” si riferisse, cioè a Giacinto Butindaro, ma estendiamo generalmente la domanda verso qualsiasi Ministro dell’Evangelo), “…che non ne ha bisogno prende soldi da fratelli che sono sospesi dal lavoro?”.
Ora, dato che la domanda mi è stata posta sul mio profilo facebook che è pubblico, ho reputato giusto rispondere in modo ancora più pubblico, anche qui sul mio blog, affinché tutti sappiano quale sia il mio pensiero sull’argomento, che a mio avviso non riguarda solo Butindaro, ma direttamente tutti i Ministri dell’Evangelo…
Dunque per prima cosa, occorre innanzi tutto porsi quest’altra domanda…
Fratelli e sorelle nel Signore, non appena Giacinto Butindaro è venuto a conoscenza da un post pubblico su facebook di Giuseppe Piredda, di oggi 07/07/2022 in risposta alla mia pubblica riprensione, che anche su un suo vecchio sito in inglese che non aggiornava da più dal 2011 appariva della pubblicità (come si può vedere dalla freccia da me indicante la data del suo ultimo post, 14 gennaio 2011, stiamo perciò parlando di più di 11 anni fa!), dicevo, appena ne è venuto a conoscenza ha prontamente rimediato a rimuoverla, mediante il pagamento di una modestissima cifra che gli ha permesso di risolvere in pochissimi minuti il problema. E’ evidente che se l’avesse saputo prima, avrebbe provveduto prontamente già a suo tempo, ma quel sito era stato dimenticato dal fratello Giacinto, come dimostra la data del suo ultimo post risalente appunto ad 11 anni fa. Leggi tutto… “● La prova evidente che lo stesso spirito d’avarizia di Giuda è presente nella sètta di Piredda e soci…”
Fratelli e sorelle nel Signore, dovete sapere (ma parecchi di voi già lo sanno) che sin dal lontano 22 Febbraio 2013, cioè da più di nove anni (!), sul sito web di Giuseppe Piredda “La Buona Strada”, c’è questo suo articolo permanente di avviso, dove lui giustifica con queste parole le pubblicità (cosa di cui è perciò pienamente consapevole), che appaiono a chiunque visiti e navighi sul suo sito:
Desidero raccontarvi un sogno che ebbi il mattino presto (verso le 05:00) di venerdì 4 Giugno 2010, cioè più o meno un mese e mezzo prima che aprissi il presente Blog e che il 20 luglio 2010 pubblicassi il mio primo articolo sul sito.
Il sogno lo riassumerò in breve concentrandomi sui punti essenziali:
“Un fratello venne a trovarmi a casa e facendo finta di niente, mi osserva attentamente mentre lavoro con la stampante del computer e mi collego sul sito di Illuminato Butindaro e leggo i suoi post. Poi sempre rimanendo in silenzio, senza dire una parola si allontana.
Seduti ad un tavolo poi ci siamo io, un mio familiare ed un altro fratello che non riconosco… Questo mio familiare disapprova i metodi di Giacinto Butindaro, ma io gli dico:
Prima che Giacinto Butindaro aprisse i suoi siti sul web, ognuno poteva dire indisturbato tutto quello che voleva, tutti gli errori dottrinali che voleva, come ad esempio che “Gesù è già ritornato nel 1914!” ecc… ecc…
Ma adesso non è più così! Adesso finalmente c’è un fratello che dice a chi sbaglia pubblicamente: “Dimostralo!”
(N.d.R. Cioè, dimostra con la Parola di Dio quel che stai facendo o dicendo pubblicamente!)
E proseguo dicendogli: “…riguardo poi a ciò che mostra pubblicamente, sono cose che son già pubbliche! Lui semplicemente ne evidenzia gli errori dottrinali!”.
Questo il sogno.
