Egli è altresì scritto…

Blog di Nicola Iannazzo

● Alcune domande sulla messa e sull’ostia, per cattolici di buona volontà…

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Agosto 1st, 2010 Posted by | Cattolicesimo Romano | 3 comments

3 Responses to “● Alcune domande sulla messa e sull’ostia, per cattolici di buona volontà…”

  1. Il ritualismo teatrale è una deformazione atavica di tutte le religioni, per cui la messa con l’ostia non poteva mancare sull’altare di Lucifero, luce dell’Inferno, i dannati di ogni popolo e fede adorano queste manifestazioni pubbliche, si sentono importanti partecipandovi, e diventano anche un branco violento se si ride delle loro assurdità tribali, poichè in fondo sanno di essere cosa sono: un branco d’ipoctiti illusi.

    Il pane (il corpo) e il vino (il sangue) sono ben altro che ostia e bianchetto, sono il Corpo spirituale di Cristo e lo Spirito santo, da mangiare e beve in “memoria” di Yeshua, chi ne mangia resta in Dio, anche se sta nel mondo non del mondo, non sta tra le folle scalmanate che prima gridano “Osanna!” e poi “Crocifiggilo!”.

    Molti di questi invasati della confessione raccontano di uno stato estatico dopo l’ostia e l’assoluzione, come affermano i drogati quando sniffano la polverina magica. Strana analogia.
    Il diavolo è sempre a caccia di clienti, quando scarseggiano si spinge in continenti più selvaggi, dove gli stregoni fanno affari d’oro con le sostanze allucinogene ed ipnotiche.
    Nessuno nei vangeli racconta tali corbellerie, nè l’arte di Cristo di confessare i peccati dei discepoli e delle folle dando assoluzioni, bensì Egli guarisce il corpo assolvendo l’anima, la dimostrazione che non era una farsa ecclesiale.

  2. Cerimonie sataniche ambite da chi non ha lo Spirito santo, ed essendo diviso da Dio cerca negli uomini come lui la salvezza, o semplicemente ama sottomettersi a loro per essere accettato nella categoria, se non addirittura per questioni di affari.

    “Riconoscerò che siete miei discepoli dall’amore che avrete fra voi”. Semplice e chiaro il Figlio, come fraintenderlo?

    E l’amore non è un’ipocrita recitazione, ma il sentimento del regno di Dio, non si può sostituire con la liturgia, nè con la filantropia, nè con i catechismi, i dogmi o le simulazioni, tali cose che nascono dalla mente manovrata da Satana, non dallo Spirito di Dio che bussa al cuore; cotali marionette hanno buttato via il cuore per darsi alla mente, che non mangia il pane, nè beve il vino della Vita, ma divora il frutto della morte, gonfiandosi sempre più di conoscenza del bene e del male secondo i parametri del diavolo, il lupo vestito da pastore. Ed ecco dove hanno ridotto infine l’intera umanità, poichè essi hanno rigettato il sacrificio del Cristo.

    “Se non sarete come bambini non entrerete nel Regno dei Cieli”

    Parlava del cuore dei bambini, dei loro sentimenti innocenti, privi d’interferenze mentali, perchè se da bambini si diventa “adulti” il mondo prende il posto di Dio, il diavolo incatena l’anima e l’uomo ai suoi dettami, che sono l’opposto della libertà, della gioia, della semplicità, dell’amore, della verità, dell’eternità di Dio, e dunque conducono lentamente alla morte attraverso le vie del mondo, carne per il diavolo.

  3. Prenderebbero caramelle da sconosciuti? Sicuramente no, per ovvi motivi, ma chissà perchè l’ostia la ingoiano tutti senza farsi problemi, difficile capire se per loro sia uno status simbol, un gesto dovuto, o il paradiso promessogli dal clero è così appetibile da buttarsi a capofitto pure nell’abisso.

    Badate bene che il paradiso cattolico non è ritrovare in Dio tutti i fratelli di Spirito, ma molto terrenamente sarebbe il luogo dove ciascuno vuole ritrovare i suoi “parenti cari”. Sembrano quei Romani antichi che trascorrevano la domenica nei cimiteri per stare in compagnia dei propri defunti, un laccio mentale classico di tutti i pagani, in Africa addirittura i loro morti li seppelliscono facendo la fossa profonda in casa, come fanno nel cimitero sotterraneo in Vativano. Necrofilia?
    Di cosa si vantano dunque questi cattolici romani, del culto dell’ostia per raggiungere eternamente i loro defunti?

    “Lascia che i morti seppelliscano i loro morti e seguimi”

    Dicono di avere la comprensione intrecciata delle scritture, ma le cose semplici nemmeno le leggono, non è strano, è ovvio,
    la via del Cielo è opposta a quella dell’inferno, ma loro non vedono dove vanno, corrono spintonati come una mandria verso il burrone, la separazione tra i pochi e i molti sarà questa.

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