Così reputai e intesi subito quel sogno come da parte di Dio, ringraziandolo e glorificandolo, poiché volle così per la Sua grazia confermarmi per mezzo del Suo Santo Spirito tramite quelle importanti riflessioni, come l’opera dei fratelli Butindaro non fosse, come molti stoltamente attribuiscono ancora loro, un “…ingerenza nei fatti altrui privati delle persone”, ma bensì un opera benedetta e gradita al Signore di smascheramento e confutazione e che fino a che non fossero stati suscitati e mandati da Dio stesso, che io sappia, nessuno fece mai prima d’allora, almeno qui in Italia!
Ed il risultato è sotto gli occhi di tutti. Da allora infatti moltissimi servi di mammona, seduttori di menti e falsi servitori di Dio, come loro stessi operavano pubblicamente, sono stati ripresi e smascherati altresì pubblicamente; per non parlare delle false dottrine e falsi insegnamenti come quello diffusissimo in tutti gli ambienti evangelici, secondo cui: “…non bisognava giudicare mai e per nessuna ragione”, la quale ha permesso per anni ai malfattori di operare indisturbati, nel frodare ed ingannare moltitudini di anime ingenue e semplici in mezzo alla chiesa di Dio, ma che proprio grazie all’opera confutatoria dei fratelli Butindaro ha successivamente permesso a tantissimi figliuoli di Dio di aprire gli occhi loro che erano fino a quel momento come “ipnotizzati” e perciò a giudicare a loro volta ma con giusto giudizio (cfr. Giovanni 7:24), moltissime situazioni scabrose nelle loro stesse chiese di appartenenza!
Ecco anche perchè poco tempo dopo, cioè il 2 agosto del 2010, scrissi poi queste parole di introduzione ad un edificantissimo articolo confutatorio (che invito tutti a leggere) del fratello Butindaro intitolato: “Devo riprenderli prima in privato?”
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Ho notato però con mio vero rammarico, che ad oggi sono però ancora in tanti a non aver capito l’enorme differenza tra fatti “pubblici” e fatti “privati”!
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FATEVI I FATTI VOSTRI…
Ed infatti, soltanto pochissimi giorni fa, subito dopo aver condiviso su facebook un breve post di Giacinto Butindaro sul sano insegnamento della Parola di Dio che ci esortava a farci i fatti nostri, desiderando postare anche io un ulteriore passo biblico a conferma di ciò, ecco arrivare subito la frecciata beffarda di qualcuno che non aveva mai commentato sui miei post, prontissimo però ad ironizzare stoltamente e soprattutto “ignorantemente” sull’argomento…
“CURIOSE ED INDISCRETE…
“Ma rifiuta le vedove più giovani, perché, dopo aver lussureggiato contro Cristo, vogliono maritarsi, e sono colpevoli perché hanno rotta la prima fede; ed oltre a ciò imparano anche ad essere oziose, andando attorno per le case; e non soltanto ad esser oziose, ma anche cianciatrici e CURIOSE, parlando di cose delle quali non si deve parlare.” (1°Tim.5:11,13)
“…Inoltre esse imparano anche ad essere oziose e ad andare in giro per le case, ed ancor peggio, non solo ad essere oziose, ma anche pettegole e INDISCRETE e a parlare di cose inutili.” (1°Tim.5:13 Nuova Diodati)
Ma infine, ma davvero qualcuno può dimostrare che i fatti da noi contestati finora non fossero già stati precedentemente resi pubblici tramite scritti, video o audio, dagli stessi personaggi oggetto delle nostre contestazioni, esortazioni o confutazioni?
Davvero qualcuno può dimostrare che Giacinto Butindaro abbia mai diffuso fatti personali privati, ripeto “privati” e/o che non riguardassero il bene stesso della Chiesa e la difesa del Vangelo?
Lo avete mai sentito chiedere a qualcuno riguardo cose personali e private, come ad esempio quanto guadagni col suo lavoro secolare oppure curiosare e domandar su specifiche situazioni familiari private loro o di chicchessia?
Ma ditemi, insensati, quando il Signore Gesù riprendeva e confutava pubblicamente i Farisei, si stava facendo dei fatti altrui privati, oppure fatti che erano già di pubblico dominio (cfr. Marco 7:1,13)? Oppure quando Apollo “…con gran vigore confutava PUBBLICAMENTE i Giudei, dimostrando per le Scritture che Gesù è il Cristo” (Atti 18:28) …anche lui si stava facendo dei fatti altrui privati, oppure stava molto più semplicemente e fedelmente servendo Iddio?
Potrei continuare ma credo non occorra insistere più di tanto verso i savi di cuore, nel cercar di persuaderli su cose di questa estrema semplicità. Per i beffardi invece, non rimane che ribadire per l’ennesima volta una delle tante esortazioni tratte dalla meravigliosa Parola di Dio: “Se sei savio, sei savio per te stesso; se sei beffardo tu solo ne porterai la pena.” (Proverbi 9:12).
A Dio soltanto ogni lode e gloria, nei secoli dei secoli! Amen!
Fratelli e sorelle nel Signore, ultimamente sono rimasto veramente meravigliato di come taluni che stimavo essere persone spirituali si siano dimostrati invece essere carnali, pieni di invidia e di gelosia; uomini che giudicano secondo l’apparenza delle cose e non con giusto giudizio, che diffamano il proprio fratello e che sospettano il male sul proprio fratello.
Pensavo dunque fossero uomini più maturi nella fede, a motivo anche dei loro anni di fede, e invece si sono dimostrati essere ancora dei bambini in Cristo.
Ad ogni modo, “il Signore ha ordinato che coloro i quali annunziano l’Evangelo vivano dell’Evangelo.” (1°Corinzi 9:14)
Ora, la Scrittura parla di un diritto a tal riguardo (cfr. 1°Corinzi 9; 2°Tessalonicesi 3:9), e tale diritto può essere usufruito o meno. Nonostante ciò, chi usufruisce di tale diritto, non può e non deve pretendere alcunché dai santi, per due semplici ragioni, primo perché confida nel Signore e sa che Egli stesso si prenderà cura di lui, e secondo perché sa che Iddio ama un donatore allegro.
Le offerte inoltre dovranno essere segrete, oltre che volontarie.
Coloro che ricevono devono fare buon uso di quanto hanno ricevuto, ma questi ultimi non sono tenuti a dire, a coloro dai quali hanno ricevuto i loro beni, l’uso che ne hanno fatto. E questo perché sia coloro che hanno dato, di buon animo e volenterosamente, e sia coloro che hanno ricevuto, compariranno entrambi un giorno davanti al Signore e renderanno conto a Lui, in quel giorno.
Se pensi che il ministro viva una vita agiata, nella prosperità, o che sia un falso ministro, o per qualsiasi altra ragione, nessuno ti costringe a dargli alcunché. Ognuno faccia dunque le proprie valutazioni e dia, se vuole, a coloro i quali ritiene opportuno che sia dato.
Forse Iddio vi condannerà se avrete dato, in buona fede, a quanti pensavate fossero dei veri ministri ma poi si sono rivelati essere falsi? O Iddio forse vi condannerà se avrete dato dei soldi a dei poveri bisognosi, che stimavate essere davvero dei poveri e nel bisogno ma che in realtà fingevano di esserlo? No, Iddio non vi condannerà, condannerà piuttosto coloro che hanno ricevuto ingiustamente.
Detto questo, bisogna chiarire un’altra cosa, e cioè che il diritto di vivere dell’Evangelo e il dare ai poveri bisognosi sono due cose differenti. Dico questo perché c’è chi dice che un ministro che annunzia l’evangelo e riceve delle offerte dai santi, debba essere necessariamente nel bisogno. Questo è falso, anche l’apostolo Paolo ad esempio ha imparato ad essere sia nell’abbondanza che nella penuria (cfr. Filippesi 4:10-19), e proprio in questa circostanza ai Filippesi specificó pure di non essere in quel preciso momento nel bisogno (cfr. Filippesi 4:11), ma di avere gradito ed accettato ugualmente, come un profumo di odor soave, quanto ricevette da loro (cfr. Filippesi 4:18).
Questo perché il diritto di vivere dell’Evangelo non è uguale alla limosina che si fa’ ai poveri e ai bisognosi.
Può capitare che un servitore di Dio riceva dei beni da dei fratelli, pur non essendo nel bisogno in quel preciso momento, ma ciò non significa che sia un servitore di mammona, o che si sia messo ad amare il danaro. E non significa neppure che debba necessariamente rifiutare quell’offerta, l’importante è l’uso che ne farà di quel che ha ricevuto, o in quel preciso momento o in futuro.
Finché quel servitore non mostri chiaramente i frutti amari di coloro che hanno abbandonato il Signore, mettendosi ad amare il presente secolo malvagio, non lo si potrà accusare di alcunché.
L’albero non lo si riconosce forse dal suo frutto? E un albero buono potrà dare mai dei frutti cattivi? Dunque solo se i frutti saranno cattivi, allora si potrà dire che quell’albero non è buono, ma è cattivo.
Ora, è egli lecito dunque sospettare del male su un servitore di Dio che abbia ricevuto delle offerte da parte di alcuni fratelli, senza che egli abbia chiesto o preteso nulla da loro, solamente per il fatto che in quel preciso momento egli non ne avesse alcun bisogno? Così non sia. La carità non sospetta il male (cfr. 1°Corinzi 13:5).
Ribadisco dunque fratelli cari nel Signore, come scrissi anche diversi giorni fa, che senza la carità non siamo nulla, ripeto: nulla!
La carità deve essere al centro di ogni cosa che facciamo, che diciamo o finanche pensiamo. A questa naturalmente va’ associata la verità, e seguitando verità in carità noi così cresciamo verso Colui che è il Capo, cioè Cristo Gesù.
Dunque la verità e la conoscenza delle Sacre Scritture devono camminare necessariamente di pari passo con la carità, non si possono scindere. Lo capite che la carità è il sentimento che ci deve caratterizzare e contraddistinguere da quelli di fuori? Lo capite che ci conosceranno, quali discepoli di Gesù, proprio da questo, e cioè se ci amiamo gli uni gli altri? (Cfr. Giovanni 13:35) Lo capite che dobbiamo sopportarci con amore gli uni gli altri? (Cfr. Efesini 4:2) E che per mezzo dell’amore dobbiamo servire gli uni gli altri? (Cfr. Galati 5:13)
Ma cos’è che non v’è chiaro? Perché tutta questa spietatezza? Perché tutto questo odio? Perché tutta questa maldicenza, contenzione e cattivi sospetti?
Ora, fatemi chiarire un’ultima cosa, al fine di non essere frainteso. Il fatto di essere caritatevoli non significa affatto di ‘giustificare il peccato, o il peccatore’; non significa neppure di essere liberi di andare contro ciò che è scritto nella Parola di Dio, perché ‘tanto ciò che importa è solo amarsi’; ma significa bensì di riprendere coloro che peccano ma col fine ultimo di recuperarli, e non di distruggerli, facendogli capire con molta calma e con i giusti toni, attraverso la Parola di Dio, dove stanno sbagliando; significa di rispondere sempre a vostra difesa a chiunque vi chieda o vi attacchi, ma con dolcezza e rispetto; significa di avere sempre una parola dolce che possa calmare il furore dei vostri avversari, e non contrabbattere sempre con un parlare duro che ecciti ancor di più l’ira. Significa essere pazienti, lenti all’ira, benigni, misericordiosi, pacifici, umili, dolci.
"Questo è l’Evangelo di Cristo che Dio mi ha chiamato a predicare, l’Evangelo ossia la Buona Novella e questa Buona Novella è che Cristo è morto per i nostri peccati secondo le Scritture, che fu seppellito, che risuscitò il terzo giorno secondo le Scritture e che dopo essere risuscitato apparve ai testimoni che erano prima stati scelti da Dio, cioè ai suoi discepoli." (G.Butindaro)